vai in cucina, sicuramente c'è qualche barattolo da aprire
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Eccerto :D
Vuoi mettere dividere il mutuo a metà e invece doverselo pagare per intero da soli?
E vuoi mettere vivere in due e dividere le pulizie della casa, cucinare,stirare, riparare il rubinetto, imbiancare, ecc..pagare le bollette metti che uno restasse disoccupato?
Ma poi i figli occorre assicurarsi per la vecchiaia qualcuno che erediti il tuo" patrimonio" altrimenti a chi lo lasci?:D
E ancora i figli servono per dare continuità alla specie ma soprattutto garantirsi qualcuno che ci pulisce il kiu quando saremo vecchi, incapaci non più autosufficienti, altrimenti chi penserà a noi decrepiti se i giovani non si accoppiano più?:D
Per tutte queste ragioni occorre sposarsi, non basta la convivenza, sposatevi e moltiplicatevi!:rotfl:
L'amore e la compatibilità sono optional, basta pregare e tutto si aggiusta, abracadabra... vabbè poi se trovi quello o quella sbagliata pazienza fatevene una ragione e sottomettetevi mi raccomando....
Per la serie... pubblicità progresso.:D
non credo;
quel "noi" non esiste, e una finzione retorica; per quanto tu possa essere oblativo, se credi, rappresenti sempre la tua individualità, e l'altro la sua; nella migliore delle ipotesi si può essere lealmente solidali, ma difficilmente il fine originario perdura;
questo te lo spiega bene il diritto civile, che non è esattamente il prodotto della mente di un idiota:
esistono i contratti, che hanno un fine, compiuto il quale, il contratto è risolto; i contratti rimandano alla sovra-categoria del negozio giuridico, di cui fa parte il matrimonio;
il matrimonio si distingue dai contratti perché è fine a se stesso e - almeno nel nostro ordinamento - non sottoponibile a condizione; però questo non può annullare tutta la disciplina della volontà delle parti, l'errore, la discordia, il venir meno degli intendimenti originari, il sopraggiungere di circostanze impreviste;
si resta responsabili di determinati effetti - cura dei figli - ma non si può imporre un'afflittività ulteriore, solo per imposizione di una parte; questa è la morale condivisa come comune denominatore;
mo', noi abbiamo questa situazione di fatto, per cui da un lato partiamo da una valutazione di quello che vorremmo - ognuno secondo le aspettative cui è stato educato - e al tempo stesso abbiamo preso cognizione del fatto che difficilmente le cose andranno sempre secondo le nostre aspettative; né, di normale, c'è modo di conoscere davvero il punto di crisi dell'altro;
spesso ci si illude, si getta il cuore oltre l'ostacolo, ma il resto rimane indietro; siamo anche naturalmente programmati per l'accoppiamento, ma anche per una certa prudenza; chiunque abbia vissuto crisi importanti o una separazione capisce subito;
ora, secondo la mia esperienza, quando trovi una persona davvero pacifica sul piano della relazione, non ti fai tanti problemi; io ho avuto l'illuminazione dopo i 40, e dopo diverse esperienze impegnate in cui avrei potuto fare disastri;
di solito, è improbabile che una persona davvero compatibile si incontri presto, da inesperti;
solo che fino ad alcuni decenni fa determinate circostanze di pressione sociale spingevano le persone ad accontentarsi, magari pur di andarsene di casa, e i margini di possibile conflitto erano ridotti dalle circostanze materiali - quello che tu chiami "noi";
se io incontro una, la prima cosa che mi domando da un par di decenni è se quella soffre l'ingombro della mia personalità, oltre che se io soffro la sua; se vedo uno stress pronunciato, lascio stare; quando non ho seguito questa regola, ho rischiato guai per entrambi;
ecco, ho idea che i giovani abbiano molto più presente da subito questi problemi; sono sentimentalmente più maturi e prudenti - almeno in media - consapevoli dei limiti e delle contraddizioni; se non altro perché hanno modo di osservare la realtà nella loro famiglia e in quelle degli amici; se vedi che metà dei genitori dei tuoi amici sono separati e che i tuoi sono depressi e non comunicano o litigano, o altrimenti vivono con poca gioia la situazione, che vorrebbero essere altrove, due conti se li fanno;
e per fortuna, possono fare sesso libero; perché nella morale di Cono sposarsi perché a un certo punto ti va di dar corso agli ormoni espone a errori esiziali;
il matrimonio è roba da esperti, come guidare una potente auto sportiva su una provinciale di collina; è rischioso per un automobilista esperto che non conosca quell'auto, e non lo lasci fare a un giovane che ha dato solo la teoria e mai fatto guide.
Hai dimenticato il valore SOCIALE del figliare!
Se uno figlia, poi può parlare a ragion veduta della società e dei suoi malanni!
Al contrario, chi non espelle prole dal proprio corpo, non deve azzardarsi a dare un parere su coppie, famiglia e società!
Sì figlia per esprimere opinioni valide!
Togli modernità e metti realizzazione Baux: la vera realizzazione dell'Uomo sta nell'entrare in armonia, in sintonia, in sincronia con la Donna. E viceversa! Non cerchiamo ciò fin dalla più tenera età? Non stiamo male e non sorgono crisi interiori quando non ci riusciamo? Davvero si sta meglio soli? Via.
"Una persona la si conosce dalla sua conversazione"
Uomini e Donne non figliano Bauxite. I conigli, figliano. I topi, i gatti. Uomini e Donne danno la Vita. I genitori generano. Non è che babbo e mamma ti hanno figliato: ti hanno generato. La differenza è sostanziale.
Dovresti conoscere bene il latino, Cono.
La parola "matrimonio" deriva dal latino matrimonium, che a sua volta è composto da mater (madre) e il suffisso -monium, legato a munus (dovere, compito).
Letteralmente, quindi, matrimonium significa "compito della madre" o "dovere materno".
Questo sottolinea il ruolo storico e sociale della donna nel matrimonio, principalmente legato alla procreazione e alla legittimazione dei figli.
Peccato che le donne si siano evolute e gli uomini siano rimasti al "patrimonium".
E la parola "patrimonio" che sempre deriva dal latino patrimonium, che a sua volta deriva da pater (padre) e munus (dovere, compito). Letteralmente, patrimonium significava "compito del padre" o "eredità paterna". Che inizialmente, si riferiva ai beni che un padre trasmetteva ai figli, ma nel tempo il significato si è esteso a indicare l'insieme di beni, sia mobili che immobili, posseduti da un individuo o da un'entità
Potevi anche usare parole tue.
Dammi lezioni di linguistica generale, non tralasciare morfologia, fonologia e fonetica (naturalmente con le esatte trascrizioni).Citazione:
Uomini e Donne non figliano Bauxite. I conigli, figliano. I topi, i gatti. Uomini e Donne danno la Vita. I genitori generano. Non è che babbo e mamma ti hanno figliato: ti hanno generato. La differenza è sostanziale.
Attendo numerosa.
Società che è tutto uno splendore, vero? Sei un admin qua dentro e una giornalista fuori; ti sembra - in tutta sincerità - che non vi siano nel mondo conflitti di genere come mai prima? Che non vi siano depressioni giovanili e adolescenziali in numero abnorme rispetto al passato? Attacchi senza precedenti al ruolo educativo di padri, insegnanti, professori, medici, allenatori e chiunque "osi" rivendicare un ruolo di guida nella società? In questo caso mi arrendo; non sono un conogelato che cerca in ogni modo di fare capire il bàratro in fondo al quale siamo precipitati
Ormai penso di averti inquadrato; puoi risparmiarti la fatica di questi papiri che scrivi. Per te il matrimonio è solo un contratto, per noi è un sacramento, una palestra di vita, una magnifica opportunità per crescere, maturare, realizzarsi ed essere felici