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Originariamente Scritto da
axeUgene
no, io non voglio "insegnare ai credenti quale dovrebbe essere la loro fede";
sto solo passando al compagno somaro un foglietto per evitargli la bocciatura in storia e filosofia;
ma per me ti puoi pure candidare a papa universale di una nuova religione.
Capirai... La storia è quello che è, non ci dobbiamo inventare niente, tranne sulla grossa parte di passato che per il momento non conosciamo. Quanto alla filosofia, certo è soggetta a fantasie. E c'è già stata una critica divina su questa materia di "alambiccamento" umano. Non si tratta certo di una scienza.
Non ho l'ambizione né di essere uno storico né di essere un filosofo. Mi sono concentrato sui testi sacri delle religioni. Tanto mi basta.
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Nella Bibbia c'è già, tutta quanta, la Rivelazione. La teologia, i Santi, i Concili hanno semmai sviluppato le varie tematiche: Dio è onnisciente. Sempre!
Anche riguardo al futuro, Dio è onnipotente e onnisciente. L'unico limite (se così vogliamo chiamarlo) che ha voluto darsi..... è stato proprio la nostra Libertà. Leggiamo insieme. Anche voi Vega e Axeugene. Sono 3 minuti.
LIBERTA' DELL'UOMO
1730 Dio ha creato l'uomo ragionevole conferendogli la dignità di una persona dotata dell'iniziativa e della padronanza dei suoi atti. « Dio volle, infatti, lasciare l'uomo "in balia del suo proprio volere" (Sir 15,14) perché così esso cerchi spontaneamente il suo Creatore e giunga liberamente, con l'adesione a lui, alla piena e beata perfezione.
« L'uomo è dotato di ragione, e in questo è simile a Dio, creato libero nel suo arbitrio e potere »
I. Libertà e responsabilità
1731 La libertà è il potere, radicato nella ragione e nella volontà, di agire o di non agire, di fare questo o quello, di porre così da se stessi azioni deliberate. Grazie al libero arbitrio ciascuno dispone di sé. La libertà è nell'uomo una forza di crescita e di maturazione nella verità e nella bontà. La libertà raggiunge la sua perfezione quando è ordinata a Dio, nostra beatitudine.
1732 Finché non si è definitivamente fissata nel suo bene ultimo che è Dio, la libertà implica la possibilità di scegliere tra il bene e il male, e conseguentemente quella di avanzare nel cammino di perfezione oppure di venire meno e di peccare. Essa contraddistingue gli atti propriamente umani. Diventa sorgente di lode o di biasimo, di merito o di demerito.
1733 Quanto più si fa il bene, tanto più si diventa liberi. Non c'è vera libertà se non al servizio del bene e della giustizia. La scelta della disobbedienza e del male è un abuso della libertà e conduce alla schiavitù del peccato.
1734 La libertà rende l'uomo responsabile dei suoi atti, nella misura in cui sono volontari. Il progresso nella virtù, la conoscenza del bene e l'ascesi accrescono il dominio della volontà sui propri atti.
1735 L'imputabilità e la responsabilità di un'azione possono essere sminuite o annullate dall'ignoranza, dall'inavvertenza, dalla violenza, dal timore, dalle abitudini, dagli affetti smodati e da altri fattori psichici oppure sociali.
1736 Ogni atto voluto direttamente è da imputarsi a chi lo compie:
Il Signore infatti chiede ad Adamo dopo il peccato nel giardino: « Che hai fatto? » (Gn 3,13). Così pure a Caino. Altrettanto fa il profeta Natan con il re Davide dopo l'adulterio commesso con la moglie di Uria e l'assassinio di quest'ultimo.
Un'azione può essere indirettamente volontaria quando è conseguenza di una negligenza riguardo a ciò che si sarebbe dovuto conoscere o fare, per esempio un incidente provocato da una ignoranza del codice stradale.
1737 Un effetto può essere tollerato senza che sia voluto da colui che agisce; per esempio lo sfinimento di una madre al capezzale del figlio ammalato. L'effetto dannoso non è imputabile se non è stato voluto né come fine né come mezzo dell'azione, come può essere la morte incontrata nel portare soccorso a una persona in pericolo. Perché l'effetto dannoso sia imputabile, bisogna che sia prevedibile e che colui che agisce abbia la possibilità di evitarlo; è il caso, per esempio, di un omicidio commesso da un conducente in stato di ubriachezza.
1738 La libertà si esercita nei rapporti tra gli esseri umani. Ogni persona umana, creata ad immagine di Dio, ha il diritto naturale di essere riconosciuta come un essere libero e responsabile. Tutti hanno verso ciascuno il dovere di questo rispetto. Il diritto all'esercizio della libertà è un'esigenza inseparabile dalla dignità della persona umana, particolarmente in campo morale e religioso. Tale diritto deve essere civilmente riconosciuto e tutelato nei limiti del bene comune e dell'ordine pubblico.
II. La libertà umana nell'Economia della salvezza
1739 Libertà e peccato. La libertà dell'uomo è finita e fallibile. Di fatto, l'uomo ha sbagliato. Liberamente ha peccato. Rifiutando il disegno d'amore di Dio, si è ingannato da sé; è divenuto schiavo del peccato. Questa prima alienazione ne ha generate molte altre. La storia dell'umanità, a partire dalle origini, sta a testimoniare le sventure e le oppressioni nate dal cuore dell'uomo, in conseguenza di un cattivo uso della libertà.
1740 Minacce per la libertà. L'esercizio della libertà non implica il diritto di dire e di fare qualsiasi cosa. È falso pretendere che l'uomo, soggetto della libertà, sia un « individuo sufficiente a se stesso ed avente come fine il soddisfacimento del proprio interesse nel godimento dei beni terrestri ». Peraltro, le condizioni d'ordine economico e sociale, politico e culturale richieste per un retto esercizio della libertà troppo spesso sono misconosciute e violate. Queste situazioni di accecamento e di ingiustizia gravano sulla vita morale ed inducono tanto i forti quanto i deboli nella tentazione di peccare contro la carità. Allontanandosi dalla legge morale, l'uomo attenta alla propria libertà, si fa schiavo di se stesso, spezza la fraternità coi suoi simili e si ribella contro la volontà divina.
1741 Liberazione e salvezza. Con la sua croce gloriosa Cristo ha ottenuto la salvezza di tutti gli uomini. Li ha riscattati dal peccato che li teneva in schiavitù. « Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi » (Gal 5,1). In lui abbiamo comunione con la verità che ci fa liberi. Ci è stato donato lo Spirito Santo e, come insegna l'Apostolo, « dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà » (2 Cor 3,17). Fin d'ora ci gloriamo della libertà dei figli di Dio.
1742 Libertà e grazia. La grazia di Cristo non si pone affatto in concorrenza con la nostra libertà, quando questa è in sintonia con il senso della verità e del bene che Dio ha messo nel cuore dell'uomo. Al contrario, e l'esperienza cristiana lo testimonia specialmente nella preghiera, quanto più siamo docili agli impulsi della grazia, tanto più cresce la nostra libertà interiore e la sicurezza nelle prove come pure di fronte alle pressioni e alle costrizioni del mondo esterno. Con l'azione della grazia, lo Spirito Santo ci educa alla libertà spirituale per fare di noi dei liberi collaboratori della sua opera nella Chiesa e nel mondo.
https://www.vatican.va/archive/catec...3s1c1a3_it.htm
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Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Capirai... La storia è quello che è, non ci dobbiamo inventare niente, tranne sulla grossa parte di passato che per il momento non conosciamo. Quanto alla filosofia, certo è soggetta a fantasie. E c'è già stata una critica divina su questa materia di "alambiccamento" umano. Non si tratta certo di una scienza.
Non ho l'ambizione né di essere uno storico né di essere un filosofo. Mi sono concentrato sui testi sacri delle religioni. Tanto mi basta.
Chi si accontenta gode!:D
Ma mi sembra che di godimento ne abbiate poco, se non punto.
Quanto alle critiche, se te la rifai con le limitatezze umane così come delle teologie, in pratica anche il tuo, quello di Cono e di altri evangelizzatori dell'ultimo minuto, è solo fiato dalla dentiera.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Capirai... La storia è quello che è, non ci dobbiamo inventare niente, tranne sulla grossa parte di passato che per il momento non conosciamo. Quanto alla filosofia, certo è soggetta a fantasie. E c'è già stata una critica divina su questa materia di "alambiccamento" umano. Non si tratta certo di una scienza.
Non ho l'ambizione né di essere uno storico né di essere un filosofo. Mi sono concentrato sui testi sacri delle religioni. Tanto mi basta.
visto che Dio non si manifesta di persona, a mettere d'accordo tutti, ogni "critica" è da ritenersi umana;
poi, una dottrina può piacere o meno, ma la sua efficacia si desume dalla sua presa concreta sulla società; l'Islam ha un notevole successo in determinate aree geografiche e sociali, basate su modelli di vita tradizionali;
in ambito cristiano, malgrado i numeri, il modello etico-teologico che ha prevalso ovunque è quello luterano, il cui prodotto politico sono le liberal-democrazie ugualitarie nate attorno alla Manica e al Mare del nord e poi esportate in tutto l'Occidente;
questa è la storia.
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Perlappunto Axe!!! E cosa hanno prodotto le liberal democrazie? Che si è cercato (si cerca, anche oggi con Trump) di esportare tale modello con le bombe. Prima in Iraq adesso in Iran. Egualmente fa Putin col suo sogno criminale di una nuova Urss. Tutte cose (le guerre, i genocidi, gli stermini di massa) che ci fanno dubitare dell'Amore di Dio, alla lunga.
Ebbene, il topic starter e il sottoscritto hanno (propongono, via) una visione più lunga, più circostanziata delle cose e della Storia. A prevalere, alla fine, non potrà essere che il Bene. Poiché l'Amore di Dio è più potente dell'odio di Satana. Te dici che Dio non si manifesta di persona, noi che Dio s'è manifestato PIENAMENTE in Gesù Cristo, morto e risorto per tutti. Come finisce infatti la Bibbia? Quali sono le ultime parole dell'Apocalisse? "Dio tergerà ogni lacrima dagli occhi degli uomini"
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Originariamente Scritto da
conogelato
Perlappunto Axe!!! E cosa hanno prodotto le liberal democrazie?
che tu non sei più un servo, ma nasci uguale al titolato, e i tuoi figli possono fruire dell'ascensore sociale che li fa medici anziché operai alla Sammontana;
questo tuo modo di ragionare è infantile; esattamente la mentalità di cui ti lamenti; non sei stato educato ad apprezzare la libertà e valutare quanto sia costata, e così ti lagni della democrazia, dopo averne intascato i vantaggi;
Citazione:
Che si è cercato (si cerca, anche oggi con Trump) di esportare tale modello con le bombe. Prima in Iraq adesso in Iran. Egualmente fa Putin col suo sogno criminale di una nuova Urss.
semmai, l'impero russo; [/QUOTE]Te dici che Dio non si manifesta di persona, noi che Dio s'è manifestato PIENAMENTE in Gesù Cristo, morto e risorto per tutti. Come finisce infatti la Bibbia? Quali sono le ultime parole dell'Apocalisse? "Dio tergerà ogni lacrima dagli occhi degli uomini"[/QUOTE]
beh, io ti ho posto la questione di un dio che non si manifesta, e tu rimandi a un Cristo che è fede non condivisa;
io non discuto col credente della fede; faccio presente che se i credenti desumono precetti diversi, quello conta; tu dici che Dio vuole il matrimonio indissolubile, e quell'altro che può sposarne 4 e pure ripudiarle, alla faccia del "l'uomo non separi..."; eppure anche quello dice che la sua è "Parola di Dio"; e vi annullate a vicenda, assieme a tutti gli altri e relative dottrine.