Originariamente Scritto da
axeUgene
se è per questo, puoi aggiungere altre migliaia di Grandi filosofi, da millenni;
questi discorsi si fanno da sempre, la Fine del Mondo è sempre alle porte per i vecchi; ed è comprensibile il loro sentimento ma, alla luce dei fatti, è una colossale bufala; perché il mondo, incluso quello che piace a te, è esattamente il frutto "degradato" di quel cambiamento che oggi ti allarma;
un secolo e mezzo fa la casa di campagna - o l'equivalente che c'era - di cui sei proprietario era di un latifondista, e chi la abitava sgobbava per un tozzo di pane, per consentire a quello di vivere di rendita; quando quel sistema è stato sovvertito come pensi che la vedesse il latifondista ? la Fine del Mondo, ma del
suo mondo, che quello concepiva come Bene comune, mentre iniziava il tuo, di libero proprietario;
sticazzi le altissime personalità; con tutto il rispetto per le persone e le loro idee, ogni pensiero è discutibile e le scienze sociali indicano che nella storia è sempre stato impossibile condizionare il comportamento degli aggregati sociali, se non con operazioni - limitate nel tempo - di estrema violenza;
l'Istat e l'Inps parlano dell'Italia, dove c'è un problema -
economico, non morale - di invecchiamento; a livello mondiale, al contrario, il problema demografico è opposto: come puoi parlare di "denatalità" se la popolazione mondiale raddoppia ogni 20/25 anni, minacciando conflitti per le risorse essenziali ?
ieri ero dal mio dentista e moglie-segretaria; persone deliziose, buone, cattolici osservanti e conservatori, reduci da un viaggio in India; e spaventatissimi da quella demografia da miseria, loro per primi esprimevano la necessità di un limite, dopo quello che hanno visto; nel contempo, mi comunicavano il loro dispiacere perché i loro figli, più vicini ai 40 che ai 30, non avessero alcuna intenzione di metter su famiglia; che ci vuoi fare ? li costringi ? come ?
se il futuro rifiutato è rappresentato dal presente delle generazioni dei padri, sarà "colpa" - tra virgolette, perché non la considero tale - di questi ultimi, incapaci di rappresentare un modello attraente, no ?
quello alla procreazione è un istinto potentissimo; se le famiglie di origine riescono ad inibirlo col loro esempio, devono essere veramente molto sbagliate, disfunzionali; altrimenti, avremmo la stessa famiglia di un secolo fa;
se davvero la società fosse come la descrivi, di chi sarebbe mai figlia, se non di quegli stessi soloni che se ne lamentano e l'hanno modellata in quel modo ?
poi, ovviamente tu non sei un idiota e capisci perfettamente che:
a) non esiste un Bene comune, ma idee diverse di cosa sarebbe desiderabile e di come perseguirlo;
se qualcuno considerasse per suoi punti di vista Bene comune l'abolizione delle religioni, tu non saresti d'accordo, malgrado tanti esimi pensatori che, dall'Illuminismo in poi, hanno perorato questa tesi; ti basterebbe che uno ti citi Voltaire, Hume, Marx o Nietzsche - mica pizza e fichi - per convincerti ? non credo...
come te, nessuno cambia il proprio modo di condurre la propria esistenza su questioni fondamentali perché glielo dice il Grande pensatore; anzi, il pistolotto che dismette le ragioni altrui come
immorali, egoiste, edoniste, produce esattamente l'effetto opposto, di chiusura e ostilità, giustificatissima, come lo sarebbe la tua a parti invertite; non credo che Malthus, economista e uomo di chiesa, pastore anglicano, col dito alzato ad ammonirti per il tuo contributo alla sovrappopolazione incontrerebbe il tuo favore e accondiscendenza
b) il senso comune della convivenza lo abbiamo già definito: è la legge; questo si può fare, quest'altro no; nella legge hai già il comune denominatore morale di una società; è comune morale che non si debba rubare, così come che ci si fermi al rosso;
se quel "Bene" che sostieni fosse davvero "comune" e non una preferenza di alcuni contro quella di altri, sarebbe statuito dalla legge;
al contrario, le leggi delle liberal-democrazie postulano esattamente la minor intrusione possibile dello stato in scelte che sono ritenute insindacabilmente personali; proprio perché le nostre società sono nate nel ripudio esplicito dell'idea che uno stato possa intromettersi nelle vite delle persone, anche dicendo se e quanti figli fare, ecc...