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sandor
Tolleranza vuol dire, passando ad altro contesto, e per esemplificare, la stessa tolleranza che le Autorità usano quando ad esempio c'è un prestito da parte dell'UE per le aree svantaggiate e il soggetto che ne beneficia anziché avviare un'attività economica redditizia così da restituire quanto ricevuto, e magari continuare a guadagnare semplicemente il prestito lo consuma senza investire. Il soggetto in questione sarebbe passibile di ben dure "sanzioni" che, però, dato l'atteggiamento ripeto, delle Autorità, non vengono il più delle volte irrogate. E potrei continuare con gli esempi.
E cosa c'entra questo col discorso che stiamo facendo? Assolutamente nulla. Stiamo parlando di altri tipi di reato e non di come le cose vengono o non vengono trattate.
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Originariamente Scritto da
sandor
Non esiste nessun substrato di pervertiti, perché i veri pervertiti certe cose le fanno, le hanno sempre fatte e continuano a farle, e sicuramente evitano in ogni modo di farla fuori dal water, cioè certe cose non vanno a bracetto con la "pubblicità". Dato che parli di "oggettivazione", mi sapresti dire in che modo vorreste essere trattate da un potenziale marito, partner o chicchessìa?
A parte che non ho parlato di pervertiti, ma di un substrato di uomini che online si scambiano immagini intime "rubate" a mogli, compagne, sorelle, cugine, amiche e via di seguito, filmandole o fotografandole di nascosto. Si, in effetti pervertiti è una buona definizione. A me basta definirli schifosi. E non per la passione per la pornografia, per carità, ma perché trattano la donna come un oggetto. E a questo proposito, rispondendo alla tua domanda, certo nessuna vuole esser trattata come un oggetto da esibire, un quarto di bue da mettere al mercato del più becero commentatore. Con rispetto, potrebbe essere un buon punto di partenza, parlando di come una vorrebbe essere trattata.
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Originariamente Scritto da
sandor
Quelli che denunci, ammesso non si tratti di una fake news, è una sequela di situazioni di reato "bello e buono". Se si parlasse di un intervento delle Autorità per reprimere il "fenomeno" allora come ti dicevo si aprirebbe un'abisso, che non viene "aperto" perché come ti dicevo nel nostro paese vige un certo lassismo che c'è perché il nostro paese è più libero di altri, nei quali la repressione di cose come la detenzione e diffusione di materiale pornografico viene rigorosamente "punita". Questo vale per tutti e non solo per che riprende ma anche per chi viene ripreso.
Non è una fake news. La vicenda sul gruppo "mia moglie" è sotto indagine da parte della polizia postale, e la stessa vicedirettrice ha fatto dichiarazioni molto puntuali in merito. Quindi l'intervento delle autorità c'è eccome. Per quanto riguarda il sito che ho scoperto di recente, ora che è scoppiato il bubbone quelli che ci hanno condiviso materiale stanno scrivendo agli admin di togliere le foto. Altri invece continuano imperterriti. Settimana prossima ho un'intervista appunto con la Polizia Postale, e al comandante segnalerò il suddetto sito, a meno che già non lo conosca. Per quanto riguarda i gruppi telegram (anche di questi parla la polizia postale), il problema è che Telegram ha tutto in anonimo ed è ben difficile risalire agli autori.
E quello che non ti è chiaro, è che il problema non è la detenzione e diffusione di materiale pornografico, che può benissimo circolare, non è quello il problema. Il reato è diffondere materiale senza il consento del protagonista dello stesso. Molto semplicemente. Quello è reato.
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dark lady
E cosa c'entra questo col discorso che stiamo facendo? Assolutamente nulla. Stiamo parlando di altri tipi di reato e non di come le cose vengono o non vengono trattate.
Si. Ti ho semplicemente fatto l'esempio di una fattispecie di reato "differente" a livello di condotta e di fatto solo perché mi sembrava che una similitudine potesse chiarire gli estremi della situazione in parola.
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dark lady
A parte che non ho parlato di pervertiti, ma di un substrato di uomini che online si scambiano immagini intime "rubate" a mogli, compagne, sorelle, cugine, amiche e via di seguito, filmandole o fotografandole di nascosto.
Questo per quanto ho modo di capire si riferisce a situazioni già di per sé critiche. Non è che la fattispecie di reato di cui si parla nasca dal niente, cioè solo per divertirsi in compagnia all'insaputa dei cornuti di turno. Quello che cerco di dire è che i comportamenti che giustamente condanni sono soltanto la proverbiale "punta dell'iceberg". Al di sotto esiste un vero e proprio mercato clandestino in cui ci si fa schermo del revenge porn per diffondere magari fotografie o filmati in cui compaiono anche e soprattutto pre/adolescenti, oppure immagini che sono funzionali a pubblicizzare le abilità erotiche di donne, soprattutto quelle che campano di prostituzione. Ripeto:è un calderone.
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dark lady
Si, in effetti pervertiti è una buona definizione. A me basta definirli schifosi. E non per la passione per la pornografia, per carità, ma perché trattano la donna come un oggetto. E a questo proposito, rispondendo alla tua domanda, certo nessuna vuole esser trattata come un oggetto da esibire, un quarto di bue da mettere al mercato del più becero commentatore. Con rispetto, potrebbe essere un buon punto di partenza, parlando di come una vorrebbe essere trattata.
Quanto al ridurre nelle percezione comune maschile, la donna a un'oggetto, consentimi di dire che al 99% ve la siete cercata, e avete cominciato a determinarla, tale percezione, quando avete cominciato a dire "io sono mia". Da che mondo è mondo la donna, anche quella di una certa formazione, di una certa origine, vuole, nel migliore dei casi "essere mantenuta" dal marito o da chicchessìa e ricambiare con "prestazioni sessuali" compositamente definibili. Questa è la verità. Ora, o si comincia a rivalutare cose come "verginità", "pudicizia", "continenza", "dignità", in definitiva il vecchio ruolo sociale della "donna" cioè casa e famiglia, allora mi sa che va tutto in malora.
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dark lady
Non è una fake news. La vicenda sul gruppo "mia moglie" è sotto indagine da parte della polizia postale, e la stessa vicedirettrice ha fatto dichiarazioni molto puntuali in merito. Quindi l'intervento delle autorità c'è eccome. Per quanto riguarda il sito che ho scoperto di recente, ora che è scoppiato il bubbone quelli che ci hanno condiviso materiale stanno scrivendo agli admin di togliere le foto. Altri invece continuano imperterriti.
Ti informo che le fattispecie che descrivi sono semplicemente dei reati, e quindi se tutto va come deve andare andrebbero "puniti". Esiste una sezione del codice penale in cui si disciplina molto severamente le fattispecie in discorso ma ti ripeto che data la spinta data da partiti che in questo modo si propongono come liberali e invocano maggiore libertà nelle pratiche sessuali oppure il diritto di avere bambini anche perché poi i poveri bambini in questione vengono utilizzati come oggetto nei filmati, nelle foto o dove ti pare, allora grazie alla politica, che viene anche accettata quando tende a cambiare certe leggi o a farne di nuove a detrimento della morale sociale, alcune situazioni, ad esempio anche le rivendicazioni lgbtiq, vengono tollerate. Ma forse come ti dicevo, è meglio così.
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dark lady
Settimana prossima ho un'intervista appunto con la Polizia Postale, e al comandante segnalerò il suddetto sito, a meno che già non lo conosca. Per quanto riguarda i gruppi telegram (anche di questi parla la polizia postale), il problema è che Telegram ha tutto in anonimo ed è ben difficile risalire agli autori.
Non c'è bisogno di una denuncia. Quando si superano alcuni ben definiti limiti succede quello che deve succedere. In secondo luogo come esiste un controllo sugli altri media esiste un controllo anche su internet. I server servono a questo, telegram o non telegram.
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dark lady
E quello che non ti è chiaro, è che il problema non è la detenzione e diffusione di materiale pornografico, che può benissimo circolare, non è quello il problema. Il reato è diffondere materiale senza il consento del protagonista dello stesso. Molto semplicemente. Quello è reato.
No. Anche se l'interessato può fornire il consenso si tratta sempre di comportamenti al limite della legalità in cui peraltro molto spesso sono coinvolti anche soggetti che non sono capaci di difendersi, cioè ad esempio gli adolescenti o peggio i minori.
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1. "ridurre nelle percezione comune maschile, la donna a un'oggetto, consentimi di dire che al 99% ve la siete cercata"
Questa è un'opinione e un'accusa. Non esistono dati o prove che possano quantificare in modo preciso una percentuale del 99% che attribuisca la responsabilità della reificazione della donna alle donne stesse. La reificazione (trasformazione di un essere vivente in un oggetto) è un fenomeno socioculturale complesso che ha radici storiche, culturali e sociali profonde. Ridurlo a una responsabilità quasi totale delle donne è una semplificazione eccessiva e non verificabile.
2. "avete cominciato a determinarla, tale percezione, quando avete cominciato a dire 'io sono mia'"
Questa affermazione collega il desiderio di autonomia e autodeterminazione della donna ("io sono mia") alla sua presunta reificazione. Il concetto di "io sono mia" è legato al femminismo e al desiderio di indipendenza, libertà e proprietà del proprio corpo. La frase suggerisce che la ricerca di autodeterminazione da parte delle donne abbia provocato la loro oggettivazione, rovesciando la causa e l'effetto. In realtà, il movimento femminista e l'affermazione dell'autonomia sono nate proprio come reazione all'oggettivazione e alla sottomissione femminile che erano già presenti nella società da secoli.
3. "Da che mondo è mondo la donna, anche quella di una certa formazione, di una certa origine, vuole, nel migliore dei casi 'essere mantenuta' dal marito o da chicchessìa e ricambiare con 'prestazioni sessuali' compositamente definibili. Questa è la verità."
Questa parte della frase generalizza il comportamento di tutte le donne, riducendole a uno stereotipo. Le donne hanno una vasta gamma di desideri, aspirazioni e progetti di vita, che possono includere carriere, indipendenza economica, relazioni basate sulla parità e partnership, così come scelte di vita più tradizionali. Affermare che, "da che mondo è mondo", tutte le donne desiderino essere mantenute in cambio di prestazioni sessuali è una generalizzazione non supportata da prove e ignora la complessità e la diversità delle esperienze umane. L'uso di "Questa è la verità" non rende l'affermazione un fatto, ma la presenta come un assioma personale, che può essere smentito da innumerevoli esempi di donne che lavorano, che sono economicamente indipendenti e che non basano le loro relazioni su questo tipo di scambio.
In sintesi, la frase è falsa perché:
* Non è verificabile: Non esistono dati a supporto della tesi del 99% o dell'idea che tutte le donne desiderino essere mantenute.
* È una generalizzazione: Riduce la complessità dell'esperienza femminile a un unico, rigido stereotipo.
* Presenta un'opinione come un fatto: L'uso di espressioni come "Questa è la verità" non la rende tale.
* Confonde causa ed effetto: L'autodeterminazione delle donne non è la causa della loro oggettivazione, ma piuttosto una reazione a essa
Ps ovviamente ognuno ha le donne che si merita
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:OT:
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Breakthru
...omissis...Ps ovviamente ognuno ha le donne che si merita
Soprattutto se non fa bene attenzione prima di iscriversi ad un forum
:wall: :bua:
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Originariamente Scritto da
Breakthru
1. "ridurre nelle percezione comune maschile, la donna a un'oggetto, consentimi di dire che al 99% ve la siete cercata"
Questa è un'opinione e un'accusa. Non esistono dati o prove che possano quantificare in modo preciso una percentuale del 99% che attribuisca la responsabilità della reificazione della donna alle donne stesse. La reificazione (trasformazione di un essere vivente in un oggetto) è un fenomeno socioculturale complesso che ha radici storiche, culturali e sociali profonde. Ridurlo a una responsabilità quasi totale delle donne è una semplificazione eccessiva e non verificabile.
A me piace parlare dei fatti, ovviamente e necessariamente sulla base delle proverbiali "fonti". Se affermi qualcosa, o ad esempio neghi che le donne che hanno aderito al movimento "femminista" hanno perduto la bussola e sono ad oggi "pesci fuor d'acqua", devi dire anche "perché" e possibilmente "motivare" le conseguenti eventuali asserzioni. I dati tu non li vedi certo sui giornali perché le critiche alla emancipazione femminile hanno "fatto il loro tempo". Ma basta che ti guardi intorno per capire che certi costumi, ad esempio sentirsi "desiderata" se si riesce a fare "certe cose", a mio avviso sono sbagliatissimi. Una volta, ai tempi del dopoguerra, dell'immediato dopoguerra, le donne erano se non inferiori, "complementari" all'uomo per ragioni ben definite, ad esempio perché l'uomo portava il pane a casa, perché lavorava magari duramente come operaio in FIAT mentre la donna aveva un naturale rapporto con i propri figli che era molto più intimo e dolce che ad oggi. Non è che i ruoli sociali siano cambiati, in definitiva. Ne è cambiata la "percezione". Se una donna per sentirsi libera frequenta più uomini, e ce ne sono, non è certo per un senso di libertà ma di insicurezza. E mi fermo.
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Breakthru
2. "avete cominciato a determinarla, tale percezione, quando avete cominciato a dire 'io sono mia'"
Questa affermazione collega il desiderio di autonomia e autodeterminazione della donna ("io sono mia") alla sua presunta reificazione. Il concetto di "io sono mia" è legato al femminismo e al desiderio di indipendenza, libertà e proprietà del proprio corpo.
Mi dovresti chiarire "in che senso" tu "sei tua". E in secondo momento mi dovresti spiegare in che modo ti senti "libera" o "più libera" in confronto al passato, cioè al periodo precedente all'"io sono mia".
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Originariamente Scritto da
Breakthru
La frase suggerisce che la ricerca di autodeterminazione da parte delle donne abbia provocato la loro oggettivazione, rovesciando la causa e l'effetto. In realtà, il movimento femminista e l'affermazione dell'autonomia sono nate proprio come reazione all'oggettivazione e alla sottomissione femminile che erano già presenti nella società da secoli.
Chiariamo i termini: innanzitutto "autonomia" e poi "reificazione" o "oggettivazione".
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Breakthru
3. "Da che mondo è mondo la donna, anche quella di una certa formazione, di una certa origine, vuole, nel migliore dei casi 'essere mantenuta' dal marito o da chicchessìa e ricambiare con 'prestazioni sessuali' compositamente definibili. Questa è la verità."
Questa parte della frase generalizza il comportamento di tutte le donne, riducendole a uno stereotipo. Le donne hanno una vasta gamma di desideri, aspirazioni e progetti di vita, che possono includere carriere, indipendenza economica, relazioni basate sulla parità e partnership, così come scelte di vita più tradizionali.
Ti tolgo dal dubbio. Esistono donne, quasi tutte quelle che vedi in tv, le quali pensano che il massimo nella vita sia prima fottersi mezzo mondo (maschile) e poi sposare il miliardario di turno. Questo passa il gossip. Cerchiamo di ragionarci sopra. Domanda: la donna per essere libera deve prostituirsi?
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Breakthru
Affermare che, "da che mondo è mondo", tutte le donne desiderino essere mantenute in cambio di prestazioni sessuali è una generalizzazione non supportata da prove e ignora la complessità e la diversità delle esperienze umane. L'uso di "Questa è la verità" non rende l'affermazione un fatto, ma la presenta come un assioma personale, che può essere smentito da innumerevoli esempi di donne che lavorano, che sono economicamente indipendenti e che non basano le loro relazioni su questo tipo di scambio.
Donne che offrono sesso in cambio di carriera ne ho incontrate tante. Non c'è da stupirsi. Un tempo ci si prostiuiva per i soldi, oggi la cosa è più raffinata. Ci si prostituisce per fare carriera. Nell'universo femminile, molto più che in quello maschile, il sesso la fa da padrone. Mentre una volta c'erano le "case di tolleranza", adesso le case sono chiuse, ma la tolleranza rimane. E forse è un bene. Per le donne.
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Breakthru
In sintesi, la frase è falsa perché:
* Non è verificabile: Non esistono dati a supporto della tesi del 99% o dell'idea che tutte le donne desiderino essere mantenute.
La donna, anche se non se ne rende conto perché non edotta in tal senso, è naturalmente portata ad essere per l'uomo, possibilmente sposato, un aiuto, e non un "pari" o "un nemico da vincere per essere più forti". Se la donna viene distorta da tutto ciò la si priva della propria identità a vantaggio di presunti diritti.
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Breakthru
* È una generalizzazione: Riduce la complessità dell'esperienza femminile a un unico, rigido stereotipo.
Tu come concepisci la realtà femminile?
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Breakthru
* Presenta un'opinione come un fatto: L'uso di espressioni come "Questa è la verità" non la rende tale.
Non la rende tale ma la rende statisticamente probabile. Tu cosa pensi in merito?
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Breakthru
* Confonde causa ed effetto: L'autodeterminazione delle donne non è la causa della loro oggettivazione, ma piuttosto una reazione a essa
A me pare il contrario: la donna, non tutte ma molte, si oggettivizzano (basta vestirsi in un certo modo) per autodeterminarsi. L'arma è il sesso.
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Ai tempi di mia nonna le mie nonne hanno sempre lavorato
Sarta, cameriera, campagna
Adesso dimmi tu quante famiglie conosci con una donna mantenuta, ovviamente con servitù, magari anche con una governante e un maggiordomo perché non ha neppure lo sbatti di comandare
E lo scambio sessuale lo propongono le donne ad altre donne che le possono promuovere o i capi sono uomini? Non nego che ci sia, nego che il malcostume sia invenzione femminile e non assolve il capo che ne approfitta
( ripeto ognuno ha le donne che si merita)
Le donne della TV in che percentuale sono rispetto all'intera popolazione femminile
Ecco se un uomo cerca un aiuto e non una pari troverà la donna che potrà permettersi, quella a cui sta bene così. Ma affermare che tutte le donne sono così, oggigiorno poi... hai letto quella ricerca che dici che entro non mi ricordo quando il 41% delle donne dai 35 anni ai 50 sarà sola e senza figli?
Probabilmente gli stipendi maschili non sono più sufficienti, che poi , appunto, questo discorso delle donne che si fanno mantenere lo fanno proprio quegli uomini con stipendi ai limiti della sussistenza.
Dovresti prendere in considerazione il fatto chd una donna è un individuo a sé e non è naturalmente portata a compiacere l'uomo ( dimostrami le basi biologiche del naturalmente portata ad essere aiuto)
Portami le statistiche di "Questa è la verità ", fonti attendibili grazie
Sull'oggettivarsi... se ti scopri troppo non lasci spazio alla fantasia, ah ecco. Comunque sempre fantasie maschili
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Casomai non fossi stata chiara le donne sono individui a loro stanti, di pari dignità e valore, non un elettrodomestico, non un'ancella, non un'appendice maschile
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Con l'inizio dei conflitti bellici, e con la partenza degli uomini verso il fronte, le donne si sono trovate a ricoprire ruoli lavorativi cruciali all'interno delle fabbriche. Questo fenomeno ha segnato un'importante trasformazione sociale, poiché le donne hanno assunto responsabilità produttive che, fino a quel momento, erano state appannaggio esclusivo della manodopera maschile. La loro partecipazione attiva ha garantito la continuità della produzione industriale, dimostrando resilienza e capacità in contesti lavorativi complessi.
Chi ha portato la pagnotta a casa?
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Volevate le donne a casa non dovevate fare la guerra e rimanere fermi e saldi nella vostra postazione di lavoro
Vi siete rovinati con le vostre stesse mani, oltre a morire sul fronte
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A me questo pare pure peggio di Cono. :wall:
Oggi non ho tempo, risponderò domani come si deve. E sperate che non sia di pessimo umore come oggi.:new!:
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Breakthru
Ai tempi di mia nonna le mie nonne hanno sempre lavorato
Sarta, cameriera, campagna
Guarda, i lavori dell'epoca erano tutti più o meno legati alla casa."Quando c'era lui" le donne non svolgevano lavori salariati perché esistevano le famiglie patriarcali proprietarie di singole "strutture familiari" con tutti i requisiti di costruzioni capaci di consentire una condotta di vita del tutto autosufficiente. Quanto alle donne se è vero che il "numero è forza" come lo era all'epoca, allora le occupazioni principali delle donne che vivevano nei fabbricati di cui ti ho detto, erano occupazioni tipicamente femminili, come cucinare, tenere pulita la casa, nutrire la prole. Però attenzione: i ruoli erano rigidamente separati: uomini al lavoro nei campi, donne alla cura della casa e della prole. Cose che a parlarne oggi non ci si crederebbe.
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Breakthru
Adesso dimmi tu quante famiglie conosci con una donna mantenuta, ovviamente con servitù, magari anche con una governante e un maggiordomo perché non ha neppure lo sbatti di comandare
Non capisci e fai confusione. Io per donne mantenute, un po' come in Sudamerica intendo il tipo di donne che non ha nessuna voglia di lavorare ma che pretende un marito che in qualche modo (denaro) le mantenga perché sono "belle", gli paghi i debiti in calzatoria o in sartoria o in boutique o in parruccheria ecc. E' proprio vero che noi uomini amiamo le bionde ma sposiamo la "more".:asd:
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Breakthru
E lo scambio sessuale lo propongono le donne ad altre donne che le possono promuovere o i capi sono uomini? Non nego che ci sia, nego che il malcostume sia invenzione femminile e non assolve il capo che ne approfitta
Se vuoi fare la prostituta hai il bisogno psicologico di chiedere semplicemente "a qualcuno" "se" lo puoi fare. Se il parere è favorevole dividete gli utili. Una volta questi tipi si chiamavano "magnaccia". Non so oggi. Ma probabilmente l'io sono mia e la maggiore indipendenza intellettuale si traducono in maggiore autosufficienza, quanto a certe "cose".
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Breakthru
( ripeto ognuno ha le donne che si merita)
Le donne della TV in che percentuale sono rispetto all'intera popolazione femminile
Rappresentano una tendenza diffusa perché se no i programmi popolari sarebbero fondati su altri target, come dire altro genere di soggetti e copioni. Fino a un certo punto si può dire che un pelo di pube tira più di un carro di buoi. Se non ti piacciono i caciari c'è sempre Marzullo.
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Breakthru
Ecco se un uomo cerca un aiuto e non una pari troverà la donna che potrà permettersi, quella a cui sta bene così. Ma affermare che tutte le donne sono così, oggigiorno poi... hai letto quella ricerca che dici che entro non mi ricordo quando il 41% delle donne dai 35 anni ai 50 sarà sola e senza figli?
I figli oggi sono un peso, questo è abbastanza chiaro anche se non ci sono statistiche. Questo succede perché il ricambio generazionale a livello lavorativo, come dice anche Axe, è molto più lento che nel passato, cioè se io dovessi crescere mettiamo due bambini pur nella certezza quasi matematica che un domani non saranno in grado di lavorare o cmq di scegliersi un lavoro, allora tu capisci la situazione.
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Originariamente Scritto da
Breakthru
Probabilmente gli stipendi maschili non sono più sufficienti, che poi , appunto, questo discorso delle donne che si fanno mantenere lo fanno proprio quegli uomini con stipendi ai limiti della sussistenza.
Questo ti possono assicurare che è il contrario della verità. Se non ho soldi e non ho come mantenere una donna allora mi sa che devo trovarmi un lavoro. Se non lavoro non posso procurarmi né una donna né successivamente dei figli. La povertà non è più come una volta "compensata" dalla ricchezza rappresentata da "numerosa prole", ma è povertà "e basta".
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Breakthru
Dovresti prendere in considerazione il fatto chd una donna è un individuo a sé e non è naturalmente portata a compiacere l'uomo ( dimostrami le basi biologiche del naturalmente portata ad essere aiuto)
Allora Bambina: nei rapporti uomo/donna contano cose come il "pipino" e la "pipina", uno maschio e una femmina. Se dopo un rapporto cominciano problemi, io saprei dirti anche "quali problemi", ma a quel punto verrei giustamente bannato per apologia del Nazxxxx.
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Originariamente Scritto da
Breakthru
Portami le statistiche di "Questa è la verità ", fonti attendibili grazie
Portamene tu sul contrario. Possibilmente fonti "obiettive".
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Originariamente Scritto da
Breakthru
Sull'oggettivarsi... se ti scopri troppo non lasci spazio alla fantasia, ah ecco. Comunque sempre fantasie maschili
No, guarda, a me se ti scopri troppo può far solo piacere. Ovviamente a tutto c'è un limite. Se giri mezza nuda per strada per qualunque tipo di fine, essere guardata, trovare un marito, fare semplicemente "scandalo" allora bisognerebbe valutare caso per caso e le disposizioni del codice ci sarebbero. Ma dato che il Codice penale risale al 1942, quindi al periodo "fascista", allora viene "dimenticato" direi "volutamente" anche nelle lezioni di educazione civica, che guarda caso sono materia di primo ciclo di istruzione secondaria che guarda caso è affidata per la maggiore parte proprio a insegnanti donne.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Casomai non fossi stata chiara le donne sono individui a loro stanti, di pari dignità e valore, non un elettrodomestico, non un'ancella, non un'appendice maschile
Lo sono anche animali come leoni e gazzelle. Ma il leone fa il suo e la gazzella il suo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Con l'inizio dei conflitti bellici, e con la partenza degli uomini verso il fronte, le donne si sono trovate a ricoprire ruoli lavorativi cruciali all'interno delle fabbriche.
Allora. Tu mi prospetti una situazione emergenziale come può essere una "guerra" e per di più "mondiale". In quel caso il lavoro femminile passa comunque in secondo piano rispetto a quello maschile perché gli uomini sono chiamati a fare cose che comunque le donne non potrebbero fare cioè "combattere" rischiando la vita. Come vedi anche in situazioni estreme le differenze permangono.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Questo fenomeno ha segnato un'importante trasformazione sociale, poiché le donne hanno assunto responsabilità produttive che, fino a quel momento, erano state appannaggio esclusivo della manodopera maschile. La loro partecipazione attiva ha garantito la continuità della produzione industriale, dimostrando resilienza e capacità in contesti lavorativi complessi.
Ti posso assicurare, dati alla mano che le donne lavoratrici per di più in tempo di guerra facevano cose molto ma molto simili a quelle che ordinariamente svolgevano in casa "maritale". Si parla soprattutto di imprese cooperative di produzione tessile, aziende di inscatolamento di vettovaglie, e poi c'erano le "mondine" a dare un po' di "spezie" al tutto.:asd:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Chi ha portato la pagnotta a casa?
A te chi te ha portata?
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Chiamarmi Bambina quando quasi potrei essere tua madre ha screditare più te che me
Come mai questo passo falso?
Ho sempre lavorato d'estate da studentessa e dalla maturità in poi, quando ho avuto necessità ho fatto anche la scaffalista notturna, doppio lavoro . Ora che lo sai, ho vinto qualcosa?
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Originariamente Scritto da
sandor
Lo sono anche animali come leoni e gazzelle. Ma il leone fa il suo e la gazzella il suo.
Espediente retorico, e la leonessa?
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Allegati: 1
Come se fare le mondine fosse un lavoro poco faticoso
Comunque, le mondine:
Allegato 37722
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Chiamarmi Bambina quando quasi potrei essere tua madre ha screditare più te che me
Se ti chiami breakthrough e quindi ti piace
- Jim Morrison;
oppure
- Sesso estremo;
ho fatto due più due.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Ho sempre lavorato d'estate da studentessa e dalla maturità in poi, quando ho avuto necessità ho fatto anche la scaffalista notturna, doppio lavoro . Ora che lo sai, ho vinto qualcosa?
Vuol dire che voi donne non siete tutte uguali e d'altra parte se ce il bisogno, tanto per tornare ai problemi quotidiani che tutti hanno, niente da dire. Probabilmente potevi scegliere altro, ma in definitiva ognuno, sempre nel rispetto della legge, soprattutto penale, può fare quello che vuole. Auguri.
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La leonessa da in pasto ai cuccioli la carne della gazzella. Ottimo esempio per tutti gli abitanti della "foresta".
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Vuol dire che voi donne non siete tutte uguali
Ecco non generalizzare più
https://youtu.be/CEjU9KVABao?si=SM-Gk3DW91-wa3kQ
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Altra buona notizia: sull'onda della vicenda "mia moglie" hanno chiuso un sito internet porno, 240mila utenti, dove tra le legittimissime immagini e video porno, c'erano intere sezioni di immagini rubate a mogli, madri, sorelle, figlie, nipoti, vicine di casa, ignare donne riprese al mare, in piscina, ecc. Che venivano condivise e sulle quali poi gli uomini scatenavano ogni tipo di commento, violenza verbale, stupro verbale e via di seguito.
Ora, al di là del fatto che sono disgustata da queste cose, sono anche contenta che finalmente si stia muovendo un po' l'opinione pubblica su vicende di questo tipo.
Il sito in questione è infatti stato chiuso in seguito all'apertura delle indagini da parte della Polizia Postale, partite grazie ad una petizione lanciata su Change.org. Una bella vittoria.
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Originariamente Scritto da
dark lady
Altra buona notizia: sull'onda della vicenda "mia moglie" hanno chiuso un sito internet porno, 240mila utenti, dove tra le legittimissime immagini e video porno, c'erano intere sezioni di immagini rubate a mogli, madri, sorelle, figlie, nipoti, vicine di casa, ignare donne riprese al mare, in piscina, ecc. Che venivano condivise e sulle quali poi gli uomini scatenavano ogni tipo di commento, violenza verbale, stupro verbale e via di seguito.
Due cose:
- le riprese di "donne" a loro insaputa non sono legalmente consentite. Occorre il consenso. C'è sempre il Tizio con la macchinetta che propone "facciamo una foto"? e lo fa ovviamente per "pararsi il culo".
- anche su facebook ci sono tante foto, soprattutto scattate in luoghi di villeggiatura e in pose "sexy" anche se non oltre certi limiti. Chiudiamo facebook?
Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Ora, al di là del fatto che sono disgustata da queste cose, sono anche contenta che finalmente si stia muovendo un po' l'opinione pubblica su vicende di questo tipo.
Stai sicura che le donne "famose" paparazzate sui panfili "cercano" solo e soltanto la copertina o l'inserto del giornale. Spesso facendo pari e patta con il personaggio pubblico di turno. Riflettiamo prima di fare di tutte le erbe un fascio.
Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Il sito in questione è infatti stato chiuso in seguito all'apertura delle indagini da parte della Polizia Postale, partite grazie ad una petizione lanciata su Change.org. Una bella vittoria.
I siti del genere che dici tu sono contrari, come ti dicevo, a molte disposizioni penali. Tuttavia continuano per la gran parte ad essere frequentati e a non essere messi fuori legge o oscurati. Purtroppo il sesso è un ammortizzatore sociale.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
sandor
Due cose:
- le riprese di "donne" a loro insaputa non sono legalmente consentite. Occorre il consenso. C'è sempre il Tizio con la macchinetta che propone "facciamo una foto"? e lo fa ovviamente per "pararsi il culo".
- anche su facebook ci sono tante foto, soprattutto scattate in luoghi di villeggiatura e in pose "sexy" anche se non oltre certi limiti. Chiudiamo facebook?
Appunto, le riprese non sono legalmente consentite. Ma anche laddove si consenta la ripresa, non è consentita la diffusione dell'immagine senza il consenso. Quindi se marito e moglie vogliono riprendere le loro performance in camera da letto sono liberissimi di farlo, ma nessuno dei due può diffondere le immagini senza il consenso dell'altro. Invece su questi siti si sono verificati proprio questi due illeciti: riprese diffuse senza consenso e addirittura riprese effettuate senza consento.
Altra cosa: se uno pubblica su fb la sua foto in posa sexy, essa può al limite essere ricondivisa su fb tramite appunto il tasto "condividi". Non si può, invece, scaricarla e riproporla, nè su fb nè altrove. Perché si commette un illecito. Così come commette reato chi poi sotto la suddetta foto pone commenti sessisti (diffamazione).
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sandor
Stai sicura che le donne "famose" paparazzate sui panfili "cercano" solo e soltanto la copertina o l'inserto del giornale. Spesso facendo pari e patta con il personaggio pubblico di turno. Riflettiamo prima di fare di tutte le erbe un fascio.
Le donne famose possono postare le proprie foto per i motivi che vogliono, liberissime, perché ognuno è proprietario della propria immagine ed è libero di utilizzarla. Sono gli altri che non possono fare altrettanto con le immagini non loro, chiaro il concetto?
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sandor
I siti del genere che dici tu sono contrari, come ti dicevo, a molte disposizioni penali. Tuttavia continuano per la gran parte ad essere frequentati e a non essere messi fuori legge o oscurati. Purtroppo il sesso è un ammortizzatore sociale.
Beh, invece ora, per fortuna, stanno iniziando ad essere attenzionati dalle forze dell'ordine. A volte ci vuole la mobilitazione pubblica, come in questo caso, perché scoppi il bubbone. Era ora.
E il problema non è il sesso o la pornografia, che di per sè sono lecite, il problema, ribadisco, è l'utilizzo di immagini senza il consenso delle persone riprese.
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dark lady
Appunto, le riprese non sono legalmente consentite.
Non sono consentite a due "condizioni": che tu non sia un personaggio pubblico e che non rifiuti di farti riprendere quando il fotografo te lo chiede.
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dark lady
Ma anche laddove si consenta la ripresa, non è consentita la diffusione dell'immagine senza il consenso. Quindi se marito e moglie vogliono riprendere le loro performance in camera da letto sono liberissimi di farlo, ma nessuno dei due può diffondere le immagini senza il consenso dell'altro.
Per questo e "per ora" non c'è nessuna legge in contrario. Il marito come la moglie, se condividono la propria vita possono anche condividere certi momenti in un certo modo. Se poi uno dei due diffonde il materiale è ovviamente querelabile. E la querela, previa diffusione del materiale arriva di regola sempre "dopo" un provvedimento giudiziale di divorzio.
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dark lady
Invece su questi siti si sono verificati proprio questi due illeciti: riprese diffuse senza consenso e addirittura riprese effettuate senza consento.
Ma tu pensi che se la prsona che diffonde le immagini, marito o moglie che sia, presterebbe il consenso alla diffusione, lo farebbe così, per divertirsi? Ovviamente no. Il punto è che la diffusione segue molto spesso al naufragio di un rapporto in cui non ci si risparmia di vituperare il o la consorte addirittura diffondendo foto o video hard per denigrare nel destinatario finanche il modo di fare certe cose.
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dark lady
Altra cosa: se uno pubblica su fb la sua foto in posa sexy, essa può al limite essere ricondivisa su fb tramite appunto il tasto "condividi". Non si può, invece, scaricarla e riproporla, nè su fb nè altrove. Perché si commette un illecito. Così come commette reato chi poi sotto la suddetta foto pone commenti sessisti (diffamazione).
Non è vero: i social e anche facebook nascono proprio da un'idea di condivisione di materiale digitale per favorire i contatti umani, nel senso: ci si becca su facebook e poi ci incontra nella vita reale. I limiti alla pubblicazione delle foto ci sono anche sui social, ma ad esempio certe pose un po' sexy anche se non eccessive servono ad esempio alle belle donne per buttare l'amo e accalappiare un bel pesce spada per sistemarsi.
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dark lady
Le donne famose possono postare le proprie foto per i motivi che vogliono, liberissime, perché ognuno è proprietario della propria immagine ed è libero di utilizzarla. Sono gli altri che non possono fare altrettanto con le immagini non loro, chiaro il concetto?
Il concetto è chiaro però se io uso la mia immagine ad esempio approvando qualcuno che vuole riprendermi in spiaggia col telefonino, allora devo anche accettare che le immagini la cui riproduzione ho consentito vengano diffuse e utilizzate da altri per i più diversi scopi e comunque non per i miei.
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dark lady
Beh, invece ora, per fortuna, stanno iniziando ad essere attenzionati dalle forze dell'ordine. A volte ci vuole la mobilitazione pubblica, come in questo caso, perché scoppi il bubbone. Era ora.
Dark, come ti dicevo il sesso è come il cibo, serve per tenere l'attenzione della gente fissata lì, perché se le masse cominciassero a ragionare sul fatto che del sesso se ne parla "tanto" ma se ne fa "poco", allora se ne farebbero una ragione e si creerebbe quanto meno confusione.
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dark lady
E il problema non è il sesso o la pornografia, che di per sè sono lecite, il problema, ribadisco, è l'utilizzo di immagini senza il consenso delle persone riprese.
Se ti dovesse capitare che qualcuno con macchinetta fotografica in mano ti chiedesse se vuoi fare una foto e tu rispondessi "si", quello sarebbe "dare il consenso" perché tu non gli chiedi al tizioin discorso come userà la tua foto. Ti metti in posa e basta.
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Se ti dovesse capitare che qualcuno con macchinetta fotografica in mano ti chiedesse se vuoi fare una foto e tu rispondessi "si", quello sarebbe "dare il consenso" perché tu non gli chiedi al tizioin discorso come userà la tua foto. Ti metti in posa e basta.
Non è proprio così, sarebbe opportuno farsi firmare una liberatoria per la diffusione delle immagini anche se non a contenuto sessuale
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Breakthru
Non è proprio così, sarebbe opportuno farsi firmare una liberatoria per la diffusione delle immagini anche se non a contenuto sessuale
Esatto, la mia insegnante yoga qualche anno fa ha scattato una foto ricordo di gruppo, per poterla pubblicare sul suo sito appena inaugurato ha dovuto chiedere il consenso a tutto il gruppo per la pubblicazione altrimenti se qualcuno lo negava non avrebbe potuto pubblicarla.
Occorre consenso esplicito per la pubblicazione.
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@entrambe: non abbiate timore di non dare o dare o quello che vi pare a un Tizio che vi chiede una foto il vostro consenso. Non è che i fotoreporter sono dei cretini. Il fenomeno, che non mi perito di definire "sottoculturale" dei paparazzi, cioè, e lo sappiamo, fotografi che fanno "quel tipo di lavoro" con macchinetta fotografica ecc., non cercano sconosciuti perché per fare la paparazzata spesso si mettono d'accordo con personaggi più o meno famosi per ricevere un compenso parametrato alla tiratura dei giornali, riviste o addirittura all'audience di programmi tv in cui si vedono quelle foto, o che comunque danno la possibilità della comparsata, della figurante taroccata e forse addirittura la possibilità di condurre un programma. Lo "star system" funziona così dovunque. Ad esempio in America è più raffinato ma anche più "estremo". Ma il canovaccio l'abbiamo inventato noi Italiani a Cinecittà.