[QUOTE=exhile;1038911](.............)
lo zio della ragazza (fratello dell'assassino) ha dichiarato che la religione non c'entra nulla - facendo cos
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[QUOTE=exhile;1038911](.............)
lo zio della ragazza (fratello dell'assassino) ha dichiarato che la religione non c'entra nulla - facendo cos
[QUOTE=Xilinx23;1038849]Fondamentalisti?
Scusa la domanda,
Bene, la religione era solo una scusa. Prendiamola per buona.
Bisogna quindi concludere che il padre di Sanaa l'avrebbe uccisa comunque, prima o poi, appena si fosse presentato un pretesto qualsiasi. Parafrasando le sue parole, era una vita che pensava di farlo.
Plausibile?
E' evidente.
Che fosse altrettanto contrario che la figlia convivesse con UN qualsiasi fidanzato, è un po' un azzardo sai.
E, epiloghi paradossi del genere a parte, generalmente nessun musulmano praticante è contento che la figlia sposi un occidentale, così come nessun cattolico è contento che la figlia sposi un musulmano.
Crea quasi sempre tensioni in famiglia, quando poi finisce così però, bisogna dire che non c'entrava niente :asd:
[QUOTE=erin;1039185]Ovviamente no, ma che potesse giungere alla stessa cosa perch
[OT]Hem hem... posso richiamare l'attenzione sul punto principale, per me?
L'assurdo
[QUOTE=erin;1039185]Ovviamente no, ma che potesse giungere alla stessa cosa perch
[QUOTE=Acquerapide;1039239][OT]Hem hem... posso richiamare l'attenzione sul punto principale, per me?
L'assurdo
Ehm, dissento un po'.
Come convieni, la questione è dubbia. E giungi alla conclusione che è meglio andare in direzione garantista per questo. D'accordo.
Ma garantista significa dire che non sappiamo quali siano stati i motivi, non sposare l'ipotesi favorevole, fuori dai tribunali.
Nei tribunali, dove si deve decidere in un senso o nell'altro non si può sbagliare, qui non si deve decidere ma esprimere un'idea.
Un giudice che proscioglie un imputato per insufficienza di prove non è automaticamente convinto della sua innocenza, concorderai. Se lo fosse sarebbe a detrimento del suo discernimento.
Ed è sbagliato dire, in questa sede, che i fatti sono dubbi e quindi, tanto per non sbagliare, la matrice religiosa non c'è. E' una scorciatoia mentale.
A me questa matrice culturale pare evidente, ma per un ragionamento, degli elementi che ho portato.
Il coinvolgimento della madre ne è la riprova, secondo il mio modo di vedere certo.
A me sembra che il fatto non sia in discussione nel senso che nessuno dubiti che il padre ha ucciso la figlia.
Ad un futuro processo il padre risponderà di omicidio aggravato per averlo commesso in danno della figlia, non perchè l'ha commesso per "motivi religiosi": giuridicamente il movente religioso o meno è abbastanza irrilevante, quindi il grosso polverone mediatico è evidentemente stato sollevato per motivi che nulla hanno a che vedere con la sorte giudiziaria del padre.
E' per questo che prima di formulare certe ipotesi io andrei molto cauto...
Non pensavo che si negasse che il padre ha ucciso la figlia infatti. Ma che i motivi fossero etnico-religiosi (elementi particolarmente connessi nella tradizione musulmana, e questo non è certo un male almeno finché non toccano la forma di stato o di governo, insomma finché non toccano la laicità della società).
In questo caso, a ricevere una tutela abnorme non è il padre, ma la motivazione, come se affermare che i motivi sono religiosi sia un chissà che tipo di attacco alla religione stessa.
fino al secolo scorso anche qui in Italia i padri ammazzavano di botte la figlia che scappava di casa cn il moroso e nn si sposava- Inutile stare a fare distinguo religiosi- E' una questione di arretratezza culturale quella che fa considerare i figli proprie espansioni da annientare se questi, contraddicendo il proverbio, cascano lontano dal ceppo-