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Nel Kitáb-I-Asmá’ (Il Libro dei Nomi):
XVIII, 3
Non siate per Noi motivo di rammarico, non cacciateCi via
da questo Frutteto che Ci appartiene, ancorché siamo indipendenti
da tutto ciò che possedete. Tanto più che a nessuno di voi
affideremo legalmente questo fondo, neppure nella misura di un
granello di senape. In verità, siamo Noi Che computiamo. Credo sia ora di finirla con questa presunzione di tutte le chiese di essere ispirate dallo Spirito santo.
Come possono aver ragione tutte, se predicano dottrine diverse?
La verità è molto più semplice: sono tutte sviate, come afferma Dio stesso.
Ed è sempre lui, nell'Apocalisse, a invitare i fedeli ad uscire da questa Babilonia di religioni.
Quanto alla questione delle chiavi, ho data l'interpretazione corretta: significa solo predicare il Vangelo, nulla di più, all'epoca.
Ora bisogna fare riferimento anche ai testi più recenti.
Certo, per i Papi è stato molto più comodo interpretare di essere i plenipotenziari di Dio in Terra, ma è solo una grande menzogna.
Dio stesso afferma che non affiderebbe nulla di ciò che gli appartiene ai capi religiosi, come si può vedere all'inizio di questa risposta, che sto scrivendo con un tablet.
Lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa. Egli dà la vita, suscita i differenti carismi che arricchiscono il popolo di Dio e, soprattutto, crea l’unità tra i credenti: di molti fa un corpo solo, il corpo di Cristo. Tutta la vita e la missione della Chiesa dipendono dallo Spirito Santo; Lui realizza ogni cosa.
La stessa professione di fede, come ci ricorda san Paolo nella prima Lettura di oggi, è possibile solo perché suggerita dallo Spirito Santo: «Nessuno può dire: “Gesù è Signore!”, se non sotto l’azione dello Spirito Santo» (1 Cor 12,3b). Quando noi preghiamo, è perché lo Spirito Santo suscita in noi la preghiera nel cuore. Quando spezziamo il cerchio del nostro egoismo, usciamo da noi stessi e ci accostiamo agli altri per incontrarli, ascoltarli, aiutarli, è lo Spirito di Dio che ci ha spinti. Quando scopriamo in noi una sconosciuta capacità di perdonare, di amare chi non ci vuole bene, è lo Spirito che ci ha afferrati. Quando andiamo oltre le parole di convenienza e ci rivolgiamo ai fratelli con quella tenerezza che riscalda il cuore, siamo stati certamente toccati dallo Spirito Santo.
È vero, lo Spirito Santo suscita i differenti carismi nella Chiesa; apparentemente, questo sembra creare disordine, ma in realtà, sotto la sua guida, costituisce un’immensa ricchezza, perché lo Spirito Santo è lo Spirito di unità, che non significa uniformità. Solo lo Spirito Santo può suscitare la diversità, la molteplicità e, nello stesso tempo, operare l’unità. Quando siamo noi a voler fare la diversità e ci chiudiamo nei nostri particolarismi ed esclusivismi, portiamo la divisione; e quando siamo noi a voler fare l’unità secondo i nostri disegni umani, finiamo per portare l’uniformità e l’omologazione. Se invece ci lasciamo guidare dallo Spirito, la ricchezza, la varietà, la diversità non diventano mai conflitto, perché Egli ci spinge a vivere la varietà nella comunione della Chiesa.
https://www.avvenire.it/papa/pagine/...le-di-istanbul
Babilonia....Babele....simboleggiano il mondo, con le sue divisioni. Lo Spirito Santo è l'esatto contrario, amici: Fà COMUNIONE! Anche nelle diversità.
Insomma, secondo te è lo Spirito santo che ispira interpretazioni diverse e "sviluppi" diversi nelle dottrine tra le diverse religioni, anche dello stesso ramo.
La diversità dei carismi non c'entra nulla con le interpretazioni diverse.
Secondo te è lo Spirito santo che ha ispirato la crocifissione di Gesù e il rinnegamento di tutti gli inviati di Dio.
Tu attribuisci allo Spirito santo prerogative che sono di Satana. Tant'è che questi rinnegatori sono chiamati figli di Satana.
E sempre allo Spirito santo attribuisci le guerre di religione e le stragi papiste.
Ti stai ponendo sullo stesso piano di Vega, che vuole attribuire a Dio colpe umane.
Io ti ripeto che i Papi sono stati eletti da uomini e hanno sbagliato da uomini, senza nessuna ispirazione divina, bensì sotto l'influenza di Satana, fino al punto di considerare proprio ciò che appartiene a Dio.
E' sempre Dio, che si serve degli uomini, amico Arco. Che è capace di scrivere diritto anche in quelle vie che ci appaiono storte.....
Stamattina Papa Francesco ha ricevuto i massimi rappresentanti del mondo Protestante. Estràpolo a tuo favore queste parole:
In particolare nella sua riflessione Francesco ha sottolineato come «pregando, si possa ogni volta vederci gli uni gli altri nella prospettiva giusta, quella del Padre, il cui sguardo si posa su di noi amorevolmente, senza preferenze o distinzioni. E nello Spirito di Gesù, nel quale preghiamo, ci riconosciamo fratelli. Questo è il punto da cui partire e ripartire sempre. Da qui guardiamo anche alla storia passata e ringraziamo Dio perché le divisioni, anche molto dolorose, che ci hanno visto distanti e contrapposti per secoli, negli ultimi decenni sono confluite in un cammino di comunione, nel cammino ecumenico suscitato dallo Spirito Santo. Esso ci ha portato ad abbandonare gli antichi pregiudizi, come quelli su Martin Lutero e sulla situazione della Chiesa Cattolica in quel periodo. A ciò ha contribuito notevolmente il dialogo tra la Federazione luterana mondiale e il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, condotto dal 1967; un dialogo – ha continuato – di cui fare memoria grata oggi, a distanza di cinquant’anni, anche riconoscendo alcuni testi particolarmente importanti, quali la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione e, da ultimo, il documento "Dal conflitto alla comunione"».
https://www.avvenire.it/papa/pagine/...-piu-avversari
Io non credo che Dio si accontenti di questo, comunque sta a lui intervenire come e quando lo ritiene opportuno.
Io posso solo riportare ciò che afferma nei testi più recenti.
Siccome Cono insiste a tessere le lodi di Papa Francesco, mi pare d'obbligo segnalare anche i suoi errori.
E' di ieri la notizia, che ho letta su televideo:
Papa Francesco a piazza di Spagna per portare l'omaggio alla statua della Vergine Immacolata, come da tradizione.
Costui insiste a violare il primo comandamento, a volte in mondovisione, in modo che tutti siano testimoni del suo errore dottrinale.
Questo non danneggia gli uomini, ma fa arrabbiare Dio. E siccome Dio va messo al primo posto e Francesco è a capo di una Chiesa... il suo errore vale molto di più di quello di Vega, che qui credo riscuota ben poco seguito, tranne che tra coloro che sono già atei.
Nessun errore, carissimo: Risplende in Maria la bellezza stessa di Dio.
Maria, sempre giovane perché “mai invecchiata dal peccato” e con un “segreto”: la Parola di Dio. Questa l’immagine della Vergine dipinta dal Papa all’Angelus, nella festività dell’Immacolata Concezione.
In un mondo in cui, osserva, tutto “è contaminato dal male” e ciascuno vede in se stesso “lati oscuri”, contempliamo la “bellezza” di Maria: il Vangelo odierno di Luca narra l’episodio dell’Annunciazione, con il saluto dell’angelo che la definisce “piena di grazia”. Ella è infatti “piena della presenza di Dio” e, in quanto “interamente” abitata dal Signore, “non c’è posto in lei per il peccato”, assicura Francesco. Tutte le realtà, anche i Santi, “sono intaccate dal male”, tranne Maria che - prosegue il Pontefice - è l’“oasi sempre verde” e “incontaminata” dell’umanità!
http://it.radiovaticana.va/news/2017...ecchia/1353653
Caro Cono
assomigli a quelli Israeliti a l tempo di Isaia "Ascoltate pure, ma senza comprendere, osservate pure, ma senza conoscere. Rendi insensibile il cuore di questo popolo, fallo duro di orecchi, e acceca i suoi occhi e non veda con gli occhi , ne oda con gli orecchi , ne comprenda col CUORE " Isaia 6:9-10 (CEI) Parole riportate da Gesù in Matteo 13:11a17 riferendosi ai capi religiosi i Farisei!
Da dove prende Francesco tutte queste belle nozioni? Il vangelo non ne fa parola. Francesco ammette, bontà sua, che il termine "piena di grazie" è "difficile da tradurre", ma mente sapendo di mentire. Kecharitomène significa "di bell'aspetto", bona, come direbbero a Roma, ed in questo senso, ma solo in questo, Francesco ha ragione quando parla di "bellezza" di Maria.
Questa è l'invenzione della Chiesa. Il testo greco non parla di bellezza interiore, come ti ho già spiegato sei o sette volte: il gabriel dice a Maria che è proprio bona! Se tu, o chi per te, sapesse un minimo di greco, saprebbe anche che persino oggi quando un greco vuol fare un complimento a una ragazza la saluta chiamandola charitomène, non alludendo certo alla "bellezza interiore" :asd:
I farisei sorsero durante il periodo greco come energica reazione all’ellenismo antigiudaico. Al tempo di Gesù, però, erano ormai diventati dei maestri tradizionalisti, legalisti e orgogliosi che si consideravano giusti, facevano proseliti e cercavano di tenere sotto controllo il popolo attraverso l’insegnamento sinagogale. Venivano prevalentemente dalla classe media e disprezzavano la gente comune. Gesù considerava la maggioranza dei farisei amanti del denaro, spietati, ipocriti, gente che pensava solo ai propri interessi. (Matteo, capitolo*23) Accettavano tutte le Scritture Ebraiche, che spiegavano a modo loro, ma attribuivano pari o maggiore importanza alle loro tradizioni orali. Dicevano che le loro tradizioni erano “una barriera intorno alla Legge”. Al contrario, le loro tradizioni rendevano la Parola di Dio senza valore e confondevano la gente. —*Matteo 23:2-4; Marco 7:1, 9-13.
Secondo te a chi assomigliano oggi?
Esilarante: Un Angelo del Cielo si prende la briga di apparire a Maria di Nazareth solo per dirle che è bona?!?! Ma ti rendi conto di quello che affermi, Pazza di Acerra? Non sottintende forse qualcosa di superiore alla bellezza fisica? Mi fai cadere veramente le braccia, guarda.
Il punto è che il gabriel (che non è nome proprio!) non è affatto un angelo del cielo! :asd:
Vedi, Cono, la mitologia ha questo di rassicurante, che ti dispensa dall'obbligo di elaborare un qualsiasi pensiero autonomo. Se tu credi che "un angelo del cielo" sia apparso a Maria sono problemi tuoi. Resta il fatto che Kecharitomene significa quello che ti ho già spiegato più volte. Intanto sono sempre in attesa che mi citi i passi del vangelo da cui Francesco ha tratto tutta la pappardella che hai postato l'altra volta.
Caro Cono
Gesù disse ai Farisei Marco 7:7-8 CEI"Questo popolo mi onora con le labbra , ma IL LORO CUORE è lontano da me . Invano essi mi rendono culto , INSEGNANDO DOTTRINE CHE SONO PRECETTI DI UOMINI. TRASCURANDO IL COMANDAMENTO DI DIO VOI OSSERVATE LA TRADIZIONE DEGLI UOMINI" Secondo tè a chi assomigliano oggi questi Farisei?
La Bibbia contiene la denuncia di Gesù verso i capi religiosi del suo tempo: “Abilmente voi mettete da parte il comandamento di Dio per ritenere la vostra tradizione. . . . Così rendete la parola di Dio senza valore con la vostra tradizione”. (Marco 7:6-13) Similmente l’apostolo Paolo si oppose ai tentativi di contaminare il suo insegnamento con la filosofia greca o con tradizioni errate. “State attenti”, avvertì, “che qualcuno non vi porti via come sua preda per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini”. (Colossesi 2:8; 1*Corinti 1:22,*23; 2:1-13) C’erano tradizioni o insegnamenti che Paolo esortava i cristiani a mantenere, ma si basavano sulle Scritture ed erano in completa armonia con esse. (2*Tessalonicesi 2:13-15) “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, scrisse Paolo, “affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona”. —*2*Timoteo 3:16,*17.
Paolo predisse un allontanamento dalle Scritture. Avvertì Timoteo: “Ci sarà un periodo di tempo in cui non sopporteranno il sano insegnamento, . . . e distoglieranno i loro orecchi dalla verità”. Poi lo esortò: “Tu, comunque, sii sobrio in ogni cosa”. (2*Timoteo 4:3-5) Ma come avrebbe potuto farlo? Per esempio essendo ‘di mente nobile’. Un lessico di greco definisce questo termine biblico “prontezza a imparare e valutare obiettivamente qualcosa”. Luca lo usò per descrivere gli ascoltatori di Paolo che vivevano nella città di Berea nel I*secolo. Gli insegnamenti di Paolo erano nuovi per loro e non volevano essere tratti in inganno. Luca lodò i bereani, in quanto scrisse che “erano di mente più nobile di quelli di Tessalonica, poiché ricevettero la parola con la massima premura di mente, esaminando attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se queste cose stavano così”. Il fatto di essere di mente nobile non li aveva resi scettici, inclini a dubitare di tutto. Grazie a questa sincera indagine, “molti di loro divennero credenti”. —*Atti 17:11,*12.
Benefìci del vivere in armonia con la Bibbia
I primi cristiani erano noti per la loro adesione alla Bibbia e per il loro amore altruistico. Oggi invece molti hanno ‘una forma di santa devozione, ma si mostrano falsi alla sua potenza’. (2*Timoteo 3:5) Qualunque tipo di cristianesimo odierno che non sia fedele a quello originale non può influire veramente sulla vita delle persone. Potrebbe questo spiegare perché in gran parte della cristianità sono in aumento violenza, immoralità, famiglie in crisi e materialismo? In certi paesi “cristiani” sono in corso spietati conflitti etnici fra aderenti alla stessa religione.
In questa mirabile pagina evangelica trovi tutto, amica Pazza: Chi era Gabriele, Chi Lo inviava, Chi è Maria e perchè la Sua bellezza fisica è specchio di quella interiore.....
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28 Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». 29 A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. 30 L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34 Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». 35 Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. 36 Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: 37 nulla è impossibile a Dio». 38 Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.
LUCA 1
Uno scrittore ha detto: “Un povero con la pancia vuota ha bisogno di speranza .*.*. più che di pane”. Sì, la disperazione, la frustrazione e l’infelicità cronica possono far soffrire più della fame. Ma chi impara a conoscere Dio e a confidare in lui non deve cedere alla disperazione. “Ora lavoro sodo”, aggiunge Rosaline, “ma sono felice perché so che verrà il tempo in cui non dovrò faticare tanto. Adesso lavoro affinché io e la mia famiglia abbiamo di che mangiare, ma nel nuovo mondo di Geova ci sarà abbondanza di cibo. Perciò adesso ho una speranza e una gioia che non ho mai avuto prima di conoscere Geova”. —*Confronta Isaia 25:6; Rivelazione 21:3,*4.
Capito caro Cono?
Come Daniel Defoe ebbe a scrivere nella sua opera The True-Born Englishman: “Di tutte le piaghe con cui è maledetta l’umanità, la tirannia ecclesiastica è la peggiore
Caro Crep
Non sono frasi fatte, prima di vedere gli altri e giudicare ho solo detto di INFORMARSI ok ciao
Caro andreric, io intendevo quelle riportate da cono, spesso a distanza di tempo sono le stesse, e spesso danno la puzza di essere state costruite a tavolino precedentemente ed imparate quasi a memoria. Insomma a mio avviso cono dà delle letture un adattamento di comodo che non c'entra per niente con il reale; cioè se lo ha detto a te chissà a quanti altri l'avrà detto:asd:.
Da parte mia, per quanto riguarda le letture sacre, se voglio mantenerle sincere, prima debbo adattarle a me, poi, è con quel risultato che andrò sereno e sicuro verso ciò che mi aspetta.
Evidentemente Gesù parla quasi sempre di come dobbiamo comportarci noi e non il nostro prossimo.
ciao.