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Discussione: Fedeltà coniugale

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    vabbè, sei mesi era per esser prudenti; per me, basta una settimana, come in barca

    qui si tratta proprio dell'animalità delle persone, di come si avvertono lo spazio e la necessità sociale di interazione; io riconosco subito quelle poche persone la cui presenza nel mio spazio non mi innervosisce e quelle che mi danno sui nervi, anche senza fare nulla; credo che se fai mente locale li hai presenti anche tu;
    questa è compatibilità, posto che in coppia si tratta di qualcuno con cui non ti da' fastidio scambiare fluidi corporei.
    In certi casi è come dici tu, in genere si capisce a "pelle", si "sente" chi proprio è insopportabile,o non c'è speranza di un feeling, una compatibilità, figuriamoci una convivenza, ma altre volte non è così evidente, o può accadere il contrario.A me è capitato d'innamorarmi, o meglio restare colpita come una freccia scagliata da Cupido, verso qualcuno che inizialmente mi stava antipatico, e quindi rivedere la mia posizione.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  2. #2
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    In certi casi è come dici tu, in genere si capisce a "pelle", si "sente" chi proprio è insopportabile,o non c'è speranza di un feeling, una compatibilità, figuriamoci una convivenza, ma altre volte non è così evidente, o può accadere il contrario. A me è capitato d'innamorarmi, o meglio restare colpita come una freccia scagliata da Cupido, verso qualcuno che inizialmente mi stava antipatico, e quindi rivedere la mia posizione.
    beh, questa è una cosa piuttosto comune, che ho sentito per la prima volta da uno zio parigino quando ero un ragazzino; lui raccontava di quando ha conosciuto la sua quarta - nemmeno l'ultima - moglie, identificata come "una stronza che mi ispirava curiosità"

    sulle compatibilità di coppia ne ho sentite di ogni; ci sono psicologi che negano l'importanza del dialogo e delle affinità di interessi, e argomentano anche in modo efficace e convincente;
    io - nelle persone, tutte - avverto proprio la natura di animali territoriali e misuro la compatibilità su quella natura, indipendentemente da altri sentimenti; di solito, mi innervosisce condividere i miei spazi, ma con diverse eccezioni, tra le quali alcuni amici e le fidanzate; lo vedo subito se la presenza in casa mia mi inquieta o mi lascia tranquillo; a mia volta, raramente mi sento a mio agio a casa d'altri; ma, per esempio, quando vado a Monza da uno dei miei amici più cari, mi sento davvero a casa mia, e non è affatto scontato, nemmeno con persone con cui potrei avere la stessa familiarità;

    io la butto lì, senza pretese o titolo, ma credo che il succo della compatibilità sia quello: e cioè lo stress della persona nel dover contenere la propria natura autentica in presenza di altri; se la propria normale fisicità, manifestazione di sé nei gesti di occupazione dello spazio, ricerca, ecc... è accettata dal sistema nervoso dell'altro, si avverte e ci si rilassa, e viceversa;
    per questo è davvero fondamentale convivere e misurare gli spazi; possibilmente ampii
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #3
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io - nelle persone, tutte - avverto proprio la natura di animali territoriali e misuro la compatibilità su quella natura, indipendentemente da altri sentimenti; di solito, mi innervosisce condividere i miei spazi, ma con diverse eccezioni, tra le quali alcuni amici e le fidanzate; lo vedo subito se la presenza in casa mia mi inquieta o mi lascia tranquillo; a mia volta, raramente mi sento a mio agio a casa d'altri; ma, per esempio, quando vado a Monza da uno dei miei amici più cari, mi sento davvero a casa mia, e non è affatto scontato, nemmeno con persone con cui potrei avere la stessa familiarità;

    io la butto lì, senza pretese o titolo, ma credo che il succo della compatibilità sia quello: e cioè lo stress della persona nel dover contenere la propria natura autentica in presenza di altri; se la propria normale fisicità, manifestazione di sé nei gesti di occupazione dello spazio, ricerca, ecc... è accettata dal sistema nervoso dell'altro, si avverte e ci si rilassa, e viceversa;
    per questo è davvero fondamentale convivere e misurare gli spazi; possibilmente ampii
    Beh, da veterana di guerra matrimoniale posso confermare che uno dei più brutti segnali di crisi è l'insofferenza per la condivisione fisica degli spazi Non so se sia legato ad una perdita dell'intimità fisica, ed al conseguente crollo dell'ossitocina
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  4. #4
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Beh, da veterana di guerra matrimoniale posso confermare che uno dei più brutti segnali di crisi è l'insofferenza per la condivisione fisica degli spazi Non so se sia legato ad una perdita dell'intimità fisica, ed al conseguente crollo dell'ossitocina
    probabilmente, nel caso dei matrimoni è quella la causa; l'animale incompatibile viene fuori molto prima; magari è possibile la rimozione, ma a prezzo di grandissimo stress;
    io non so descrivere bene la cosa, perché in effetti non ci ho mai riflettuto approfonditamente; ma c'è quello stato di inquietudine quando qualcuno si avvicina alla robba mia, al mio ordine/disordine, ficca il naso, mette mano, che non si determina per alcune persone; ma questo riguarda anche gli amici, quindi è una cosa diversa: ho carissimi amici coi quali trovo difficoltà a condividere spazi, e altri coi quali questo problema è del tutto assente;

    a occhio e croce, la mia impressione è che il tutto sia riconducibile a qualche motivo di competizione/critica che giace sub-limine, rimosso; non so, tipo gli iper-attivi he colpevolizzano lo sbraco; magari non ti dicono nulla e non vogliono nulla, ma ti girano attorno spostando roba a casa loro, come se pisciassero per marcare il territorio, o osservano se sono a casa tua, e ti costringono a subire quella presenza come atto di potere, invasione.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #5
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    probabilmente, nel caso dei matrimoni è quella la causa; l'animale incompatibile viene fuori molto prima; magari è possibile la rimozione, ma a prezzo di grandissimo stress;
    io non so descrivere bene la cosa, perché in effetti non ci ho mai riflettuto approfonditamente; ma c'è quello stato di inquietudine quando qualcuno si avvicina alla robba mia, al mio ordine/disordine, ficca il naso, mette mano, che non si determina per alcune persone; ma questo riguarda anche gli amici, quindi è una cosa diversa: ho carissimi amici coi quali trovo difficoltà a condividere spazi, e altri coi quali questo problema è del tutto assente;

    a occhio e croce, la mia impressione è che il tutto sia riconducibile a qualche motivo di competizione/critica che giace sub-limine, rimosso; non so, tipo gli iper-attivi he colpevolizzano lo sbraco; magari non ti dicono nulla e non vogliono nulla, ma ti girano attorno spostando roba a casa loro, come se pisciassero per marcare il territorio, o osservano se sono a casa tua, e ti costringono a subire quella presenza come atto di potere, invasione.
    Questo rafforza la mia idea di coppia ideale = weekend
    Direi che 48 ore sono il tempo massimo che posso passare in uno spazio senza avere la smania di ordinarlo e ottimizzare
    Io butto roba di nascosto, c'è da dire che Marito ha un serio problema di accumulo di carta Quindi sono un satanasso Axe
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  6. #6
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Quindi sono un satanasso Axe
    de retro, Satana ! disse la contessa
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #7
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    io la butto lì, senza pretese o titolo, ma credo che il succo della compatibilità sia quello: e cioè lo stress della persona nel dover contenere la propria natura autentica in presenza di altri; se la propria normale fisicità, manifestazione di sé nei gesti di occupazione dello spazio, ricerca, ecc... è accettata dal sistema nervoso dell'altro, si avverte e ci si rilassa, e viceversa;
    per questo è davvero fondamentale convivere e misurare gli spazi; possibilmente ampii
    Ok la condivisione nella coppia ma penso che un minimo di spazio proprio, di "aria" ci debba essere per andare d'accordo, difatti si è visto che la pandemia ha messo a dura prova tante coppie e più di qualcuna non ha retto, ma non vale solo per le coppie, anche genitori-figli, costretti a casa e a condividere gli stessi spazi.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  8. #8
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Ok la condivisione nella coppia ma penso che un minimo di spazio proprio, di "aria" ci debba essere per andare d'accordo, difatti si è visto che la pandemia ha messo a dura prova tante coppie e più di qualcuna non ha retto, ma non vale solo per le coppie, anche genitori-figli, costretti a casa e a condividere gli stessi spazi.
    Ciò che dici è vero. Ma è successo anche l'esatto contrario! Molte Coppie in crisi, col problema di correre tutto il giorno e conseguentemente vedersi poco o mai, col lockdown si sono riscoperte. Proprio parlando e dialogando di più.
    amate i vostri nemici

  9. #9
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ciò che dici è vero. Ma è successo anche l'esatto contrario! Molte Coppie in crisi, col problema di correre tutto il giorno e conseguentemente vedersi poco o mai, col lockdown si sono riscoperte. Proprio parlando e dialogando di più.
    beh, mi pare il minimo;
    che non ti vuoi riscoprire nel pergolato della vila simil-medicea, circondato da cipressi e ulivi, coi Figlioli appena tornati dal semestre in prestigiosa e carissima università americana, mentre si scodella un Piatto di Pasta Barilla ?

    cosa penserebbe altrimenti Slobo, il giardiniere, vedendo una Famiglia che non si riscopre, con tutta la fatica che fa lui a casa per ricondurre alla ragione quella capricciosetta di Svetlana, con tutti i suoi grilli per la testa, che si lamenta anche solo per qualche ceffone e si tiene lontana se solo hai bevuto un bicchierino ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #10
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ciò che dici è vero. Ma è successo anche l'esatto contrario! Molte Coppie in crisi, col problema di correre tutto il giorno e conseguentemente vedersi poco o mai, col lockdown si sono riscoperte. Proprio parlando e dialogando di più.
    Gli avvocati divorzisti ringraziano i lockdown: pare che i loro introiti siano di molto lievitati a causa di coabitazioni forzate tra coinquilini che reggevano solo per distanziamenti esterni liberamente pianificati in tempo di pace.
    Per non parlare dei casi estremi... violenza domestica e cronaca nera familiare narrant

  11. #11
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Astrid Visualizza Messaggio
    Gli avvocati divorzisti ringraziano i lockdown: pare che i loro introiti siano di molto lievitati a causa di coabitazioni forzate tra coinquilini che reggevano solo per distanziamenti esterni liberamente pianificati in tempo di pace.
    Per non parlare dei casi estremi... violenza domestica e cronaca nera familiare narrant
    C'è quello, che fa indubbiamente più notizia. E c'è quell'altro...

    "Non è difficile credere che uno dei motivi della denatalità post lockdown sia stata la crisi dei giovani sposi costretti a fare i conti con i propri sentimenti. Ma la sorpresa sono gli amori maturi, che invece si sono salvati. « Le coppie di lunga data ce l’hanno fatta – dice Mirto – ho avuto numerosi casi di crisi rientrate. E spesso per amore. Ma non posso escludere che per alcune coppie abbia giocato un ruolo pure la crisi economica, la paura di non farcela da soli». Ci sono, racconta l’avvocatessa, tantissime relazioni che entrano in crisi in terza età. « Il pensionamento per molti è uno snodo: ma sono state proprio le unioni mature a resistere » . Coppie da una vita che col lockdown si sono ritrovate: «Hanno riscoperto la solidarietà - dice Vigneri - e un molti casi sono tornate al segreto che le aveva unite. Hanno inventato nuovi riti, goduto dei momenti da condividere. Una rinascita, non sempre senza sofferenza - si può amare con gioia o con dolore ma sicuramente con un sentimento più forte».

    https://palermo.repubblica.it/cronac...ani-295411017/
    amate i vostri nemici

  12. #12
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    C'è quello, che fa indubbiamente più notizia. E c'è quell'altro...

    "Non è difficile credere che uno dei motivi della denatalità post lockdown sia stata la crisi dei giovani sposi costretti a fare i conti con i propri sentimenti. Ma la sorpresa sono gli amori maturi, che invece si sono salvati. « Le coppie di lunga data ce l’hanno fatta – dice Mirto – ho avuto numerosi casi di crisi rientrate. E spesso per amore. Ma non posso escludere che per alcune coppie abbia giocato un ruolo pure la crisi economica, la paura di non farcela da soli». Ci sono, racconta l’avvocatessa, tantissime relazioni che entrano in crisi in terza età. « Il pensionamento per molti è uno snodo: ma sono state proprio le unioni mature a resistere » . Coppie da una vita che col lockdown si sono ritrovate: «Hanno riscoperto la solidarietà - dice Vigneri - e un molti casi sono tornate al segreto che le aveva unite. Hanno inventato nuovi riti, goduto dei momenti da condividere. Una rinascita, non sempre senza sofferenza - si può amare con gioia o con dolore ma sicuramente con un sentimento più forte».

    https://palermo.repubblica.it/cronac...ani-295411017/
    Mai fermarsi alla prima osteria Cono:

    https://www.lastampa.it/cultura/2021...pie-1.39910553

    Così il Covid diventa nemico dell’amore e mette in crisi le coppieIl risveglio in differita temporale lascia il posto a un risveglio in stereofonia.
    Nessun protagonista della coppia e della famiglia fa colazione prima dell’altro e sgattàiola via verso nuove mete. Dalla pandemia in poi la casa si è fatta ufficio e anche scuola.

    Non ci sono più le attese serali, che fanno tanto bene al cuore e al corpo, o un pranzo frugale rubato alla famiglia in una trattoria a metà strada tra l’ufficio di un partner e quello dell’altro. Non c’è un caffè spensierato o peccaminoso con il collega della scrivania accanto o dell’altro ufficio o reparto.

    La pandemia ha stravolto tutto e tutti, e ha avuto una catastrofica ricaduta sulle coppie: quelle rodate, quelle meno rodate e quelle che ancora non sono coppie.

    L’impatto del coronavirus sulla vita intima, sui baci e sugli abbracci, sulla possibilità di vivere un amore o un’avventura e sulle trasgressioni sessuali, è stato a dir poco devastante.

    Le coppie zoppicanti o colleriche, senza la possibilità di prendere aria e aria dal legame d’amore, si sono ritrovate non solo rinchiuse in casa con il partner a volte amato altre volte odiato, ma faccia a faccia a quello che negli anni hanno ignorato o tacitato (la famosa polvere sotto il tappeto).

    I rapporti affettivi si sono ritrovati, tutt’un tratto, svestiti di quel mantello di menzogne e mezze verità che, in maniera paradossale, aiuta le coppie ad andare avanti nel tempo come se fossero degli struzzi: con la testa sotto la sabbia del malcelato malcontento. I vecchi litigi e asti, a volte mai risolti altre volte mai affrontati, a causa della reclusione da pandemia, sono venuti allo scoperto.

    E alcune situazioni emozionali, le più drammatiche, sono sfociate in un divorzio.

    Troppa vicinanza, troppa casa: più tensioni, meno intimità e zero sessualità
    L’allarme arriva da ogni parte del pianeta. Nessuna zona del globo sembra essere immune dalla crisi di coppia e dalla scelta del divorzio considerata l’unica soluzione possibile salva-umore e salva-vita emotiva.

    Quando, lo scorso anno, in preda al panico e allo sconforto, l’epidemia è stata ribattezzata pandemia, la casa era diventata l’unico luogo sicuro. A distanza di un anno, l’hashtag “io sto a casa”, da mantra che evocava intimità e possibilità di riscoprire antiche passioni e lavori domestici - dal fare il pane o l’uncinetto al portare fuori il cane insieme al partner sino al ritinteggiare le pareti che fanno tanto casa -, è diventato una sorta di maledizione di claustrofobia memoria.

    Scienziati e ricercatori hanno iniziato a fantasticare sul baby-boom, sulla possibile impennata delle nascite allo scattare dei nove o più mesi; ma questo eccesso di vicinanza condita da un eccesso di ansia e angoscia generalizzata ha avuto una ricaduta deleteria sull’intimità e, talvolta, sulla sessualità.

    A distanza di un anno possiamo affermare con certezza che il calo del desiderio - più correttamente detto desiderio sessuale ipoattivo - si è impadronito delle camere da letto di tante coppie, italiane e non.

    Lo smart working non aiuta la sessualità
    “Chi non lavora non fa l’amore”, cantava Celentano. Frase decisamente poco calzante se recitata in quarantena, spazio-tempo ormai davvero sin troppo dilatato che sembra obbligarci a scegliere tra la salute e la povertà, e lo smart-working e il calo del desiderio sessuale da usura emotiva ed eccesso di stress. La casa, ancor più il talamo coniugale, è diventata il luogo dell’aggregazione e della confusione, decisamente poco predisponente per la sessualità.

    Bambini urlanti chiusi in casa, affamati d’aria e di compagni, altri con il panno e senza nonni, altri ancora con la Dad e senza voglia di studiare. Adolescenti innamorati e senza fidanzata, ragazzi universitari senza università. E per concludere, altri due computer trasformatesi in protesi lavorative. Riunioni online, zoom che ospita il capo e i colleghi, un semplice muro che separa la casa dal lavoro, ma in realtà non separa niente.

    Le emozioni che circolano in casa di cui i partner devono in qualche modo occuparsi creano tensione, che nulla ha a che vedere con le emozioni che dovrebbero rappresentare il preludio amoroso per una buona e vibrante sessualità.

    Le coppie in pandemia litigano per tutto, in particolar modo per la suddivisione del lavoro in casa, tra gli impegni lavorativi, la cura dei bambini e della casa.

    Le donne, che solitamente si occupano di più della casa e dei figli, sono state fagocitate dal dover rimanere in casa e dal dover fare tutto da casa e per la casa, senza più spazio e tempo per loro stesse.

    Quando lui è violento
    Un capitolo a parte deve essere dedicato alla violenza domestica, in un periodo in cui la coppia deve stare chiusa in casa. La violenza domestica e la convivenza forzata sono due variabili che mal si sposano tra di loro. Una donna (più raramente un uomo) che vive con il suo carnefice e non può andare via per tanti motivi è in costante pericolo di vita.

    Quando lui è un uomo violento, un manipolatore, uno stalker, solitamente lei è una donna fragile o resa fragile, una donna che soffre di dipendenza affettiva, che vive tra la profonda devozione e sudditanza psicologica e il desiderio cocente di scappare via il più lontano possibile. In situazioni pre-pandemia la coazione a ripetere, un potente e nefasto meccanismo psichico che muove le fila di molte scelte o non scelte amorose, impediva loro di cambiare e di recidere il legame malsano; in situazioni pandemiche, invece, l’impossibilità di andare altrove prende il posto della coazione a ripetere, e il risultato con cambia.

    Dal per sempre al divorzio per Covid
    L’emergenza sanitaria con il suo carico di emozioni contrastanti e angosciati ha fatto marcatamente aumentate le richieste di separazione e divorzio a causa della convivenza forzata da pandemia. Ha slatentizzato solitudini e infelicità precedentemente compensate dal lavoro fuori casa, dallo sport e dalla presenza degli amanti o di altro diversivi extra-coppia.

    Così, molte coppie hanno deciso di divorziare per tornare alla loro dimensione di individualità pre-legame longevo.

    Per far durare una relazione diventa indispensabile alternare una buona dose di presenza con altrettante dosi di assenza e di spazi personali.

    Ci sono distanze fisiche da colmare altre da mantenere, per evitare che altre più drammatiche e irreversibili se ne vengano a creare.

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