[QUOTE=mat612000;1038159]Io continuo a non capire cosa c'entri la religione in un fatto estremo e (per fortuna) isolato come l'omicidio compiuto dal padre ai danni della figlia.
Oltre al rilievo che l'omicida
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[QUOTE=mat612000;1038159]Io continuo a non capire cosa c'entri la religione in un fatto estremo e (per fortuna) isolato come l'omicidio compiuto dal padre ai danni della figlia.
Oltre al rilievo che l'omicida
[QUOTE=mat612000;1038159]Io continuo a non capire cosa c'entri la religione in un fatto estremo e (per fortuna) isolato come l'omicidio compiuto dal padre ai danni della figlia.
Oltre al rilievo che l'omicida
[QUOTE=mat612000;1038159]Io continuo a non capire cosa c'entri la religione in un fatto estremo e (per fortuna) isolato come l'omicidio compiuto dal padre ai danni della figlia.
Oltre al rilievo che l'omicida
A parte il sarcasmo fuori luogo al quale potrei rispondere che comprendo la classica posizione "straniero è brutto, straniero è cattivo", non è che non capisco le "implicazioni religiose/culturali alla base di quanto successo" è che trovo errato e strumentale mettere a movente quasi esclusivo di un gesto così estremo i condizionamenti culturali e religiosi. Non è molto frequente che un padre uccida la figlia perchè ha una relazione che lui osteggia, ha tanti altri modi per cercare d'impedirla senza arrivare all'omicidio, di sicuro un'interpretazione superficiale e arretrata dei precetti religiosi (il padre a quanto dicono non era un infervorato fedele) può condizionare la persona ma non la porta a gesti così estremi e definitivi, pensare il contrario significa essere completamente fuori dalla realtà.
Non stiamo parlando di un pazzo criminale con una sorta di delirio mistico ossessionato dalla religione che vede peccatori e peccatrici ovunque ma di una persona che conduceva una vita integerrima fino al momento del delitto e che prima del fatto non aveva mai trasgredito leggi o regole sociali.
Quindi bisogna andarci cauti con le affermazioni che si fanno.
Quanto alle dichiarazioni dell'imam e della moglie ho già detto: sono più o meno le stesse identiche che fanno praticamente tutti i famigliari di persone coinvolte in episodi simili, comprese le dichiarazioni dei parroci e dei ministri del culto.
Hai mai sentito un parroco in casi simili invocare qualcosa di diverso dal perdono?
[QUOTE=Misterikx;1038254]Pordenone - Una questione religiosa. Quello che El Ketawi Dafani non accettava del rapporto della figlia Sanaa con il fidanzato, Massimo De Biasio non era la differenza d
Ribadisco il concetto: non parlo dell'omicidio. Mi riferisco alle dichiarazioni, contrastanti, della madre della vittima.
Ed un conto è dire "è mio marito", ben altra cosa è dire "forse lei aveva torto". Insomma, le sta bene, mio marito non aveva tutti i torti, è lei che ha sbagliato.
Cazzo, trovami un parroco che da il benepladico ad una dichiarazione simile, e sai quanto sia difficoltoso il mio rapporto con clero e chiesa.
Sei tu che stai cercando, in tutti i modi, di "insabbiare" la cosa dando poco peso a determinate dichiarazioni. E non è la prima volta che casi come questo si verificano, per gli stessi motivi, con lo stesso epilogo, con le stesse dichiarazioni di perdono successive....e sempre da appartenenti a quella fazione (perchè di fazione si tratta)?!
Quanto al sarcasmo, sai bene che per me non è una questione razziale. Sono secoli che ribadisco che ci sono extracomunitari perfettamente integrati con il resto del mondo (XX secolo, però, non medioevo), e personaggi allucinanti, forviato dalla religione e dall'assenza totale di cultura e morale.
Io i "buoni" dai "cattivi" riesco ancora a definirli, a prescindere dalla nazionalità, dal credo, e dal colore della pelle.
Noto, invece, che da parte tua la cosa non è sempre così cristallina.
E' che divedere il mondo fra buoni e cattivi va bene finche' si gioca ancora con i lego, piu' o meno.
Quoto in toto.
Se fosse stata una questione padre-padrone-retrogrado, avrei pensato ad una questione di cultura più che di religione. Fino a ieri pensavo solo: cose che succedono in tutti i paesi... chi uccide il padre per soldi (altra cultura sbagliata), chi il figlio per droga, chi stermina il neonato noioso, chi uccide la figlia che va con l'uomo sbagliato.... e via dicendo....
Poi sento le dichiarazioni della madre... LA MADRE. E resto allucinata.
E leggevo stamani su un giornale locale che altre donne della comunità hanno detto la stessa cosa.
Poi... penso: se l'Imam ha aperto bocca in difesa di tale atto vergognoso, devo quotare in toto ogni tua parola.
Ho sentito preti invocare il perdono, ma mai, mai, mai giustificare un atto del genere.
Io l'ho sentito una volta e si parlava di PERDONO.
Ma se è come dici, in ogni caso, dichiarare innocente qualcuno significa non credere che sia colpevole, non giustificare qualcuno che invece lo è.
Io mi sono fatto quest'idea: Il movente del padre omicida non era a sfondo religioso. Poi e' intervenuto l'Imam ed ha strumentalizzato la tragedia, portando a traino la moglie.
Qualche rilessione: tenete conto che le donne, in questo tipo di comunità, dipendono ancora totalmente dagli uomini sia per il sostentamento economico, sia per l'assistenza morale, sia per il loro "ruolo sociale": una donna non più protetta dal marito, o dalla famiglia del marito, è niente. Non giustifico, ma capisco in quale contesto di condizionamento e di subalternità siano nate le dichiarazioni della madre della ragazza uccisa.
Quel che si dovrebbe fare, e che molte associazioni di volontariato fanno, è offrire a queste donne la possibilità di rendersi autonome, attraverso cultura e lavoro. Molti immigrati sono talmente spaventati all'idea che la loro moglie diventi come le donne occidentali (che per la loro cultura sono di costumi eccessivamente liberi) che si sposano con donne del paese d'origine, non permettono loro di lavorare, di imparare la nostra lingua: è anche questa una forma di reclusione. Non è un problema religioso, ma di scontro fra culture diverse. Ripeto ancora una volta che problemi analoghi vi furono in occasioni delle prime ondate di immigrazione dal sud al nord italia.
Ultima nota: ho sentito un' intervista alla rappresentante dell'associazione donne marocchine in italia (o qualcosa del genere). Lei sostiene che molti guai dell'islamismo in italia derivano dal fatto che vi sono Imam improvvisati ed assolutamente privi di vera cultura religiosa: imbianchini, muratori, ambulanti, vanno a predicare in moschea i più ignoranti ed estremisti. Infatti le associazioni di musulmani di Torino e Milano, proprio per diffondere una vera cultura religiosa, sono già due anni che - in occasione del Ramadan - organizzano la trasferta di "veri" imam dai paesi islamici.
Una persona che salva il proprio gatto da un incendio, piuttosto che uno sconosciuto, e' buona o cattiva?
Una persona che fa l'amore con un 13enne e' buona o cattiva? (non stupra)
Una persona che sposa una 16enne e' buona o cattiva?
Una persona che nega l'evidenza per non peggiorare la situazione del coniuge e' buona o cattiva?
Una persona che nega l'evidenza per alleggerire il peso della propria situazione e' buona o cattiva?
Una persona che ne uccide un'altra, per salvarne due, e' buona o cattiva?
Ma sai cosa, la maieutica non fa per me.
non capisco di cosa ci si stupisca; gli invasati ci sono in ogni fazione.
cazzo in sti giorni sembra che sia tutto una novit