[QUOTE=The Evil Twin;873119]Secondo me stai arrancando.
La spiegazione
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[QUOTE=The Evil Twin;873119]Secondo me stai arrancando.
La spiegazione
[QUOTE=The Evil Twin;873119]E l'essere alternativi non c'entra, fuori dagli schermi meno che mai. Adrian
[QUOTE=Gloucester;873130]A me Medea
Serena, forse e' meglio se i tuoi threads stile blog, da ora in poi, li metti in sezioni di appartenenza piu' precisi: In questo caso andava bene "lavoro", forse. Cerchiamo di venire incontro ad alcuni amici, via.....;)
Eviteremmo discussioni infinite se zia medea postasse i cazzi suoi su libero sfogo.
Perchè lei posta solo e sempre i cazzi suoi, e il suo fine n on è certo quello di dare spunti di discussione "costruttivi".
Vuole solo che si parli di lei la Nostra.
ho detto
[QUOTE=The Evil Twin;873143]Kyra, saresti pi
:corn:
mi sono attentamente riletta i 102 post di risposta al presente thread.
non contesto assolutamente il fatto che sia alquanto discutibile il modo in cui sono solita esprimermi e che denoti un certo egocentrismo e che, quindi, legittimamente, pu
[QUOTE=medeaborghese;873208]
per
Io continuo a insistere su come ti sfugga in realtà il concetto di "discriminazione".
Ne hai un concetto puramente formale e avulso dalla realtà.
L'esempio che porti circa la sobrietà ne è la conferma.
Che certi luoghi e certe situazioni richiedano una certa sobrietà di modi e di aspetto non significa che chi non rispetti tale etichetta (o convenzione) sia automaticamente "discriminato", significa semplicemente che non rispettare tale regola è valutato negativamente.
Ed è cosa profondamente diversa dall'essere discriminati.
Discriminato è colui che si trova in una situazione di difetto rispetto a certe regole che altri hanno deciso e sulle quali non può influire e per questo subisce conseguenze negative.
Per questo si parla di discriminazioni basate sulle tendenze sessuali, sulle idee politiche, sulla razza o sulle condizioni sociali.
Faccio un esempio a scanso di equivoci.
Se tu ti presenti a una sessione d'esame di laurea vestita con un completino sgargiante ed appariscente, il professore potrà valutare negativamente tale tua scelta perchè non ritiene questa ostentazione consona alla situazione.
E' un discorso che ha un senso (discutibile) ma ce l'ha.
Tu avendo a disposizione trenta vestiti ne avresti potuto scegliere uno più sobrio ma non l'hai fatto.
Dove sta la discriminazione?
Nella tua scelta?
Credi forse allora che la libertà sia imporre al mondo sempre e comunque le proprie scelte?
Caso due.
Si presenta alla sessione di laurea un assistente valido e preparato però vestito in modo un po' sciatto perchè ha due vestiti nell'armadio (uno estate primavera e uno autunno inverno).
Questo a causa di difficili condizioni economiche sue e della famiglia.
Se il professore lo richiama per questo o gliene fa derivare conseguenze negative, secondo me, compie un atto in senso lato discriminatorio.
Non perchè penso che chi è più povero valga più di uno che è ricco ma perchè così si penalizza una persona per qualcosa che non dipende da lui (così come per l'orientamento sessuale, la razza o le condizoni fisiche).
Per questo ritengo, come già detto, fuori luogo ricorrere a certi concetti che tu usi.
Non perchè ce l'ho con te ma perchè penso questo.
Quanto alla tua "follia" e "coraggio" di "essere diversa dagli altri" "senza nasconderlo", davvero non capisco da dove ti venga questa certezza, secondo me sei una persona molto ordinaria ed hai una concezione della trasgressione molto nella norma...
Medea, o Serena se preferisci.. come ho già detto -e confermo- a me piace leggerti; come già detto -e confermo- mi sei simpatica; come già detto -e confermo- ti credo.
Però, cazzo, a parte l'egocentrismo che anche tu sai di avere ma che non mi sembra sia in forma patologica, tu hai esagerato dicendo di esser stata discriminata. Sei vittima di un'ingiustizia, è vero, come è anche vero che all'inizio avevi descritto la situazione in modo diverso, omettendo cose che fanno pendere l'ago della bilancia troppo a tuo favore. Sei stata troppo di parte, ammettilo.
Quindi, se ti becchi commenti/opinioni/giudizi che non ti aggradano o consolano perchè diversi da quelli che ti aspettavi, ci devi stare. E ci devi stare per il semplice fatto che, raccontando certe cose su di un forum, ti sei esposta consapevolmente a certe cose. Comunque, leggendoti, so anche che normalmente reagisci diversamente ai commenti ostili. Non so se cerchi di esser compatita.. ma siccome non sei fessa sai pure quanto valga la commiserazione virtuale: zero, o ancora meno.
Chi ti legge può darti un'opinione positiva o negativa, e voglio sperare non sia influenzata dalla simpatia o meno verso di te: per quanto mi riguarda, non mi pongo problemi a dirti le cose in faccia. E se qualcuno non ti crede, cosa te ne importa? Però non vediamola come una caccia alle streghe, perchè nessuno ti ha obbligata a scrivere cose tue personali in rete.
Quindi.. calma, aplomb, e manda giù l'incazzatura con dello champagne, magari un Dom Perignon.
Bonne chance.
[QUOTE=mat612000;873230]Io continuo a insistere su come ti sfugga in realt
Vabbè Medea: come dicono a Roma te la suoni e te la canti...è inutile cercare di avere un confronto.
Ti attribuisci i meriti e i titoli da sola, valuti le opere degli altri e scegli tu chi valuta oggettivamente e chi è invidioso (di cosa poi)...che senso ha discutere?
Statte bbuono.
maira, potrebbe anche averlo fatto
edit: che fastidio questi post invertiti!
beh certo... se poi lo dice lei sicuramente è una fredda valutazione esente da coinvolgimenti emotivi...
è un po' come chiedere alla moglie tradita un parere sulla moralità dell'amante del marito...
[quote=maira*;873358]mi spiace ma nn sono d'accordo...in Italia le cose vanno a rotoli proprio xch
Si Mat, può essere anche un'insalatiera di cazzate....rimane il fatto che potrebbe non essere così e tu, come altri, non avete nemmeno preso in considerazione questa ipotesi. Perchè è Medea immagino.
Se avessi preso il tutto con il beneficio del dubbio, tu come altri eh, magari sarebbe venuta fuori una discreta discussione....perchè immagino che anche qui tanti, chi per i soldi, chi per i genitori, chi perchè è mancino, siano stati discriminati. Per un posto di lavoro o magari sul lavoro stesso se si ha avuto la fortuna (ed il merito) di farsi assumere...
Se non ti piace "discriminare", usiamo "valutati a cazzo e non per meriti".
E' su questo che (finalmente) sposterei la discussione. A chi è capitato?
A me si, la variante rispetto al racconto di Medea sta nel fatto che è stato fatto perchè mio padre era uno di quelli che avevano un peso dove lavoro. E nessuno ha tenuto conto che sono stato uno dei pochi "figli di" a fare i test di ammissione. E nessuno ha notato che li ho passati a punteggio pieno. E nessuno ha notato che la prima volta che questa azienda mi ha chiamato ho rifiutato. E nessuno ha notato che mio padre ha saputo del mio colloquio solo dopo che ho firmato l'impegnativa.
Era molto più facile dire che ero li perchè mi ci avevano messo.
Capita....mi ci è voluuto un bel pò per mettermi a pari e fa incazzare da bestia.
ho letto più o meno tutto.
Ero sinceramente preoccupato dopo aver letto i primi post, ma non è possibile, dicevo fra me e me, che questa spara sta marea di cazzate, e c'è pure gente che le dà corda?
Si perchè, al di là del fatto che quello che racconta sia vero o no, il punto non è questo.
Il punto l'ha colto evil quando ha detto che se lo stesso post l'avesse fatto qualcun altro non avremmo letto gli stessi reply.
Sacrosanto.
E' discriminazione questa? Ovviamente no. Ognuno raccoglie ciò che semina.
E Medeacosa non è altro che quello che tecnicamente viene definito un "attention whore".
Una con seri problemi in testa, una che non ha qualche complesso, ha un'intera orchestra in testa [cit.] che non perde occasione di farci sapere che è la più figa, più ricca, più intelligente, più discriminata.
Un bel machiteseincula no? Continuate a darle corda mi raccomando.
Il concetto di "merito" è molto soggettivo e può non inerire semplicemente e solo il mero possesso di capacità ed abilità tecniche in un determinato campo ma anche il rispetto coerente di determinati principi e valori (soprattutto nella loro manifestazione esteriore), cioè l'appartenenza ad una ben specifica categoria di persone, nonchè determinate condizioni economiche entro certi limiti, almeno secondo l'opinione di alcuni.
Io sono fortemente favorevole alla discriminazione per tipologia di persona (anche perchè certe mansioni richiedono una vera vocazione per essere svolte con efficacia/efficienza), a parità di capacità/abilità tecniche e nei limiti di una certa fascia di reddito complessivo, rappresentato da una formula matematica che rispecchi le condizioni economiche e patrimoniali del soggetto.
Chiudiamo va.