Ti ringrazio Mag. Qua non si parla personalmente (ognuno ha la sua vita...compie le sue scelte...) Si cerca di avere un quadro d'insieme della situazione e, se possibile, intravedere vie d'uscita.
Ti ringrazio tanto, guarda. :)
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Si è pienamente liberi e responsabili, in famiglia, quando si ha rispetto dell'altro. Reciprocamente, Axe. Quando si fa gioco di squadra, come ha detto magnificamente Magiostrina. Non quando si compete. Non quando si ritiene una cosa più importante di un'altra. Le "decisioni" possono essere prese sia dal padre che dalla madre. Ognuno secondo il proprio carisma...
no, non c'è emergenza; perché tutta la storia è sempre stata una successione di emergenze, come dovresti aver studiato a scuola; tutti gli assetti di valori e potere sono stati costantemente sfidati e ribaltati, perché la società è per sua natura una condizione di conflitto permanente; questo, certamente, non impedisce te o me di preferire una soluzione o l'altra; ma parlare di emergenza è una sciocchezza, dato che ogni generazione vede come emergenza e degrado ciò che le generazioni successive considerano la normalità;
come sarebbe a dire che la vedovanza non è naturale ?
i figli vivono comunque nella società e incontrano tutto; anche il figlio maschio di una lesbica e della eventuale madre acquisita non viene certo pervertito nella sua natura; perché allora dovresti spiegare perché, da sempre, hai figli omosessuali cresciuti ed educati in famiglie eterosessuali come quelle che piacciono a te;Citazione:
Qua si esamina la questione nel suo complesso. Non i casi particolari dove si è costretti a crescere da soli. I figli, per crescere e maturare responsabilmente, hanno bisogno di rapportarsi con l'universo maschile e con quello femminile.
e non puoi condizionare gli equilibri interni più di tanto; non lo potresti nemmeno volendo; avrai passato non so quanto tempo ad argomentare - giustamente, concordo pienamente - il fallimento del comunismo nel voler condizionare gli aneliti delle persone alla libertà, di fare figli, di non farli, di professare una fede o altro, e ora ricadi nella stessa vana illusione;
oltretutto, è da irresponsabili voler ignorare la complessità degli istituti giuridici, affermando principi strampalati, anche se apparentemente sensati, senza capire che tutto è interdipendente quando vai a toccare un principio di ordine generale; tu perori il rispetto dell'autorità ? bene; e allora comincia a non sostituirti indebitamente ai giudici costituzionali farfugliando di cose di cui non sai nulla;
perché il risultato, alla fine sono questi paradossi, con cui ti sconfessi da solo; ricapitoliamo:
ti lamenti del declino dell'autorità, e parti dal genitore che contesta il professore, citi il papa e gli episodi di cronaca di cui leggiamo; bene
un padre aggredisce e picchia l'insegnante che ha dato un brutto voto o bocciato il figlio; succede spesso, e avrei anche spiegato i motivi di questa cosa;
ora, questo padre torna a casa dopo la sua bravata, ma tu, in nome del "carisma maschile di guida, regole e comportamenti", commenti così:
col paradosso per cui, una madre dotata di maggior buon senso - credo tutte le donne che ci sono qui - secondo la tua dottrina dei carismi dovrebbe astenersi da contraddire il marito e consentirgli di educare il figlio ad emularlo in quei comportamenti, perché il bacchiolo del marito è il sacro scettro carismatico dell'attitudine alla guida; perché è questo che affermi, secondo logica;Citazione:
Guai se la madre, per dire, in loro presenza, contesta apertamente il padre. O lo sminuisce in qualche modo. Questo, alla lunga, produce una devastazione esistenziale, in loro. Confusione e disorientamento. Che poi diventan difficili da recuperare....
difficile immaginare idiozia e contraddizione più palese;
quanti padri ci sono tra quegli ultras che ieri hanno devastato Roma, attaccato le FdO gratuitamente, senza nemmeno il pretesto, che so, di torti arbitrali o altro ? e quelli, secondo la tua ideologia, a casa dovrebbero esercitare il loro carisma di guida, di educatori ai valori, più di una madre ? eh, ma guai a contraddire il padre di fronte al figliolo; non sia mai che quello sia confuso su come picchiare il professore, oppure se col carabiniere sia più appropriato il coltello o la spranga :asd:
tu citi "il grande Ammaniti":
ma incarni esattamente il modello che Ammaniti censura; straparli di principi normativi, di costituzione, senza saperne nulla, proprio con la pretesa di far prevalere le tue affermazioni personali sulla conoscenza, che richiede studio e applicazione;
di fronte a dimostrazioni e a ciò che tu stesso avresti dovuto apprendere a scuola, fai finta di non capire e persegui una cupidigia di ignoranza difficile da credere; cadi continuamente in contraddizione e manipoli le idee per renderle congruenti alle tue fane:
escludo che Bauman possa parlare di "modello naturale"; nessun filosofo contemporaneo lo farebbe, perché il concetto di "naturale" è inutilizzabile, oramai da tre secoli;Citazione:
No! E' questo il punto che richiama Bauman: Il modello naturale è fondamentale. Sempre. In qualsiasi epoca.
L'Uomo, voglio dire, è fatto alla stessa maniera. Si relaziona e agisce nella vita avendo come base i rapporti familiari. Andandoli a contestare, spezzare, frammentare e spesso distruggere, si fa del male alla società intera. Nel suo complesso!
ma, senza mettermi a fare lezioni di filosofia, la tua contraddizione è palese, in termini: devi forse legiferare per indurre le persone a mangiare, avere una vita sessuale e dei figli, respirare ? certo che no, perché queste attitudini sono davvero "naturali";
ma se il modello di famiglia e carismi che piace a te fosse davvero naturale, tutti vi si conformerebbero spontaneamente, e non avresti alcun bisogno di normare, predicare; e infatti, la storia e la scienza - che tu pretendi di ignorare - dimostrano che la famiglia è sempre cambiata, e che l'essere umano è - per sua costituzione naturale, istintiva - un monogamo seriale; cioè dopo alcuni anni cambia partner, perché questa è stata la strategia evolutiva vincente, utile, dato che una prole geneticamente diversa garantisce una maggior probabilità di sopravvivere;
il guaio della tua rappresentazione della realtà, che tu sottolinei col maiuscolo, è che rimuove totalmente la madre di tutte le evidenze, e cioè che tutta la storia umana è storia di conflitti, in cui l'ordine gerarchico è solo una condizione transitoria, la successione di ordini diversi, che hanno soppiantato i precedenti; sia nel potere politico, sia nelle famiglie; e te lo dimostra anche il succedersi generazionale di lagnanze sulla caduta dei valori morali, che si ripete sempre da quando esiste la società;
quando tu parli dei carismi e dell'autorità paterna, stai semplicemente difendendo un particolare modello che piace a te e che cerchi di nobilitare come condizione pregiata e naturale, quando palesemente non lo è; fai - mutatis mutandis - lo stesso ragionamento dei monarchi assolutisti coi servi, dei proprietari con gli schiavi, ecc...
e lo dimostrano le contraddizioni che ho mostrato;
ma il paradosso più evidente lo incarni tu stesso, con quelle contraddizioni; mentre evochi una prerogativa naturale del maschio alla guida, tu che sei uomo, denunci platealmente una tua inadeguatezza ad incarnare proprio quelle virtù di raziocinio, prudenza, competenza, che connotano l'attitudine al comando;
se dovessero valere i tuoi criteri, un uomo che, come fai tu, denuncia la deriva di uomini che contestano l'autorità, ma allo stesso tempo vorrebbe che a quegli stessi uomini sia garantita la prerogativa di educare i figli in una famiglia in cui dovrebbero esercitare quel carisma, sarebbe declassato al rango di fru-fru, incapace di intendere, inadeguato, per il tuo rifiuto di affrontare la realtà in favore di allucinogeni illusioni di un ritorno a non si sa che.
Il focus era su collettiva soprattutto. Vedi tu...c'abbiamo i gruppetti, dai no-vax, ai buddisti, ai fruttariani, ai terrapiattisti, ecc. ecc. Le menti dei giovani sono più facilmente influenzabili e manipolabili, basta vedere il delirio della transgenderità (boh si dice così) nei bambini in Usa...
quale sarebbe 'sto delirio; dove lo leggi ? andiamo a vedere davvero di che si tratta e approfondiamo; perché di deliri negli USA ce ne sono diversi, tipo la gente armata ad libitum che spara nelle scuole; ma non mi sembra ci sia un'emergenza transgender;
a me pare che il problema sia l'ignoranza colossale, il deficit di capacità critiche, con l'effetto di avere masse autolesioniste, poco capaci di percepire e difendere in modo efficace i propri interessi; vedi Brexit; ma è la democrazia e va accettata; siamo tutti uguali e se una maggioranza sceglie, è giusto rispettare quella scelta e pagare tutti le conseguenze, finché non si impara;
abbiamo il ministro forte, Capo delle Forze dell'Ordine - sempre in divisa eh; l'ha messe tutte; gli manca quella da papa - che si fa fotografare coll'ultrà pregiudicato pluri-daspo della sua curva, e dice: no, non chiudo le curve, perché gli ultrà sono un simpatico folklore;
e gli ultrà che intendono ? che bello, mo' fa'mo come caxxo ce pare, ché lui è uno dei nostri, e ti devastano il centro e attaccano polizia e CC, così, tanto per festeggiare il compleanno d'aa' Lazzie :asd:
se degli immigrati facessero un millesimo del casino che combinano i tifosi, scontri, accoltellamenti, morti, devastazione di negozi e autogrill ad ogni trasferta, ci sarebbero i linciaggi per strada;
ma è giusto così; io non mi lagno;
la guida, dove si è cittadini, dovrebbero essere tutti; altrimenti si ridiventa sudditi; ma essere cittadini significa assumersi responsabilità, informarsi, non piagnucolare perché le cose non sono come vorremmo e vivere drogati da fantasie.
@axe: anziché citare a sproposito mannheim dovresti convenire con me su un fatto: la società, che come dici sarebbe percorsa da fremiti di rivolta in ogni epoca, è in definitiva il prodotto degli uomini che in quella società vivono, dei loro problemi e delle loro debolezze. io mi permetto di riporre fede nel detto di un personaggio del gattopardo: cambiare tutto perché niente cambi. non è che la società muti il proprio assetto di rapporti sulla base delle rivoluzioni, delle contestazioni o quanto altro. la società muta unicamente il proprio ordine a livello di potere. ci sono forme di oppressione che si manifestano con i connotati del "socialismo" vittorioso e "reale", altre che fanno capo alla chiesa e ai suoi accoliti e ai suoi strumenti di controllo. altre ancora che hanno l'etichetta del liberalismo in opposizione al dirigismo ecc.
quando cono, giustamente, prende le posizioni che gli sono abituali anche riguardo al concetto di famiglia, esprime a mio avviso una esigenza di ordine, che probabilmente vorrebbe conforme a quello imposto per secoli dalla chiesa nel nostro sistema paese. ma dato che vive in uno stato laico con tutte le conseguenze del caso, non può pretendere che il matrimonio canonico coincida in tutto e per tutto con il "suo" concetto di matrimonio e di famiglia.
quando si parla di legalizzare i matrimoni gay, cono si dichiara contrario perché è legato a uno stereotipo di famiglia che era come la vorrebbe lui, ma lo era in un passato che, sebbene prossimo, non è più attuale.
in definitiva predica bene e razzola male. perché? perché a livello concettuale la sua idea di famiglia "regge". non altrettanto a livello "reale", non oggi meno che ieri.
la famiglia come la vede lui forse non è mai esistita. è esistita invece una embrionale cellula di un leviatano, come era lo stato di allora, all'interno della quale nella gran parte delle situazioni, l'autorità del padre, proiezione infinitesima della autorità statale, serviva a condensare in essa, con tutti gli eccessi del caso, un concetto di ordine e pace sociale che si fondava sulla repressione degli istinti violenti "nel fuori", cioè nell'ambito del lavoro, della politica, del sindacato, insomma all'esterno del nucleo familiare. non è la famiglia che addita cono ad essere sbagliata. è sbagliato - pur essendo il male minore - ciò che la famiglia diventa in forza della realizzazione concreta del suo concetto di famiglia.
@cono: ricordi l'esortazione di giovanni XXIII? date una carezza ai vostri figli e dite loro che questa carezza è del papa? ecco: si era negli anni sessanta, c'era la guerra fredda. ti sei mai chiesto il senso delle parole del papa buono? se persino il papa invitava le famiglie e soprattutto i padri ad essere meno rigidi e violenti, allora vuol dire che qualcosa nel tuo ideale di famiglia, non va...
eeeeh ??? chi avrei citato io ? ho ripreso una citazione di Cono di un docente di psicologia, Massimo Ammaniti;
no, non convengo affatto, perché la condizione del suddito, del cittadino, le opportunità, sono misurabili, così come lo sono i vincoli cui è specularmente soggetto chi eserciti il potere;Citazione:
dovresti convenire con me su un fatto: la società, che come dici sarebbe percorsa da fremiti di rivolta in ogni epoca, è in definitiva il prodotto degli uomini che in quella società vivono, dei loro problemi e delle loro debolezze. io mi permetto di riporre fede nel detto di un personaggio del gattopardo: cambiare tutto perché niente cambi. non è che la società muti il proprio assetto di rapporti sulla base delle rivoluzioni, delle contestazioni o quanto altro. la società muta unicamente il proprio ordine a livello di potere. ci sono forme di oppressione che si manifestano con i connotati del "socialismo" vittorioso e "reale", altre che fanno capo alla chiesa e ai suoi accoliti e ai suoi strumenti di controllo. altre ancora che hanno l'etichetta del liberalismo in opposizione al dirigismo ecc.
se, come ti auguro, riuscirai a fare l'avvocato, o altra professione connessa o ruolo equiparabile, avrai fruito di opportunità che difficilmente sarebbero state disponibili, che so, ai tuoi nonni;
ma questo lo capisco, e nemmeno glielo critico; se lui dicesse: io vorrei che le cose fossero in questo modo, come piace a me, potrei non condividere, ma si tratterebbe di un normale e onesto confronto di valori;Citazione:
quando cono, giustamente, prende le posizioni che gli sono abituali anche riguardo al concetto di famiglia, esprime a mio avviso una esigenza di ordine...
ma lui pretende di affermare la sua personale preferenza come valore oggettivo - un Bene, che asserisce comune, quando al più è suo e di quelli che la pensano come lui - ricorrendo metodicamente al falso e alla manipolazione, alla negazione delle evidenze, alla ritrazione e modulazione di affermazioni, smentite, poi riproposte eludendo l'evidenza; e questo non è possibile, perché contribuisce all'ignoranza, che è il vero male;
in subordine, gli faccio presenti certe incongruenze rispetto a quello che comunica per propagandare i suoi modelli esistenziali, e su cui ho scritto sopra:
no, non confondiamo il terrorismo, che ha una matrice politica a parte, con quello che intendevo io in termini di percezione dell'ordine pubblico;
io ho scritto che se gli immigrati fossero protagonisti di una frazione degli incidenti che causano gli ultras del calcio, con la disposizione all'allarme che è stata creata avremmo i linciaggi per strada;
il terrorismo islamista è un'altra cosa;
ma neanche per idea; ho frequentato Montecitorio per decenni, lavorandoci; figurati se vado a sprecare il poco tempo che mi resta a leccare culi o a convincere altri a farlo; ho un bell'harem di chitarre che reclama il mio calore umano :asd:Citazione:
Sul resto abbiamo capito che la gente per te è scema, sono solo variazioni sul tema. Dovresti buttarti in politica.
e poi, no; non penso che "la gente sia scema"; tu guidi ? immagino di sì; bene, se tu avessi fatto un corso di guida sportiva o fossi una pilota di rallies, penseresti che un automobilista normale è scemo perché non sa controsterzare in una curva a gomito ? non credo; al massimo, potresti ritenerlo imprudente se corre troppo sul ghiaccio e senza i pneus adeguati;
analogamente, io ho solo acquisito strumenti diagnostici specializzati; ho imparato a leggere dove si deve leggere, in determinate materie; la quasi totalità delle persone è intelligente, probabilmente molte più di me; solo che le circostanze che riguardano sistemi complessi spesso sono contro-intuitive; per capirle devi sapere dove e cosa osservare;
quando ero ragazzo, pensavo di essere intelligente; facevo la settimana enigmistica, e restavo molto frustrato con la pagina "se voi foste il giudice": non ne azzeccavo una, nemmeno per sbaglio; perché ? proprio perché usavo la mia intelligenza lavorando su pregiudizi inappropriati;
e così fanno le persone normali quando si tratta di materie complesse, come le leggi, l'economia, la politica, il modulo di gioco della squadra del cuore;
siccome - al contrario di cose molto specialistiche, come i motori degli yacht e le razze equine - si tratta di questioni che interessano tutti, tutti - giustamente - vogliono farsi un'idea e prendere posizione; ma, per fare questo, ricorrono istintivamente a schemi che conoscono, intuitivi, adatti a circostanze più semplici, ma inadeguati per cose più complesse; e quindi spesso prendono cantonate, come me con i quiz giuridici della settimana;
infatti, la scemità non è una categoria che si può applicare ad aggregati di persone, come si trattasse di una; se ogni individuo non è addestrato al comportamento in caso di incendio, l'insieme si accalca e un incidente modesto diventa tragedia perché la gente muore calpestata e soffocata; non è "scema", ma semplicemente impreparata;
del resto, come giudicheresti la circostanza di avere le coste più belle del mondo in mezza Italia deturpate da abusi edilizi compiuti da normali famiglie ? e i disservizi, l'assalto selvaggio al turista da spennare nelle città turistiche ? potrei continuare per ore... ma non è essere scemi; solo impreparazione, un deficit culturale.
Stavo già scrivendo una risposta mentre leggevo il tuo post. Poi sono arrivata alle ultime righe e mi sono sganasciata dalle risate. Ovviamente quello che avevo scritto non aveva più senso perchè l'avevo scritto presupponendo che eri serio.
'ma non è essere scemi; solo impreparazione, un deficit culturale' :rotfl:
sono serissimo; essere impreparati a circostanze complesse è la normalità, non una menomazione;
a volte, il gap è evidente e se ne ha immediata percezione; altre volte è più facile sbagliarsi; ognuno di noi ha competenze specifiche in alcune materie, in cui gli altri verosimilmente si orienterebbero male; che c'è di strano ?
Ma questo lo si dà per scontato, invece il tuo modo di ribadirlo in ogni discussione trasuda spocchia da ogni virgola. E' il gap fra la tua autostima di cui si ha immediata percezione e la complessa circostanza della preparazione media dell'italica gente, che verosimilmente si orienta e si sbaglia come te.
Secondo me non sei serio per niente :D
davvero ? e perché mai ?
secondo me, è spocchioso qualcuno che propone tesi incomprensibili dall'alto di un pulpito; io cerco di informare, peraltro in modo molto elementare, su cose che chiunque può verificare, volendo;
io posso sbagliarmi, anche su materie nelle quali ho una certa preparazione; ma non mi sembra di proporre verità interpretative; di solito, cito fatti, ordini di grandezze, percorsi logici che ognuno può contestare;Citazione:
E' il gap fra la tua autostima di cui si ha immediata percezione e la complessa circostanza della preparazione media dell'italica gente, che verosimilmente si orienta e si sbaglia come te.
capisco che certe cose possano risultare indigeste a chi - legittimamente - vuole avere un'opinione ma se ne veda smentiti i presupposti fattuali, e allora si incupisce;
a volte sono aggressivo con chi lo è con me o con chi propugna tesi intrinsecamente aggressive; ma questa non è spocchia.
Mah informare è il lavoro dei giornalisti, lo si fa scrivendo un libro o un articolo, con l'autorevolezza del caso visto che chi scrive è necessariamente in posizione up mentre il lettore è automaticamente in posizione down. Qua si chiacchiera alla pari e si danno le proprie opinioni, ma pare ti piaccia ritagliarti il ruolo di colui che ha qualcosa da insegnare.
Poi è quello che mi arriva, non dico che sia la tua intenzione.
Dal dizionario, spocchia: atteggiamento caratterizzato da presunzione, da senso di superiorità.
Ovviamente faccio una critica con la consapevolezza che puoi ricambiare facendomi una critica :dentone:
no, io non ho nulla da criticarti, perché non parlo delle persone; tantomeno di quelle che non conosco; a meno che alcuni tratti non risultino incidentali mentre si discute delle idee che le persone esprimono;
ma in un posto dove si discute è forzoso che si offrano informazioni;
io credo che il punto sia questo: gli argomento di cui discuto più spesso sono quelli in cui la maggioranza delle persone ha opinioni, ma scarsa preparazione, come storia, politica, economia, ecc...
difficilmente si hanno opinioni sulla fisica o sull'ingegneria civile; però, chi si è fatto delle opinioni su questioni sociali le crede fondate e prova molta frustrazione a vedersele smentite in modo puntuale; anche perché su certi temi c'è un forte investimento identitario; cosa che non avverrebbe se si trattasse dei componenti elettronici per l'aviazione civile;
ed è comprensibile che chi li smentisce con elementi fattuali sia percepito come spocchioso, perché mina identità e sentimenti forti; chi ha investito molti sentimenti su presupposti oggettivamente sbagliati difficilmente accetta di prenderne atto, soprattutto se l'errore è grossolano, cosa che genera anche umiliazione e reazione; ma non è che può esserci un tatto speciale nel dire a uno che ha preso fischi per fiaschi.
Ci mancherebbe, io mi riferisco al nick Axe e al suo modo di scrivere qui sul forum, di certo non alla persona che c'è dietro che per quanto ne so potrebbe essere una donna o Beppe Grillo.
Le questioni politiche, economiche e sociali sono dibattute da scuole di pensiero diverse e spesso opposte, ognuno sceglie quella che più gli aggrada, nessuna può autonominarsi scuola di verità.
bah, dipende a cosa ci riferiamo; se parliamo di valori, sono d'accordo; se parliamo di fatti, nessuno ha diritto ai propri;
ti faccio qualche esempio eclatante di argomenti di cui tutti parlano e straparlano da almeno una decina danni: capitalismo, liberismo, sistemi economici, UE, immigrazione;
molti costruiscono la loro personale cosmogonia di buoni e cattivi, amici e nemici, su presupposti completamente campati in aria; quasi nessuno è in grado di dire cosa sia il capitalismo, e tantomeno il liberismo; queste cose le sai se le hai studiate, punto;
quasi nessuno sa come funziona l'UE; quasi nessuno ha una percezione appena vicina alla realtà della demografia e dell'immigrazione;
se uno da dieci anni sfoga la sua rabbia contro l'UE "liberista" e gli fai notare che col 7% della popolazione mondiale l'UE spende oltre il 50% del welfare, ammesso che capisca il punto, gli fai crollare l'identità costruita su quella polemica; e così se gli spieghi che un paese che spende migliaia di miliardi di dollari per salvare le sue banche non può essere proprio definito "liberista", che sarebbe esattamente il contrario - lo stato non interviene e lascia fare al mercato;
le persone continuano a ragionare di "Germania", "Francia", "Italia", quando da 27 anni - mica da ieri - ogni cittadino di questi paesi può fare sostanzialmente le stesse cose ovunque, e paradossalmente si incontrano più vincoli e differenze se ci si trasferisce da una regione all'altra dello stesso paese;
qui non è questione di rispettare le opinioni altrui, ma di assecondare o meno un vero e proprio analfabetismo; e guarda che la gente che si esprime - anche con grande virulenza, fino all'odio - senza conoscere i dati fattuali, incontrovertibili, è la quasi totalità;
ora, se questi scelgono dei valori diversi dai miei, nulla da eccepire; ma se mi trovo di fronte ad un'idea fondata sul falso marchiano, che dovrei dire ?
1. Diventare insegnante per fare qualcosa di concreto contro l'analfabetismo.
2. Dire quello che vuoi dire senza dare al tuo interlocutore del deficiente/ignorante/duro di comprendonio e tutto il repertorio.
Grande Mag! :approved:
Muy bien: Bambini picchiati selvaggiamente negli asili, anziani legati con catene ai letti delle case di riposo, genitori che si presentano a scuola e schiaffeggiano maestre, professori e insegnanti per un brutto voto dato ai figli, bullismo diffuso, violenze, intimidazioni nel luogo preposto a formare persone e cittadini di domani, suicidi di ragazzine postate nude sui social con inganno e per te non esiste alcuna emergenza educativa. Ok, ne prendo atto amica Follemente. Trasalendo ma...ne prendo amaramente atto. Via avanti così, che andiamo bene. Bauman, Cacciari, Galimberti, Recalcati, Risè, Andreoli e perfino il Papa, stanno parlando del niente: La società va benissimo. Così com'è. La libertà individuale conta più del bene comune. Anche questa dozzina di pagine di web sull'argomento....solo accademia. Ciao.
Ricordo bene la frase di Papa Giovanni: E' l'esatto contrario di quanto affermi. Quella carezza siamo chiamati tutti a darla...
Non si tratta, per i padri, di essere più o meno rigidi. Non si tratta, per le madri, di essere più o meno dolci e comprensive. Si tratta di recuperare al più presto la figura del padre, oggi drammaticamente assente! Che il padre ci sia, in qualche maniera. Che sia presente! Al netto dell'essere austero, rigido, flessibile, dolce, comprensivo, tollerante...Capisci cosa voglio dire? Cosa stanno cercando di dire in svariate maniere (più volte linkate) quelle illustri personalità? Oggi è evaporata, s'è letteralmente dissolta la figura del padre. E con esso il concetto di autorità. Così fondamentale per crescere e maturare in modo equilibrato e sereno. Ti sembrano equilibrati, sereni, tranquilli e pacificati i ragazzi di oggi? Quali modelli presentiamo loro come riferimento? Chiaro che poi possano guardare a Sfera Ebbasta.....
Boh...cono io non capisco cosa tu voglia dire e quale soluzione proponi perché continui a girare intorno con gli stessi discorsi. C'è questa fissazione del padre che manca, poi forse associ padre=autorità, parli di figura paterna che in casa dirige e regola, madre che segue i figli, accoglie e consola. Poi tiri fuori al solito le invasioni di campo ed i ruoli e poi che tutti possono fare tutto e che non si tratta di avere padri rigidi e madri più dolci.
Alla fine di tutto non ho, e credo non abbiamo capito, cosa fa chi e come per questo miglioramento che auspichi e per la "decadenza" dei costumi ed educativa che ti manda in paranoia.
Alt!
Tu all'inizio non hai parlato di emergenza educativa, ma di emergenza in generale per quella che tu presupponi una recrudescenza della violenza che non esiste, come ti si è fatto notare.
L'emergenza educativa c'è sempre e coinvolge i genitori, la scuola che forma, che devono stare attenti a tutto, ma gli adulti chi li educa? Per le insegnanti burn-out che picchiano i bambini, per i genitori che molestano gli insegnanti non credi che bastino le denunce?
Non mettermi in bocca parole che non ho mai usato, del tipo "la società va benissimo": ci sono molti problemi, ma tu ne parli come se in passato non fossero esistiti e non è vero.
l'emergenza la vedi solo perché ora ci sono le videocamere, mentre 20 o 50 anni fa no; e, semplicemente, i maestri e le maest6re che bacchettavano i bambini, o si facevano rispettare a suon di ceffoni, non davano scandalo, perché questo avveniva tranquillamente nelle case, per costume consolidato, gli anziani venivano lasciati morire, in qualche caso informalmente "aiutati", ma non te lo dicevano, se eri tu il figlio, soprattutto se povero e privo di istruzione;
nel passato delle famiglie si consumava ogni sorta di violenza e intimidazione, ma ciò era ritenuto "normale";
ma tu parli di questa presunta emergenza per infilare di soppiatto la tua teoria per cui la radice di questa cosa sarebbe nella caduta del "Padre", nelle separazioni, e suggerisci il recupero di quell'autorità e ruolo, sfuggendoti il fatto che quei comportamenti che segnali con allarme sono messi in atto da padri; il bulletto è figlio di un padre bullo e prevaricatore, per forza; quello che posta le foto compromettenti della compagna di scuola non è quasi certamente stato educato da una madre, ma ha certamente vissuto in un ambiente maschilista, per sentirsi autorizzato a quel comportamento;
qui il punto è che, nel tuo desiderio di affermare una tesi, e nella tua scarsa dimestichezza con la materia, fraintendi volutamente la maggior parte di quei messaggi; e ti spiego come:Citazione:
Bauman, Cacciari, Galimberti, Recalcati, Risè, Andreoli e perfino il Papa, stanno parlando del niente: La società va benissimo. Così com'è. La libertà individuale conta più del bene comune. Anche questa dozzina di pagine di web sull'argomento....solo accademia. Ciao.
è senz'altro vero che c'è una crisi; crisi di un modello di famiglia che ha fallito; da dopo la guerra, quel modello che piace a te si è dimostrato inadeguato, semplicemente perché quel modello di società si è autodistrutto, proprio perseguendo quei "valori";
tu, che ami la cultura popolare, ricorderai certamente la scena di "Tutti a casa" di Comencini, quando il ten. Innocenzi - Albertone; il prototipo del ragazzo educato nel regime, incapace di vedere una realtà sotto i suoi occhi: sig. colonnello, è successa una cosa incredibile: i tedeschi si sono alleati con gli americani ! , nelle prime ore dopo l'annuncio dell'armistizio di Cassibile :asd: - torna a casa a Roma, e il padre, fascista fedele - Eduardo - vuole che si arruoli nella leva di Salò; al mattino prestissimo, Albertone saluta affettuosamente il padre dormiente - ciao capoccio' - e prosegue per Napoli, dove si unirà spontaneamente alla resistenza, assieme al suo soldato che accompagna;
il tuo primo errore è l'equazione autorità=obbedienza; tutta la storia - incluse le lagne come la tua, ad ogni generazione - ti dimostra che l'autorità produce rivoluzioni, sovversione continua dei valori; perché è questo che è accaduto, con la differenza che nelle più affettuose culture latine, il desiderio di compiacere i padri ha prodotto soprattutto guerre civili, si uccide il fratello;
quello che la maggior parte degli esperti sociali nota è proprio che i giovani non sono abbastanza ribelli, come dovrebbero; non che lo sono troppo;
ora, è inevitabile che nella società occidentale degli ultimi decenni i figli siano venuti al mondo per scelta consapevole e non più per automatica convenzione sociale; perciò, i genitori non sarebbero comunque più in grado di applicare un'autorità senza dover rispondere delle loro personali motivazioni; ti ho chiesto io di venire al mondo ? sarebbe stata una frase impensabile 50 anni fa; i figli si facevano e basta, trottare e via !
oggi nessun genitore può esimersi dalla consapevolezza di aver compiuto una scelta che avrebbe potuto essere diversa; quei figli, quella famiglia, sono uno strumento della sua personale realizzazione; perciò, per forza di cose il rapporto educativo non può più essere lo stesso;
l'inconveniente è esattamente quello generalmente rilevato; e cioè che i genitori, dovendosi guadagnare la stima dei figli, e non potendo più di tanto garantire loro più di tanto se quelli obbediscono - il severo professore d'antan che insegnava l'inutile greco al classico, celebrava il rito iniziatico dei predestinati comunque al comando, per ceto di nascita - oggi possono solo lavorare sull'affettività, tanto le madri, cui tradizionalmente la cosa era affidata, tanto i padri;
ma non è che ci puoi fare nulla ed emulare con la forma. fare un teatrino di qualcosa che non c'è; e qui veniamo al secondo errore:
tu vivi in una sorta di mondo fantastico, mai esistito, in cui i "valori" preesistono alle circostanze materiali e determinano queste; nella realtà, sono le circostanze a selezionare le capacità e l'autorità, e non c'è modo di tornare indietro, nemmeno volendo;
tu puoi essere nostalgico del calcio spettacolo dei fantasisti, ma se l'Empoli si gioca i punti salvezza con la Juve e viene uno juventino che dice: i difensori dell'Empoli non dovrebbero marcare tanto stretto CR/ e Dybala, buttare le palle in tribuna, perché io mi annoio; dovrebbero rispettare l'autorità tecnica dei miei campioni !; tu, giustamente, gli fai un gran pernacchione;
e il mondo è così: un conflitto, una competizione, dove ci possono essere - sperabilmente - delle regole e arbitri imparziali per evitare le risse, ma non le quadre cuscinetto o vendute, per far piacere a chi si è abituato a vincere; se ti credi Maradona, ma uno scarpone non ti fa toccare la palla perché è veloce, potente e affamato, sono affari tuoi...
L'ho detto e ripetuto. In tutte le salse. Poi, siccome non riesci a capirmi, ti ho suggerito di leggerti quegli autori. Sanno scrivere e andare al nòcciolo del problema assai meglio di me. Se vogliamo curare e guarire questa Società malata, è necessario recuperare il Padre. Recuperare il Professore. Se, come afferma l'amica Follemente, questa Società va invece benissimo e non è affatto malata di niente....sia io che quei sociologi, filosofi, analisti, scrittori e teologi sono solo profeti di sventura.
Infatti. Non è vero. Ma non possiamo buttar via, toucourt, il bambino insieme all'acqua sporca. Non possiamo cavarcela a buon mercato dicendo "le generazioni passate hanno prodotto 2 guerre mondiali"
Capisci cosa voglio dire? Non si tratta di tornare al passato, quindi. Si tratta di tornare ad offrire ai nostri ragazzi dei punti di riferimento, delle basi di orientamento, se non vogliamo lasciarli in pasto al mondo. Con le sue mode mutevoli. A volte aberranti. E siccome vengono al mondo e crescono comunque ancora nella Famiglia (cellula fondamentale della Società) è assolutamente necessario che in Essa siano vivi e presenti i 2 universi. Quello maschile e quello femminile. Ognuno con le sue proprie peculiarità. Particolarità. Carismi. Segni distintivi. Se continuiamo ad appiattire tutto....a confondere tutto....a mischiare tutto e il contrario di tutto, il risultato non potrà essere che quello presente. Quello che leggiamo ogni giorno sui giornali o in rete.
Continuiamo il paragone calcistico: Ti chiedo: Perchè il Napoli vinse lo scudetto? Perchè aveva 11 Maradona? O perchè tutti facevano gioco di squadra per lui?
A me ha colpito molto, pagine addietro, quello che diceva Mag: Ciò che risulta vincente, alla fine, è il gioco di squadra. Dove Crippa e De Napoli erano importanti come Maradona. Dove la diversità degli 11 Carismi portò alla conquista di una meta impensabile.
Nella Famiglia, tale diversità è fondamentale! Non può essere la Madre, a fare tutto. A decidere tutto. Non possono essere i Figli. Non può essere il Padre. Ognuno invece, è chiamato a fare la sua parte. A prendersi cura gli uni degli altri.