:approved:
ἀταραξία, come dicevano i "padri" della terronia felix
:mmh?:
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Rifletti: qual è la differenza fra un testimone di geova e un cattolico? Il primo privilegia la lettera, il secondo l'Amore. Il primo conosce la Bibbia a memoria e la interpreta in modo manicheo, il secondo ha il Dono del Discernimento: se Dio, come è scritto, "È l'autore della Vita e l'amante della Vita" ne consegue che Essa (la Vita) va difesa sempre. Con tutti gli strumenti che la Provvidenza ci mette a disposizione.
Ti prego, mi dai il permesso di citare Sant' Agostino?
Se tacete, tacete per amore. Se parlate, parlate per amore.
Se correggete, correggete per amore.
Se perdonate, perdonate per amore.
Sia sempre in voi la radice dell’amore,
perché solo da questa radice può scaturire l’amore.
Amate, e fate ciò che volete.
L’amore nelle avversità sopporta,
nelle prosperità si modera,
nelle sofferenze è forte,
nelle opere buone è ilare,
nelle tentazioni è sicuro,
nell’ospitalità generoso,
tra i veri fratelli lieto,
tra i falsi paziente.
E’ l’anima dei libri sacri,
è virtù della profezia,
è salvezza dei misteri,
è forza della scienza,
è frutto della fede,
è ricchezza dei poveri,
è vita di chi muore.
L’amore è tutto!
Dunque scegliere con Amore significa rispettare la volontà della persona amata qualunque essa sia! Anche l'eutanasia
Hai letto la trama del film vincitore a Venezia? Io non vedo l'ora di andare a vederlo: c'è qualcosa di superiore alla semplice libertà individuale. Ed è appunto l'Amore. Le due amiche protagoniste del film, si fidano reciprocamente l'una dell'altra. Hanno consapevolezza che qualunque sia la scelta finale, sarà una scelta d'Amore.
Dunque scegliere con Amore significa rispettare la volontà della persona amata qualunque essa sia! Anche l'eutanasia
Ma siccome è tutto un parlare di niente che viene dal caso, piani divini, dio padrone della vita e della morte, non si capisce come è quando Dio ci mette del suo e noi dobbiamo metterci del nostro.
Perché se ti viene l'infarto, chi ti stura le arterie o ti rianima col defibrillatore, sta facendo o no la volontà di Dio?
Boh...l'unica certezza è il fiato dalla dentiera di chi pretende di sapere cosa l'amico invisibile pensi e voglia.
Facciamo quello che sappiamo e possiamo fare come specie.
Se Cono un domani patisse tanto, gli manderemo amorevolmente l'accabadora! :D
Dalla citazione di Sant' Agostino postata da Cono:
Anche per me se ami lasci libertà di scelta, qualunque sia anche l'eutanasia.Citazione:
Amate, e fate ciò che volete.
Invece nella realtà non è così, si tende a condannare a vietare, neanche ricorrere al suicidio assistito.
fai attenzione, perché un'ideologia - cioè, un sistema di idee - che crei affidamento sacralizzato - cioè, un portato di quella che Cono chiama "fede" - è comunque essa stessa una conseguenza, più o meno, ma sempre in una certa misura necessaria della socialità;
esatta o meno che sia la previsione/affidamento, si conta sempre che Tizio o Caia saranno devoti ad una certa idea come imperativo categorico, a prescindere dall'utilità/imperativo eventuale;
mo', l'amico invisibile è solo un interfaccia grafico - mitologico - di qualcosa che può essere formulato in modo più sofisticato; come se per cestinare un file tu avessi bisogno dell'icona del puffo scontento che appallottola un foglio di carta e lo getta in un cestino;
se mettiamo da parte l'aspetto sociale della religione, quelle testamentarie intendo, il dio antropomorfo serve per stabilire un dialogo che altrimenti risulterebbe troppo astratto per chi non sia addestrato ad un livello molto sofisticato di astrazione, cioè, la quasi totalità della popolazione;
è possibile vivere in un contesto sociale di assoluta assenza dell'affidamento nel sacro ? probabilmente, sì; sarebbe una vita efficiente, in termini di dispendio di energie nervose ? non lo so, ma ho l'impressione che lo sforzo mentale per ignorare del tutto una disponibilità al sacro degli altri sarebbe soverchiante in termini di recisione dei legami affettivi e sociali.
Certamente: le varie religioni, nel tempo (come le filosofie, le leggi etc) sono la risposta della "intelliggienza" per risolvere il contrasto di interessi tra sopravvivenza propria e sopravvivenza della stirpe. Lo scrissi anche tempo fa, non ricordo dove. Le "religioni" sono un mezzo, non un fine.
La "religione" (e relativo "deus ex-machina" che spiega tutto, consola, punisce, premia etcetcetc) puo' essere (ed in effetti, sotto varie forme, lo é) una risposta facile (o presunta tale), in quanto evita la fatica del pensiero.
Sia pure. Ma carica sulle spalle tutto il bataclan "confessionale", depositaridellaveraparola compresi. Non so quanto sia un affare.
Preferisco far la fatica di pensare.
IMHO