Originariamente Scritto da
sandor
quello che cercavo di dire è che forse si potrebbe ridurre il calore di scarto e utilizzarne una parte via via sempre più piccola per continuare a produrre energia utilizzabile. un po' come succede nel calcolo infinitesimale, cioè con quantità sempre più piccole ma tendenti all'infinito.
L'energia del calore é usabile se il processo si svolge tra due livelli di temperatura. A bassa temperatura, l'energia disponibile é inutile, in quanto inutilizzabile. Salvo apporto di energia etc...termodinamicamente demenziale, se non ci sono altri motivi che lo giustifichino.
a me pare che le centrali idroelettriche vengano costruite solo in prossimità di interventi umani, cioè solo se esiste una "diga" o comunque un qualche frangente che contenga una grande massa d'acqua alla quale applicare delle turbine che producono movimenti nel plesso acqueo e così "lavorando" fabbricare "elettricità ".
Verissimo. Le centrali idroelettiche a serbatoio (le dighe), nelle ore "vuote" (di notte o con eccesso di produzione fotovoltaica o eolica), vengono riempite pompando acqua. Questo é termodinamicamente svantaggioso, ma economicamente utilissimo in quanto permette di avere energia modulabile nelle ore di punta di consumo
ma il calore prodotto non potrebbe essere riciclato per produrre energia ulteriore? (vedi sopra).
Il livello termico é ancora più basso, quindi...
eternamente no, ma se ti riferisci ai tempi "dell'universo" che in confronto a quelli umani sono "esponenziali", allora hai un "sole" il quale ha circa 4.000.000.000 di anni, il che mi pare una età che se non è infinita ci manca poco. tutto ciò obliterando per ipotesi nuove scoperte che consentirebbero di allungare "i tempi".
La durata della reazione a catena dipende dalla quantità di materia che reagisce. E quando é finita, stop.
Il sole ne ha tanta...una centrale termonucleare, molto di meno. Finita la carica, si spegne.
stai parlando di utilizzo "militare" della tecnologia nucleare, ma a me pare che un uso pacifico, cioè per produrre energia tout court cioè a fini di consumo sia un'altra cosa. comunque
il termine esatto è "fissione nucleare".
....ma io (e l'ho scritto) parlo tèra-tèra: ho usato "scissione" come contrario di "fusione" e l'esempio del fungo atomico per sottolineare la differenza dei due fenomeni, uno dei quali (la fissione) é distruttivo, con la produzione di elementi radioattivi etc .
è la differenza che passa tra "stelle", come il sole, e pianeti come la terra o marte. proprio nel sole come dici, si verificano reazioni nucleari per ogni frazione di secondo. se quello delle radiazioni solari non è uun moto "perpetuo", direi che ci siamo molto vicini.
Sono due concetti ben diversi. Una cosa é un processo di lunghissima durata, legata (per esempio) alla quantità di idrogeno presente. L'altro, il "moto perpetuo" ne é indipendente. Non é la stessa cosa.
quello che ti proponevo era di innescare la reazione di fusione sulla base di una temperatura non eccessivamente "calda" ma eccessivamente "fredda", caso quest'ultimo in cui la fusione non darebbe luogo ad alcun tipo di "rifiuto" o "scoria" inutilizzabile e dannoso. poi, una volta che la reazione è innescata, dato che è una "reazione a catena", non ci sarebbe che da aspettare e utilizzare tutto il potenziale energetico che per quanto detto "non è infinito, ma quasi".
Non sono un fisico teorico e le mie modeste conoscenze dilettantesche non mi consentono di comprendere cosa tu voglia dire.
io sapevo che ad esempio la "francia" o la "germania" ma anche la russia, utilizzano o comunque dispongono di armi a "testata nucleare", ma anche centrali nucleari atte a produrre semplicemente "energia utilizzabile". noi in italia, a quanto mi risulta, non abbiamo centrali di questo tipo perché ai primi anni '90 ci fu un referendum in proposito, da cui risultò che in italia la gran parte della popolazione non voleva più centrali.
L'abbandono del nucleare per motivi ideologici é stato IMHO un errore storico del quale ci pentiremo. L'energia nucleare é la sola risposta possibile alla necessità della transizione energetica.