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Allegato 30244
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Allegato 30244
Vi racconto una leggenda romantica, un po’ horror. Mi direte che non ne avete bisogno in questo momento, basta la realtà, ma la mia fantasia è più affine a questo genere di narrazioni, quindi abbiate pazienza.
Da tempo immemore le donne di Ljubljana avevano fama di essere belle, ma nessuna era bella come Dark, con la sua chioma rossa, i suoi profondi occhi scuri, le membra d’angelica forma.
Molte vergini e molte mogli (Regina, LadyHawke, Pazza, Follemente, Efua…) di nascosto piangevano perché il cuore di Dark si era infiammato or dell’uno or dell’altro, ma a lei gli amori non bastavano mai, circuiva di volta in volta il più prestante, il più famoso, il più ricco. Sapeva fare promesse e sapeva non mantenerle, essere affabile e presuntuosa, infiammare i cuori dei giovanotti ed essere apprezzata dai genitori: era esperta in tutte le arti della seduzione. Nessun uomo, prescelto da lei, riusciva a sottrarsi al suo fascino, finché…
La domenica pomeriggio nel Stari trg, Piazza vecchia, sotto un tiglio verde, risuonarono trombe, cetre e violini; vi ballavano le fanciulle in fiore di tutta Ljubljana, ma la regina di tutte era Dark, anche se si stancò presto dei balli. Ogni giovane la invitava a danzare, ma lei adduceva ogni volta scuse diverse e temporeggiava.
Quando il sole calava e si stava avvicinando il crepuscolo, si sentì la campana battere sette rintocchi: allora Dark si accinse alle danze: si girò volgendo il suo sguardo intorno alla ricerca del ballerino più ambito. I suoi occhi incrociarono quelli di un ragazzo che primeggiava sugli altri, RdC, avvenente e scultoreo, sotto il sole non si era mai visto un giovane pari a lui: tutte le fanciulle avrebbero voluto ballare con lui.
Dark gli lanciò degli sguardi innamorati, voleva catturarlo ad ogni costo. RdC capì all’istante e le disse: “Vorresti danzare con me? Dove il Danubio si unisce alla Sava ho sentito stamane celebrare la tua bellezza e sono pronto ad accoglierti tra le mie braccia al suono dei violini.”
Le fece un inchino e lei gli sorrise dicendo: “Non ho ancora iniziato il ballo, non ho fatto neanche un passo, stavo aspettando proprio te! Perciò dammi la mano adesso, guarda, il sole sta tramontando, stanno finendo le musiche!” RdC le diede la mano ed i due si lasciarono trasportare in una danza aerea, sembrava avessero delle ali, privi del peso dei corpi: non si vedevano i piedi che toccavano il suolo, ballavano come se li trasportasse una tempesta.
Quando gli astanti notarono questo, rimasero senza fiato e i musicisti smisero di suonare. Visto che dalle trombe non usciva più alcun suono, RdC esclamò: “Non m’importa dei violini e dei contrabbassi, altri suoni voglio che si sentano quando ballo!”
Ad un tratto il cielo si oscurò e si coprì di nubi, si sentirono terribili tuoni, si udì un vento fortissimo, i ruscelli si riempirono di acque pericolose. A tutti gli astanti si accapponarono la pelle ed i capelli, oh Dark, attenta!
“Dark, non avere paura dei tuoni, dei lampi, dei ruscelli abbondanti, dei venti ululanti! Muovi velocemente i tuoi piedi, veloce, veloce, ché si è già fatto molto tardi!” gridò RdC.
“Ah, fermiamoci un attimo, caro ballerino, che il mio piede riposi, che io riprenda fiato!” sospirò Dark.
“Non è vicina la bianca Turchia, dove la Sava si riversa nel Danubio, le onde, Dark, ti desiderano, muovi lesta i tuoi piedi!” le consigliò il giovane.
Ancora più velocemente i due volteggiarono in un turbine, si allontanarono danzando, volteggiarono sopra la Ljubljanica per tre volte finché non scomparvero tra le onde.
I barcaioli videro un vortice, ma nessuno vide più Dark.
Beh ma è la fine che mi merito per essere stata così frivola! :D
Bella narrazione, scorrevole e accattivante, bravissima Folle!
Brava foll è una poesia! :clap
Brava Foll, complimenti!
18 Marzo 2020 - Diario del Capitano
La "Regina dei Mari" naviga che è una bellezza.
Allegato 30249
Nonostante sia oramai anzianotta, le sue motrici macinano ancora. I fumaioli sbuffano impettiti il vapore esausto delle caldaie. Siamo a un giorno di navigazione da Gibilterra.
Ben presto navigheremo sull'Atlantico e qui, cominceranno le prime preoccupazioni. L'equipaggio è assorto nei propri compiti. In coperta gli ufficiali tracciano la rotta e scrutano il mare in cerca di possibili ostacoli o altri natanti che possano entrare in rotta di collisione con la nave. Nel salone principale, Il reverendo Cono, ha invitato tutti, con scarso successo in realtà, a raccogliersi in preghiera per i poveri connazionali rimasti a terra in preda alla pandemia. Da contraltare, nel locale adibito a bar, il primo ufficiale di coperta, Pazza, approfittando del suo turno libero, si sollazza insieme alla Barman Dark bevendo e scherzando... più bevendo in verità... attirando altri membri dell'equipaggio. La cosa mi preoccupa.
L'equipaggio misto, miscelato all'alcool... può favorire "distrazioni" di cui farei volentieri a meno... bisogna evitare il rischio di trasformare la nave in casinò galleggiante o peggio, in una Nursery!!!
Lascerò bere ancora qualche sorso i ragazzi, ma poi chiamerò a rapporto il primo ufficiale per dare "severe" disposizioni in merito.
Passando per la cucina, noto la cuoca molto indaffarata nel preparare il pranzo. I viveri sono abbondanti, tuttavia, sarebbe meglio attenersi alle razioni normali. Non sappiamo per quanto tempo ancora saremo costretti a navigare senza poter fare scalo per i rifornimenti.
In sala macchine, tutto fila liscio... Il direttore controlla le macchine, coadiuvato dagli ufficiali.
Intanto il tempo si sta rovinando...
https://www.youtube.com/watch?v=3UCCjUra9Nc
Vediamo chi sarà forte da resistere... dirò al dottore di bordo di distribuire pillole anti mal di mare!!!
Bello! :love:
Una sorta di Arca di Noè :D
Alla fine Cono invierà la colomba della pace?
Oddiooo con questo mare mi sa che sarà difficile non star male.Citazione:
Vediamo chi sarà forte da resistere... dirò al dottore di bordo di distribuire pillole anti mal di mare!!!
See... così poi finisce così!!!
https://www.youtube.com/watch?v=pp6a2Ttdn7I
Ho delle responsabilità io :wall:
Se scopro ancora il primo ufficiale bere smodatamente, la metterò agli arresti!!! :mad:
Tranquillo, a bere con noi c'è anche il 3 ufficiale (Kanyu). Il 2 ufficiale (Jerda) è in un angolo a fumarsi l'ennesimo cilum. Stai in una botte di ferro. :D
:asd:
Grazie a tutti!
Infatti, Kanyu, il racconto si ispira ad una ballata, Povodni mož, del poeta sloveno France Prešeren.
Bravo, Bumble, sei un affabulatore nato!
Nel paese di Spadatrucca la vita correva frenetica come al solito:
i ragazzini bussavano alle porte per poi correre via, i mercanti urlavano a squarciagola per attirare possibili allocchi alla loro bancarella, le lavandaie spettegolavano sulle loro vicine di casa mentre lavavano le lenzuola alla fonte.
Un bel giorno Agatino Resto del Carlinuccio e Calogero Jerdanico, che avevano la fama di essere due gran mascalzoni, passeggiavano per le campagne del paese in cerca della vittima ideale per la loro prossima burla.
Fortuna, o sfortuna (dipende dal punto di vista) volle che in quel momento passasse davanti a loro il vecchio Bumbleddino Sciacca trasportandosi sulla spalla la sua zappa, cara compagna di molte ore di duro lavoro nei campi.
"Buongiorno don Bumblè" lo salutarono i due fingendo un sorriso.
"Buongiorno", li salutò il contadino passando oltre e dirigendosi al campo che doveva zappare, mentre i due parlottavano tra di loro.
"Come va a casa?" chiese Agatino fingendo interesse per lui,
"tutto bene" rispose fermandosi a parlare con i due "voi, la famiglia?"
"tutto bene" risposero i due, "allora... trovato qualcuna da sposare ?"
"Macchè" rispose don Bumbleddino mogio mogio "le donne non mi considerano nemmeno e non capisco il perchè".
"umm... è da molto che state perdendo i capelli?" gli chiese Agatino "forse è per questo motivo, alle donne non piacciono gli uomini mezzi pelati"
"eh... ma che ci posso fare?” disse Bulbleddino "in famiglia nessuno ha un solo pelo in testa, nessuno dei miei sette fratelli, almeno”, rispose ad Agatino che pestava il piede di Calogero (mente costui cercava di trattenere le risate singhiozzando).
"qualcosa non va?" gli chiese don Sciacca
"no, no! Mi sono commosso ripensando a quello che mi avete detto" rispose il giovane (divertito) cercando di trattenersi.
"Hai ragione" rispose il vecchio "in paese, quando si esce tutti insieme non si passa di certo inosservati".
"Comunque... vorrebbe avere una chioma da fare invidia a tutti?" gli chiesero i due mascalzoni
"scettu", rispose l'anziano signore, "ma come posso fare?"
"siete proprio fotunato perchè abbiamo un rimedio miracoloso" gli rispose Agatino mentre Calogero sghignazzava "per soli 150 euro saremmo disposti a rivelarvelo"
"umm... io non so se posso spendere così tanti soldi" rispose don Bulblè un po' titubante
"va bene" replicarono i due facendo per andarsene "se non siete interessato vuol dire che ci terremo per noi il nostro rimedio miracoloso"
"aspettate!" li pregò il vecchio "forse se li chedo a qualcuno dei miei conoscenti penso di potermeli procurare"
"d'accordo, vi aspettiamo qui" rispose, trattenendo il riso Calogero , mentre l'anziano si rimetteva in spalla la sua cara zappa e si allontanava.
Aspettarono per un paio d'ore fino a quando lo videro tornare allegro e pimpante sventolando 3 banconote da 50 euro "ecco qui" disse loro don Bumbleddino consegnandole ai due
"bene e ora rivelatemi il vostro rimedio miracoloso!"
"allora, ascoltatemi bene!" disse Agatino "dovete prendere qualcosa da una volpe, che ha un manto lucente, va bene quasiasi cosa, pelo, unghie o altro ancora, dovete mescolarlo con dell'acqua di fontana e fare un impacco sulla zona da trattare. Dovete fare tutto questo durante una notte di plenilunio"
"e mi garantisci che funzionerà?" chiese loro con un sorriso speranzoso ed immaginandosi con una folta chioma castana sulla testa
"certo!" rispose Calogero ridacchiando "ma per una maggiore efficacia vi consiglierei di fare il verso della volpe mentre vi spalmate l'impacco sulla testa"
"d'accordo" rispose don Bumblè prima di andare via "vi farò sapere. Arrivederci e mille grazie"
Dopo everlo salutato ed aver aspettato che il povero ingenuo si allontanasse, iniziarono a deriderlo mentre si dirigevano alla trattoria per farsi un pranzetto a base di pesce prelibatissimo.
Sfortuna (o forse la giustizia cosmica, chi potrebbe mai saperlo?), volle che la sera prima il cuoco della trattoria (noto Kaniuyddo Vattelapesca) fosse andato alla festa del paese e stesse ancora smaltendo una pesantissima sbornia e che quindi non si fosse accorto che il pesce messo nella zuppa non fosse proprio il più fresco a disposizione (anzi non lo era per nulla).
I nostri due "grandi eroi" forse per l'euforia dovuta al gran colpaccio, forse per il buon sapore del vino messo in tavola, non si accorsero di nulla, e fu così che ebbero di che divertirsi nel passare il resto della notte e di tutta la settimana successiva sulla tazza del bagno.
Eh... chi la fa l'aspetti, amici miei.
Molto accattivante e divertente, Kanyu, abbiamo proprio bisogno di racconti simili in un momento come questo!
Bello Kanyu, molto divertente!! :D
L'orologio della torre suono' l'ultimo rintocco. Kanyu chiuse la porta e poso' la custodia dello Stradivari sulla cassapanca damascata. Imprecando a mezza voce « Corbezzoli e poffarbacco » si accorse che mancava la luce. Ovviamente, avendo speso al bar i soldi datigli dalla madre per pagare la bolletta...il servizio era stato interrotto. Trovo' in un cassetto una candelina supestite dal suo compleanno, l'accese e si reco' in camera per il meritato riposo. Suonare per una banda di alcolizzate tutta la sera, resistendo, in fine serata, alle avances di più in più pressanti al salire del livello alcolico, era un'impresa sempre più ardua. Si, avrebbe scritto a #metoo, un giorno o l'altro. Apri' la porta...una sagoma si levo' a sedere sul letto....letto che avrebbe dovuto essere fresco....e libero.La candelina gli cadde dalla mano, ma prima di spegnersi illumino' la scena.... « Perdindirindina ! » Kanyu non poté trattenere l'improperio per lui inabituale ... « Cosa ci fai nel mio letto, col mio pigiama color eritropio a righe giallo oro ? ».La traccia ancestrale di puritanesimo della stirpe di Kanyu ribolliva. Si impetti' con aria da censore, lanciando un'occhiata severa all'ospite. Occhiata severa totalmente sprecata perché era buio pesto. « Va tutto bene » rispose la dolce voce. « Ahhhh !!!!!!!!!! » non poté fare a meno di urlare kanyu, malgrado il tradizionale composto riserbo. « Cosa succede?cosa strilli, tesoro ? »..Con voce rauca Kanyu, ansimando « Ma c'é un cadavere...cercando a tentoni la candelina ho toccato qualcosa di freddo, viscido e umido...ullallà e ancora perdincibacco ! » « Smettila di smadonnare come uno scaricatore ubriaco, un po' di ritegno nei miei confronti : modera il linguaggio, che non ti riconosco più » « Va bebebene, mi scuso.Ma, corbezzolini, c'é un morto ! » « Ma no.....me ne sarei accorta. E' il mio costume da bagno intero...con sbuffi e crinoline....mica volevi che ti bagnassi il letto... » « Ma...ma....sei venuta a nuoto ? » « Certo, come pensavi che avrei potuto lasciare la fusciacca di quel pirata stupratore di vergini, mercante di schiave circasse e trafficante di cannoli ? » « Sei fuggita dalla nave di Al -Bumble-Din, l'irriverente, lo spietato ? » « Siiiiiiiiiii, ho approfittato di questa notte d'equinozio mentra ronfava con tutta la sua ciurma » « E proprio qui da me, dovevi venire ? Ti cercherà, ti troverà qui...ci farà subire gli estremi, peggiori oltraggi... » « Ma no....mai mi cercherebbe qui ! gli ho lasciato un biglietto in questi termini : Non sei il mio tipo. mi rifugio nel convento di Cono. Addio » « Mica male come idea....e adesso ? » « E adesso ?....ma non ti hanno insegnato proprio niente la Pazza e Dark ?....ho freddo, scaldami ! » Comprese immediatamente l'invito. Lo strumento era sempre pronto. Ando' nell'atrio, apri' la custodia dello Stradivari, prese il mandolino che c'era dentro, si precipito' na lei ed attacco'.... « l'uccello di fuoco » di stravinsky. Fuori, la luna.
A voi, lettori/lettrici : chi indossava il pigiama color elitropio a righe oro di Kanyu ?
Follemente ?
Regina d'Autunno ?
LadyHawke?
Color che?
No non posso essere io, non indosserei mai un pigiama che non sia rosa o azzurro con gattini applicati :rotfl:
Giusto, hai ragione, Kanyu non può indossare pigiamini rosa con gattini :rotfl:
Grande RdC mi hai fatto ridere, giuro!
Però il discorso dei pigiami mi ha un po' lasciato perplesso, primo perchè non li uso, secondo perchè avrei gusti diversi dal rosa, azzurrino (con o senza gattini) o a righine.
A parte ogni cosa hai una fantasia invidiabile.
Grande, RdC, avessi io la tua fantasia e le tue capacità linguistiche!
Comunque io non porto pigiami, preferisco coprirmi coi piumini quando fa freddo.
Io dico Regina!