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[QUOTE=beat;659751]In un ambiente che non spreme gli individui come fossero limoni per trarne profitto lanciando campagne di specchietti per le allodole e falsi miti allo scopo di adescare i giovani "consumatori" e che si cura di crescerli ben bene ignoranti e ignavi, cullandoli nella sicurezza che ci pensano i loro rappresentanti a scegliere e decidere il meglio anche per loro e quindi non
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Boh.
Mi sembra che parlando di anarchismo, si ritirino fuori i concetti del secolo scorso...
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parlando di democrazia sembra di tirare fuori concetti di 3000 anni fa...eppure...:rolleyes:
qual'
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Citazione:
Originariamente Scritto da
anarkik
parlando di democrazia sembra di tirare fuori concetti di 3000 anni fa...eppure...:rolleyes:
qual'è un discorso bello attuale?che ne pensi di Paris Hilton?
Beh, sai... Parlare di anarchismo e limitarsi a citare Bakunin...
Voglio dire, non è nemmeno uno degli intellettuali che ne hanno sviluppato il pensiero, ma un formidabile divulgatore. Magari, se mettessimo sul piatto anche gente del calibro di Kropotkin...
Poi, in Italia abbiamo avuto Errico Malatesta, citando il più importante.
Ma anche loro sono del secolo scorso o, al più tardi, del ventennio.
Ecco, magari potremmo citare John Zerzan, ma trovo sia poco valido come autore. Anche Donna Harraway, dal campo del femminismo.
Noam Chomsky, sì. Lui è moderno. Emma Goldman?
Ma lasciamo perdere la mera erudizione.
Piuttosto, un'analisi dell'anarchismo che non sia "Libertà! Libertà! Libertà!" etc.?
Parliamone.
Insomma, la sempre ottima Beat parlava dell'anarchismo come di un movimento ultra-individualista. Questo magari soddisfà i suoi sogni erotici di "libertà" ma non è corrispondente al vero. Anzi, molte correnti di anarchismo sono comunitarie e prevedono l'esistenza di società - anzi, il concetto di liBbertà con l'anarchismo c'entra solo in termini relativi...
Ecco, insomma. Esistono molte forme di anarchismo, da quello ispirato al cristianesimo, a quello capitalista, a quello addirittura di stampo islamico...
Ecco, insomma. Trovo un po' limitante parlare di anarchismo come "LiBbertà! LiBbertà! LiBbertà!"
dimenticando tutto il resto.
E poi, un accennino a qualche teoria economica?
Senza contare che Aristotele sta all'anarchismo come il tweed alle mutande. Uno che legittima la figura paterna come dominante nella famiglia, che legittima la schiavitù e tutto il resto, uno per cui la democrazia è una forma degenarata di governo...
Ma poi, chissen'incula. Abbiamo V per Venditti, no?
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Ci spiegheresti dunque l'anarchia?
Io tutti questi nomi complicati mica li conosco...
Qual'è inoltre la differenza fra anarchia ed anarchismo?
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-_-'
Gurgh.
Anarchismo sta ad anarchia come capitalismo sta a capitale.
Nah.
Io sono impegnato con Paris Hilton.
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Bhè, non mi sembra che sia costruttivo entrare in una discussione dicendo "non sapete di che parlate", fare un pò di nomi della sinistra ultraradicale e poi andarsene con una oscura equazione alla "chi vuol intendere intenda" ed una battutina.
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... Ah sì? A me pareva di aver criticato soltanto l'impostazione generale vagamente vintage, non di aver detto: non capite un cazzo.
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Vabbhè, io parafraso.
Il fatto è che, giuro non sono ironico, so veramente poco delle attuali correnti anarchiche, e non avevo la più pallida idea che fossero state elaborate addirittura teorie economiche compatibili con l'anarchia, ed anarchie "capitalistiche" (a parte il libero mercato) ed altre "islamiche", e la cosa mi interessa davvero...
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Ah.
Okey.
Teorie economiche anarchiche, non ce ne sono molte, anzi. Purtroppo il grosso difetto del pensiero anarchico è di non aver sviluppato una teoria propria in merito, salvo alcune sporadiche proposte (così su due piedi mi vengono in mente Proudhon e Malatesta, credo ci siano anche alcuni moderni ma non sono così noti. Magari, cerca qualcosa di Michelea).
In parte ciò è dovuto all'assimilabilità di certi concetti anarchici con il liberalismo (l'ingerenza dello stato ridotta al minimo possibile ad esempio), in parte per il rifiuto dell'anarchismo a "compartizzare" certi argomenti.
Boh, vedi tu... Google è tuo amico.
Ad esempio: Anarchist economics - Wikipedia, the free encyclopedia
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Cazzo, ecco, nel tuo link, oltre alla mia idea di anarchia che è un misto fra "gift economy" e "peer 2 peer", c'è una cosa che mi è piaciuta molto: i "crediti energetici".
Legare il denaro all'oro è stupido, legarlo ad un qualcosa di aumentabile all'aumentare del progresso ed immediatamente convertibile in servizi come l'energia mi sembrerebbe molto più giusto
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[QUOTE=Mr. D.;665407]Beh, sai... Parlare di anarchismo e limitarsi a citare Bakunin...
Voglio dire, non
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Citazione:
Originariamente Scritto da
mat612000
Scusa Beat ma non riesco a capire se tu sia convinta (come mi sembra di capire da tanti altri tuoi post) che il cambiamento sociale parta dall'individuo o se, viceversa, solo un sommovimento sociale e un radicale cambiamento del sistema economico e politico possa realmente modificare il destino e le aspettative dell'individuo.
Io non sono di quelli che credono si possa risolvere il tutto nell’arco di una sola vita. Il cambiamento sostanziale dovrà passare per generazioni. E credo che un sommovimento sociale che si mette a fare radicali cambiamenti sia destinato a fallire. Quindi sì, credo che debba partire dall’individuo.
Citazione:
Poi c'è un altro aspetto del ragionamento che andrebbe chiarito.
Siamo sicuri che crescere un figlio nel rispetto di se stesso e degli altri possa avere ripercussioni sull'intera società?
Beh, se non sono solo io a crescerlo così, sì. :D
(Ho capito male la domanda?)
Citazione:
Secondo me c'è un po' di confusione tra disciplina ed educazione.
Una regola di disciplina non presuppone l'adesione morale alla norma che si deve rispettare, una regola che l'individuo si pone e che gli deriva dall'educazione si.
Se l'educazione è stata corretta la norma viene interiorizzata e fatta propria, la crescita morale dell'individuo è una complicata miscela dei due elementi che ho esposto.
Esattamente il distinguo che faccio io: disciplina ed educazione.
Io trovo molto diseducativi i metodi che poggiano fortemente sulla disciplina. Se ci pensi, se non nella nostra società (dove allo stato attuale delle cose insegnare il rispetto delle regole è essenziale) insegnare ad essere acritici nei confronti di una serie di norme è uccidere deliberatamente il pensiero (che come dicevi bene tu, è anarchico). La disciplina è l’educazione a non pensare, ma fidarsi e agire di conseguenza. E questo va bene in una società come la nostra che non conosce le ragioni di quello che fa e che non ha interiorizzato la metà delle norme che dovrebbero regolarla. Ma se vogliamo muoverci in direzione di un cambiamento, la criticità delle nuove generazioni deve essere incentivata.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mr. D.
Insomma, la sempre ottima Beat parlava dell'anarchismo come di un movimento ultra-individualista. Questo magari soddisfà i suoi sogni erotici di "libertà" ma non è corrispondente al vero. Anzi, molte correnti di anarchismo sono comunitarie e prevedono l'esistenza di società - anzi, il concetto di liBbertà con l'anarchismo c'entra solo in termini relativi...
Ecco, insomma. Esistono molte forme di anarchismo, da quello ispirato al cristianesimo, a quello capitalista, a quello addirittura di stampo islamico...
Ecco, insomma. Trovo un po' limitante parlare di anarchismo come "LiBbertà! LiBbertà! LiBbertà!"
Cazzo mi spiace che suoni “LiBbertà! LiBbertà! LiBbertà!" perché non è esattamente quello il succo.
E’ più “Consapevolezza, Individualismo e LiBbertà!” :asd:
Scherzi a parte, se devo scegliere se mettermi tra gli anarco-comunisti o gli anarco-individualisti, mi metto senza pensarci tra i secondi.
Questo perché protagonista dei miei sogni erotici di “libertà” è l’individuo, non la società.
Non è questione di essere frikkettoni, ragazzi; nessuna forma di anarchismo può prescindere dall’individualismo, è il fondamento comune. (Errico Malatesta diceva: “Tutti gli anarchici sono individualisti ma non tutti gli individualisti sono anarchici”). Mettiamola così: la scimmia è la società in cui viviamo, l’uomo è un anarchismo comunitario e il Superuomo è un anarchismo individualista. Neh?
Innanzitutto l’individualismo di cui parlo non è l’individualismo promosso dalle società capitalistiche in cui l’individuo è legittimato ad utilizzare qualunque mezzo per affermarsi sugli altri (perché l’individuo borghese si realizza solo in cima ad una gerarchia). Mettersi al vertice di una gerarchia umana non è un obbiettivo “anarchico”, aaanzi. E non c'entra nulla neppure con il comunismo, che presume l’individuo gerarchicamente sottomesso al volere della comunità (e che tra l'altro prevede un’emancipazione autoritaria).
Vien da sé..
Se devo fare un nome anch’io, ricordo Stirner, che non si definiva nemmeno un anarchico (pensa te quanto era anarchico!) e che dice delle cose condivisibili. Mi piace perché ha molti punti di contatto con Nietzsche (si sono influenzati a vicenda) e poi menziona l’obbligatorietà di una coerenza tra “fini e mezzi”. Quando questa coerenza viene meno si tratta dell’emancipazione autoritaria di cui dicevo sopra, travestita da anarchismo.
Comunque non mi rivedo del tutto nemmeno in Stirner.. perché sì beh cioè.. so’ individualista inside :asd: In realtà perché non riesco ad inquadrare quale sia la sua posizione pragmatica sulla questione religione, al di là delle sue teorizzazioni.
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:approved:
L'errore sta proprio nel ricercare un "ragionamento collettivo" universalmente valido, nel voler imbrigliare la realtà con le parole...
Viviamo non sulla terra come effettivamente è, ma come essa appare ad un io ossessionato da schemi verbali a cui noi ci aspettiamo che la realtà si conformi senza indugio, con relative fantasie compensatorie. In questo sogno (incubo?) ci muoviamo ed agiamo secondo ritmi e schemi predisposti, gli anarchici tirano sassi i cattolici pregano e i democratici votano, tutti convinti di fare la cosa giusta, perdendo sempre più il contatto con la realtà.
Tentare di imbrigliare la realtà pontificando sentenze onnicontestualmente valide porta necessariamente all'anti-anarchia, all'ordine e alla legge posti sopra agli uomini.
Penso insomma sia possibile far venire l'anarchia in terra, ma che sia impossibile giungervi con il ragionamento discorsivo.
Leggi anarchiche? No, grazie