Originariamente Scritto da
axeUgene
17 anni ? e se tu fossi adatta, per ogni storia ti ci vorrebbero 3 vite da gatta
mo', c'è una professionista che ti segue e la vedrai con lei; ma la descrizione di Bau mi sembra quella più aderente al punto di vista medio in tempo reale;
capisco l'accento retrospettivo su questa cosa del duraturo o meno, ma questa cosa ti dice qual è l'emozione primaria che suscita l'idea di relazione come la vivi in questo momento, che è strutturalmente un aspetto piuttosto eccentrico, anche se comunissimo in questa fase:
non me ne volere, ma il sentimento è come se ti di fosse sputtanata la centralina elettrica dell'auto due settimane dopo la scadenza della garanzia;
posto che nella vita non si sa mai cosa dura; ogni giorno è l'ultimo; detto questo, io capisco anche bene la questione, perché quello che manifesti è un tratto organico ad un conflitto con la famiglia d'origine che ho vissuto pure io: in qualche modo, siamo tutti in attesa di un risarcimento, che naturalmente non ci sarà mai; però questa cosa ci sottrae al presente e ci proietta in un futuro pianificabile, dove quel "duraturo" prende un senso che nel concreto dovrebbe essere eventualmente una conseguenza.