Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, negli Stati Uniti c'� una fortissima base di immigrazione clandestina, che ovviamente non vota, e in genere passano due generazioni prima che le nuove famiglie di cittadini si collochino elettoralmente;
i clandestini sono ovviamente funzionali all'economia liberista e la loro presenza � praticamente istituzionalizzata con un semplice meccanismo, e cio� che gli stati non hanno mai voluto documenti d'identit� analoghi alla nostra carta (tradizionalmente, per "resistere" al potere federale);
l'identit� si ha con la patente (all'uopo, esiste anche una patente di non-guidatore
), per la quale � sufficiente il tax code, obbligatorio anche per gli studenti con visto transitorio; quindi, il clandestino entra come turista e resta come taxpayer, senza problemi finch� non deve uscire dal territorio federale...
io ho l'impressione che il problema di prospettiva per i repubblicani non sia tanto la questione etnica, che nel breve periodo dell'onda di Obama ha avuto un ruolo, ma non sembra decisiva, quanto piuttosto il risveglio graduale di un elettorato della middle class in via d'impoverimento, astensionista per tradizionale indifferenza, e ora preoccupato dalle ripetute crisi del sistema economico che mostrano profili strutturali;
questo bacino elettorale, che negli anni 60 avrebbe fatto parte della maggioranza silenziosa, comincia a nutrire dubbi sulle propriet� taumaturgiche del mercato � la Reagan, e probabilmente anche a vedere con minor diffidenza le politiche interventiste perorate dai democratici.