La cura, la presenza, il tempo
Cosa secondo voi fa si che due persone insieme facciano fronte alle avversità della vita e durino nel tempo, con il tempo e pure nel per sempre?
Traccia corta, il pranzo è pronto
Iniziate pure :D
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La cura, la presenza, il tempo
Cosa secondo voi fa si che due persone insieme facciano fronte alle avversità della vita e durino nel tempo, con il tempo e pure nel per sempre?
Traccia corta, il pranzo è pronto
Iniziate pure :D
Marito sostiene che senza le "sintoniche affinità" non si vasa da nessuna parte (o almeno non mano nella mano verso l'infinito).
Che infondo è anche quello che penso io: "bisogna essere uguali nei fondamentali e diversi nei secondari".
Alla base di tutto sta la consapevolezza di sè. Se non si sa chi si è non si riconoscerà l'altra metà di sè. Anche se, prima di sapere chi si è bisogna essersi capiti e costruiti (possibilmente senza ingerenze e non facendosi sopraffare dai condizionamenti, per quel che si riesce).
Buon pranzo Efua :-)
secondo me, solo le nevrosi compatibili :asd;
in realtà, non scherzo affatto; non intendo nevrosi come patologia, ma come problematica tendenziale;
la coppia che funziona è quella in cui gli aspetti "negativi", che potrebbero normalmente essere penalizzanti, grazie alla fortunata disposizione del partner - in termini di compatibilità nevrotica - possono essere riciclati come punti di forza e/o affrontati con serenità; questo libera una quantità enorme di energia creativa, prima sottratta dallo sforzo richiesto per contenere e/o rimuovere quelle pulsioni; un po' di esempi:
una persona può sentirsi egoista o egocentrica, meschina, tirchia, stupida o poco capace, limitata, o invidiosa; avere complessi, freni, inibizioni, ecc...
ma poi trovare una combinazione chimica favorevole all'intimità con qualcuno che, per sua storia personale, non ha particolari problemi con questo o quel difetto; magari il partner tirchio gli torna comodo per un riscontro sulle proprie abitudini, o lo trova buffo;
alla fine, il partner dovrebbe essere un complice o un Lucignolo, nella sovversione delle proprie nevrosi, e quindi liberare energia, essere sponda di una trasformazione;
'sta cosa l'ho notata nel modo in cui finiscono le relazioni:
quando si è stati insieme per la conservazione di un equilibrio già precedentemente conseguito o pensato, uno status, dei progetti di famiglia, ecc... prevale il rancore, il sentirsi traditi per un "investimento" non remunerato;
chi, invece, ha vissuto il momento sovversivo, del cambiamento di sé, della propria mentalità o approccio ai propri limiti, conserva sempre un sentimento di dolcezza e gratitudine che - passati i primi tempi dalla fine - diventa prevalente, perché l'altro in qualche modo è rimasto, in quel cambiamento.
Penso che il punto di partenza sia vedere e amare l'altro per come realmente è. Non è facile. L'uno non deve esaltare la propria merce, l'altro non deve idealizzare. Io ricordo i momenti esatti in cui ho smesso di amare alcune persone, la delusione di vedere l'idolo cadere. Poi ci sono compassione ed aggiustamenti, certo, ma la cieca fiducia ed il gioioso abbandono vengono meno. Nel tempo è importante continuare a prendersi cura l'uno dell'altro, a progettare, a desiderarsi, a divertirsi.
questo credo sia già la conseguenza del vedere se stessi per come si è, dato che illumina sui perché di quell'attrazione; non so se è possibile "guidare" un processo del genere, ma ci credo poco; secondo me, è puramente questione di chiulo negli incontri;Citazione:
Originariamente Scritto da nahui
anche perché se si dura più di sei mesi sotto lo stesso tetto senza scannarsi vuol dire che si è compatibili, almeno in quel momento; il termine è raddoppiato se i bagni in casa sono due :D
credo che la chiave di tutto siano i difetti dell'altro: se li sopporti e/o ti tornano utili, quello a sua volta si sente liberato e comincia a "produrre" benessere e gratitudine che mette in un circolo virtuoso;
al contrario, se l'equilibrio è conservativo, di rimozione, costa fatica, spreme energie e alla lunga deprime, il rapporto si ammala, perché si accumula lo stress nervoso;
siamo animaletti che sopportano solo un certo grado di stress, funzionale a fare cose sensate; oltre quel livello, l'investimento è in perdita.
Partendo da quello che diceva F. Nietzsche: "c’è sempre un grano di pazzia nell’amore, cosi come c’è sempre un grano di logica nella follia" e pensando di trovare in quel piccolo grano di logica le caratteristiche di un rapporto di coppia sano, direi che le connotazioni fondamentali affinché una coppia funzioni sono queste:
saper comunicare, mantenere il rispetto dei singoli punti di vista, non rinunciare mai alla propria unicità, trovare nel tempo insieme la buona qualità delle cose che si fanno, dare fondamentale importanza al sesso, proteggere sempre e comunque la coppia nei confronti del mondo e della gente.
Se si riescono a mantenere vitali questi parametri la coppia funziona.
Può sembrare pura teoria ma se si trova la persona giusta queste cose funzionano e vengono da sé.
capisci bene che la condizione sta in quel se, e allora - effettivamente -il resto è pura teoria;Citazione:
Originariamente Scritto da Kanyu
senti che ti dice uno stronzo: la persona può rivelarsi giusta solo se viene messa alla prova dei tuoi difetti - quelli veri, le cose oscure; il salto di qualità lo fai tu stesso nel momento in cui te li riconosci e li manifesti, a te stesso e a lei; e viceversa; poi, succede quel che deve succedere;
ma se non si tira fuori la propria parte oscura, si fa un teatro reciproco che dura finché si regge quella parte.
Trovare la persona giusta, come si fa?
La parte oscura... e se si pensa di avere tutto in chiaro?
Io sarei stata per la coppia di Cono: unica, ferrea ed indissolubile
Ma mi sono dovuta scontrare con la realtà
Per cui, come diceva Axe, si sopporta un certo grado di stress, funzionale a fare cose sensate
Come diceva Nahui nel tempo è importante tenersi e progettare
E come diceva Kanyu, se si trova la persona giusta, queste cose funzionano e vengono da se’
Quante coppie conoscete voi che sono riuscite in questo intento?
io avrei appena azzardato un'opinione; ma forse è sbagliata :asd:Citazione:
Originariamente Scritto da efua
probabilmente si è rimossa o non si vede, magari perché si è troppo concentrati su un'idea di se stessi cui si vorrebbe aderire; penso che in una certa misura accada a tutti;Citazione:
La parte oscura... e se si pensa di avere tutto in chiaro?
la persona "giusta" è quella che ci fa sponda per metabolizzare quelle parti di noi di cui ci vergogniamo, e la cui rimozione o controllo porta via tante energie;
spesso i pazienti si innamorano dell'analista; perché ?
perché quello, per professione, fa emergere e accetta senza giudicare quelle parti nevrotiche e in ombra, anche attraverso un percorso piuttosto doloroso di elaborazione;
ma una persona che per paura delle proprie fragilità si costruisce delle corazze addosso, anche eroiche o di buoni sentimenti, difficilmente risulta accessibile; può riscuotere un certo successo, ma che va ascritto a quella corazza; la parte ombra, però, continua a vivere e sottrarre energie, perché non è accettata, metabolizzata dal suo possessore, né dal partner, che è escluso, oppure innamorato della corazza;
questa risulta una coppia insonne, che non ha scarico o riposo, e prima o poi la tensione pesa, anche dove sembra rose e fiori;
beh, qualcuna c'è; molte, se non si pretende l'eternità;Citazione:
Quante coppie conoscete voi che sono riuscite in questo intento?
a me è capitato la maggior parte delle volte, un po' per fortuna, un po' per una propensione introspettiva e la ritrosia a mentire troppo, anche a me stesso; probabilmente tendo a sollecitare una certa apertura, forse perché esprimo in modo esplicito e motivato la mia scarsa propensione a giudicare; siccome sono un cialtrone e lo nascondo poco, chi mi si para di fronte si sente meno a disagio con le cialtronerie sue e, almeno per un po',si sente più felice, meno giudicato :asd:
Axe, palesa l’azzardo, anche se pensi che sia sbagliato :D
In verità penso di non essermi mai nascosta nei confronti di un potenziale partner, tanto che ho iniziato ad averne tardi e poi pure pochi, pure troppo pochi, contrariamente a quanto piacerebbe pensare a Cono :asd:
Molto spesso capita che ci si dovrebbe fermare prima, invece ci si continua ad aggiustare nello stress per far quadrare ogni cosa
Perciò prenderei Cono per la giacchetta quando leggo: alle prime difficoltà
Prime difficoltà un caxxo :v
Spesso ci si riconosce pure per il dolore che si è vissuto, forse anche quello aiuta ad entrare profondamente in contatto con l’altro
Due cose mi erano sempre mancate in passato: l’ascolto e la volontà di esserci
Ho visto la differenza quando queste cose sono entrate nella mia vita
Boh, sarò pure cecata ma io di lato oscuro ho solo il fatto che non accetto di non fare sesso
Nella coppia di recente formazione chiesi: “Tu a fuoco come stai messo?” :asd:
beh. l'ho appena fatto e più volte di recente;Citazione:
Originariamente Scritto da efua
ripeto: secondo me la situazione giusta è quella che ti cambia, libera energie prima destinate a contenere o dis-rappresentare, o anche solo rappresentare te stessa; quando si è molto concentrati su se stessi, ci si racconta, come si è o come si vorrebbe essere, in realtà non ci si esprime davvero; è come un vestito al posto del corpo; le persone si innamorano delle nostre passioni, del lato creativo, e questo funziona;
spesso, si innamorano del vestito, se è quello adatto alla loro fantasia; ma sempre un vestito è;
una persona, per coinvolgermi, deve rappresentare un mondo suo, di idee, passioni, punti di vista, qualcosa di cui potrei voler capire e partecipare; ora, se una mi dice che vuole fare - che so- l'architetta e che studia tanto per farlo, fa i concorsi per le assegnazioni, che è brava, io capisco le sue ambizioni sociali; è qualcosa di "freddo";
ma se fa una passeggiata in centro o in periferia e mi racconta le storie e le idee dietro gli edifici e le forme, le passioni degli architetti e i suoi entusiasmi, mi fa vivere la sua vita e capire le sue emozioni; di cui però sono parte anche le ombre, le cose storte e brutte, o controverse;
vabbè, questa non è ombra, niente di discutibile o nevrotico; non un difetto o qualcosa di meschino, che faccia soffrire quando ci si guarda allo specchio;Citazione:
Boh, sarò pure cecata ma io di lato oscuro ho solo il fatto che non accetto di non fare sesso
Nella coppia di recente formazione chiesi: “Tu a fuoco come stai messo?” :asd:
oh, non è affatto detto che tutti abbiano dei rimossi pesanti; però è probabile ognuno abbia dei motivi di sofferenza a cui attribuisce spiegazioni che rimuovono qualcosa, e questo costa energia creativa sottratta alle passioni;
non sono mai stato in analisi, ma mi pare che un percorso tipico ad un certo punto sia il ribaltamento di prospettiva: il paziente era convinto di essere vittima - di solito - o carnefice -più raramente - e l'analista gli mostra il contrario, sconvolgendo quella narrazione di sé sedimentata in quel modo, quel ruolo.
Ti seguo benissimo ma sono un poco scioccata dalla rivelazione di Cono :v
Non che non lo immaginassi...
Secondo me la situazione giusta è quella che ti fa fare una specie di click interno, nel senso che ti fa scattare motivazioni che altrimenti avresti lasciato lì a languire
Ovviamente parlo di potenziale che cmq uno ha ma che tiene inespresso, proprio per le motivazioni che dici tu
Lo vedo su di me, quando nel corso del tempo procedevo agli aggiustamenti mirati, per tenere insieme tutto
Non è che non vedessi, vedevo ma avevo una bimba piccola e non mi trovano propriamente a Recanati
Ho tenuto in piedi, cercando di sopravvivere, fino a che ho retto lo stress, che poi è diventato disfunzionale
Poi si sa, capita che la vita ti da’ pure una mano e rincara un po’ la dose
Ed è vero circa le passioni e soprattutto la voglia di condividere che si porta nella conoscenza con l’altro
Per certi versi il sentimento in età più matura è più semplice, anche se poi ci sono le problematiche di ordine pratico della vita che entrambi si aveva prima
E qua scatta il bivio: ne vale la pena?
E qua si colloca l’impiegata delle poste :D
Io sono in realtà molto serena, mi sento di avere cercato di agire per il meglio, cercando di crescere una figlia, nel miglior modo possibile e da sola
Il padre Furio, sempre affannosamente affaccendato in tutto che non fossi io
Alla fine è giusto che ognuno prenda la strada che lo porta a vivere come desidera
Il tempo è sempre troppo poco per sciuparlo e vivere come vorremmo ma non posso
che è ? mi son perso una puntata ? mi immagino la scena finale del serial, che sfuma sulla musichetta; puntualmente collocata al venerdì, ché ti fanno stare in attesa fino al lunedì successivo :asd:Citazione:
Originariamente Scritto da efua
Non so, a me ha fatto un po’ senZo che Cono, senza la mano del Signore, potesse pensare di sfoderare l’ascia nei confronti di una ragazzina di 18 anni :vCitazione:
Originariamente Scritto da axeUgene
I rattusi mi hanno sempre fatto profondamente ribrezzo :D
Tranquilla che le ragazze di 18 anni guardano altrove :asd:
Condivido in buona parte ciò che dice Axe.
Per me la coppia funziona quando si conosce a fondo l'oscurità dell'altro e la si accetta per quello che è. Ma prima di conoscere quella del partner bisogna conoscere la propria.
Per questo credo che per stare bene in coppia si debba prima di tutto stare bene con sé stessi. Altrimenti la coppia prima o poi è destinata a naufragare.
Dormire molto, ognuno a casa sua, in determinati casi può aiutare.
Per fortuna la durevoezza della coppia non è un mio problema, l'amore è una malattia di cui sono asintomatico.
Vabe' ma non è che la coppia significhi sempre amore, dai. È un concetto superato :asd:
Ma in coppia si corrono più rischi, è sessualmente trasmissibile.
Guarda le basi: colazione insieme solo se piove.
vero ! chiedilo ai fissati del diesel, in procinto di divenire orfani di quella sensazione di potenza che arriva allo schienale attorno ai 3mila giri :asd:Citazione:
Originariamente Scritto da Bauxite
Apologo di origine ebraica
Il figlio domanda al padre: “E’ vero che il matrimonio modifica la personalità ?”
Risponde il padre: “Si ! Prima di sposarci, io parlavo e tua madre mi ascoltava affascinata.
Qualche tempo dopo le nozze, era lei che parlava e io ascoltavo.
Adesso parliamo tutti e due insieme ad alta voce e sono i nostri vicini che ascoltano”.
Con gli opportuni adattamenti, questo tipo di comportamento coniugale è diffuso. Inizia con la “dolcezza” e l’ascolto, poi, col passar del tempo, finisce con lo scontro, le crisi nel rapporto di coppia.
Parlare-ascoltare. Il dialogo è un’arte difficile. Pretende l’equilibrio tra la parola e l’ascolto.
Di solito si tende a prevaricare sull’altro con la parola, ma anche il silenzio può essere causa dell’interruzione del colloquio. Infatti c’è il negativo silenzio inerte, privo di ascolto e rifiuto di rispondere, che può diventare odio gelido. E il matrimonio si riduce a semplice coesistenza e coabitazione, in cui irrompe la fine dell’amore.
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Nel bene e nel male trovo che sia molto più d'aiuto assomigliarsi che essere opposti. Soprattutto nelle macro aree.Citazione:
Originariamente Scritto da axeUgene
La complicità credo che nasca proprio dalle similitudini e, come dice Nahui sotto, dalla conoscenza trasparente e sincera reciproca.
Spesso si soggettivizza troppo perchè non ci si conosce poi così bene a fondo o n on ci si vive abbastanza.