Hai scritto un ossimoro: se l'Amore fosse razionale (solo una roba chimica del cervello) basterebbe un click.... spingere un bottone. In altre parole, DECIDERE di innamorarsi.
Invece (e qui dici bene) non avviene a comando. Perché?
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Avevo letto e avevo capito: parlavi di "sano sesso ricreativo", come se l'unione intima fosse bere un bicchier d'acqua o scartare una caramella....
Le Persone non si usano a vicenda come oggetti. Poi fai te. Vieni continuamente a lamentarti sul forum, ma cosa vuoi aspettarti da simili comportamenti? Gli uomini si passano parola Laura B. Quando hanno ottenuto da te quel che vogliono, alzano i tacchi e non vogliono impegnarsi oltre....
Ti prego, non offenderti e non prenderla sul personale, ma anch'io non starei mai con una come te. Con una che usa il suo corpo e quello degli altri "a scopo ricreativo".... a 43 anni!!!!!
E ok, probabilmente hai ragione, anche se il mio ragionamento partiva da un presupposto diverso.
L'amico (vero) è quell'essere "mitologico" che ti ama per tutto ciò che di speciale sei ed hai, che ti sopporta nel bene e nel male e che ti supporta in tutto, che è felice per te quando sei felice ed è triste con te quando sei triste, che è pronto a dirti la verità quando sbagli e anche duramente e a farti capire quando tu non hai alcuna colpa di ciò che ti accade e a consolarti con dolcezza. L'amico ti accetta per ciò che sei con tutti i tuoi difetti e non ti giudica per le tue pessime scelte (anche se te lo fa notare), che non ti invidia ma ti stima, che c'era, c'è e ci sarà, anche se non ti senti per un po', che ci puoi litigare ma poi si fa pace, che corre se hai bisogno e che chiama te per primo\a quando ha bisogno. L'amico vero è la famiglia che ti sei scelto.
Ovviamente ed è scontato, l'amico vero è tale e tale diventa, quando tu sei altrettanto con lui\lei (c'è quindi reciprocità).
Per me, quindi, sarà sempre importante: reciprocità, rispetto, affetto, stima, sincerità, supporto, onestà, fiducia. Impegno. Presenza (in ogni modo puoi darla).
Per il fatto del farci sesso dipende dall'importanza che viene data all'atto stesso.
Ma, come dico sempre, siamo tutti diversi, abbiamo un modo differente di vivere ogni sentimento.
Ma dove ho scritto che l'amore è razionale?
Il cervello umano ha solo funzioni razionali? Tu conosci la biologia, chimica e le funzioni delle varie aree del cervello?Citazione:
Il desiderio, l'accoppiamento, l' innamoramento e le relazioni nascono e vengono governati da complessi meccanismi e reazioni chimiche nel cervello.
E non ci s'innamora a comando, manco se vai a cercarlo nel reality show "Le stagioni dell'Amore"
Complimenti! :clap
I margini qualitativi di evoluzione ci sono sempre, in ogni vita.
Ci sono tantissime cose che mi fanno crescere ed evolvere. Tra cui anche le relazioni, non necessariamente sentimentali. Anzi, fanno molto più quelle amicali, a mio avviso. Ma basta anche un viaggio, o qualsiasi altra cosa. Ogni lezione che sai cogliere dalla vita ti cambia e ti migliora, per come la vivo io.
Ma nella fattispecie del caso in questione, il punto è che stare con qualcuno che non prova le stesse cose che provi tu è deleterio e ti mette in situazione di costante deficit emotivo. Qualsiasi psicologo te lo direbbe.
Con il mio ex ho fatto 17 anni così. Con qualcuno che per i primi due era confuso su quello che provava, poi ha avuto certezze altalenanti, cambi di direzione, ecc. Che poi sono cose legate tendenzialmente a problemi relazionali della persona in questione. E no, grazie, ci sono già passata e non intendo ripassarci. Se uno non è certo, per quanto mi riguarda è un foglio di via grosso come una casa. E' una questione di stima e di rispetto per se stessi. Non c'entrano ne la frustrazione ne la sofferenza, ma solo la consapevolezza. Di cosa non si vuole più.
Che poi la confusione di questo tizio non si è risolta a quanto pare visto che ogni tre per due torna a cercarmi. A 43 anni ti pare che io possa aver voglia dell'ennesimo disagio? No grazie :D
Cono ha scritto
Caro Cono, ma anche Dark non si metterebbe mai con uno che la pensa come te !Citazione:
Non starei mai con una come te. Con una che usa il suo corpo e quello degli altri a scopo ricreativo…
Nel post n. 2 Dark ha scritto
:DCitazione:
a volte il problema è la persona con cui ti relazioni. Che tu pensi di avere a che fare con un soggetto equilibrato, poi ti ritrovi con l'ennesimo disagiato di turno.
Altro che informarsi sul conto in banca: quando ci si mette con qualcuno oggigiorno bisogna chiedere prima la cartella clinica. E la garanzia che abbia fatto almeno due anni di terapia
Facile a dirsi Dark , invece non è facile…
Perché il “disagiato di turno” vuole l’approccio con te ?
E qui torniamo al vecchio discorso…, forse dipende dal tuo “modus operandi” da “crocerossina” ? :asd:
:mumble:
Tutto un discorso che ha dell'irreale.
Praticamente una persona sana con esperienze (positive o negative) alle spalle deve guardarsi dalle critiche, dalle parole di chi le / gli sta intorno?
Io che ho fatto l'amore (ma chiamalo sesso ricreativo o come cavolo ti pare) con una lesbica che solo con me (a detta sua) ha provato emozioni diverse da quelle che provava sempre (più o meno le stesse che ho provato io) cosa dovrei fare?
La cosa è risaputa e la gente mi conosce.
Procedo e me ne frego.
Per certe persone bisognerebbe ripristinare la ghigliottina francese.
Ognuno avrà il sacrosanto diritto di trombare come cavolo gli pare o no?!?!
Che schifo!
Doppio
e che provi ?
pare una domanda banale, ma se cerchi di rispondere in concreto vedrai che non è così semplice; nel senso di lineare e ipoteticamente sinallagmatico, simmetrico;
in realtà, la logica sarebbe semplice: se una persona ti piace, una bella relazione è sullo scambio possibile; a 20 anni ho iniziato ad avere storie eterodosse, con tipe impegnate; quelle volevano trombare, ma io mi innamoravo, o mi inorgoglivo e, invece di godermi la cosa per quello che era, comunicavo questa pressione; oltretutto inficiando eventuali sviluppi; in un caso con una sono pure tornato 20 anni dopo :D
poi fare il vecchio d'emme che fa la lezioncina saggia mi fa ribrezzo; però se non ti capita mai una sfida, difficilmente parte una relazione vera; nel senso che in effetti se non si pongono reciprocamente problemi non ci si conosce mai davvero, perché ognuno viaggia sul binario che aveva preventivato;
vabbeh, tanto se ti capita un incontro particolare te ne accorgi, anche dalla circostanza di imprevisto.
Vabbè, l'importante è non usare il corpo degli uomini a scopo ricreativo e lasciare che si trastullino da soli.
Il cervello elabora l'esistente....la Realtà, ma prima dell' azione vi è nell'uomo la mediazione etica, che compete al cuore, Ladyhawke. Tutte le nostre intenzioni, buone e cattive, passano da lì....
Giorni fa facevo ad Adalberto l'esempio del mendicante per strada: gli occhi lo vedono, il cervello elabora, il cuore decide se fargli la carità o non degnarlo neppure di uno sguardo.
Ma ti devo citare continuamente fra virgolette? Hai parlato te di "trombamici" e di "sano sesso ricreativo". Delucidaci. L'incredibile non è se lo fai, ma il tuo piangere e lamentarti quando gli uomini non vogliono impegnarsi oltre con te.
(e neppure io lo farei, perdonami)
Mi dici per favore la differenza fra fare l'amore e.... chenneso' ascoltare musica....andare in bicicletta...giocare a ping pong? Come mai per l'atto sessuale usiamo proprio l'espressione FARE L'AMORE? Cosa implica? Cosa ci sta a monte Bauxite?
Grazie, leggerò domani con molto interesse.
Cono, non tutti quelli che copulano hanno bisogno di dire che hanno fatto l'amore per il semplice motivo che non si sentono sporchi per aver provato e dato piacere.
Fare l'amore non vuole dire necessariamente aver provato AMMORE di divina provenienza durante l'atto sessuale.
Poi ognuno può dire ciò che vuole in merito a ciò che fa, ma per fortuna ciò che ognuno fa nella propria camera da letto non è affare altrui.
Ma te li conosci i meccanismi biologici dell'innamoramento e dell'attrazione?
Mi sa di no.
Mi viene da chiedermi quante esperienze d'innamoramento e relazioni amorose puoi aver avuto nella tua vita.
Non è una domanda che richiede una risposta.
Il cuore non decide un bel niente, semmai è il cervello da cui partono decisioni etiche o non etiche.
Comunque mi commuove questo continuo sottolineare di Cono che non mi sceglierebbe mai come partner? Devo fare un cartello con scritto "Meno male"??? :asd:
Non sai quale fortuna hai! :D
Probabilmente lui non si pone minimamente la domanda ma "chi lo sceglierebbe come partener?"
Capisco il tuo punto di vista eh,
Però per me non è così. Sono già stata dove mancava reciprocità, e non ci voglio più stare, molto semplicemente. Non è il tipo di relazione che fa per me. D'altro canto non siamo tutti uguali.
Che poi nel caso specifico di questa relazione non è neppure tutto così chiaro. Solo col tempo capirò.
Solo di una cosa sono convinta: che sceglierò sempre me stessa.