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Citazione:
è la terza volta qui che lo ripeto: la reazione che rimuove, sublima o compensa la pulsione inagibile causa ostacolo, e i meccanismi associati;
Mhhhhhhh...non si è ancora capito se il complesso di Edipo c'è o no, se si svolge esattamente come ha detto Freud oppure no, idem il resto.
In pratica ti rifugi nella tiritera vaga della rimozioni e compagnia bella. A questo punto credo che non basti questo, ma capire se le teorie vecchie restano in piedi, se spiegano i fenomeni del comportamento come erano stati descritti oppure è rimasto in piedi solo una questione rimozioni e compensazioni.
Citazione:
quella che chiami "origine dei comportamenti" difficilmente può essere oggetto di una scienza che organizzi tutte le cause in un solo sistema; troppe variabili per trarne un'applicazione;
Premesso che le variabili soggettive ci sono, in base a questo principio che tu enunci però, in pratica non avremmo niente in mano e nemmeno potremmo capire niente del comportamento, sia a livello oggettivo che soggettivo.
Ci mancava a fare fuffa la defecatio isterica!:rotfl:
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Originariamente Scritto da
Vega
Mhhhhhhh...non si è ancora capito se il complesso di Edipo c'è o no, se si svolge esattamente come ha detto Freud oppure no, idem il resto.
nessuna risposta serve a chi non vuole capire; "esattamente " non vuol dire nulla; quello lo ha chiamato in quel modo perché si rivolgeva a una platea elitaria germanofona e intrisa di cultura classica, per farsi intendere rapidamente;
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In pratica ti rifugi nella tiritera vaga della rimozioni e compagnia bella. A questo punto credo che non basti questo, ma capire se le teorie vecchie restano in piedi, se spiegano i fenomeni del comportamento come erano stati descritti oppure è rimasto in piedi solo una questione rimozioni e compensazioni.
tiritera un cazzo :D Freud è universalmente considerato un genio - nel senso proprio e non in quello inflazionato del termine -proprio perché ha intuitivamente saltato alcuni passaggi, poi confermati dalla ricerca multidisciplinare; il tuo "solo" una questione di rimozioni, ecc... è l'equivalente dello scoppio nel cilindro che muove il pistone in un motore: inventato a fine 800, è la stessa roba che si muove quando giri la chiavetta sul cruscotto;
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Premesso che le variabili soggettive ci sono, in base a questo principio che tu enunci però, in pratica non avremmo niente in mano e nemmeno potremmo capire niente del comportamento, sia a livello oggettivo che soggettivo.
esatto: il comportamento è qualcosa che può essere solo descritto idrograficamente, ex post, come tutti i fenomeni in cui è impossibile determinare con esattezza il peso di troppe variabili e le loro interazioni;
mia madre è morta di cancro al polmone a 89 anni, e ha smesso di fumare a 36; mio padre è morto a 96 fumando come un turco tutta la vita, probabilmente per un tumore all'apparato urinario;
vuol forse dire che la correlazione tra fumo e neoplasie polmonari è una bufala ?
l'ambiente sociale, giudiziario e scientifico continua a ricorrere alle terapie basate sulle intuizioni di Freud, e ottiene dei risultati, proporzionali alla patologicità; cioè, apprezzabili nel tagliare i picchi e, ovviamente, meno evidenti man mano che ci si avvicina alla normalità;
se non riuscivi ad uscire da sola in spazi aperti, con Freud ti guariscono dall'agorafobia; ma se soffri perché tua mamma è stata più affettuosa con tua sorella minore, la terapia può esserti utile, ma verosimilmente riuscivi a fare una vita normale lo stesso.
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Vega,
usare solo spiegazioni biologiche, genetiche e compagnia cantante, ai nostri comportamenti è limitante.
Può non piacerti Freud - e non è che sia stato il solo cui sia possibile fare riferimento - puoi non trovarlo utile per te, ma nessuno di noi accetterebbe davvero come unica spiegazione la fisiologia, la biologia ecc ecc.
Mi pare poco veramente.
Se vuoi, a tutto questo che tu ed Axe elencate, io posso aggiungere l'antropologia gastronomica :D
Degli esseri umani non si butta via niente.
Non perché siamo superiori, ma perché c'è parecchia problematicità.
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Ma non è che sia questione di gusti, è questione di più moderne e veritiere spiegazioni sul comportamento e sugli eventuali problemi psicologici.
Il discorso biologico, che mi rendo conto è stato frainteso, è perché rientra fra le componenti da tenere in considereazione per quella percentuale che può avere influenza su come ci comportiamo, reagiamo o sul problema che emerge . Come ho detto, il paradigma scentifico, tiene conto anche di questo, che sia il DNA, che sia un meccanismo di adattamento, che sia un fattore neuro-cognitivo ecc..., più le influenze dell'ambiente e più il contenuto psichico, fatto di pensieri, nozioni, norme.
Quello che ha tirato fuori Freud a suo tempo, è stato ed è oggetto scetticismo e critiche ed è stato accantonato o rivisto e corretto da tanti e nuovi studi.
Axe insiste che Freud in pratica è intoccabile ed intonso o quasi. In realtà non è così e la psicanalisi è ancora oggetto di problemi aperti sul contenuto e sui metodi.
Poi, dopo vari post ancora non ho capito se il Complesso di Edipo c'è, non c'è o in cosa è stato modificato, integrato rispetto ad un secolo fa. Come non ho capito se, alla luce della selezione naturale, sia stato possibile che si siano slezionati certi meccanismi e comportamenti, queste tappe obbligate di Edipo, delle fasi, invidie peniche o altro.
Se sono tappe obbligate nello sviluppo psico-fisico di un bambino, a monte è ovvio che, per uno o più motivi, l'evoluzione abbia selezionato che il bambino o la bambina ad un certo punto debba sperimentare quello che le teorie di Freud predicono. E se sì, avvengono esattamente come ha detto Freud o in cosa sono state riviste e corrette?
Dopo mille discorsi e giri di parole, ancora manca una risposta pertinente.
Freud un genio...del cazzo, visto che pensava parecchio a quello!:D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Quello che ha tirato fuori Freud a suo tempo, è stato ed è oggetto scetticismo e critiche ed è stato accantonato o rivisto e corretto da tanti e nuovi studi.
Axe insiste che Freud in pratica è intoccabile ed intonso o quasi. In realtà non è così e la psicanalisi è ancora oggetto di problemi aperti sul contenuto e sui metodi.
Poi, dopo vari post ancora non ho capito se il Complesso di Edipo c'è, non c'è o in cosa è stato modificato, integrato rispetto ad un secolo fa. Come non ho capito se, alla luce della selezione naturale, sia stato possibile che si siano slezionati certi meccanismi e comportamenti, queste tappe obbligate di Edipo, delle fasi, invidie peniche o altro.
:asd:
come dire: " non ho capito se, dopo due secoli, Darwin è ancora valido"; se non lo fosse, sarebbe una nozione da barzelletta, come il geocentrismo;
Citazione:
Se sono tappe obbligate nello sviluppo psico-fisico di un bambino, a monte è ovvio che, per uno o più motivi, l'evoluzione abbia selezionato che il bambino o la bambina ad un certo punto debba sperimentare quello che le teorie di Freud predicono. E se sì, avvengono esattamente come ha detto Freud o in cosa sono state riviste e corrette?
Dopo mille discorsi e giri di parole, ancora manca una risposta pertinente.
Freud un genio...del cazzo, visto che pensava parecchio a quello!:D
se ragionassi così di fronte a una platea scientifica ti prenderebbero a bucciate:
l'idea freudiana non ha nessuna pretesa di esattezza diagnostica; esattamente come l'efficacia di un colpo di artiglieria non si misura in termini di millimetri e il danno del fumo nel prevedere chi si ammalerà in un campione di mille pari fumatori;
è idiota - o mistificatorio - confutare una tesi attribuendole uno scopo diverso da quello proprio; secondo la tua logica, un creazionista potrebbe legittimamente sostenere che Darwin è "vecchiume" superato e falso perché non ci consente di prevedere esattamente come verranno selezionate le specie in futuro o avere riscontri in tempo reale sul piano della genetica individuale;
Freud non ha mai enunciato una "legge di Edipo", tale che il cigno nero invalidi il costrutto; ha raccolto una serie di indizi comportamentali entro un certo cluster antropo-culturale per ipotizzare un funzionamento di correlazioni; e ripetuto la procedura con altre collezioni di indizi tipici;
l'eventualità che Edipo spieghi meno bene in un contesto tipo gineceo tribale sub-sahariano, non inficia il valore scientifico del lavoro di Freud; esattamente come il laser di chirurgia oculistica non dismette l'obice da 220 dove un colpo è "preciso" anche con un errore 10mila volte maggiore di quello del laser, visto che il fine si consegue lo stesso;
così dovrebbe ragionare una persona di buon senso e, a maggior ragione, una di scienza;
tanto per ribadire, visto che c'è difficoltà:
ove mai, dopo un secolo, le prassi di accudimento siano cambiate radicalmente - cosa non ancora avvenuta - nel quadro psico-affettivo della prima infanzia, ma magari nelle fasi successive, non si tratterebbe di cestinare Freud, ma di aggiornare i parametri, esattamente come le condizioni gravitazionali sulla luna non smentiscono Newton, che, poveretto, ha espresso calcoli validi per l'unico ambiente accessibile, come la curvatura dello spazio non sbertuccia il lavoro del povero geometra che disegna una parete da ristrutturare;
se arriva uno che ha letto su internet che due rette parallele all'infinito si incontrano, e percula il geometra "poco aggiornato" perché ha dusegnato gli spigoli paralleli, è un imbecille.
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Bla bla bla :climb::climb::climb:
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Confronto tra il pensiero filosofico Freudiano ed alcuni esponenti della psicoanalisi moderna
La psicoanalisi nasce con Sigmund Freud come teoria clinica e, al tempo stesso, come visione filosofica dell’essere umano. Freud concepisce l’uomo come soggetto diviso, attraversato da conflitti inconsci, dominato in larga parte da pulsioni (sessuali e aggressive) che sfuggono al controllo dell’Io. La sua filosofia implicita è fortemente deterministica: il passato, in particolare l’infanzia, struttura in modo profondo la vita psichica adulta. Il sintomo è il risultato di un compromesso tra pulsione e censura, e la cura consiste nel portare alla coscienza ciò che è rimosso attraverso l’interpretazione.
Alfred Adler rappresenta una prima grande rottura con Freud. Pur mantenendo l’idea di una psicologia del profondo, Adler sposta l’attenzione dalla pulsione al senso, dal determinismo passato-centrico alla finalità. L’essere umano non è mosso principalmente da traumi infantili, ma da uno stile di vita orientato a obiettivi, spesso inconsci. Centrale diventa il sentimento di inferiorità e la tensione verso la compensazione e l’appartenenza sociale. Filosoficamente, Adler introduce una visione più umanistica e relazionale, in cui il soggetto è attivo e creativo.
Jacques Lacan, invece, rilegge Freud in chiave strutturalista e linguistica. Per Lacan “l’inconscio è strutturato come un linguaggio” e il soggetto non è padrone di sé, ma effetto del simbolico. La sua visione è profondamente filosofica: il soggetto è mancante, diviso, mai coincidente con se stesso. Rispetto a Freud, Lacan radicalizza l’idea di alienazione, spostando la psicoanalisi dal piano biologico-pulsionale a quello del desiderio e del linguaggio. Il sintomo non è solo da eliminare, ma da leggere come messaggio.
Con Aaron Esterson e, più in generale, con il gruppo di Palo Alto (Paul Watzlawick, Gregory Bateson, Don Jackson), avviene un’ulteriore trasformazione. Qui la sofferenza psichica non è più vista primariamente come prodotto di conflitti intrapsichici, ma come esito di dinamiche comunicative e relazionali. La “patologia” emerge all’interno dei sistemi (famiglia, contesto sociale), non nel singolo isolato. Concetti come il doppio legame e la pragmatica della comunicazione introducono una visione costruttivista: la realtà psicologica non è data, ma co-costruita.
La psicoanalisi moderna, nel suo insieme, si caratterizza quindi per un progressivo allontanamento dal modello pulsionale e deterministico freudiano, a favore di una concezione relazionale, linguistica e sistemica del soggetto. Se Freud vedeva l’uomo come teatro di forze interne, le correnti successive lo vedono come nodo di relazioni, linguaggi e significati. La filosofia sottostante si sposta così da una visione naturalistica a una più esistenziale e costruttivista, in cui il senso, il contesto e la comunicazione diventano centrali
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Inconscio...oggi l'inconscio non è più quel contenitore del rimosso come pensava Freud (o almeno non solo questo) e così passivo. E' stato scoperto quello che viene chiamato Inconscio Cognitivo, dove ci sta in realtà un'elaborazione non consapevole delle scelte in base ad emozioni ed esperienze, ed in più è sede di una memoria procedurale, cioè quelle azioni che ci vengono in automatico, tra cui anche quelle già imparate come guidare per esempio.
Da vari studi è emerso come il nostro cervello, processando a livello inconscio informazioni, emozioni e ricordi, abbia già deciso prima che questa decisione arrivi alla soglia della consapevolezza.