Nessuno che le abbia urlato :"sei una pretaaa".
"Essendo una femmina, vado in ansia".
Mi fermo per riflettere.
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Nessuno che le abbia urlato :"sei una pretaaa".
"Essendo una femmina, vado in ansia".
Mi fermo per riflettere.
Certo che lo chiamo discutere! Fosse solo un monologo non avremmo già riempito 10 pagine Ladyhawke: è solo attraverso il dibattito e il confronto di idee (anche diversissime fra loro) che possiamo acquisire consapevolezze nuove e portarle poi nel reale, nel nostro quotidiano.
Si, và avanti lo stesso, ma come? A che prezzo? Arricchito Ladihawke o impoverito?
Se non passiamo più nessun tipo di valore ai nostri figli (perché temiamo di essere contestati e di ledere la loro libertà ) dove andremo a finire? Quello che ascoltiamo la sera al telegiornale,ragazzini che girano coi coltelli in tasca e mollano fendenti per una partita di calcio, non cala dall'alto così, per caso; è il risultato delle nostre omissioni educative
Io invece la ringrazio infinitamente e di cuore, Astrid, per l'abbondanza di Parola di Dio che il suo post ci ha "costretto" a leggere. È Parola di Dio, Barbara: non di uomo. Non a favore dell'uomo. Prenditi 10 minuti e prova a rileggere. Parla di me e di te, di nostra moglie e di nostro marito. Soprattutto del mistero immenso del Matrimonio! E del perché, Dio, lo considera così importante.
Se queste parole le avesse dette Pinco Pallino ok Barbara: si dà il caso le abbia pronunciate Nostro Signore, a precisa domanda....
E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; e se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio».
MARCO 10
Poi, per la durezza del cuore umano, ecco le divisioni, le separazioni e i divorzi...
Leggendo i libri di Costanza o ascoltando le sue conferenze, ci si spalanca un mondo davanti. Nostalgia di quello piccolo e antico descritto da Fogazzaro? Ma neanche per sogno! Desiderio dell'Uomo di ritrovare la Donna e desiderio della Donna di ritrovare l'Uomo. Trasuda da tutte le pagine quest'anelito di dialogo, sintonia, armonia fra i sessi così clamorosamente smarriti, ma che fanno parte del loro DNA originario.
Sono libri semplici, i suoi, vita quotidiana, ma si leggono avidamente ed hanno successo, proprio per questo.
A proposito di società che cambia:
https://www.vogue.it/article/essere-...x-newtab-it-it
Mi sa che è da mo' che sta cambiando...
E così era anche 2000 anni fa, per chi è appassionato di Storia antica non dovrebbe essere una grande novità
se non altro, illustrano benissimo la differenza tra ideologie di prima e di seconda mano, proprio mentre si spiega di persona:
l'ideologia di prima mano, precetta una determinata disciplina riguardo sessualità & ruoli in famiglia come auspicabilmente doverosa, perché finalizzata a quello che Cono chiama Bene comune; potendolo fare, da rendere obbligatoria, come la legge, il codice della strada, ecc... come ogni precetto di tenore morale;
se Miriano l'avesse posta in questi termini, si sarebbe espressa in modo totalmente diverso; non avrebbe giocato sulla simpatia e l'ammiccamento;
siccome la dottrina che promuove prescrive la castità prematrimoniale e TUTTI nell'uditorio hanno ben presente la questione, per prima cosa lei avrebbe dovuto affermare che tra l'età del menarca - 13, 14 anni - e il suo matrimonio - 27 - lei non ha avuto rapporti, perché così si DEVE;
non solo non ha rivendicato questo come un dovere - si deve supporre, perché per prima lei non l'abbia osservato - ma si lancia pure in quella comparazione delle capacità amatorie di cattolici e non cattolici, senza neppure porsi l'elementare questione, perché conta su quello che è il segreto di Pulcinella:
tutto il suo uditorio di "cattolici" plaudenti è intimamente convinto che, sì, il Magistero ti dice che non devi avere rapporti prima del matrimonio, ma poi fai quello che ti pare;
cioè, in sostanza un pernacchione alla dottrina, la quale dovrebbe tradurre in precetti Gesù Cristo; non una bestemmia, ma ci andiamo vicino;
quello che fa Miriano, non è propaganda morale, bensì un marketing da settimanale di benessere psicologico sugli stili di vita;
è "cattolico" quanto sarebbe "francescano" suggerire:
non comprate la borsa di Hermes da 8mila euro; con 100 comprate un'imitazione fatta benissimo, vi togliete lo sfizio non buttate i soldi e state meglio; ma questo non è esortare alla morale dell'umiltà; il vero francescano direbbe: accontentati della borsina cinese di plastica da 7 euro della bancarella, che si veda bene che è quella, umile come il saio di Francesco;
mo', tutta la circostanza illustra bene a che punto sia quel pensiero tradizionalista, che, pur di trovare qualcuno che propagandi quelle idee, si accontenta di una simpatica piazzista che guadagna qualche soldino riciclando in farsa da settimanale femminile quella che dovrebbe essere intesa come Parola di Gesù Cristo.
Più che il farlo meglio o peggio o le tiritere sul matrimonio, che sembra una scenetta comica, ha fatto veramente, ma veramente schifo sul discorso donne e lavoro.
Non esiste nulla di più bello del sentir parlare di ciò che ci vogliamo sentir dire. L'esaltazione del proprio piccolo mondo antico cionservato nella bolla, con tutto atttorno che cambia.
In realtà nulla è fisso e immutabile. Il cambiamento è il motore del mondo.
Ma l'illusione che regalano le incrollabili certezze (tipiche degli adolescenti) è una droga potente... Già Platone, quasi 2.500 anni fa lo sapeva e ci ha avvertiti tutti quanti.
Avere successo è fondamentale.
vabbè, ma capisci pure che qualsiasi contenuto vale in relazione al contesto; se questa, invece di collocare le sue elucubrazioni in un contesto con richiami "alti" ad una tradizione, avesse promosso il suo stile di vita come una delle centomila diete bizzarre per perdere 10 kg in una settimana, sarebbe passata inosservata;
la cosa notevole del tutto è che un pensiero che si pretende di serie A nella competizione tra modelli morali è costretta ad iscrivere la sua squadra al campionato di serie B, con un'allenatrice che più o meno confessa di puntare alla salvezza, non retrocedere;
non ti accorgi che Miriano non espone quel modo come moralmente dovuto, ma come opportunisticamente "conveniente" preferibile ? se io vado a un convegno contro la violenza sulle donne e argomento: uomini: è una faticaccia e un rischio; se vi beccano sono guai o fastidi, sottintendo che non ho una motivazione morale, ma di opportunità;
se il convegno mi applaude, come quel pubblico e come Cono, vuol dire che la mia causa morale è proprio alla frutta, ed è proprio il mio intervento a squalificarla: il problema non è l'mmoralità della violenza, ma il rischio della repressione.
Ti ho già parzialmente risposto nell'altro argomento; si combatte in due, se uno dei coniugi smette e si arrende, in caso di matrimonio civile è chiaro che si va dall'avvocato; in caso di matrimonio religioso si chiede aiuto in parrocchia, si valuta se esistano margini percorribili di riconciliazione. In altri termini, la separazione deve essere l'ultima - e non la prima - opzione sceglibile; soprattutto se ad essere coinvolti fossero anche dei figli
mi chiamano?
https://www.youtube.com/watch?v=yHHWc1ZM-sE
Tornando a femminismo contro patriarcato, ho letto una riflessione interessante di una psicologa. Tutti, uomini e donne, abbiamo un'energia maschile e una femminile al nostro interno. E le due cose dovrebbero armonizzarsi tra loro nel creare gli individui che siamo. Solo che il patriarcato ha impedito per secoli all'uomo di esprimere la propria energia femminile e ha castrato l'energia maschile della donna.
Oggi essere liberi significa poter esprimere le proprie energie interamente. Ma ci sono elementi, come il giudizio dei vari Cono della situazione, che spesso ancora bloccano questa libera espressione. Credo che la nostra società potrà davvero evolversi del tutto quando queste sovrastrutture cadranno definitivamente e ci sentiremo liberi di essere semplicemente noi stessi.
Io ci ho provato, da sempre, e da giovane sono stata per anni quella emarginata, quella "diversa". Ero "il maschiaccio", quella che invece di giocare alle bambole giocava con le macchinine, quella che invece di giocare a pallavolo giocava a calcio, che da adolescente invece di passare il tempo a leggere giornalini femminili e cercare fidanzato andava a fare tiro a segno e volontariato con gli anziani. Sono sempre andata dritta per la mia strada, ma ne ho sofferto un sacco, a quei tempi.
Poi ho imparato ad accettare quello che ero e a valorizzarlo. Ora ho smesso di dare il minimo peso ai giudizi della gente. Se a qualcuno non vado bene per quella che sono, lo saluto cordialmente. Ma la mia esperienza mi ha reso pienamente consapevole di quanto ancora certe mentalità grette siano diffuse e invasive. E non smetterò mai di combatterle. Come già facevo da bambina.
Ricordo che c'era un mio amico che amava giocare con le Barbie. A me non piacevano granché (di solito le decapitavo :asd: ), ma per lui ci giocavo, perché sapevo che gli piaceva. E non ci ho mai trovato nulla di strano, perché i bambini per fortuna sono smaliziati. Una volta, in oratorio, ci vide il parroco (un vecchio iracondo e bigottissimo) e ci fece una piazzata perchè "I maschi non devono giocare con le bambole". Al che io, dall'innocenza dei miei dieci anni, lo difesi, dicendogli che il mio amico non stava facendo nulla di male e che ognuno è libero di giocare con quello che vuole". Ero già tremenda pure all'epoca :asd:
questa è una valutazione pragmatica che ricorre anche per il matrimonio civile; nessuno si separa con leggerezza, persino senza figli; è sempre un trauma;
la questione vera è se, utimativamente, sacramento o meno, ognuno debba soggiacere al vincolo della LEGITTIMA libertà altrui, oppure essere in qualche modo moralmente autorizzato a imporsi su quella, oltre i doveri verso i terzi;
stiamo parlando di una circostanza che produce femminicidi a giorni alterni e chissà quante altre violenze sommerse; mica bruscolini;
il tema di come un Uomo - uso apposta la maiuscola, come Cono - DEBBA comportarsi quando si trovi di fronte al rifiuto è una questione troppo importante per essere elusa.
Non ho ben capito del tutto il tuo discorso.
Comunque già mi ero accorta della bassa morale dei messaggi di questa qui. In un altro video, a proposito del comportamento dei ragazzini, si lamentava che non si rendevano conto che lassù qualcuno guarda.
Non cambia, secondo me, il messaggio schifoso che riguarda il lavoro, di cui non credo, guardando il video, ci sia bisogno di sottolinearne i punti.
che c'è che non ti torna ?
se uno è contro la pena di morte per un motivo morale assoluto - non si uccide qualcuno non più in grado di nuocere; ci sei ? - e io arrivo e dico: sì, la pena di morte non va bene, perché - la ragione - con la ghigliottina si fanno tutti quegli schizzi di sangue e poi tocca pulire, non concordo sulla ragione; col che, se mi propongono l'iniezione letale, la pena di morte ca benissimo, visto che non si sporca; ho declassato una questione da morale - categorica - a pragmatica - eventuale;
e questo fa Miriano; di un precetto che si intende assoluto, morale, fa una cosa che argomenta come conveniente, cioè facoltativa; peraltro, nel momento in cui facilmente qualcuno argomentasse una serena funzionalità di un contegno diverso da quello auspicato da Miriano, nelle premesse stesse dei ragionamenti di quest'ultima sta la legittimazione di posizioni opposte;
lei dice: fai così, ché stai meglio, non fai così, ché è giusto ; perciò, se tu argomenti che stai meglio in un altro modo, siete pari e ognuno fa quello che gli pare;
ma è un declassamento confesso, perché il precetto originario è che devi; ci siamo ?
sul lavoro, una delle infinite cose che si possono dire, parole in libertà che non contano una cippa.
Ma infatti su questo ti ho dato ragione, tra i vari discorsi che fa, appare l'opportunismo.
Il che non elimina il messaggio donne, lavoro e maternità e pure la strumentalizzazione che ne fa.
Ma infatti su questo ti ho dato ragione, tra i vari discorsi che fa, appare l'opportunismo.
Il che non elimina il messaggio donne, lavoro e maternità e pure la strumentalizzazione che ne fa.
vabbè, ma kisselaincu... è una farsa buona per chi aderisca già a quella roba; non un'argomentazione capace di incidere pubblicamente; nessun operatore politico che si occupa di pari opportunità farà mai valere quelle ragioni; forse Pillon, sommerso di pernacchie;
le trappole che ostacolano le donne nel lavoro sono più nascoste, surrettizie.
Ma infatti su questo ti ho dato ragione, tra i vari discorsi che fa, appare l'opportunismo.
Il che non elimina il messaggio donne, lavoro e maternità e pure la strumentalizzazione che ne fa.
estigranca ! su chi vuoi abbiano presa ? questa è una tipo Pillon, Adinolfi, ecc... alla fine in realtà sta gente appare pochissimo perché quegli stessi che danno loro dammangiare capiscono che sono fenomeni da baraccone, bòni per la sagra degli adepti, ma da far tacere al di fuori;
se non altro, Miriano è furba e lo capisce, mentre gli altri du' grulli che ho citato hanno più il gusto della figuruccia.
estigranca ! su chi vuoi abbiano presa ? questa è una tipo Pillon, Adinolfi, ecc... alla fine in realtà sta gente appare pochissimo perché quegli stessi che danno loro dammangiare capiscono che sono fenomeni da baraccone, bòni per la sagra degli adepti, ma da far tacere al di fuori;
se non altro, Miriano è furba e lo capisce, mentre gli altri du' grulli che ho citato hanno più il gusto della figuruccia.