Originariamente Scritto da
follemente
Sfogo egocentrico
A quest’ora, gli altri anni, avevo visto al cinema tutti i film in concorso per gli Oscar e ne discutevo con gli amici.
Quest’anno non si può, passi.
Negli anni passati andavo con la compagnia a teatro, ammirando anche gli spettacoli che venivano da oltreoceano.
Ora è impossibile, passi.
Non conto gli aperitivi, le cene ed i pranzi in ristorante, non tanto per il cibo (forse sì) quanto per i gruppi accattivanti che mi mancano.
Ristoranti chiusi, passi.
Abbiamo fatto anche quest’anno le cene ed i pranzi a casa, con poche persone, come detta la legge, ma non è più permesso.
Passi.
I viaggi me li posso scordare per un bel po’, anche quelli per raggiungere persone intime, passi.
Ci siamo ridotti alle telefonate, alle videochiamate ai messaggi su Whatsapp, visto che non si può visitare gli altri.
Passi, anche se per me, che sono una persona socievole ed ho proprio bisogno del contatto umano, è difficilissimo.
Ma ieri il prefetto della mia città ha emanato il decreto che non si può passeggiare oltre un raggio di 500 metri da casa. Al che io sono scaturita: io effettuo le mie camminate (solitarie, per carità, altrimenti è vietato) a passo veloce nei boschi vicino a casa (non prendo la macchina), non incontro quasi nessuno, ho la mascherina ed anche i documenti se qualcuno fosse così folle da fermarmi.
Ecco, volevo dire: rispetto la legge, mi isolo, non frequento nessuno, ma questa deliberazione non la rispetterò.
Ecchecazzo.