Che cazz' è il triangolo di Karpman e perché dovrebbe interessarmi sapere che cazz'è?
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Che cazz' è il triangolo di Karpman e perché dovrebbe interessarmi sapere che cazz'è?
Beh, a me è servito capire di essere ansioso-evitante :v
Come i gatti.
Vale solo quando l'undicenne tira fuori lui psicologia, psicanalisi, pippe freudiane? Considerando eventuali limiti di comprensione dei fenomeni e di sc-sc-, di cui avresti pure tu accennato in altre occasioni.
Hai tirato fuori tu esempi di modelli di relazioni, l'insicuro, le relazioni al ribasso, le esperienze adolescenziali che influenzano e che preparano il terreno per un certo tipo di coppia.
Ora, viste anche le preplessità suscitate non solo a Vega, ha senso continuare con queste ripicche e con i giri di frittata?
gua', potresti aver ragione tu;
non fosse che il 3D riguarda una questione specifica, e cioè quella che appare come una generale disfunzionalità delle relazioni;
io ho suggerito alcune dinamiche elementari, a partire da fatti che nessuno ha confutato;
e l'ho fatto, per così dire, con un'apertura pietosa che sollecita la presa visione delle fragilità;
l'alternativa, è la vox populi evocata da rdc, per cui jedem das sein, ognuno raccatta quello che si merita;
col caveat brutale che se tu mi racconti che dopo due settimane di convivenza l'omo è scappato coll'argenteria, ti dico: oooh, povirina; sei incappata in un delinquente;;
ma se mi dici che sei stata 5, 10, 20 anni con uno che nel bilancio consuntivo è un disgraziato, quello che pensano tutti è che sei 'na disgraziata pure tu, sennò co' quello non ce stavi; ma ti lagni de più perché sei la disgraziata soccombente in quell'associazione a farsi del male:
le mie psicopippe possono essere sbagliate, verbose, pesanti, quello che te pare; ma cercano di aprire una porticina, o sono tipo il digestivo; poi. ognuno coglie o obietta come gli pare, e stupido io ad insistere;
ma l'alternativa è quella cruda e giudicante, che alla fine fa stare peggio le persone, perché a raccontarsi le cose in un certo modo in realtà si amplifica l'umiliazione e nemmeno si trova modo per vedere le cose e perdonarsi per le proprie fragilità.
@axe @vega
(senza sonaglini 'ncopp'a capa)
Avendo seguito (per pavidità e vigliaccheria) la discussione "da lontano" ( non "dall'alto", per non pormi in posizione da "Giudice"...che compete a ben altri Maestri :mmh?: ), dico che non é stato un cazzeggio vacuo, banalmente inutile. No, al contrario. E', invece, ricchissimo di spunti e di materia di riflessione.
Anche se axe, ogni tanto, si é scatenato nel suo "eloquio criptoscuro per iniziati" :D
Che ho compreso, faticosamente, anche io.
Siamo promossi allora, non dobbiamo ripetere l'anno?:D
Io ho trovato la discussione molto interessante
Pure le psicopippe di Axe :D
Che molte volte mi hanno dato spunti di riflessione interessanti
La verita’ -almeno per me- e’ che le donne sono stufe
Hanno realizzato che per quel poco che un uomo corrisponde non c’e’ piu’ “convenienza” a stare come siamo state, nei secoli dei secoli
Un uomo non ci aiuta a sviluppare talenti, carismi e virtu’
Piuttosto ci rallenta e se proprio siamo sfortunate ci ammazza proprio
Nell’ottica di uno scenario del genere l’ordine precostituito e’ saltato
Che io sono mia lo ribadiro’ sempre
Sono sempre meno le donne che danno la possibilita’ ai moderni Galileo di fare scoperte e loro di stare a fare figli e lavare mutande
Chi sta comodo si sta, non si lamenta
Ad un uomo -a molti uomini- fa sempre comodo una serva fidata
La Signora MaTre del figlio una volta mi disse che dovevo essere fiera di suo figlio :D
Io, perche’ la mia integrita’ morale me lo impone, le dissi solamente di ricordarsi che ha una nipote
Vergogna
Le donne sono le prime aguzzine delle altre donne
Al di là dell'argomento da cui parte una discussione, se spaziamo un pò, non è detto che non si debba dire nulla.
Ora tu puoi far benissimo degli esempi, per carità, se hanno anche una loro evidenza casistica, però tu li hai protati avanti in senso granitico, a mono-spiegazione di tutto, mentre nel campo delle relazioni siamo in un mondo vasto e vario per quanto ci siano delle probabilità maggiori che si verifichino certe conseguenze a seconda dei tipi di persone.
Nella vita non possiamo sapere chi incontreremo e quello che scatterà. Non è detto che l'insicuro/a, trovi sempre e comunque l'altro soggetto problematico che sfrutta l'insicurezza e riconferma lo schema mentale dell'altro e quello proprio.
vabbè, ma se tu in un 3D sulla coppia rimuovi la base negoziale, lo stress competitivo e lo sfondo di potere - che è proprio la storia della famiglia, del matrimonio - non ti torna più nulla;
non fai nemmeno delle ipotesi sul perché e percome della circostanza del 3D, o se le fai sono lunari e non ha senso discutere; non è una questione di essere rigidi; se vuoi giocare una partita di pallavolo sulla luna, devi per forza considerare che non c'è ossigeno e che la gravità non è quella terrestre;
poi, per carità, ci si può spingere su tante osservazioni periferiche, ma qui mi pare che stiamo parlando di un sentimento di incazzatura e disagio diffuso che, rispetto a ciò che si intende generalmente come relazione - cioè una cosa che si suppone bella, gratificante - è eccezionalmente divergente; e a questa cosa andrebbe data una spiegazione.
io so' d'accordo su tutto, ma fino ad un certo punto;
non è che sto a difende' l'ommini, che me ne sbatto erca :v e sulle rivendicazioni di genere, in quanto tali, sfondi porta apertissima;
poi però restano le dinamiche degli individui; mi pare di aver registrato imbarazzo e diffidenza persino quando ho chiesto di elencare caratteri positivi della propria personalità; non è una cosa di cui risentirsi, credo;
la cosa buffa è che in un posto come questo in realtà lo facciamo tutti, già dal nome; una volta c'era Ifigenia :love: e altro; ma potevano esserci guerriere, papesse, imperatrici, Lilith, matti e appesi, come nei tarocchi; oppure archetipi junghiani;
ognuno col suo talento, consapevole, che è una cosa diversa dalla descrizione di una disponibilità al servizio o alla fatica, la sopportazione; che sono pure valori, magari conseguenti, ma non ti danno un'identità che qualcuno può amare; a una persona che sai ho riconosciuto - tra l'altro, con tutti i difetti - una capacità straordinaria di portare la pace nel mondo dei suoi affetti, seppure in percorsi eterodossi;
io credo che ognuno di noi abbia un talento - o più, ma uno in particolare - di relazione speciale, una bellezza sua che dovrebbe venir fuori ed essere vista e vissuta; che magari è importante per qualcuno e meno per altri; e quando di incontra quel qualcuno forse vale la pena;
poi, ovvio che la sofferenza ha i suoi tempi per essere metabolizzata; solo che, secondo me, se non si sale quello scalino identitario di vedersi al di fuori del conflitto vissuto e si finisce col restare intrappolati in quel ruolo.