Ninfee nere di Michel Bussi, lo inizio ora
Ninfee nere di Michel Bussi, lo inizio ora
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Il Necronomicon di Howard Phillips Lovecraft. Lo rileggo dopo 23 anni
Non soffrendo più di insopportabili attacchi di emicranie e cefalee al leggere il nome di Douglas R. Hofstadter (postumi della lettura di "Godel Escher Bach" ), sto leggendo "L'io della mente".
D.R.Hofstadter e Daniel C. Dennet, editore Adelphi
Mica male, l'idea di pubblicare estratti di opere di Borges, Harding...Turing, Nagel come spunti per commenti e riflessioni.
Valido anche come coadiuvante al ..."sonno del giusto"
...
Se, come dici, il libro è ben scritto, la parolacce non dovrebbero rappresentare un ostacolo alla lettura, altrimenti Rabelais (tanto per citarne uno) dovrebbe essere finito nell'oblio da secoli.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Citazione da Wikipedia:
"che rifiutando le norme tematiche e linguistiche dei generi "alti" come la lirica amorosa petrarchista o l'epica cavalleresca, sceglie invece come argomento tutto ciò che è "basso", come il corpo e le sue funzioni, il cibo, il vino, il sesso, contraddistinguendosi, sul piano linguistico, per una grande ricchezza e creatività verbale."
Tu l'hai letto?
State parlando del mio amato Rabelais?
Guardate che era una capolavorista, un genio di tutte le cose apparentemente brutte ma umane, molto umane.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze