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Discussione: Flashback sull'Italia

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di gillian
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    La Vita ha un Valore in sè, Gillian. Ha un'intrinseca dignità: Sempre! A qualunque età. Assecondare la Natura significa difendere la Vita, proteggerla, difenderla, promuoverla!
    Non è che appari sadico o diabolico. Semplicemente sei lo specchio della sub-cultura nella quale siamo oramai immersi. Dove non ci sono più Etiche, Morali, Princìpi, Valori ed a contare è solamente l'utile. Quel che conviene. Un'agghiacciante sub-cultura dello scarto.

    E va beh! conogelato.....il mio post era assolutamente di tipo provocatorio!...non sono un nazista.
    ma solo un :Old....l'emogji non funziona...diciamo anziano rompiscatole!
    Temevo una raffica di insulti...ma qui siete tutti educati!


    L'appartenere ad un'agghiacciante sub-cultura dello scarto...era il minimo sindacale che mi potessi aspettare!
    Ultima modifica di gillian; 07-01-2021 alle 11:27

  2. #2
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    E va beh! conogelato.....il mio post era assolutamente di tipo provocatorio!...non sono un nazista.
    ma solo un :Old....l'emogji non funziona...diciamo anziano rompiscatole!
    Temevo una raffica di insulti...ma qui siete tutti educati!


    L'appartenere ad un'agghiacciante sub-cultura dello scarto...era il minimo sindacale che mi potessi aspettare!
    Ok, registrato: La Vita è bella, Gillian. La Vita è preziosa. La Vita è un Bene indisponibile, che abbiamo ricevuto in Dono. Lo è alla nascita, lo è a vent'anni, a cinquanta e a novanta. Il dramma grosso che ci sovrasta, è che lo abbiamo dimenticato. Abbiamo rimosso la questione rimpicciolendo l'esistenza umana a un "mi conviene o non mi conviene"..."quanto mi costa un Figlio" "perchè è economico staccare le spine" e via discorrendo. Roba veramente tristissima, amico mio.
    Ultima modifica di conogelato; 08-01-2021 alle 00:26
    amate i vostri nemici

  3. #3
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Cool

    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ok, registrato: La Vita è bella, Gillian. La Vita è preziosa. La Vita è un Bene indisponibile, che abbiamo ricevuto in Dono. Lo è alla nascita, lo è a vent'anni, a cinquanta e a novanta. Il dramma grosso che ci sovrasta, è che lo abbiamo dimenticato. Abbiamo rimosso la questione rimpicciolendo l'esistenza umana a un "mi conviene o non mi conviene"..."quanto mi costa un Figlio" "perchè è economico staccare le spine" e via discorrendo. Roba veramente tristissima, amico mio.
    Sono d'accordo conogelato...La Vita è Bella...mi ricorda vagamente il film di Benigni!
    Comunque..., nel mio post c'è un pizzico di verità... a prescindere dalla brutalità con cui mi sono espresso.... non sono il solo a sollevare questa questione, come è stata sollevata da alcuni nel confronto del piano vaccini di Arcuri, secondo la quale noi parliamo tanto di futuro e dell'avvenire dei nostri figli, ma in questo momento iniziale di vaccinazione ci preoccupiamo dei vecchi malati e non dei giovani ...che poi sono quelli che portano la malattia ai nonni...loro che sono quasi immuni ma sono il veicolo principale del morbo, che giustamente ballano nelle discoteche e si contaminano...
    Ma che generazione stiamo preparando per l'avvenire se è un anno che sono relegati a casa con le mascherine e si preparano davanti ad uno schermo.

    Indagini recenti mostrano come il livello di preparazione, in quest'ultimo anno sia vistosamente calato...e non poteva essere altrimenti....allora come diceva qualcuna ad Arcuri.... perchè oltre agli anziani non vacciniamo anche i giovani?
    Arcuri è stato perentorio e rispose presso a poco così: "cara signora! i vaccini nella fase attuale sono molto pochi...e abbiamo dovuto dare delle priorità...primi i medici ospedalieri, sanitari ospiti delle RSA...poi i vecchi a scalare d'età e situazione sanitaria pregressa."
    Ecco in fase iniziale mi sta bene ...ma in una seconda fase quando i vaccini saranno un numero più consistente perchè non vaccinare contemporaneamente anche i giovani...a quelli che da un anno non vedono più la scuola ...oppure a salire d'età dai piu giovani ...magari escludendo temporaneamente quelli in età infantile dove l'incidenza del morbo è minima???
    Ultima modifica di gillian; 08-01-2021 alle 07:27
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  4. #4
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    Sono d'accordo conogelato...La Vita è Bella...mi ricorda vagamente il film di Benigni!
    Comunque..., nel mio post c'è un pizzico di verità... a prescindere dalla brutalità con cui mi sono espresso.... non sono il solo a sollevare questa questione, come è stata sollevata da alcuni nel confronto del piano vaccini di Arcuri, secondo la quale noi parliamo tanto di futuro e dell'avvenire dei nostri figli, ma in questo momento iniziale di vaccinazione ci preoccupiamo dei vecchi malati e non dei giovani ...che poi sono quelli che portano la malattia ai nonni...loro che sono quasi immuni ma sono il veicolo principale del morbo, che giustamente ballano nelle discoteche e si contaminano...
    Ma che generazione stiamo preparando per l'avvenire se è un anno che sono relegati a casa con le mascherine e si preparano davanti ad uno schermo.

    Indagini recenti mostrano come il livello di preparazione, in quest'ultimo anno sia vistosamente calato...e non poteva essere altrimenti....allora come diceva qualcuna ad Arcuri.... perchè oltre agli anziani non vacciniamo anche i giovani?
    Arcuri è stato perentorio e rispose presso a poco così: "cara signora! i vaccini nella fase attuale sono molto pochi...e abbiamo dovuto dare delle priorità...primi i medici ospedalieri, sanitari ospiti delle RSA...poi i vecchi a scalare d'età e situazione sanitaria pregressa."
    Ecco in fase iniziale mi sta bene ...ma in una seconda fase quando i vaccini saranno un numero più consistente perchè non vaccinare contemporaneamente anche i giovani...a quelli che da un anno non vedono più la scuola ...oppure a salire d'età dai piu giovani ...magari escludendo temporaneamente quelli in età infantile dove l'incidenza del morbo è minima???
    Sono d'accordo. Veramente. Visto che stanno arrivando milioni e milioni di dosi, l'obiettivo di vaccinare praticamente tutti, può diventare realtà.
    amate i vostri nemici

  5. #5
    Opinionista L'avatar di gillian
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    exeUgene!
    La tua lucida analisi che media tra le due correnti di pensiero Fisiocratico e Mercantilistico, nell'ambito delle scienze sociali, individua, in un contesto geopolitico e sociale, le caratteristiche dello sviluppo storico/economico dei paesi di origini latine in contrapposizione ai paesi anglosassoni.👍

    Ritornando al Topic .....dal dopoguerra ad oggi, dal vecchio modello originale di sviluppo geografico e sociale italiano esiste ( a mio avviso).... un lento ma progressivo passaggio di concentrazione territoriale della produzione, del reddito e della popolazione, ad uno che prevede e persegue una maggiore diffusione locale dello sviluppo in aree a rilevanza intermedia. Ciò comunque non ha portato a ridurre gli squilibri Nord-Sud né ad una diminuzione delle fasce di povertà media; dalla diversificazione dell'economia nelle regioni intermedie e dal rallentamento di quelle avanzate non si intravede tuttavia un superamento della dicotomia ricchezza e povertà e si evidenzia invece la nascita di nuovi soggetti sociali ed economici marginali.
    Si va approfondendo così il solco fra un Paese ricco e settori sempre più vasti di popolazione esclusa, precarizzata , vicina alla soglia di povertà; masse sociali spesso rese da tali processi di sviluppo talmente emarginate e povere da essere considerate fra i “nuovi miserabili” nella società dell’opulenza.😡

    Tutti i periodi dello sviluppo economico del nostro Paese hanno creato una crescente differenziazione territoriale e sociale, poiché accentuano i flussi migratori ed i processi di urbanizzazione, i processi di espulsione dalle garanzie del reddito, con conseguenti fenomeni socio-economici che trasformano e modificano i rapporti centro-periferia dal punto di vista geografico, e garantiti-non garantiti da quello economico, accrescendo la schiera delle nuove marginalità, delle esclusioni, delle nuove povertà.
    Occorre all'Italia un nuovo modello, e da un'analisi approfondita degli errori insiti nel modello stesso... arrivare ad una sintesi che possa creare i presupposti di una rinascita.😥
    "List but not last"....occorre la pecunia (rècovery found) per il nuovo piano degli investimenti....ma sapremo cogliere l'occasione che la pandemia stessa ci offre, grazie alla disponibilità non indifferente dell'UE (260 miliardi)?!😅

    Gil
    Ultima modifica di gillian; 09-01-2021 alle 15:16

  6. #6
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Cool Impatto della pandemia sul sistema Italia

    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    exeUgene!
    La tua lucida analisi che media tra le due correnti di pensiero Fisiocratico e Mercantilistico, nell'ambito delle scienze sociali, individua, in un contesto geopolitico e sociale, le caratteristiche dello sviluppo storico/economico dei paesi di origini latine in contrapposizione ai paesi anglosassoni.������

    Ritornando al Topic .....dal dopoguerra ad oggi, dal vecchio modello originale di sviluppo geografico e sociale italiano esiste ( a mio avviso).... un lento ma progressivo passaggio di concentrazione territoriale della produzione, del reddito e della popolazione, ad uno che prevede e persegue una maggiore diffusione locale dello sviluppo in aree a rilevanza intermedia. Ciò comunque non ha portato a ridurre gli squilibri Nord-Sud né ad una diminuzione delle fasce di povertà media; dalla diversificazione dell'economia nelle regioni intermedie e dal rallentamento di quelle avanzate non si intravede tuttavia un superamento della dicotomia ricchezza e povertà e si evidenzia invece la nascita di nuovi soggetti sociali ed economici marginali.
    Si va approfondendo così il solco fra un Paese ricco e settori sempre più vasti di popolazione esclusa, precarizzata , vicina alla soglia di povertà; masse sociali spesso rese da tali processi di sviluppo talmente emarginate e povere da essere considerate fra i “nuovi miserabili” nella società dell’opulenza.������

    Tutti i periodi dello sviluppo economico del nostro Paese hanno creato una crescente differenziazione territoriale e sociale, poiché accentuano i flussi migratori ed i processi di urbanizzazione, i processi di espulsione dalle garanzie del reddito, con conseguenti fenomeni socio-economici che trasformano e modificano i rapporti centro-periferia dal punto di vista geografico, e garantiti-non garantiti da quello economico, accrescendo la schiera delle nuove marginalità, delle esclusioni, delle nuove povertà.
    Occorre all'Italia un nuovo modello, e da un'analisi approfondita degli errori insiti nel modello stesso... arrivare ad una sintesi che possa creare i presupposti di una rinascita.������
    "List but not last"....occorre la pecunia (rècovery found) per il nuovo piano degli investimenti....ma sapremo cogliere l'occasione che la pandemia stessa ci offre, grazie alla disponibilità non indifferente dell'UE (260 miliardi)?!������

    Gil
    Completo il mio discorso precedente...impostandolo da una angolo visuale diverso... e considerando l'impatto che la pandemia sta avendo, secondo le recenti analisi, nel nostro paese.
    Tralasciando per un attimo i modelli di sviluppo che sono stati applicati in Italia dal dopoguerra, frutto anche di un retaggio socio/culturale assai diversificato, di cui poco si è tenuto conto e che non sono riusciti ad eliminare quelle diseguaglianze già preesistenti in tutti i suoi aspetti ma anzi accentuandole per motivi già noti… diventa di primaria importanza ora l’individuazione di come il covid-19 impatterà sul nostro tessuto economico, sociale e culturale e dalla cui analisi, diventa fondamentale, in prospettiva futura, programmare e collocare i prossimi investimenti con le disponibilità del Recovery found.
    La valutazione a breve termine degli effetti della pandemia, considerando le attuali restrizioni alla mobilità delle persone e allo svolgimento delle normali attività economiche, andranno ad impattare pesantemente e negativamente sulla povertà, sull’educazione, sulla condizione economica ed occupazionale, sull’innovazione e sulla disuguaglianza sociale….mentre per che riguarda il sistema energetico, la lotta al cambiamento climatico, la qualità della “governace”, pace, giustizia ed istituzioni ci si potrebbe forse aspettare un impatto moderatamente positivo o quantomeno non negativo.
    Per quel che riguarda gli aspetti delle strutture igienico-sanitarie, condizioni delle città, dei vari ecosistemi (come quello marino), sulla cooperazione internazionale ed altri aspetti l’impatto potrebbe essere nullo o non valutabile.
    L’obbiettivo del governo si preannuncia quanto mai oneroso e riguarda tutti questi aspetti individuati; in sintesi: diminuire la povertà, raggiungere la sicurezza alimentare e promuovere un’agricoltura sostenibile, assicurare il benessere per tutti, un’istruzione equa e di qualità, assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni, incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa e sostenibile, adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze e qui mi fermo…una chimera? …. sarebbero tanti gli obbiettivi da raggiungere che riempirei la pagina… a me basterebbero che solo queste aspettative, appena elencate, fossero perseguite e raggiungessero un discreto livello di performance, sarebbe già un successo!....
    Ultima modifica di gillian; 11-01-2021 alle 09:27
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  7. #7
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    sarebbero tanti gli obbiettivi da raggiungere che riempirei la pagina… a me basterebbero che solo queste aspettative, appena elencate, fossero perseguite e raggiungessero un discreto livello di performance, sarebbe già un successo!....
    per riscuotere un possibile successo, il primo passo sarebbe individuare chi dovrebbe fare cosa, in nome e per conto di chi, perché e come, cioè con quali mezzi, peso politico e sostegno.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #8
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    Se non sbaglio...per quanto squinternato ed in equilibrio instabile...abbiamo un governo...i mezzi sono 260 miliardi di euro..se ti sembrano pochi ... aggiungi anche i 50 miliardi del MES tanto caldeggiato dai pentastellati!
    Come al solito...continui con il tuo atteggiamento nichilista...che ha ben poco a vedere colla realtà e risulta per niente costruttivo!
    Il peso è quello...ed i numeri non mentono... di una Italia che non è la reppublica delle banane ed ha un PIL in UE secondo solo a Germania e Francia.
    I mezzi ci sono, le competenze anche....quello che manca è l'armonia, la collaborazione collegiale e l'unicità di intenti!🙄
    Ultima modifica di gillian; 11-01-2021 alle 11:17

  9. #9
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    Se non sbaglio...per quanto squinternato ed in equilibrio instabile...abbiamo un governo...i mezzi sono 260 miliardi di euro..se ti sembrano pochi ... aggiungi anche i 50 miliardi del MES tanto caldeggiato dai pentastellati!
    Come al solito...continui con il tuo atteggiamento nichilista...che ha ben poco a vedere colla realtà e risulta per niente costruttivo!
    io ?
    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    I mezzi ci sono, le competenze anche....quello che manca è l'armonia, la collaborazione collegiale e l'unicità di intenti!������


    se poi fai un ulteriore passo e indaghi sui perché, il mio atteggiamento ti sembrerà il più ottimista e costruttivo possibile.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #10
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    Se interpellato non rispondi…se rispondi preso per i capelli…ancora peggio…se rispondi senza che ti sia richiesto risulti assurdo ed incomprensibile con risposte inconsistenti.
    Nei miei due post inerenti al modello perseguito dall’Italia dopo la seconda guerra mondiale ed a quello che cerca di individuare i problemi da risolvere con i fondi del “Recovery found”, scritti con generoso impegno, meritevole di aprire un dialogo costruttivo, intervieni in maniera impropria, non mi importa di eventuali obiezioni e confutazioni nel merito purché congruenti e proporzionali con quanto ho scritto, tu dai l’impressione di voler liquidare il discorso “tout court”… apparendo non solo distopico…ma squalificante, indecifrabile, ermeticamente oscuro.
    [B]axeUgene …non provarci ..con me non funziona! …
    guarda che io ti ho solo invitato ad approfondire i motivi di una tua stessa considerazione:

    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    Se non sbaglio...per quanto squinternato ed in equilibrio instabile...abbiamo un governo...i mezzi sono 260 miliardi di euro..se ti sembrano pochi ... aggiungi anche i 50 miliardi del MES tanto caldeggiato dai pentastellati!
    Come al solito...continui con il tuo atteggiamento nichilista...che ha ben poco a vedere colla realtà e risulta per niente costruttivo!
    Il peso è quello...ed i numeri non mentono... di una Italia che non è la reppublica delle banane ed ha un PIL in UE secondo solo a Germania e Francia.

    I mezzi ci sono, le competenze anche....quello che manca è l'armonia, la collaborazione collegiale e l'unicità di intenti!🙄
    cioè, tu per primo constati che dietro al "banner" tricolore - una soggettività che, evidentemente, risulta fittizia - manca armonia, collaborazione, unicità di intenti, e poi te la prendi con me se ti invito ad osservare i motivi le dinamiche di questa scissione, pluralità di soggetti, come fosse una provocazione ostile ?

    boh... se questo ti fa sentire sminuito, evito di rispondere altro.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #11
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Thumbs down Indago...indago...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io ?



    se poi fai un ulteriore passo e indaghi sui perché, il mio atteggiamento ti sembrerà il più ottimista e costruttivo possibile.
    axeUgene ... mi hai preso per il tenente Colombo?
    Ancora una volta una topica!
    Mi sembrava nei miei due post precedenti di essere stato coerente ed adeguato al discorso topico da me iniziato ma la tua retorica sembra inconsistente ed insostenibile allo stesso tempo.
    Ma ad essi tu rispondi così:
    … per riscuotere un possibile successo, il primo passo sarebbe individuare chi dovrebbe fare cosa, in nome e per conto di chi, perché e come, cioè con quali mezzi, peso politico e sostegno.
    risposta che assume i connotati di un’autentica squalifica transazionale…che non pensavo di meritarmi…ed a cui ancora una volta è impossibile rispondere se non trascinando l’interlocutore e chiunque altro ad una inevitabile, asfittica quanto inutile polemica.
    Se interpellato non rispondi…se rispondi preso per i capelli…ancora peggio…se rispondi senza che ti sia richiesto risulti assurdo ed incomprensibile con risposte inconsistenti.
    Nei miei due post inerenti al modello perseguito dall’Italia dopo la seconda guerra mondiale ed a quello che cerca di individuare i problemi da risolvere con i fondi del “Recovery found”, scritti con generoso impegno, meritevole di aprire un dialogo costruttivo, intervieni in maniera impropria, non mi importa di eventuali obiezioni e confutazioni nel merito purché congruenti e proporzionali con quanto ho scritto, tu dai l’impressione di voler liquidare il discorso “tout court”… apparendo non solo distopico…ma squalificante, indecifrabile, ermeticamente oscuro.
    axeUgene …non provarci ..con me non funziona! …la polemica fine a se stessa non è nelle mie corde!.
    Ultima modifica di gillian; 11-01-2021 alle 19:37
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  12. #12
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Italia ed invecchiamento

    L’Italia, sta invecchiando,…ma i motivi di tale fenomeno sono molteplici.
    Nelle società moderne, i genitori tendono a investire maggiormente sui bisogni dei propri figli in termini sia economici sia di tempo. Questo investimento ha portato, rispetto al passato, a uno scambio tra quantità (numero dei figli) e qualità (tempo e denaro impiegato per la loro crescita).
    Un altro fattore di cui tenere conto si evince dalle norme che si instaurano all’interno della famiglia e nella società. L’idea è che ci sia una relazione tra tasso di fecondità totale ed equità di genere rappresentato dal passaggio da una società caratterizzata da un modello patriarcale “classico” , in cui i ruoli di genere sono tradizionali e dove la maggioranza della popolazione (donne comprese) accetta una divisione del lavoro disuguale e il tasso di fertilità è alto ad uno più attuale dove la rivoluzione femminile ha raggiunto uno stadio avanzato, ma la società non si è ancora adattata e le donne adottano la strategia di exit, riducendo il numero dei figli per competere maggiormente nel mondo del lavoro.
    Le istituzioni hanno accettato questa visione della divisione equa dei ruoli sia all’interno della famiglia sia all’interno del mondo del lavoro e ciò si riflette in una società che offre pari opportunità e nella quale, di conseguenza, le donne riescono maggiormente a conciliare vita e lavoro.
    Per spiegare il declino della fecondità si può ricorrere ad un’altra argomentazione: la popolazione giovanile sperimenta sempre più tardi l’uscita da casa dei genitori, la formazione di un’unione stabile e, quindi, il diventare a propria volta genitori. In tutti i Paesi occidentali, i giovani-adulti tendono a intraprendere percorsi di studio più lunghi e a entrare, quindi, nel mondo del lavoro più tardi. Inoltre, il rinvio della formazione della famiglia può portare alla rinuncia a diventare genitori .
    L’età media delle donne al parto infatti è salita negli ultimi anni in tutti i Paesi e, secondo Istat, in Italia è pari a 31,7 anni.
    Questo continuo rinvio della data di natalità in alcuni Paesi, come l’Italia, dove i servizi per l’infanzia sono scarsi, distribuiti in modo disomogeneo sul territorio e relativamente costosi, si manifesta con particolare evidenza anche a causa della difficoltà nel conciliare il lavoro extradomestico con la cura verso i figli, e ciò porta inevitabilmente al fenomeno delle culle vuote. Nel sud Europa, il ritardo in tutti gli eventi cruciali del corso di vita, è infatti particolarmente intenso ed è acuito dagli alti tassi di disoccupazione, dalla carenza nell’offerta di alloggi a prezzi accessibili, e dalla mancanza di politiche di supporto alla natalità.
    La popolazione residente non solo diminuisce ma, contemporaneamente, è sempre più vecchia, sempre a causa del calo della natalità.
    In questo contesto, a causa sia della riduzione delle nascite sia della numerosità delle nascite del cosiddetto “baby boom”, ovvero degli individui nati intorno alla metà degli anni ’60 continuano a rappresentare la parte quantitativamente più consistente della popolazione.
    Questo non è un fenomeno solo italiano. Le proiezioni mostrano infatti come in Europa il “rigonfiamento” dovuto ai baby boom stia cambiando le proporzioni delle fasce d’età, lasciando sia la fetta della popolazione in età lavorativa sia la base di una ipotetica piramide ( le persone di età compresa tra 0-14 non possono essere occupate) sempre meno numerose. Tutto ciò comporterà sempre di più una pressione sui sistemi di protezione sociale (come il sistema pensionistico e il sistema sanitario) dovuta da una parte a un incremento della popolazione anziana e dall’altra a una diminuzione della popolazione attiva su cui ricadranno oneri sempre maggiori.
    Le sfide crescenti della conciliazione alla luce dei mutamenti in atto comportano fenomeni come quelli per cui, in Italia, oltre 1 mamma su 2 affida regolarmente i propri figli ai nonni e quasi 1 mamma su 3 rinuncia a mandare i figli all'asilo nido perché la retta è troppo cara.
    Molte ricerche hanno dimostrato che la disponibilità di enti statali e non di cura dei figli (come gli asili e i dopo-scuola) è associata negativamente col coinvolgimento dei nonni come fonte principale nella cura dei nipoti. Gli investimenti pubblici nei servizi di cura della prima infanzia, tuttavia, variano notevolmente da Paese a Paese così come le politiche che incentivano l’occupazione delle donne. Negli Stati in cui l’occupazione materna è favorita e il ruolo dei nonni limitato a casi particolari, la cura degli infanti è abbondante e il welfare è sostenuto.
    Tuttavia il ritardo nell’età di pensionamento potrebbe impedire agli anziani un così pieno coinvolgimento in futuro. Inoltre, poiché i nonni oggi sono mediamente più anziani di qualche decennio fa, anche un peggioramento dello stato di salute potrebbe ridurre le loro capacità di svolgere un ruolo di cura. Per questo motivo, nonostante i nonni fino ad ora abbiano sostituito o siano stati complementari all’offerta pubblica, né le famiglie né il sistema di welfare devono darli per scontati.
    Nei Paesi scandinavi, per esempio, lo Stato si assume una larga quota di responsabilità, specialmente di cura, presentando quindi un alto grado di defamilizzazione perché fornisce servizi pubblici, o finanziati con denaro pubblico, sia per bambini piccoli sia per anziani fragili. Nel caso di bambini piccoli, inoltre, vi è anche un livello elevato di familismo sostenuto, soprattutto tramite congedi relativamente lunghi e remunerati.
    Al polo opposto, ci sono i Paesi (tra cui l’Italia) in cui le misure di defamilizzazione sono ridotte, per cui il sostegno intergenerazionale è cruciale. Inoltre, la ridistribuzione di tempo/cura sono sia di tipo discendente (dai genitori e dai nonni verso i figli e nipoti), sia di tipo ascendente (dai figli adulti verso i genitori anziani). Per questo motivo, la generazione di mezzo, soprattutto le donne, è chiamata “generazione sandwich”, a indicare che suddivide il proprio tempo e cura fra i due estremi della catena generazionale. In Italia, quindi, se non ci fossero i nonni, le madri e i padri avrebbero ancora più difficoltà nel conciliare famiglia e lavoro e questo causerebbe ulteriormente un decremento del tasso di fecondità delle giovani coppie.
    Inoltre, se i nonni rimangono l’unica possibilità per la cura dei nipoti ed esistono poche altre alternative, siamo di fronte a una diseguaglianza sociale creata da un welfare fai-da-te, dove solo chi ha i nonni, e dove questi siano anche disponibili a offrire il loro tempo, è in grado di raggiungere le proprie intenzioni di fecondità; gli altri devono rimandare la nascita di un figlio, attendendo circostanze economiche più favorevoli, rischiando di essere parte del fenomeno delle culle vuote. Infatti, se è vero che un welfare generoso non indebolisce la solidarietà familiare è anche vero che, dove manca il supporto intergenerazionale, lo Stato deve attuare politiche che permettano alle famiglie, che non possono affidarsi agli anziani, eguali diritti. Il sistema sociale non può e non deve essere esautorato dalla solidarietà intergenerazionale.
    Ultima modifica di gillian; 13-01-2021 alle 20:19

  13. #13
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    Cool Soluzioni all'invecchiamento globale

    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    L’Italia, sta invecchiando,…ma i motivi di tale fenomeno sono molteplici........................................ .................................................. ..........................
    Nelle società moderne, i genitori tendono a investire maggiormente sui bisogni dei propri figli in termini sia economici sia di tempo Il sistema sociale non può e non deve essere esautorato dalla solidarietà intergenerazionale.
    Abbiamo visto precedentemente, la dinamica di come l’invecchiamento progressivo in Italia, si sia manifestata a seguito dei cambiamenti economico-sociali, l’impatto e le problematiche che esso genera sul tessuto connettivo del sistema Italia.
    Ma il problema dell’invecchiamento sociale coinvolge in varia misura le comunità di tutto il mondo.
    Ma quali sono le prospettive e le soluzioni che occorre analizzare e come gli altri paesi affrontano questo fenomeno ormai diventato di portata planetaria.
    La chiave sembra essere in primis quello di finanziare la vecchiaia nei prossimi decenni: progettare trasferimenti, beni e lavoro.
    Nei paesi con bassi trasferimenti intergenerazionali, l'invecchiamento della popolazione eserciterà una pressione sostanziale sulle persone anziane affinché siano autosufficienti. Con l'invecchiamento della popolazione, i paesi del cluster di finanziamenti dominanti (Cambogia, El Salvador, India, Indonesia, Filippine, Sud Africa e Thailandia) sperimentano riallocazioni di asset crescenti per finanziare i consumi in età avanzata. In particolare, si prevede che le riallocazioni di attività del reddito da lavoro raddoppieranno nel 2050. Oltre il reddito da lavoro, un’altra fonte secondaria di reddito, acquisirà un'importanza proporzionale, mentre le quote dei trasferimenti privati e pubblici dovrebbe rimanere modesti.
    In Europa e in America Latina, l'invecchiamento della popolazione metterà alla prova la sostenibilità fiscale dei sistemi di trasferimento pubblico a lungo termine. I sistemi dei paesi nelle aree dove l’intervento pubblico è dominante (Austria, Brasile, Costa Rica, Ecuador, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Perù, Slovenia, Svezia e Uruguay) dovranno affrontare crescenti pressioni a causa della crescente importanza dei trasferimenti pubblici per finanziare i consumi di vecchiaia. Negli agglomerati a dominio pubblico, la quota dei trasferimenti pubblici sul reddito da lavoro totale dovrebbe quasi raddoppiare. Le quote di attività e trasferimenti privati rimarranno relativamente piccole. Misure come l'aumento del gettito fiscale attraverso l'innalzamento dell'età pensionabile effettiva, l'adeguamento dei benefici o l'aumento delle altre entrate pubbliche (non fiscali) potrebbero bilanciare il bilancio fiscale e smorzare gli effetti macroeconomici negativi dell'invecchiamento della popolazione.
    In Asia orientale, dove i trasferimenti privati sono importanti, l'invecchiamento della popolazione creerà pressioni di bilancio per le famiglie. I paesi o le aree comprendenti (Cina, Repubblica di Corea e Taiwan Province of China) continueranno a fare affidamento su tutte le fonti, con i trasferimenti pubblici che contribuiscono per la quota maggiore al finanziamento della vecchiaia, seguiti da beni, trasferimenti privati e lavoro.
    Nei paesi in cui i trasferimenti pubblici sono moderati, si prevede che sia i trasferimenti pubblici che i beni finanzieranno principalmente la vecchiaia. I paesi delle aree a trasfermento bilanciato (Australia, Messico, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti) continuano ad avere risorse e trasferimenti pubblici come principali fonti di sostegno. Si prevede che beni e trasferimenti pubblici raddoppieranno entro il 2050.
    Più realisticamente, si prevede che gli attuali profili di età ai fini fiscali e previdenziali cambieranno a causa delle riforme pensionistiche che ci si può aspettare saranno attuate in molti paesi in Europa e in America Latina, compresi gli aumenti di età pensionabile e adeguamenti dei benefici pensionistici. Queste riforme porteranno a uno spostamento significativo del peso dell'invecchiamento della popolazione dai programmi pubblici e verso i guadagni individuali, i risparmi e le risorse familiari. Inoltre, i profili di età dell'assistenza sanitaria e dell'istruzione potrebbero cambiare in alcuni paesi a causa di investimenti aggiuntivi con l'invecchiamento della popolazione.

    In un mondo destinato a invecchiare sempre di più - con una popolazione anziana che raggiungerà il miliardo e mezzo entro il 2050, contro i 703 milioni del 2019 - è necessario adeguare le misure nazionali al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

    Liberamente tradotto dall’inglese da:
    https://www.un.org/en/development/de...Highlights.pdf
    Ultima modifica di gillian; 14-01-2021 alle 09:39
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  14. #14
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Io non lo so se Fromm, Bauman, Galimberti, Gramellini eccetera, possano essere identificati politicamente. E neppure m'interessa. So che le loro visioni della Società hanno riempito milioni di pagine di libri, alcuni diventati veri e propri bestseller editoriali. Letti da altrettanti milioni e milioni di persone. So anche che si autodefiniscono non credenti. Idem gli Angela, padre e figlio. Per tutti loro, ciò che definisce in modo netto e chiaro l'attuale Società Occidentale è l'individualismo, l'egoismo e il narcisismo. Certificati perlappunto dai numeri, dalle cifre e dai grafici riguardanti denatalità e vecchiaia. Oggetto del presente topic. Rimane dunque difficile affermare che siano espressioni parziali. O di nicchia. O addirittura interessate, le loro.
    Anche il Papa, quando scrive un'enciclica, non è che si rivolge solo ai credenti, ma al mondo intero! Fotografa la situazione del mondo, la analizza, la viviseziona e propone poi le soluzioni.
    amate i vostri nemici

  15. #15
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    Io non lo so se Fromm, Bauman, Galimberti, Gramellini eccetera, possano essere identificati politicamente. E neppure m'interessa. So che le loro visioni della Società hanno riempito milioni di pagine di libri, alcuni diventati veri e propri bestseller editoriali. Letti da altrettanti milioni e milioni di persone. So anche che si autodefiniscono non credenti. Idem gli Angela, padre e figlio. Per tutti loro, ciò che definisce in modo netto e chiaro l'attuale Società Occidentale è l'individualismo, l'egoismo e il narcisismo. Certificati perlappunto dai numeri, dalle cifre e dai grafici riguardanti denatalità e vecchiaia. Oggetto del presente topic. Rimane dunque difficile affermare che siano espressioni parziali. O di nicchia. O addirittura interessate, le loro.
    Cono, se nella società si pone un problema, come dato oggettivo, le soluzioni emergono come precetti, impositivi, leggi;

    se non puoi imporre o condizionare un determinato comportamento, vuol dire che quella che riporti è solo una tra diverse opinioni, e nemmeno tanto diffusa;
    se c'è il virus, scattano i divieti, gli obblighi, ecc...
    davanti ad una scuola si pongono dossi artificiali, per costringere gli automobilisti a ridurre drasticamente la velocità, ecc...

    poi, è ovvio che la società occidentale sia fondata sulla libertà dell'individuo di autodeterminarsi;
    quello che tu chiami individualismo ed egoismo, per la persona a cui tu attribuisci queste prerogative è semplicemente l'esercizio di un diritto; lo stesso di cui disponi anche tu; in Cina non ti sarebbe stato riconosciuto il diritto individuale ad avere quanti figli vuoi; uno, e stop, in nome del Bene comune...
    c'� del lardo in Garfagnana

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