Originariamente Scritto da
axeUgene
capisci bene che l'attuazione di questo precetto paolino implica l'astensione dal giudizio sulla moralità e la buona fede altrui, che invece è quello che fai t quando attribuisci motivazioni di egoismo, edonismo alle scelte altrui;
Paolo, peraltro, spiega esplicitamente: tutti giudichiamo con le nostre scelte, dobbiamo necessariamente giudicare, anche gli altri;
ma è cosa diversissima la moralità rispettosa che esprimi con la tua scelta, la quale implica un giudizio di valore, dall'enunciato pubblico che giudica la buona o mala fede altrui, che invece è aggressione;
questa aggressione inficia quella libertà di cui dici, perché la libertà implica il diritto di veder rispettate le proprie motivazioni - lecite - alla pari;
se, poniamo, io fossi vegano e dicessi che è immorale ed egoistico essere vegetariani e mangiare uova e formaggi, pur astenendosi dalle carni, e che il tuo è solo egoismo, perché vuoi bere il vov, mi starei ponendo su un piano di superiorità morale squalificando il valore di ciò che tu hai valutato secondo coscienza;
per questo il tuo giudizio espresso di egoismo, edonismo, ecc... rivolto a chi valuta secondo una morale diversa non è compatibile con quella statuizione di libertà, che viene svuotata di ogni senso;
guarda che non è una questione da poco, eh... ma il fondamento delle società moderne, le nostre;
non mi fraintendere: contestarle va benissimo, purché tu ti renda conto che ti poni su un piano eversivo, radicalmente estraneo, seppure in modo apparentemente conciliativo.