[QUOTE=Magdalene Alabaster;1137011][COLOR=darkorchid]Purtroppo non c'
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[QUOTE=Magdalene Alabaster;1137011][COLOR=darkorchid]Purtroppo non c'
[QUOTE=lunadiluni;1137066]c'
Parliamo di aria fritta e sputtaniamo un po' di persone magari innocenti.
Nel frattempo si crea il classico clima da caccia alle streghe.
Fantastico...
continuo a documentarmi in rete:
http://www.ternimagazine.it/11323/cr...nta-setta.html
il processo è stato condotto per atti di libidine commessi in regime di associazione per delinquere. Caduta l'aggravante dell'associazione per delinquere sono prescritti i fatti precedenti al 1992 (pena massima sette anni, art. 521 c.p., quindi si prescrive in 10 anni); per i fatti successivi al 1992 l'assoluzione è per insufficienza di prove.
Ora ci potrebbe essere il giudizio di appello.
Ho solo un' obiezione: atti di libidine violenti? perché non c'era congiunzione carnale? nei fatti denunciati ci sono anche rapporti anali e orali. L'imputazione poteva essere un'altra, e così i termini di prescrizione.
Del resto mi pare evidente che ci fosse anche l'associazione per delinquere, o altrimenti la violenza sessuale di gruppo, almeno nell'imputazione. Quindi i fatti non dovevano essere prescritti.
Di certo non possiamo dire che queste persone sono state assolte con formula piena, ossia perché il fatto non sussiste (non è avvenuto) o non l'hanno commesso loro.
E in caso di violenza sessuale, quando sono passati tanti anni, che prove vuoi trovare? dal 1992?
Per noi è più semplice metterci dalla parte dell'accusato, per naturale repulsione al pensiero che possa essere tutto vero, e perché noi non lo faremmo mai.
Ma se per un momento dubitiamo soltanto che i fatti siano veri, riusciamo a sopportare il peso che porta questa ragazza?
Dopo tutto quello che le è successo (ammettiamo per ipotesi che sia vero) si aggiunge anche il non essere creduta neppure dai giudici, a cui aveva chiesto giustizia.
In fondo ha ragione la psicologa (che non sa l'ìtaliano! "orrorizzata!"), la ragazza non ci guadagna proprio niente a parlarne.
E se fosse la madre ad aver inventato tutto, suggestionandola?
La ragazza è vittima ancora, sempre lei.
Ecco, questo vorrei sottolineare. Che con lei, con la ragazza, non ce l'ha nessuno, che per quanto mi è possibile la capisco per quello che ho vissuto, e che, se mai leggerà queste parole, è stata forte, tanto tanto forte, così tanto che forse io, al suo posto non ce l'avrei fatta.
Noto molta insicurezza in quello che dice.
Comunque non importa se questo episodio in particolare sia vero, ma che queste cose accadono.
Punizione, la tortura per giorni fino alla morte, è l' unico modo per disincentivare questa perversione.
PS
Il sospiro suona programmato
In primis: viviamo in un mondo che oscura tutto, l'Italia poi in quanto a censura non ha da insegnar nulla a nessuno.
Secondo punto: la televisione
criticare l
Ho lavorato molto tempo nel sociale e molto spesso mi sono trovato a fianco di persone, come la ragazza, che hanno vissuto queste esperienze drammatiche... Posso dire che il modello comportamentale della ragazza ricalca completamente quello di altre persone che ho seguito. A me