Originariamente Scritto da
sandor
carissimo ics. mi sento come dire "chiamato in causa". allora sento il dovere di "dire" la mia. allora sulle "violenze" alle "donne", notizia delle quali viene periodicamente "ripetuta" da "donne", direi che, se tu giovane donna reporter (:asd:), ovviamente "in carriera" e idealista quanto basta per "fare" carriera, ovviamente fregandotene di cose come "il sacrificio", la "modestia", il "pudore", "l'educazione", ecc., sulla base di un "distorto" senso di "indipendenza intellettuale" dài questo tipo di notizie, ovviamente "falsando la realtà", allora tu produci due "cose", in sostanza. primo: legittimi altre donne, che magari hanno i loro problemi, come d'altra parte ce li hanno tutti, ma non con altri che con sé stesse, a gridare "al lupo al lupo". secondo, nella falsa convinzione di poter nascondere a tutti gli altri i tuoi reali problemi, crei l'occasione buona per porti, tentando di dettare la "morale" ad altri, di fatto contro non solo la "morale sociale", ma soprattutto contro la legge, perché se dici cose che non sono di fatto "vere", cioè realmente accadute, ma invece dici "la tua", il che andrebbe anche bene, purché non avesse "conseguenze" su cose come l'"ordine pubblico", allora tu diffondi, come peraltro è più che noto, purtroppo, quel tipo di notizie che qualcuno "definisce" false e tendenziose, ovviamente citando le relative disposizioni del c.p. le quali, abrogate o no, stanno comunque là a dire che certe cose "andrebbero" evitate. allora ovviamente io non sono nessuno per "vietare" questo tipo di cose, anche perché me ne mancherebbe il "fegato". però in tutta onestà mi pare che i "magrebini" vengano a fare i "criminali" in italia, sia una semplice "scusa" che cadrebbe se l'autore della "violenza" fosse italiano. ecco, posso chiedere perché al giorno d'oggi costruire "notizie" su "molestatori" italiani è diventato "qualcosa" di meno "frequente"? (se vuoi ti dico "la mia").