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Quando Gianroberto Casaleggio diceva: "Se M5s si allea col Pd, mi dimetto"
"Impraticabile". Così, nel 2013, il fondatore del Movimento 5 Stelle considerava un'alleanza con il Pd. Nell'intervista rilasciata a Gianluigi Nuzzi, Gianroberto Casaleggio chiudeva ogni porta ad un accordo politico con il Partito Democratico. Cosa che, a distanza di 6 anni, si è realizzata
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Sono peggio di renzi
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Quello dei 5 stelle era un movimento che, per come si era formato e per le idee che portava avanti, poteva stare solo all'opposizione. Non gli si addicevano responsabilità di governo, necessarie alleanze, compromessi, giochini di potere. E così questi baldi ragazzotti, ignoranti, impreparati, parolai si sono bruciati. Purtroppo per un gioco infame e prepotente sono ancora incredibilmente sovradimensionati in parlamento, ancora primo partito italiano! Cose che accadono in Italia, dove sono state impedite nuove elezioni, dove abbiamo un presidente che appoggia queste evidenti ingiustizie.
Una ragione per vivere
Sta cosa del complottismo ormai è diventata un obbligo morale, un imperativo categorico, una necessità vitale. Se non tiri fuori un complotto per qualunque cosa ti infastidisca non sei nessuno.
Esempi.
Salta fuori la pandemia del coronavirus?
Sciocchezze, sono i poteri forti, le elites che tramano nell'ombra, che vogliono soggiogarci togliendoci libertà e lucidità di pensiero per ridurci ad automi obbedienti ai loro sporchi voleri invece che uomini liberi che denunciano i complotti.
C'è una esplosione assurda in Libano?
I poteri forti vogliono destabilizzare quel paese, notoriamente uno dei paesi più stabili e solidi del sistema solare.
Arrivano i migranti africani?
Questa è facile: c'è il Piano Kalergi per annullare i popoli e le patrie e cioè sostituire i primi col meticciato e distruggere le seconde in favore di un governo mondiale in mano ai soliti poteri occulti.
Le piramidi?
Fatte dagli extraterrestri (lo dice pure Elon Musk).
Scoppia una rivolta per un motivo qualunque, in un posto qualunque a piacere sul pianeta?
Soros, basta la parola.
C'è troppo caldo? Troppo freddo? Bombe d'acqua? Frane, terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche e cutanee?
Sono gli effetti delle scie chimiche a loro volta inventate dai poteri forti per dominare la popolazione mondiale e ridurla, al solito, in schiavitù.
Ci sono i ragazzetti che sono tutti preoccupati per il troppo caldo, il troppo freddo e le bombe d'acqua?
Sono pagati dalle multinazionali che speculano sul Green Deal.
Esce fuori che un pugno di marpioni deputati della Repubblica si pigliano l'"elemosina" dei 600 euro di bonus?
E' una manovra, un complotto, dei 5S (noti complottisti peraltro) per vincere al referendum sulla riduzione del numero di parlamentari.
E' finita la birra in frigo?
Complotto della CocaCola.
Non trovi parcheggio in seconda fila in centro?
Una manovra del sindaco della tua città che vuole impedirti il libero esercizio della libertà di posteggio e ridurti alla schiavitù delle strisce blu.
Sei morto?
La prova provata che i complotti sono veri perché hanno eliminato un pericoloso testimone che conosce la Verità.
Alla fine credo che il complottismo abbia una utilità sociale da non sottovalutare:
aiuta a darsi una spiegazione per il fatto di morire.
Il che equivale, se ci pensate bene, ad avere una ragione per cui vivere.
TROVARE UNA RAGIONE DI VITA NEL COMPLOTTISMO -
di Turi Comito
Hai dimenticato Bill Gates....
Lo sapevi che le finestre (WINDOW) della metropolitana di Berlino sono ricoperte da un adesivo con molte immagini del
la Porta (GATES) di Brandenburgo?
mica bruscolini... :mmh?:
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"impedite" nuove elezioni :rotfl:
ma la Costituzione, che come insegnante di storia - ed educazione civica - dovresti conoscere a menadito ?
il Parlamento si rinnova ogni 5 anni; se - e solo se - manca una maggioranza, il PdR deve sciogliere le camere;
e non quando un bischero decide che in quel momento gli conviene, perché i sondaggi gli dicono che avrebbe più voti; fosse così, staremmo freschi... ogni sondaggio autorizzerebbe a mandare il paese ad elezioni :asd:
poi, sarebbero le "ingiustizie" appoggiate dal PdR ?
il colmo, però, è se queste cose le dice uno che ha votato "no" alla riforma di Renzi, che voleva esattamente impedire cambi di maggioranza nella stessa legislatura;
stava antipatico Renzi ? benissimo; ora però vige la famosa legge del Menga,
Veramente il bischero non aveva il favore dei sondaggi. Ma ha vinto le elezioni europee con il 33% dei voti. Quindi un mutamento, di fatto, dello scenario politico che il PdR ha volutamente e colpevolemente ignorato.
E' vero che le elezioni politiche ci sono ogni 5 anni, ma è anche vero che in una democrazia si DEVE prendere atto della situazione politica reale nella nazione scaturita da nuove elezioni (in questo caso le europee).
Di fatto, il PdR ha effettuato una cosiddetta manovra di "palazzo" creando un governo con l'unico scopo di impedire che il mutato quadro politico nella nazione - dopo le elezioni europee - si tramutasse anche in un nuovo parlamento. Cioè ha dato vita a un governo con l'unico scopo di impedire che la nuova maggioranza politica nella nazione diventasse anche maggioranza politica nel parlamento.
Per quanto riguarda Renzi hai detto delle idiozie tipiche del tuo QI. Renzi voleva abolire il Senato e voleva il blocco delle preferenze con le nomine dei parlamentari da parte del segretario di un partito. Di fatto, con una camera sola e con i parlamentari nominati dal seretario di un partito, Renzi voleva il pieno controllo del Parlamento, eliminando il doppio voto di Camera e Senato, in modo tale che potesse fare le leggi che voleva lui e farle approvare velocemente da una pattuglia di parlamentari di sua nomina. Una specie di dittatura mascherata.
Questo lo avevano capito tutti...tranne gli idioti, ovviamente. :mmh?:
Mettere insieme la cocacola con i clandestini la dice lunga su questo Turi Comito...un emerito imbecille.
Non esistono "complotti". Esistono invece precisi piani o progetti politici. E quello di riempire l'Italia di clandestini è un preciso progetto politico che ha uno scopo ben preciso.
Per quanto riguarda la pandemia e altre cazzate che il tuo amichetto ha tirato in ballo...una persona intelligente si chiederebbe: "Come mai l'Italia è l'unica nazione in cui persiste ancora lo stato di emergenza che permette al PdC di avere pieni poteri?"
Domande intelligenti che una persona intelligente si pone.
Ma devo prendere atto che tra le persone intelligenti non c'è questo Turi Comito...e nemmeno chi lo cita pensando di dire una cosa intelligente.
Fai miglior figura quando ti limiti alle tue battutine di una riga.
Ecco...rimani su quelle. Perchè ogni volta che scrivi più di una riga ed esci dai tuoi limiti, si evidenzia il tuo...ehm...QI. :mmh?:
Questo Di Maio ai tempi di Alfano.
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Ora che, invece, indagati sono loro - i ministri del governo e anche Conte sono indagati per strage - fanno finta di niente. :mmh?:
Giuseppe Conte e mezza squadra di governo hanno ricevuto gli avvisi di garanzia per la gestione dell’emergenza coronavirus. Intanto si è già scatenato il solito dibattito tra garantisti e giustizialisti. A quest’ultima categoria appartengono i 5 Stelle, che però ci hanno abituato a repentini cambi di idea a seconda di chi riceve l’avviso di garanzia: se a riceverlo sono avversari politici, allora si urla immediatamente allo scandalo ed alle dimissioni, ma se invece sono il premier e i propri ministri, allora la risposta è il silenzio assoluto.
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Di Maio: “Col partito di Bibbiano, col partito che toglieva i bambini alle famiglie con l’elettroshock per venderseli, non voglio avere nulla a che fare”.
Così, affinché sia chiaro: il PD ha ritirato le azioni legali contro frasi come questa, sull’altare del matrimonio con il #M5S
quando ha rotto coi 5S le elezioni europee c'erano già state, quindi Salvini contava di ottenere quel risultato; e in grande misura ha voluto lui la rottura, proprio per incassare quel ribaltamento di percentuali con l'alleato di governo;
a riprova, il voltafaccia su v.d Leyen: prima festeggiata, perché ha scalzato la candidatura del socialista olandese Timmermans; poi, pietra dello scandalo quando votata dal M5S;
nessuna censura morale; la politica è anche questo; ma se giochi come Sergio Brio o Pasquale Bruno poi non ti puoi lagnare di una spinterella, fare il tuffatore e chiedere rigori ogni due per tre;
certo: il mutamento è stato che il M5S ha cambiato direzione, perché ha valutato che la Lega ne stesse usurpando la capacità politica;Citazione:
Quindi un mutamento, di fatto, dello scenario politico che il PdR ha volutamente e colpevolemente ignorato.
eh no; non funziona così;Citazione:
E' vero che le elezioni politiche ci sono ogni 5 anni, ma è anche vero che in una democrazia si DEVE prendere atto della situazione politica reale nella nazione scaturita da nuove elezioni (in questo caso le europee).
questo ragionamento sarebbe ammissibile nel caso in cui fosse passata la riforma Renzi, con la quale le coalizioni sarebbero state vincolate al mandato pre-elettorale;
è in quel caso che il mutamento di scenario politico - sempre in ragione del venir meno della maggioranza - può implicare quel DEVE che sostieni;
ma - a parte il dettato costituzionale attuale - è proprio la sostanza politica a smentirti; infatti, l'alleanza giallo-verde si è determinata esattamente nel tradimento del mandato, e di entrambe le formazioni, visto che sia il M5S, sia la Lega, avevano chiesto e ricevuto i loro voti proclamando che mai si sarebbero alleati;
non è che si può rivendicare la libertà di manovra del regime parlamentare quando torna comodo, tradendo il mandato degli elettori, e poi far valere un principio di premiership se le cose si mettono in modo indesiderato;
non esiste un "di fatto", se non nei tuoi desideri;Citazione:
Di fatto, il PdR ha effettuato una cosiddetta manovra di "palazzo" creando un governo con l'unico scopo di impedire che il mutato quadro politico nella nazione - dopo le elezioni europee - si tramutasse anche in un nuovo parlamento. Cioè ha dato vita a un governo con l'unico scopo di impedire che la nuova maggioranza politica nella nazione diventasse anche maggioranza politica nel parlamento.
seguendo la tua logica, Mattarella avrebbe dovuto anche impedire la stessa formazione del governo giallo-verde, avvenuta ai aperto tradimento dei rispettivi mandati elettorali;
quel "di fatto", benché non sancito in Costituzione, avrebbe avuto una parvenza di senso politico sostanziale se M5S e Lega avessero proclamato in campagna elettorale di volersi alleare e preso i loro voti su quella base programmatica;
io avrò anche il QI di un idiota, ma a te sfugge che con quella legge le stesse prerogative di potere dell'esecutivo sarebbero valse per chiunque avesse conseguito un'importante maggioranza relativa, per primo il tuo bollito di riferimento;Citazione:
Per quanto riguarda Renzi hai detto delle idiozie tipiche del tuo QI. Renzi voleva abolire il Senato e voleva il blocco delle preferenze con le nomine dei parlamentari da parte del segretario di un partito. Di fatto, con una camera sola e con i parlamentari nominati dal seretario di un partito, Renzi voleva il pieno controllo del Parlamento, eliminando il doppio voto di Camera e Senato, in modo tale che potesse fare le leggi che voleva lui e farle approvare velocemente da una pattuglia di parlamentari di sua nomina. Una specie di dittatura mascherata.
Questo lo avevano capito tutti...tranne gli idioti, ovviamente. :mmh?:
in realtà, l'idiozia è stata esattamente quella della dirigenza delle destre, al cui pensiero ti uniformi: in odio a Renzi si sono opposte a quella riforma di esecutivo "forte" che la stessa destra perseguiva dal '94 - l'anti-ribaltone e la coalizione blindata, ecc... - e su cui erano sostanzialmente d'accordo; soprattutto Meloni, visto che la riforma prevedeva un ritorno di determinate attribuzioni allo stato nazionale, a scapito dei centri di spesa regionali;
e quelle destre hanno realizzato una convergenza coi sinistri "puri", per pentirsene ora, che avrebbero quella maggioranza, o la possibilità di far pesare i propri voti in modo più pesante;
il che spiega anche l'idiozia del bollito, politico avventizio che ha ragionato secondo il suo wishful thinking da premier in pectore, non accorgendosi del cetriolo che Renzi gli ha appoggiato nel posteriore aprendo al Conte-bis;
questo succede quando ci si affida al centravanti di sfondamento bravo a segnare di testa, ma coi piedi a banana; palla a terra ti sbaglia il goal a porta vuota, mentre gli altri hanno l'Inzaghi del raddoppio nella finale di Atene, a cui basta uno spiraglio conquistato sul filo del fuorigioco per risultare decisivo e portare a casa la coppa :D
"impedite" nuove elezioni
ma la Costituzione, che come insegnante di storia - ed educazione civica - dovresti conoscere a menadito ?
il Parlamento si rinnova ogni 5 anni; se - e solo se - manca una maggioranza, il PdR deve sciogliere le camere;
e non quando un bischero decide che in quel momento gli conviene, perché i sondaggi gli dicono che avrebbe più voti; fosse così, staremmo freschi... ogni sondaggio autorizzerebbe a mandare il paese ad elezioni
Allora, se cani, gatti e topi si mettono d'accordo per dominare sul parlamento degli animali questo sarà perfettamente legale e costituzionale, ma allo stesso tempo folle per via delle ovvie conseguenze (gli animali lo farebbero solo per tornaconto personale), non solo! Cani, gatti e topi che hanno votato vedrebbero tradito il loro voto che non era certo previsto andasse a favorire i nemici storici. Questo principio è SEMPRE VALIDO SEMPRE VALIDO qualsiasi gruppo di destra o sinistra si allei con gruppi disomogenei. Non essendoci stata la maggioranza richiesta all'epoca (il centrodestra non ci arrivò per poco) occorreva al limite formare un governo a tempo per poi arrivare a nuove elezioni. Principio quindi per me valido anche quando governarono insieme Lega e Stellati (giustamente FDI si dichiarò fuori). Questo seppure esistesse un contratto stipulato prima. Era anche quello un governo che NON DOVEVA ESSERE STABILITO. Ma qui sono carenti come è ovvio le leggi esistenti.
sbagliato:
per ora, il sistema parlamentare vieta il cd. mandato imperativo:
ogni parlamentare rappresenta il popolo italiano nel suo complesso, non la parte politica che lo ha eletto, e senza vincolo di mandato;
la ratio di questa norma è quella di evitare che un gruppo politico faccia pressioni sulla coscienza dell'eletto, inducendolo a scelte che non farebbe in piena coscienza per mantenere il suo posto;
ovviamente, si tratta di una norma pensata nel 1946, e in quel clima, con quel set di problemi ereditati dalla dittatura;
si può rivedere, e io sarei d'accordo; ma ogni sistema deve avere i suoi checks & balances, meccanismi di garanzia;
nello specifico, quel principio che tu ritieni sempre valido, in maiuscolo e ripetuto, è quello della riforma Renzi; hai votato contro ? giustamente, avendo prevalso il tuo voto è rimasto il principio parlamentare:
una volta eletti, liberi tutti di votare maggioranze diverse da quelle annunciate o cambiare casacca, se lo si ritiene politicamente giustificato o opportuno;
e, la stessa bocciatura della riforma Renzi, va anche doverosamente letta come un indicazione per il proporzionalismo, dato che quel referendum proponeva un rafforzamento del principio maggioritario;
a rigor di logica costituzionale, il PdR dovrebbe - almeno per un congruo periodo di tempo - eccepire su eventuali leggi di tipo maggioritario, visto il risultato del referendum.
una volta eletti, liberi tutti di votare maggioranze diverse da quelle annunciate o cambiare casacca, se lo si ritiene politicamente giustificato o opportuno;
Bene, a quanto pare tu giustifichi il tradimento del popolo che vota. A questo punto allora è inutile pure andarci a votare, visto che le conseguenze del nostro voto saranno imprevedibili e andare decisamente contro quello che volevamo esprimendo il voto stesso. Ma del resto è quello che puntualmente accade, da qualche anno in qua. Per cui sto seriamente riflettendo di non perdere più tempo in futuro nel recarmi alle urne, a meno di non voler premiare chi si è mantenuto coerente con le proprie idee.
non io, ma la Costituzione, e non è un "tradimento", ma la tutela della libertà del parlamentare rispetto alle segreterie di partito, in un sistema che - sempre per scelta originaria - non regola la disciplina interna dei partiti;
prevedere un assoggettamento del parlamentare al gruppo politico implica una normativa con cui lo stato esercita un'ingerenza e un controllo nei meccanismi democratici interni ai partiti stessi; un partito-di-proprietà come Forza Italia, la cui leadership non è contendibile, o come il M5S, con quelle procedure di voto sulla rete, la piattaforma Rousseau, Casaleggio, ecc... sarebbe impresentabile, perché avresti parlamentari assoggettati per legge ad un dominus sottratto a qualsiasi vaglio democratico;
ripeto: io sono più che d'accordo nel cambiare il sistema; ma questo va fatto - appunto - come sistema, con una riforma, più o meno come quella che tu, invece, non hai voluto; il che è paradossale; ti lagni che la Costituzione - non io - consenta il cambio di partito o maggioranza, ma hai bocciato la riforma che avrebbe posto fine a questa prassi.
se permetti. il popolo che vota, in un modo o nell'altro, per una sua parte maggiore o minore, vede sempre e comunque "in parte" disattese le proprie aspettative, per il semplice fatto che esiste un principio, quello maggioritario, per cui gli uomini che sostanziano le istituzioni, in ogni momento storico, in ogni legislatura, sono quelli che rispondono al voto di una "parte" dell'elettorato e non di tutti coloro che votano. questo è il sistema italiano. ora, se a urne "chiuse" si verifica un contesto tale per cui è necessario adottare scelte "tali" che non possono essere "adottate" da uomini di partito, a causa di un senso di responsabilità e di competenza che esclude sempre da parte dei politici, la possibilità di agire in quel senso, allora hai uno come conte, che è un tecnico, e che quindi possiede "competenze" che non hanno i politici di professione, ed anche un proprio senso di responsabilità, che è quello di un non/politico che, in quanto tale, non potrebbe temere di scontentare il proprio elettorato, perché quest'ultimo non c'è, per quello che riguarda sempre conte.
si. ti sei chiesto perché?
ecco. questo mi pare voglia dire l'espressione "pieni poteri".
ma esistono ancora "delle idee"?
Mi rinfreschi la memoria sulla riforma di Renzi, io ricordo solo che voleva abolire il Senato e in qualche modo portare avanti la revisione di alcuni passi della Costituzione. Ti riferisci comunque al referendum che perse nel 2016, mi pare. Ma non ricordo affatto che trattasse di certi meccanismi da adottare nel funzionamento dei partiti politici.
si. allora su renzi mi permetterei di dire che, pur essendo stato presidente, tra leopolda, nazareno e progetti di "riforma" ovviamente "condivisi" con l'allora pdl, lo stesso renzi non abbia guadagnato molto seguito ma che anzi, al contrario, abbia portato il pd ai livelli dell'udc e dell'udeur di allora. cioè mi pare che, se oggi il pd è quello che è, lo si debba proprio ad una assenza sostanziale di contenuti. poi della riforma costituzionale mi pare di capire che, se non è passata, allora vuol dire che non era necessaria. e questo perché il mezzo, peraltro "collaudato", per rimediare a quella che alcuni, nei decenni passati, definivano "lentocrazia", cioè "pastoie", "farraginosità", lentezze nell'adottare deliberazioni, mi pare sia sempre il c.d. "governo tecnico", che al momento mi pare che si dica "pieni poteri".
il referendum non lo ricordo, e neanche so bene se fosse sul sistema elettorale o proprio su parte della costituzione. me la rinfreschi adesso tu la memoria?
Veramente stavo chiedendo ad Axe, che mi parlava della riforma di Renzi, la quale avrebbe trattato su certi meccanismi nelle coalizioni di governo, cosa che assolutamente non ricordo né ho ritrovato adesso. Di certo, Sandor, i governi "tecnici" da noi non sono stati mai puramente "tecnici"...
allora, nella riforma c'era esattamente un meccanismo per bloccare le coalizioni pre-elettorali, con un premio di maggioranza a quelle, ovviamente vincolato alla tenuta della coalizione stessa, con l'idea: la sera delle elezioni si sa chi governerà per i prossimi 5 anni, punto; maggioritario ed esecutivo "forte";
poi, c'era il recupero di alcune attribuzioni allo stato centrale in materia di sanità, scuola e PA, in contrasto a poteri regionali, per via degli sprechi generati dalla moltiplicazione dei centri di spesa;
poi c'era la fine del bicameralismo perfetto, con l'abolizione del Senato, da trasformare in camera delle regioni, con attribuzioni distinte; l'intento era la fine delle ambiguità nel rimbalzo della doppia lettura e di maggioranze diverse, rallentamenti nelle procedure, ecc...
la questione vincolo di mandato e disciplina dei partiti è una cosa a parte, una vera riforma di principi fondamentali, che avrebbe richiesto un dibattito più approfondito;
ma la disposizione di "esecutivo forte" implicava necessariamente anche una risoluzione di quel punto, perché nel momento in cui si fosse attribuito un rango costituzionale alla nozione di "coalizione", bloccata, quindi con un rapporto gerarchico più strutturato tra segreterie dei relativi partiti e rappresentanti eletti, inibiti all'esercizio pieno di alcune libertà/facoltà - votare in modo difforme, magari alla fiducia, far cadere il governo, ecc... - il problema di come si originano le scelte di partito sarebbe divenuto essenziale;
poniamo il caso che tu abbia una capacità di consenso nella tua area, e ti candidi con un partito "nazionale" di tipo personale, come Forza Italia, dominato da un miliardario proprietario, che ti ha candidato di sua iniziativa e che delinea un programma non sottoposto a voto congressuale, dove c'è una semplice acclamazione del leader; questo è avvenuto nel caso di FI, e, nella sostanza, col M5S;
ad un certo punto, spinto da suoi interessi o da pressioni della società civile, il leader decide una svolta federalista accentuata, fiscale, amministrativa, che contrasta con la tua visione "nazionale", che è stata il presupposto politico della tua adesione a quel partito;
ora, col vincolo di mandato, e senza una procedura di contendibilità della leadership - un congresso in cui si discute e decide un programma - il leader potrebbe semplicemente far valere il suo diritto ad esautorarti e far subentrare il primo dei non eletti al tuo posto, che si suppone fedele;
ma i voti li hai presi tu, da elettori che hanno espresso fiducia alla tua persona e alle tue posizioni, non a quelle del Pincopalla primo dei non eletti;
il punto è che a coalizioni bloccate deve necessariamente corrispondere una garanzia di processo decisionale democratico - congresso di iscritti, discussione del programma, voto, leadership contendibile, ecc... - e programma anch'esso in qualche modo vincolato;
questa è la questione che Mattarella ha sollevato - non in modo imperativo, ma come moral suasion - sulla questione Savona all'economia;
cioè, nella sostanza, l'inedita alleanza giallo-verde - non dichiarata, anzi, negata in campagna elettorale - ha creato una maggioranza propensa a rotture con l'UE che non figurava nei programmi, esattamente come l'alleanza eterogenea che si è formata; col che, si sarebbe offerta la capacità alle segreterie di Lega e M5S la capacità di un vero e proprio mutamento di equilibri storici, non discusso e presentato all'elettorato;
perché il M5S non programmava di andare al governo, quindi non aveva proposto un piano operativo, e la Lega aveva chiesto voti in un quadro di centro-destra moderato, vincolato all'europeismo di Forza Italia, senza rotture su questo punto;
correttamente, Mattarella ha eccepito: se si vuole uscire dall'euro o dall'UE, e/o cambiare in modo radicale la collocazione internazionale dell'Italia è legittimo; ma si dichiara in campagna elettorale, si chiedono i voti per quella politica, e se si vince poi si procede.
sarà un governo guidato da un soggetto non appartenente a formazioni politiche, che non ha ricevuto un mandato elettorale, bensì un incarico dal PdR in ragione di circostanze eccezionali di necessità e stallo politico;
correttamente, Turbo considera che ogni tecnico adotta comunque scelte di tipo politico;
andrebbe anche rammentato che ogni governo "tecnico" deve pur sempre ottenere la fiducia parlamentare, e quindi della politica; non è un colpo di stato del PdR;
per dire, Monti è stato votato da tutti, tranne la Lega, che però a quell'epoca era al 3%, quindi ininfluente, e perciò anche non-responsabile;
cioè, per capirci, la sua opposizione non implicava farsi carico delle conseguenze di una mancata maggioranza.
Se non erro, in mancanza di un accordo fra partiti per poter formare un nuovo governo, se si vogliono evitare elezioni anticipate, si cerca un accordo per un governo transitorio NON POLITICO in attesa di trovare un accordo o eventualmente per avere tempo al fine di preparare il voto. Di fatto questo governo "tecnico" che dovrebbe essere formato da esperti nei vari campi non iscritti ai partiti, non risulta mai neutrale ma riflette comunque le tendenze in campo.
per rispondere sia ad axe che a turbo.
governo tecnico non è propriamente come dire "governo balneare". cioè si parla di circostanze "eccezionali" e non di "ordinaria amministrazione". questo vuol dire che i "tempi" di un governo tecnico sono, quasi "per definizione", da "definire". ad esempio nel caso dell'emergenza che si vive oggi, governo tecnico sta per governo che esiste per provvedere ad una situazione che non si sa quanto durerà e che impone l'adozione di provvedimenti eccezionali, i quali possono riguardare o la situazione economica oppure come oggi, la situazione "sanitaria". ricordo relativamente al primo aspetto i governi dini, amato, ciampi. con riferimento alla seconda oltre al governo conte, cioè quello attuale, mi viene da fare un paragone con la situazione del '92/'93, che era quella che era, cioè a dir poco "critica", anche se non a causa di motivi di "salute", ma a causa di motivi di ordine pubblico, comunque simili negli effetti agli attuali motivi. cioè in entrambi i casi si parla di "pericolo per la sopravvivenza" dell'ordine democratico, cioè del nostro "ordine pubblico", a causa di situazioni che lo mettono in qualche modo in "pericolo".
Va bene tutto, ma esistono degli spropositi che indicano chiaramente come nel sistema ci sia qualcosa che non va (eufemismo). Metti caso che io sia un elettore pentastellato. Il segretario del mio partito (non un esponente qualsiasi) parla del PD come "il partito di Bibbiano". Capisci cosa significa un'affermazione del genere? Neanche Salvini e Meloni si sono spinti a tanto. Io condivido l'affermazione per cui nego ogni possibilità di accordo col PD. Poco tempo dopo mi ritrovo l'alleanza di governo coi bibbianesi.
Allora, non è che tu, segretario di partito, possa affermare tutto e il contrario di tutto. Altrimenti è finita la democrazia, mi pare evidente. Altra cosa è quando esistono delle questioni di principio, per cui la libertà di espressione nel partito dovrebbe essere sacra. Metti caso che io, deputato di FDI, debba votare su alcune restrizioni sul diritto d'aborto. Il mio partito è favorevole alle restrizioni, io no. Lì devo avere libertà di scelta, perché entrano in ballo problematiche al di fuori della politica. Ma si tratta di questioni circoscritte.
non ho capito la storia di bibbiano, ma mi pare che come c'è il pd bibbianese, o fiorentino, o senese, c'era anche il pdl arcorese, milanese, sanbabilino, ecc. poi la lega ha anche essa i suoi comuni. non ho capito perché bibbiano rappresenterebbe un "problema". sarà perché non sto seguendo le presenti vicende. ma penso che se ne possa "fare a meno", arrivati a un certo punto. e grazie a dio non vivo "peggio" perché non mi interessa la "politica".
si. allora sull'aborto, se combini le disposizioni che, da un lato tutelano la madre che abortisce, e dall'altro l'obiezione di coscienza del medico, hai come risultato che in definitiva non cambia la situazione rispetto al 1970. e questo perché le donne che hanno una certa "vita sessuale", che le porta ad abortire, continuano a farlo senza per questo rivolgersi ad un medico, che comunque non realizzerebbe l'aborto, e quindi non solo non vengono assistite in strutture pubbliche a termini di legge, ma continuano o a farlo da "sole", oppure a rivolgersi a medici che però nel privato possono fare qualunque cosa, perché non "soggetti" a controlli. e siamo sempre là. poi le questioni come l'aborto sono ovviamente già abbondantemente disciplinate. sui segretari di partito mi pare che il linguaggio comune sia già abbastanza demenziale (coglionate tipo "atrejiu" o le già ricordate "leopolda" o "nazareno") per consentire al segretario di partito in questione di non preoccuparsi troppo delle "conseguenze" di quello che "dice".
sai, una polemica verbale ad iniziativa personale non è un atto di indirizzo politico; soprattutto in un quadro in cui tali atti non sono istituzionalizzati, per scelta, come non lo sono gli stessi partiti; nel senso che il loro funzionamento interno non è disciplinato;
molto peggio di "Bibbiano" fu il proposito di mettere in stato di accusa lo stesso Mattarella, immediatamente seguito dal dietro-front;
se poi pensiamo a tutte le diatribe nord-sud, con una parte essenziale del leghismo che attacca frontalmente e quotidianamente le prospettive politiche dell'elettorato 5S, quasi tutto meridionale, e buona parte di quello FdI, sulla questione delle autonomie,ti ritrovi su questioni di robusta sostanza politica, ben diversa dalla polemica su Bibbiano, che riguarda solo l'iniziativa del leader Di Maio, anche se fa scena;
non è che gli elettori 5S siano stati chiamati a votare su quel tema, col sottinteso di considerare il PD un partito di ladri di bambini;
beh, no; a me non pare affatto evidente;Citazione:
Allora, non è che tu, segretario di partito, possa affermare tutto e il contrario di tutto. Altrimenti è finita la democrazia, mi pare evidente.
la democrazia si valuta nel momento in cui scegli - o non scegli, ma voti - quel segretario, che è un incarico intuitu personae; è in quella fase che ti dovresti domandare: chi lo ha scelto questo, e come ?
un cittadino deve necessariamente valutare la differenza tra meccanismi di selezione delle leadership sulla base di una contendibilità, programmi, ecc...
se tu voti Berlusconi, o voti Fini, contando in quella alleanza, poi ti ritrovi la rottura e il secondo che dice: che fai, mi cacci ? ponendo la questione della contendibilità;
cioè, torna il punto:
o tu vuoi una disciplina, e allora la devi organizzare come sistema costituzionale, con tutte le garanzie e i contrappesi;
oppure mantieni un sistema di auto-determinazione del soggetto politico, col caveat prudenziale per il cittadino che aderisce e vota;
se oggi un meridionale votasse FdI, sul presupposto di un'alleanza con la Lega, starebbe alla sua personale valutazione di prudenza l'ipotesi che una Lega forte potrebbe essere in grado di forzare su questioni di autonomia fiscale e apprezzare in che effettiva misura Meloni sarebbe capace di comprendere le circostanze e far valere il suo peso; se non altro, in quel partito si fanno congressi e ci dovrebbero essere esponenti in grado di vigilare e suggerire;
ce n'era uno che apprezzavo in particolare, per moderazione, intelligenza e collocazione, un imprenditore piemontese, Crosetto, a lungo il n. 2; lui capiva certamente la politica e tutte le insidie, conosce perfettamente il sentiment del nord; purtroppo, si è dimesso ed è tornato a farsi i fatti suoi; brutto segnale...
esatto; infatti ogni riforma della disciplina di partito avrebbe escluso determinate questioni;Citazione:
Altra cosa è quando esistono delle questioni di principio, per cui la libertà di espressione nel partito dovrebbe essere sacra. Metti caso che io, deputato di FDI, debba votare su alcune restrizioni sul diritto d'aborto. Il mio partito è favorevole alle restrizioni, io no. Lì devo avere libertà di scelta, perché entrano in ballo problematiche al di fuori della politica. Ma si tratta di questioni circoscritte.
ma, fatta la legge, trovato l'inganno; se la sostanza del potere chiama altro, è impossibile arginare una defezione motivata; l'altro ieri, un amico che lavora col comune di Roma, in spiaggia mi raccontava degli accordi sottobanco tra PD e FdI, mozioni fatte presentare da un gruppo perché le votino altri e scritte assieme, al bar...
e io ridevo di fronte alla sua ingenuità nel raccontarmi di prassi che ho osservato di persona per decenni :asd:
l'ingenuità di questa classe politica pentastellata e affine sta nel pensare che la politica consista nell'essere eletti e acquisire un potere d'imperio, quando si tratta semplicemente di suggellare quanto si è stati capaci di negoziare preventivamente;
cioè, tu non fai il giudice monocratico in un processo, come credono i pentastellati e la maggior parte della ggente, per cui arrivi e comandi;
ma sei un avvocato che negozia una transazione in mezzo ad un bordello; se una ditta che dovrebbe farti un lavoro si mette in mezzo con un pretesto burocratico qualsiasi, magari suggerito da un terzo, non puoi fare nulla, ma la "colpa" è tua;
in effetti, la colpa è proprio tua, che ti sei avventurato a pilotare un 737 pensando che fosse facile come guidare una Punto; se non capisci gli equilibri economici e di potere sui quali vai ad intervenire, duri quanto un gatto sull'Aurelia;
puoi essere Marino, Raggi, Meloni o Zingaretti, chi ti pare, ma se arrivi e dici spacco tutto ! precetto tutti, Atac, Ama, municipale, ma hai contro il funzionariato comunale, i sindacati, gli interessi dei commercianti, ecc... tutti d'accordo da decenni, farai la fine proprio di Marino; una brava persona fatta fuori per due scontrini, poi rivelatisi legittimi;
puoi immaginare esproprio peggiore della democrazia ?
Quindicenne stuprata in spiaggia.
Fermati tre immigrati clandestini.
Sorpresa a Lignano mentre aspettava i suoi amici. A causa degli abusi prognosi di 15 giorni.
Ennesimo episodio di stupro compiuto da immigrati clandestini. Gli abusi sessuali ed episodi di violenza contro le donne - e non - avvengono ormai quotidianamente da quando questo governo ha aperto i porti all'invasione.
A coloro che parlano di "complottismo" dimostrando di non avere cervello, auguro vivamente di vivere esperienze edificanti.
Glielo auguro di tutto cuore. Magari gli piace.
La rabbia degli agenti di polizia: «I migranti ci prendono a sassate e noi dobbiamo stare zitti»
La situazione all’ex Caserma Serena di Treviso è incandescente. Prosegue il duro sfogo degli agenti di Polizia. Presi a botte e a sassate dai migranti, insultati e irrisi continuamente. Sono allo stremo. E avviliti, esasperati. Dopo settimane di continue ronde, insulti, minacce, botte e sassaiole, i poliziotti in servizio nel centro migranti si ribellano: la situazione è ormai fuori controllo nella città veneta, dove i migranti ospitati da settimane tempestano gli agenti. Il Sap, sindacato autonomo di polizia, che ha già levato la sua voce, torna di nuovo a ventilare una possibile clamorosa protesta “incisiva”. Perché così non può andare avanti: “Il livello di guardia è superato”. E da un pezzo.
L’ex Caserma Serena di Treviso è ormai diventato il più grande focolaio di Covid del Paese: con 260 contagi su 300 ospiti. Quasi quotidianamente si accendono risse e rivolte all’interno del centro di accoglienza. Il sindacato autonomo di polizia ha prodotto una nota ufficiale per far sentire la rabbia dei poliziotti di Treviso. Ma che poi è quella dei poliziotti tutti, che in varie parti del Paese sono in prima linea nel fronteggiare situazioni limite. “Siamo sfiniti dall’essere usati come guardiani di una struttura di richiedenti asilo che dall’interno tira sassi mentre sei di vigilanza. E tutto passa in sordina per non agitare gli animi”, alza la voce.