mi pare che a partire dalla "promessa biblica" ad abramo da parte di Dio, gli ebrei siano "sicuramente" un popolo, sempre a partire dalle fonti, che in definitiva sono quelle bibliche. il fatto che sempre gli ebrei siano un po' come noi "italiani", cioè si trovino sparsi un po' dappertutto nel mondo è un fatto che si lega alla loro storia di "popolo", per l'appunto, e cioè a partire dalla ultima diaspora, che li rese stranieri a sé stessi e a tutti i popoli con cui vennero in contatto. gli ebrei sono, a quanto ho modo di capire per averli un po' studiati, un popolo in forza del culto che condividono, in forza del loro monoteismo e in forza del proprio carattere collettivo.
prima della nascita dell'idea di uno Stato ebraico in Palestina gli ebrei non si trovavano "male" altrove. come tutte le idee che cambiano la storia fu l'attività di alcuni capipopolo tipo herzl o marx o altri che diede una spinta al corso storico degli avvenimenti, ancora oggi non conclusi, non si capisce "perché" data la familiarità acquisita dagli ebrei a contatto con altri popoli da secoli. bisogna concludere che questo discorso non sia estensibile agli arabi di palestina e a tutti gli altri stati arabi per cui israele costituisce dopo 80 anni una spina nel fianco.
sul concetto di democrazia e medioriente. israele, e te lo dico con una certa convinzione perché ho studiato in uni il fenomeno, non è una democrazia ma una teocrazia, al pari di iran e afghanistan e giordania ecc. questo è il punto dolente. come prima del 1870 negli Stati vaticani gli ebrei venivano circuiti e battezzati a forza, oppure rinchiusi nelle case "catecumenali", allo stesso modo gli islamici considerano per il meno "eretici" gli ebrei. a tutto ciò fa eccezione la democrazia turca, e infatti in turchia gli ebrei sono tollerati come anche i cristiani. no problem.
allo stesso modo e a partire dal '48, e dalle guerre immediatamente successive, israele non ha riconosciuto, dopo un ventennio di incrementazione degli insediamenti da ambo le parti, la presenza musulmana in quei territori, perché a causa dei massicci insediamenti proprio degli arabi non c'era spazio sufficiente ad accogliere gli ebrei in arrivo. se poi a ciò aggiungi il fattore "luoghi sacri" hai la mappa che descrive i contrasti, anche militari, in una area dove sono compresenti "il muro del pianto" la spianata delle moschee e il sepolcro di Cristo.
guarda. i musulmani non fanno la guerra se non vi sono costretti da ragioni di Fede. in altri contesti sono molto pacifici e tolleranti. l'occidente non c'entra: il problema è una enclave territoriale che pretende di controllare il mondo arabo che la circonda. ecco: gli arabi diventano delle bestie e proclamano la sharia e la fatwa quando la pace e la terra che essi ritengono gli sia stata data da Dio, vengono ad essere in pericolo. come nei confronti di israele.
si. ovviamente la differenza è culturale. sulle donne in bikini, analogamente accadevano fenomeni di espressa disapprovazione anche, mettiamo in italia, nei prim anni '60 dello scorso secolo, quando le ragazze più lascive e discinte venivano coperte di piume e pece dai nostalgici delle "case" e dei buoni "costumi".
ma no. il mondo arabo è stato sempre trattato bene dall'occidente, a causa della dipendenza sempre dell'occidente da combustibili "fossili" che non si potevano chiedere alla russia perché era vista, dico la "russia", come fumo negli occhi. e ovviamente perché c'era la guerra fredda in cui l'occidente americano voleva una russia sottomessa, con tutte le sanzioni internazionali che da ciò conseguivano a chi, in occidente avesse solo "tentato" un commercio di sostanze fossili sempre con la russia comunista.
tu dici che ci marciano? io direi che non esiste collante più apprensivo di una religione nel dare il motivo a un popolo di "combattere", e ciò vale sia per palestinesi che per gli ebrei.
l'espressione inglese che hai citato mi pare riferibile all'auspicio di una attività di confinamento e perimetraggio che soprattutto gli ebrei vorrebbero realizzare nei confronti dei musulmani lì a gerusalemme, perché vedi, se anche la guerra interessa una striscia trascurabile di terreno, eletta a sede dello scontro, la partita vera si gioca per il controllo delle aree sacre come quelle che ti ho citato. sacre sia ai musulmani che a ebrei e cristiani.
si. la polonia ha sempre lamentato di avere pochi soldi. non che faccia molta differenza tra passato comunista e presente liberista. anche perché con l'euro e i bassissimi tassi di interesse, la loro prassi economica non cambia quasi di una virgola.
e non ci sono neanche herzl marx e compagni. lo insegna la storia.
mah. io cercherei di pararmi il culo come meglio posso. non so tu.
detto "fatto".