Tranquillo....siamo nelle mani di un governo antifassssista che canta "bella ciao". O forse sarebbe meglio dire che canta "ti impongo di indebitarti con le banche affinchè tu possa pagarmi le tasse a giugno....ciao, bello". :mmh?:
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Leuropeismo della Germania e del PD
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Vittorio Sgarbi
@VittorioSgarbi · 52min
#coronavirus Decreto liquidità per 400 miliardi. Dunque il Governo "aiuterebbe" le imprese spingendole a indebitarsi con le banche? E se le aziende non saranno in grado di restituire i debiti fra 5 anni li dovranno restituire i cittadini italiani?
Più che un aiuto alle imprese, mi sembra un sostegno alle banche.
Vox Italia - Pagina ufficiale
@PaginaVox
"Perfino sul @Corriere hanno riconosciuto che lo #Stato può finanziarsi chiedendo alla #BancaCentrale di monetizzare il fabbisogno, però, aggiungono i campioni del neoliberismo infame, queste pratiche generano inflazione e colpiscono i più deboli come sanno gli italiani che hanno vissuto negli anni'70".
Quelli del Corriere fanno finta di ignorare che la BCE, dal 2015 al 2018, ha stampato moneta per 3000milairdi di Euro per il QE...e cioè soldi REGALATI ALLE BANCHE.
E che l'inflazione, oggi, nell'area euro è a 1% e in Italia allo 0,3%.
Finchè c'è da dare soldi alle BANCHE, per il Corriere, va tutto bene. Quando i soldi servono per famiglie e imprese non si può perchè altrimenti si genera inflazione. :mmh?:
kazzenger, s'è capito che imprenditore non sei, altrimenti sapresti che gli imprenditori i soldi in fido li prendono dalle banche, le quali li prendono dal tuo conto;
il lavoro di una banca è fare profitti nella forbice tra il tasso con cui remunera i tuoi risparmi e quello a cui presta al tuo datore di lavoro; e lo può fare perché è attrezzata con gente che vaglia le posizioni di chi chiede soldi e i progetti; se desse i tuoi risparmi a uno che vuol vendere frigoriferi agli eschimesi rischieresti di perdere quei soldi;
se la banca non ha, non presta e chi ti paga lo stipendio non può più farlo; se sei pagato dallo stato, è uguale: l'impresa non lavora, lo stato non incassa le tasse e tu non puoi essere pagato; datti una svegliata;
le banche sono come il sistema di lubrificazione di un motore; se dimentichi di mettere l'olio, vai poco lontano.
Quello che tu non sai è che la FED americana, solo per fare un esempio, sta stampando miliardi di dollari parte dei quali vengono dati a "fondo perduto" a cittadini e imprese per uscire dalla crisi. Esattamente quello che POTREBBE e DOVREBBE fare la BCE.
Quello che hai descritto tu, e cioè che le imprese chiedono soldi alle banche tramite FIDI, avviene in periodi "normali".
Forse non ti sei accorto - e tu sei l'unico sapientino al mondo a non essertene accorto :mmh?: - che siamo in crisi da coronavirus e che il governo HA IMPOSTO LA CHIUSURA alle aziende...e ha imposto a queste aziende di idebitarsi con le banche per ricevere liquidità...liquidità che servirà alle imprese per pagare le TASSE che questo governo di sciagurati anti-italiani ha posticipato di due mesi (il tempo tecnico per ricevere i soldi dalle banche). E se le aziende, nonostante i prestiti ricevuti dalle banche, non riusciranno a ripartire e falliranno, saremo NOI CITTADINI a dover rimborsare le banche....mica il governo. :mmh?:
E tutto questo avverrà tra cinque anni, quando questo governo non ci sarà più e saranno cazzi di qualcun altro.
Un altro bel regalo alle BANCHE. :mmh?:
kazzenger, tu non hai ancora capito che la BCE non risponde a un governo, come la FED, ma a 19, che devono essere d'accordo;
beh, certo; ti ho descritto il lavoro della banca, quindi ?Citazione:
Quello che hai descritto tu, e cioè che le imprese chiedono soldi alle banche tramite FIDI, avviene in periodi "normali".
Citazione:
Forse non ti sei accorto - e tu sei l'unico sapientino al mondo a non essertene accorto :mmh?: - è che siamo in crisi da coronavirus è che il governo HA IMPOSTO LA CHIUSURA alle aziende...e ha imposto a queste aziende di idebitarsi con le banche per ricevere liquidità...
non è debito, perché è una partita di giro a tasso (tecnico) zero, non a tassi di mercato; è come l'olio motore: serve a non bruciare tutto;
servirà anche a non lasciare i dipendenti senza stipendio, e i titolari senza quel margine di sopravvivenza di utili, che dici ?Citazione:
liquidità che servirà alle imprese per pagare le TASSE che questo governo di sciagurati anti-italiani ha posticipato di due mesi (il tempo tecnico per ricevere i soldi dalle banche).
Citazione:
E se le aziende, nonostante i prestiti ricevuti dalle banche, non riusciranno a ripartire e falliranno, saremo NOI CITTADINI a dover rimborsare le banche....mica il governo.
certo, è sempre così quando lo stato si indebita o emette moneta; non volevi la solidarietà italica ?Citazione:
:mmh?:
è questa; presti soldi alle imprese tramite le banche - il cui lavoro è garantire che se tra i richiedenti c'è uno che vuole esportare il prosciutto di Parma in Arabia Saudita non è il caso di darglieli - e fai funzionare il sistema in attesa che recuperi; che altro puoi fare ?
perché, tu che faresti fossi al governo ? è ovvio che sta storia costerà agli italiani, comunque vada; non è che c'è la fatina con la bacchetta magica che risolve le cose senza un costo, se non nelle favolette per bambini;Citazione:
E tutto questo avverrà tra cinque anni, quando questo governo non ci sarà più e saranno cazzi di qualcun altro.
Un altro bel regalo alle BANCHE. :mmh?:
ma poi, perché sarebbe un regalo "alle banche" ? chi sono queste famigerate banche ?
sono imprese come tutte le altre, come quella in cui lavori tu; sono un pezzo del motore come un altro; un pezzo delicato, come la pompa dell'olio o la centralina elettrica; se si guasta quella si ferma tutto, perché ogni componente è controllato elettricamente;
sono società per azioni esattamente come Alitalia, che non suscita il tuo scandalo se succhia i soldi dei contribuenti; società di cui tu puoi essere azionista coi tuoi risparmi, incassare dividendi, come per qualsiasi altra società; embè ? se sei azionista di UBI o di un fondo che detiene il bancario, quei soldi garantiscono pure le tue azioni;
sembri un frate del 300, che predica povertà e inveisce contro lo sterco dello dimonio e chi lo maneggia; una specie di moralista catto-comunista; se credi, fai pure.
@sapientino
tu non hai ancora capito che la BCE non risponde a un governo, come la FED, ma a 19, che devono essere d'accordo;
E indovina un po' chi non è d'accordo? pssssttt psssttt te lo dico in un orecchio....vieni qui....avvicinati: la GERMANIA. :mmh?:
posto che "la Germania" non è una persona, ma un paese di 82 milioni di persone, è nell'ordine delle cose, se non si vogliono gli Stati Uniti d'Europa;
del resto, nessun governo nazionale vuol cedere la sua sovranità fiscale, perché poi i politici non possono più comprare i voti con "abolirò l'ICI", le quote 100, i redditi di cittadinanza, sanatorie di abusi, condoni, ecc...
peraltro, stiamo assistendo da decenni alle stesse questioni in ambito nazionale: i referendum autonomisti in Lombardia e Veneto sono ispirati esattamente dallo stesso non essere d'accordo di quelle regioni, sul fatto che i soldi delle loro tasse siano spesi dove non si possono controllare.
I soldi della BCE non sono soldi delle tasse dei tedeschi.....sapientino....perchè la BCE i SOLDI LI STAMPA. :mmh?:
Mi fai più pena di Cono. Sei molto più ignorante di lui....e proprio come lui ti rotoli nella tua ignoranza pensando pure di essere furbo. :mmh?:
La Bibbia secondo Conte. :mmh?:
https://www.ilgiornale.it/sites/defa...61370-zola.jpg
Emergenza Coronavirus. Svezia, il governo chiede poteri speciali per combattere l'epidemia
Ora voglio vedere la nostra antifasssssita slovena che viene qui a dire che il premier svedese è un fassssista come Orban. :mmh?:
:rotfl:
i soldi che la BCE stampa sono garantiti pro-quota dalla capacità degli stati parte di tassare i propri contribuenti; quindi, sì; sono soldi dei cittadini tedeschi per il 27%
se alla base non ci fosse quella capacità di corrispondere ricchezza reale, nessuno accetterebbe l'euro;
se tu non fossi completamente ignaro di economia, capiresti che in un regime di moneta comune, i sacrifici che i cittadini tedeschi hanno compiuto per tenere il loro debito al 60% del PIL, invece di detassarsi la prima casa e distribuire soldi pubblici a pioggia, sono di fatto un contributo di solidarietà anche alla tua vita; perché ?
perché con la moneta forte consentita da quella loro austerità, i tassi sono bassissimi; che significa ?
significa che anche in Italia, paghiamo pochi interessi sul debito, sul mutuo, sui fidi alle imprese, nonostante ci permettiamo di abolire l'ICI, fare condoni, sussidiare imprese decotte;
se tu hai un negozietto di frutta e verdura che ti frutta, mediante il tuo lavoro, una remunerazione del capitale che investi del 15% , con un tasso del 3/4 ancora campi, perché sei nella regola del commercio, di un utile compreso tra il 9 e il 13% del fatturato;
ma se l'Italia non condividesse la stessa moneta dei tedeschi, il naturale tasso di interesse nazionale di una lira, sarebbe oltre il 12%, come prima di Maastricht;
con quel debito pubblico, altro che i tagli ai posti letto... non avresti proprio più una sanità pubblica, e anche il tuo negozio di frutta e verdura andrebbe a rotoli, perché un conto è riuscire a remunerare il capitale al 15, altro è farlo al 25 %
Financial Times: Stampare moneta da parte delle Banche Centrali è una valida risposta alla crisi da Coronavirus
Oggi, poiché i responsabili politici promettono di fare "tutto il necessario" per sostenere le loro economie di fronte al coronavirus, le banche centrali si trovano ad affrontare richieste per stampare denaro e finanziare direttamente la spesa pubblica.
In tempi di emergenza, in particolare di guerra, le banche centrali hanno spesso consegnato ai governi banconote appena stampate. La lotta contro l'inflazione risultante è stata rinviata a dopo la crisi.
Consentire a un governo di autofinanziarsi creando denaro può portare all'iperinflazione. Ma questi rischi possono essere gestibili: il QE (Quantitative Easing) dell'ultimo decennio, nonostante le previsioni, non ha aumentato l'inflazione al di sopra degli obiettivi del 2% delle principali banche centrali.
La portata della crisi di oggi significa che anche il finanziamento monetario più diretto, come l'“helicopter money” o consegna di denaro al pubblico, dovrebbe rimanere un'opzione. Il dibattito non dovrebbe riguardare se il finanziamento monetario possa avvenire - già nel QE lo è - ma mantenere il processo sotto controllo.
Il governo chiude le aziende. Le tasse non le azzera. E i soldi? Andate in banca…
Giuseppe Conte è un genio: fa credere agli italiani di averci riempito le tasche di soldi ma gli applausi li riceve solo da santa madre BANCA. Perché la manovra “dei 400 miliardi” è davvero una delle operazioni più spregiudicate che si potessero mettere in campo. In pratica, il premier ci fa prestare i soldi dalle banche per pagare le tasse anche per il periodo a zero fatturato. “Un governo serio – ha sintetizzato benissimo un tweet – avrebbe dovuto cancellare le tasse a chi non ha lavorato”.
Il cerchio si compone di varie scene. Mi fai chiudere. Mi fai prestare i soldi dalle banche per pagare le tasse. E poi li devo restituire alle banca. La banca è contenta, ma i consumi non riprendono a salire. Un capolavoro in cui ai cittadini non resta proprio nulla nelle tasche. Siamo a quattrocento miliardi di pubblicità per il governo, semmai.
I soldi prestati dalle banche: paghi le tasse e poi li restituisci
Questa roba è ancora peggio del primo atto, quello cui avevano annunciato 350 miliardi, che chissà perché lievitavano dagli iniziali 25 derivanti da trasferimenti di tributi e senza un solo euro di investimento.
Ci inondano di propaganda, ma la realtà è che non sono stati capaci di far arrivare una sola moneta alle famiglie e alle imprese. L’Inps si è trasformato nel simbolo della loro inettitudine, e fra poco saranno i comuni a diventare il bersaglio dell’insofferenza popolare per i farraginosi meccanismi legati al cosiddetto buono spesa.
Di contanti non ne vogliono sentire parlare, né di bonifici sui conti correnti che demonizzano senza alcun motivo logico. Eppure la moneta sonante, accreditata persino sui telefonini dei Rom, non hanno esitato a stanziarla per il reddito di cittadinanza e senza guardare troppo per il sottile riguardo ai beneficiari. E ora che servono a famiglie e imprese invece li dobbiamo chiedere in prestito dalle BANCHE… Se non sei ex brigatista, nomade o appartenente a chissà a quale banda criminale, si sa che la vita è più complicata.
Però a una domanda il premier deve rispondere. Ma se il fatturato di un’azienda resta a zero, come pensa che saranno restituiti i soldi ricevuti dalla banca? Dice: garantirà lo Stato. Il che significa: se le aziende non saranno in grado di restituire i soldi alle banche, i soldi alle banche li daranno i cittadini. Chi è l'unico a guadagnarci in tutto questo giro di propaganda? Le BANCHE.
Così non ripartiranno mai i consumi
L’impressione è che manchi proprio una strategia di politica economica. Ci riprendiamo se immettiamo soldi veri per far ripartire i consumi. Ma abbiamo rinunciato alla sovranità monetaria e restiamo appesi alle decisioni di chi in Europa ci vuole morti.
Il governo non ha alcun diritto di prendere per i fondelli il popolo italiano. Per motivi di salute si è deciso di procedere alla chiusura di tantissime attività. Anziché azzerare le tasse le hanno spostate in avanti. Anziché dare quattrini a chi sta male glieli fanno prestare dalle banche. E persino per sudarti 600 maledetti euro devi penare sul sito della previdenza sociale.
Non si trattano così i cittadini italiani. La propaganda spocchiosa del presidente del Consiglio ha superato ogni limite di decenza. L’Italia ha bisogno di provvedimenti seri, che non temano il debito se è per salvare la vita e il lavoro di decine di milioni di nostri connazionali. Ma a Palazzo Chigi sono in azione i campioni del bluff. E delle fakenews.
Liquidità, le banche sbugiardano il governo: “I soldi non arriveranno subito e non a tutti”
Roma, 8 apr – Più che “una incredibile potenza di fuoco” sembra un bazooka di cartapesta. Che il “Dl liquidità” – anticipazione di quello che sarà il “decreto aprile” – contenesse delle misure insufficienti e delle cifre sparate un po’ a casaccio, si era capito subito. Il governo non ha messo in campo 400 miliardi, ma soprattutto la liquidità tanto sbandierata “non è erogata gratis et amore Dei, ma sotto forma di prestiti elargiti dalle BANCHE. Si parla di garanzie al 100% per affidamenti fino a 25 mila euro, che scendono al 90% per cifre superiori”. Prestiti che tra l’altro non arriveranno nemmeno con la velocità che un’emergenza del genere richiederebbe. E non a tutti. A spiegarlo è Antonio Patuelli, presidente dell’Abi (Associazione bancaria italiana), in una intervista rilasciata a Milano Finanza.
Per le garanzie fornite dallo Stato serve il via libera della Ue
Patuelli sottolinea come “nella comunicazione si è data l’errata sensazione dell’immediatezza della distribuzione della liquidità, il che ha portato molti imprenditori a telefonare alle banche per chiedere come fare per ottenerla”. Non solo perché al momento ci troviamo di fronte ad una bozza non pubblicata in Gazzetta ufficiale, ma anche perché le garanzie previste dal governo “prima di essere applicate, richiedono il via libera dell’Unione Europea. Dove, ricordiamolo, la pratica sarà assegnata non all’ottimo Paolo Gentiloni ma alla signora Vestager, che questa volta speriamo proceda rapidamente. Noi comunque abbiamo già avviato le interlocuzioni con la Sace, per cercare di velocizzare i passaggi che saranno poi necessari”.
Per i prestiti garantiti al 90% una “pratica di fido ordinaria”
Insomma gli imprenditori italiani dovranno stare ai tempi di una signora danese, appartenente al partito della “Sinistra radicale”, che al momento occupa lo scranno di commissario europeo alla Concorrenza. Dunque in primo luogo aspettare l’approvazione definitiva del decreto, in secundis sperare che la Vestager sia veloce. E poi? Poi ci sono i tempi tecnici delle banche, che non saranno uguali per tutti. Leggete bene: “La fase preparatoria riempirà almeno la settimana di Pasqua“, spiega il presidente dell’Abi. “Sarà una Pasqua molto impegnativa, ricordiamo che anche noi stiamo utilizzando molto lo smartworking e siamo in una condizione emergenziale e di superlavoro per le misure già varate su moratorie, mutui, anticipo della cassa integrazione, ecc. Verosimilmente si avrà la possibilità di compilazione più rapida per i prestiti coperti da garanzia statale al 100%, mentre sarà sostanzialmente una pratica di fido ordinaria per quelle con garanzia dal 90% in giù“.
Insomma, per chi chiederà meno di 25 mila euro e quindi avrà la garanzia statale al 100%, si parla – ci pare di capire – di compilazione tra fine aprile e inizio maggio. E per gli altri prestiti garantiti solo al 90% rimane tutto come prima? Pare proprio di sì, saranno le banche a valutare. “Non si potrà fare diversamente perché non sembrano previste deroghe al testo unico bancario né alle norme di vigilanza per semplificare le pratiche di fido con garanzie”. Patuelli è piuttosto tranchant e smonta con una frase tutte le dichiarazioni euforiche di Giuseppe Conte sull’incredibile “potenza di fuoco” messa in campo. In realtà come spiega il presidente dell’Abi l’accesso ai finanziamenti rischia di non essere così veloce nemmeno per quelli garantiti al 100%. “Con la garanzia al 100% non dovranno essere inseriti molti elementi di valutazione, ma comunque qualcuno dovrà approvare la pratica. I direttori hanno autonomia, ma per grosse somme si dovrà bussare necessariamente ad altri uffici. E poi c’è la questione della garanzia al 100% con la partecipazione dei Confidi”.
Problemi anche per i prestiti garantiti al 100%
Sembra dunque che ci siano delle complicazioni anche lì dove è prevista la garanzia dello Stato. Spiega Patuelli: “Semplicemente una pratica in cui la garanzia dello Stato si affianca a quella di un soggetto privato, come i Confidi, non potrà avere la stessa corsia rapida di una assistita da garanzia pubblica al 100%”. C’è dunque il rischio che ad essere aiutate saranno solo le aziende “in bonis”, quelle considerate in grado di restituire un prestito secondo le regole dell’istituto di credito. Su questo Patuelli non chiarisce del tutto: “Se il testo definitivo del decreto ci darà la possibilità di aiutare anche la clientela più debole la coglieremo sicuramente. Resta la necessità che l’Ue intervenga per allentare questo calendario sincopato di scadenze di deterioramento, non si può pensare che oggi si possano rispettare gli stessi tempi previsti prima dello scoppio della pandemia”.
Insomma gli ostacoli tra la tanto sbandierata liquidità – sotto forma di prestiti e nuovi debiti – per le imprese sembra avere più di un ostacolo. In attesa del testo definitivo che arriverà tra una settimana, lo sguardo volge a Bruxelles, dove le cose sembrano andare ancora peggio. La sensazione è quella di essere in un vicolo cieco, con le misure necessarie a fronteggiare una crisi economica senza precedenti che non sembrano avere né la forza necessaria, né la velocità.
DALL'EUROGRUPPO LA MERKEL SENTENZIA:
La Germania è pronta alla solidarietà. No agli eurobond ma siamo disposti ad ampliare il volume dei miliardi da erogare tramite il Mes. :mmh?:
Questi NAZISTI DI MERDA!
Il Re europeo è nudo.
https://i0.wp.com/scenarieconomici.i...pg?w=500&ssl=1
Mi spiace dirlo, ma in fondo devo ringraziare questo covid-19. Certo non per i morti che ha determinato, ma per aver dimostrato che IL RE EUROPEO E’ NUDO, per dirla alla Andersen.
Questo virus ha spogliato l’Europa Unita dei vestiti che indossava e l’ha mostrata a tutti per cosa è. Certo molti già avevano capito, molti altri “annusavano” l’aria riconoscendo odore di bruciato, infine molti, che mai avevano dubitato, non solo adesso dubitano, ma cominciano a credere a coloro che da anni ripetono quanto il liberismo europeo è l’antitesi della Democrazia e dello stato sociale.
C’è voluto un virus bambino per gridarlo a voce alta, il Re europeo è nudo!
Il Re europeo è nudo; questo virus dimostra l’inadeguatezza del sistema di governance che è stato scelto. Badate, non solo per l’Italia, ma per tutti i paesi aderenti all’EU. Una governance che si basa sulla competizione fra stati e non sulla comunione fra stati, rendendo ridicola la parola “comunità”. Quando è la competizione a dettare legge lo scopo è azzannare alla gola e come la storia ci insegna ci sono dei popoli che hanno maggior capacità di trovare la giugulare.
Il Re europeo è nudo; questo virus dimostra come tanti anni di austerità ci hanno reso decisamente deboli e questa debolezza la si evidenzia proprio nelle fasi di crisi. Tagli orizzontali che hanno minato la sanità, tagli che hanno arretrato le infrastrutture, tagli e tasse che hanno indebolito le aziende e i professionisti. Da quarto paese industrializzato nel mondo al ventisettesimo posto. Quindi le mascherine, i respiratori, tutto , non si produce più in “casa” ma si compra all’estero, dove le nostre stesse aziende hanno dovuto dislocare o dove la nuova proprietà sovranazionale le ha trasferite.
Il Re europeo è nudo; questo virus dimostra come nel pieno dell’emergenza il “sistema” EU sia inefficace nell’affrontare l’emergenza stessa non riuscendo ad uscire dai suoi stessi logicismi. Si, perchè non solo le crisi economiche diventano condizione di normalità in questa Europa, condizioni da cui non ci si riprende più, ma anche le crisi sanitarie stesse si trasformano in crisi economiche ed anche da queste non ci si riprenderà più. Questa è la nostra EU, come dice la Lagarde, non è compito nostro, non è compito suo… dell’EU.
Il Re europeo è nudo; questo virus dimostra come il nostro stesso governo, che sia Conte o cincirinella, abbia le mani legate e sempre per un motivo politico/economico. Se i soldi non ci sono, nessuno li stampa, o se non possiamo spenderli a piacimento, siamo inermi e non è con i giochini delle tre carte che risolviamo perchè ormai anche i ciucci hanno capito dove sta il trucco. Se avvalli dei prestiti non dai denaro, ma debito. Ed è in quel momento che un premier invece che troneggiare sulle decisioni che prende prega anche curvando leggermente le spalle sotto il peso del drago.
Il Re europeo è nudo; questo virus dimostra oggi come non mai che il sistema liberista è un sistema potentemente antisociale, dove l’uomo inteso come tale è l’ultima ruota del carro, dove lo stato sociale, il rispetto per l’anziano, il disabile e soprattutto il bambino non sono parte dell’equazione in quanto non hanno una valore in euro, ma solo un valore in affetto e rispetto, ma l’affetto e il rispetto non si vendono o comprano sui mercati.
Il Re europeo è nudo; questo virus dimostra oggi come non mai che i mercati sono i padroni dei destini dei popoli dato che abbiamo abdicato alla nostra Sovranità Popolare regalandogliela. Proprio come diceva Monti ne cediamo e cederemo ancora di questa sovranità, perchè a questo servono le crisi, anche quelle sanitarie.
Il paradigma va cambiato, non c’è scelta, o riconquistiamo la nostra Sovranità e ricominciamo a decidere il nostro futuro, come popolo, come cittadini, come uomini liberi, oppure il nostro destino, prima o poi, finirà nel sangue, esattamente come la storia ci ha sempre insegnato.
Chi ancora, nonostante tutto, non vede il problema EU vuol dire che è stolto fino al midollo oppure si è venduto non solo la sua di anima, ma anche quella dei suoi figli e mi domando come ancora riesca a guardarli negli occhi.
Oggi miriadi di “giornalai” hanno difficoltà a mantenersi liberisti e svicolano, solo gli irriducibili ci provano ancora con frasi che fanno accapponare la pelle. “E’ colpa degli evasori se mancano i respiratori”. In altri tempi questi scribacchini prezzolati sarebbero stati sbeffegiati e umiliati da veri giornalisti, oggi si possono permettere questo ed altro perchè dai mercati sono pagati, tutti, anche i giornalisti che non sbeffeggiano.
Eurobeoti, o lo capite adesso o non lo capirete più. Anche questa crisi bio-economica finirà e vedremo se avrete il coraggio di battere i pugni sulle urne!
Italexit, il prima possibile, anche con le mascherine sulla faccia.
Eurogruppo, sì all’accordo: aiuti per 1000 miliardi.
Freno sugli eurobond e 540 miliardi di prestiti con i tre strumenti già previsti, accontentando la Germania e altri Paesi del Nord. Concessioni sulle spese sanitarie e possibili stimoli futuri all’economia per altri 500 miliardi, su richiesta di Francia, Italia e Spagna. È questa l’intesa che ha portato il presidente portoghese dell’Eurogruppo, Mario Centeno, a chiudere rapidamente la videoriunione serale dei ministri finanziari su come affrontare le conseguenze economiche del Covid-19, dopo averla fatta slittare quattro ore e mezzo per consultazioni informali ristrette.
https://www.corriere.it/economia/fin...42aa5d4e.shtml
Nel dramma della pandemia, c'è adesso una formidabile occasione, per il nostro paese, di rilanciare infrastrutture e investimenti, sanità e ricerca. O si risolleva adesso, l'Italia, o non si risolleva mai più.
allora. rispondo solo adesso per ragioni "tecniche". se l'ue fosse, come dici, un sistema chiuso e non semplicemente un sistema di "facilitazioni" economiche e soprattutto "commerciali" tra i paesi membri, allora vi dovrebbe essere un' "unica" politica, monetaria, fiscale, legislativa, esecutiva, e quindi istituzionale. non è così. e allora tu questo tipo di situazione come la risolveresti? cioè va bene quello che "c'è" oppure serve maggiore "integrazione"?
dove, alle elementari?
si. allora se i soldi delle famiglie fossero "zuppati" allora ci sarebbe il default. non è "così". ti ho già detto che la "svalutazione" senza "tampone" non serve, e soprattutto è una pratica arcaica. il mutuo poi, è quello che ho pagato io. agli altri le "case" le fa lo stato. eh, mi dici perché a pagare, e non solo il mutuo, devono essere sempre gli "autonomi", e non gli operai?
si. ma perché anziché attrarre investimenti non puoi magari farli "tu" stato italiano?
ma no: direi che è il contrario. se l'input all'iniziativa privata dipende dallo stato, allora non c'è speculazione, non c'è illegalità, non c'è corruzione, o almeno non finché si rispettano le "regole". e chi può rispettarle più dello stato?
si. a meno che non si "pianifichi" il tipo di provvedimenti economici che si intende adottare. la domanda è: un politica economica con zero costi sociali è "possibile"?
ma senti un po': se i capitali fossero "invariati" questo è ovviamente possibile. ma se la massa monetaria è "maggiore" in confronto al momento iniziale, ciò non potrebbe consentire una politica economica nella quale non ci sono "categorie sociali" sacrificate, e che avrebbe risultati "solo" positivi?
si. la domanda è sempre la stessa: se, quando si fa una scelta di politica economica, vi sia come dire la "necessità" di sacrificare una o più categorie sociali.
qui per "chiuso" si intende un sistema inclusivo/esclusivo sulla base di un connotato categorico; l'UE è un sistema, l'area euro un sotto-sistema o insieme; è "chiuso" nel senso che le decisioni sulla moneta sono riservate ai paesi che di quell'area fanno parte, e non ad altri; è chiaro ?
perché lo stato italiano non ha ricchezze sue; se vuole investire soldi può solo chiederli ai cittadini, privati, o sottrarglieli forzosamente; anche se stampa moneta, in ultima istanza la credibilità di quella moneta è sempre fondata sulla facoltà dello stato di attingere alla ricchezza privata dei suoi cittadini, di tassare; tu presteresti i tuoi soldi ad una delle due parti contendenti in una guerra civile, col rischio che quella perda e non te li restituisca ? non credo; e perché ? proprio perché quella non ti offre garanzie di sovranità, cioè la potestà di rimborsarteli, con ricchezza reale, dei cittadini o del demanio;Citazione:
si. ma perché anziché attrarre investimenti non puoi magari farli "tu" stato italiano?
a parità di ricchezza, no;Citazione:
la domanda è: un politica economica con zero costi sociali è "possibile"?
la politica economica e, in generale, la politica, dirime sempre tra interessi in conflitto entro quel determinato sistema/insieme; è sempre redistribuzione di risorse date, nel periodo in considerazione; per questo le argomentazioni per cluster "nazionali" sono cazzate;
la nazione non significa una ceppa, perché ogni azione di solito implica un travaso di risorse da soggetti e gruppi "nazionali" ad altri soggetti e gruppi, altrettanto "nazionali";
si può optare per una politica diretta ad accrescere la ricchezza complessiva, ma è sempre una scommessa su un futuro prevedibile fino ad un certo punto, con un'alea, come il periodo attuale dimostra; nel frattempo, le scelte vanno sempre a favore di alcuni interessi e penalizzano altri;
quello che conta è la trasparenza e la preparazione dei cittadini, che devono essere messi in grado di valutare le prospettive e le conseguenze delle opzioni cui aderiscono, cosa non sempre intuitiva.