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Discussione: Transizione energetica e chiacchiere

  1. #1

    Transizione energetica e chiacchiere

    La necessità di una transizione energetica verso la riduzione drastica, se non totale dei combustibili fossili é una confermata evidenza.
    Per i trasporti, già ho espresso altrove le mie riflessioni (come rispondere alla richiesta di energia elettrica? Vassapé).
    Ora esprimo i miei dubbi sul "riscaldamento". A parte il ritorno al riscaldamento a vaccamaialepolli coabitanti, abbiamo due strade. La prima, ovvia, il riscaldamento elettrico. La seconda, di gran moda, che riempie le bocche di tutti gli "esperti" della "transizione" é "la pompa di calore". Ingegnoso (quanto "vecchio") sistema per sfruttare il calore latente dell'aria o del suolo....ma....usando energia elettrica. Ed il "rendimento" é ben diverso se si usa l'aria o il suolo. Bon, facciamo l'ipotesi che la tecnologia ci avvicini, in media, al rendimento del sistema "acqua/suolo". Diciamo, 1 kwh di elettricità per 6 kwh di "equivalente riscaldamento". Cioé: una famiglia che consuma 24000 kwh di gas per scaldarsi, avrà bisogno di "solo" 4000 kwh. L'Italia é mediterranea, e gli inverni sono meno rigidi. Le case saranno meglio isolate e ci metteremo un maglioncino. Diciamo 3000 kwh per famiglia. In Italia ci sono 25 milioni di famiglie. Una piccola moltiplicazione, ed, a spanne, abbiamo 75 miliardi di kwh...75 Twh (Terawattora). La produzione attuale é di circa 290 Twh. Fa il 25% in più.
    Ah...non ho considerato le perdite di trasformazione e trasporto ed i consumi per gli edifici pubblici, industriali, di culto, spettacolo etc ...
    Il problema é aggravato dal fatto che questa energia é richiesta in periodi limitati e nei quali la produzione fotovoltaica é nulla o molto ridotta. L'eolica é altrettanto aleatoria. Quindi, necessità di impianti con un numero di ore di utilizzazione molto basso.
    La soluzione?
    La "grande ingegneria", l'ho detto.....Si, Cicero pro domo sua.
    Il nucleare, fotovoltaici a casadidio, centrali maremotrici, linee di trasporto a hipertensione...e quello che (per sbaglio) verrà inventato/scoperto.
    ...nel frattempo, difendersi dalle conseguenze (bacini scolmatori e di raccolta, dighe marittime, risanamento/difesa idrogeologica, manutenzione degli scarichi...).
    Ah, magari, anche un po' di Pax....
    Svanverate di giullare.
    Mangiate bio, andate in bici e chiacchierate.
    Soprattutto, chiacchiere.


    Come? Ah, l'altra ipotesi...il "tutto elettrico"?....peggio che andar di notte. Il riscaldamento elettrico ha un miglior rendimento rispetto ad una caldaia moderna a condensazione di meno del 10%. Diciamo 10%. Quindi, ogni famiglia consumerebbe 21600 kwh, famo 20000 kwh...che moltiplicato per 25 milioni di famiglie fa....Lassamo perde.
    Ultima modifica di restodelcarlino; 05-06-2024 alle 17:42

  2. #2
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    confido nel "per errore"

    perché, nel rush oramai 30ennale, un nucleare davvero nuovo, sicuro e sostenibile, praticabile, sarebbe uscito fuori; il resto mi pare sottodimensionato rispetto alle esigenze della popolazione, in termini di tempi di attuazione effettiva.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #3
    Io ho fatto il calcoletto (spannometrico) per l'Italia...il problema é pero' globale. L'Italia da sola (come il presuntuoso belgio) non hanno alcun impatto.
    Io ho rimesso in funzione la cisterna, rifatto il tetto con tegole "tempesta", migliorata l'idraulica degli scarichi fognari...

  4. #4
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    Resto permetti una domanda da ignorante (a cui probabilmente hai già risposto nel primo post, ma non ho còlto): è possibile che il "calore" che si sprigiona da una reazione chimica e che per il secondo principio della termodinamica non è "riciclabile", potrebbe magari venire riutilizzato se si mette in atto un qualche tipo di "futuribile" tecnologia? (ti prego di perdonare la banalità del quesito).
    Ultima modifica di sandor; 06-06-2024 alle 19:51

  5. #5
    E' il principio della "pompa di calore". Per rendere utilizzabile il "calore a bassa temperatura", occorre spendere energia: il "moto perpetuo" non esiste.
    Nei processi chimici industriali moderni, la tecnologia ricerca l'ottimizzazione economica, continuamente.
    Non so se ho risposto in maniera soddisfacente: insisti a chiedere

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    il "moto perpetuo" non esiste.
    perpetuo no, ma magari utilizzando il calore di scarto e come dici "a bassa" temperatura ( fantascienza come: fusione fredda, cioè il gelo che brucia) per rendere il più durature possibile le quantità di energia di una data reazione chimica. ultima domanda del post: una reazione a catena nucleare potrebbe garantire una quantità di energia pressoché "infinita"?

  7. #7
    @sandor
    Anche se OT, mi dilungo. Essendo 'gnurant, parlo a modo mio, tèra-tèra. Quindi, i fisici ed i colti in genere, si astengano dalla lettura, plis
    Il "calore" é l'evidenza dell'energia cinetica, del movimento degli atomi/molecole, ed é la forma "finale", la meno "nobile" in termini di utilizzazione delle forme di energia. E la sua "utilità", dipende dalla temperatura : più é bassa e meno é utilizzabile. Un po' come l'energia idraulica (che é energia "potenziale"): é utilizzabile se c'é un dislivello. E come per l'idraulica, se si pompa l'acqua in alto, poi si puo' sfruttare...idem per il calore. Ma bisogna spendere energia. E se convenga o meno farlo, dipende da vari fattori principalmente economici. L'energia del calore "residuo" é utilizzabile principalmente per il riscaldamento ambientale o affini. Tal quale o con la pompa di calore (spendendo energia) se vi sono fattori (ambientali, per esempio) che lo giustifichino. Il limite di utilizzo é economico....utilizzare il calore a bassa temperatura consumando energia, produce calore
    Eternamente? No. Fino alla "morte termica dell'universo" (secondo le utime teorie), quando l'ultimo buco nero avrà esalato l'ultima radiazione di Hawking.
    Ma questa é , ancora, un'altra storia.
    Torniamo a noi.
    La "fusione fredda". Che "fredda" non lo é proprio per niente.
    I costituenti la "materia" sono tenuti insieme da forze "elettronucleari" (sulle quali non mi dilungo: il "Modello Standard").
    Tutti sappiamo quello che succede se si spacca un atomo di uranio o di idrogeno....si, nascono "funghi" mooooooolto dannosi. Chiedere ai giapponesi.
    E' la "scissione nucleare".
    Ma se, invece, degli atomi di idrogeno si uniscono, danno luogo a atomi di elio...e a dell'energia. E' quello che succede nel sole.
    E' composto principalmente di idrogeno,ed al suo interno, per effetto dell'immensa pressione gravitazionale, gli atomi si saldano creando elio e producendo quell'energia della quale approfittiamo, qui sulla terra.
    E' la "fusione nucleare".
    La "fusione fredda" é il nome dato alle ipotesi ed agli studi in corso per provocare in maniera controllata ed utilizzabile, la fusione nucleare.
    Il problema principale (che poi sono due, almeno) é che non é fredda per niente (quindi, i materiali devono essere adatti...) e che ha bisogno di energia per essere innescata.
    Studi sono in corso, con i primi risultati incoraggianti. Se poi "incoraggianti" sia la parola giusta, non so: gli studi sono effettuati nel centro di ricerca delle forze armate USA. Studi scientifici per il bene dell'umanità, sicuramente. No, non so se sia situato a Los Alamos.
    In ogni caso, l'utilizzazione per scopi civili, non é per domani.
    Per concludere, le reazioni nucleari non sono temporalmente infinite: basta vedere la morte delle stelle (che sono "centrali termonucleari")
    Ultima modifica di restodelcarlino; 07-06-2024 alle 11:43

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    @sandor
    Anche se OT, mi dilungo. Essendo 'gnurant, parlo a modo mio, tèra-tèra. Quindi, i fisici ed i colti in genere, si astengano dalla lettura, plis
    Il "calore" é l'evidenza dell'energia cinetica, del movimento degli atomi/molecole, ed é la forma "finale", la meno "nobile" in termini di utilizzazione delle forme di energia. E la sua "utilità", dipende dalla temperatura : più é bassa e meno é utilizzabile.
    quello che cercavo di dire è che forse si potrebbe ridurre il calore di scarto e utilizzarne una parte via via sempre più piccola per continuare a produrre energia utilizzabile. un po' come succede nel calcolo infinitesimale, cioè con quantità sempre più piccole ma tendenti all'infinito.

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Un po' come l'energia idraulica (che é energia "potenziale"): é utilizzabile se c'é un dislivello. E come per l'idraulica, se si pompa l'acqua in alto, poi si puo' sfruttare...idem per il calore.
    a me pare che le centrali idroelettriche vengano costruite solo in prossimità di interventi umani, cioè solo se esiste una "diga" o comunque un qualche frangente che contenga una grande massa d'acqua alla quale applicare delle turbine che producono movimenti nel plesso acqueo e così "lavorando" fabbricare "elettricità".


    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Ma bisogna spendere energia. E se convenga o meno farlo, dipende da vari fattori principalmente economici. L'energia del calore "residuo" é utilizzabile principalmente per il riscaldamento ambientale o affini. Tal quale o con la pompa di calore (spendendo energia) se vi sono fattori (ambientali, per esempio) che lo giustifichino. Il limite di utilizzo é economico....utilizzare il calore a bassa temperatura consumando energia, produce calore
    ma il calore prodotto non potrebbe essere riciclato per produrre energia ulteriore? (vedi sopra).


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    Eternamente? No. Fino alla "morte termica dell'universo" (secondo le utime teorie), quando l'ultimo buco nero avrà esalato l'ultima radiazione di Hawking.
    Ma questa é , ancora, un'altra storia.
    eternamente no, ma se ti riferisci ai tempi "dell'universo" che in confronto a quelli umani sono "esponenziali", allora hai un "sole" il quale ha circa 4.000.000.000 di anni, il che mi pare una età che se non è infinita ci manca poco. tutto ciò obliterando per ipotesi nuove scoperte che consentirebbero di allungare "i tempi".

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Torniamo a noi.
    La "fusione fredda". Che "fredda" non lo é proprio per niente.
    I costituenti la "materia" sono tenuti insieme da forze "elettronucleari" (sulle quali non mi dilungo: il "Modello Standard").
    Tutti sappiamo quello che succede se si spacca un atomo di uranio o di idrogeno....si, nascono "funghi" mooooooolto dannosi. Chiedere ai giapponesi.
    E' la "scissione nucleare".
    stai parlando di utilizzo "militare" della tecnologia nucleare, ma a me pare che un uso pacifico, cioè per produrre energia tout court cioè a fini di consumo sia un'altra cosa. comunque il termine esatto è "fissione nucleare".

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Ma se, invece, degli atomi di idrogeno si uniscono, danno luogo a atomi di elio...e a dell'energia. E' quello che succede nel sole.
    E' composto principalmente di idrogeno,ed al suo interno, per effetto dell'immensa pressione gravitazionale, gli atomi si saldano creando elio e producendo quell'energia della quale approfittiamo, qui sulla terra.
    è la differenza che passa tra "stelle", come il sole, e pianeti come la terra o marte. proprio nel sole come dici, si verificano reazioni nucleari per ogni frazione di secondo. se quello delle radiazioni solari non è uun moto "perpetuo", direi che ci siamo molto vicini.

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    E' la "fusione nucleare".
    La "fusione fredda" é il nome dato alle ipotesi ed agli studi in corso per provocare in maniera controllata ed utilizzabile, la fusione nucleare.
    Il problema principale (che poi sono due, almeno) é che non é fredda per niente (quindi, i materiali devono essere adatti...) e che ha bisogno di energia per essere innescata.
    quello che ti proponevo era di innescare la reazione di fusione sulla base di una temperatura non eccessivamente "calda" ma eccessivamente "fredda", caso quest'ultimo in cui la fusione non darebbe luogo ad alcun tipo di "rifiuto" o "scoria" inutilizzabile e dannoso. poi, una volta che la reazione è innescata, dato che è una "reazione a catena", non ci sarebbe che da aspettare e utilizzare tutto il potenziale energetico che per quanto detto "non è infinito, ma quasi".

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Studi sono in corso, con i primi risultati incoraggianti. Se poi "incoraggianti" sia la parola giusta, non so: gli studi sono effettuati nel centro di ricerca delle forze armate USA. Studi scientifici per il bene dell'umanità, sicuramente. No, non so se sia situato a Los Alamos.
    In ogni caso, l'utilizzazione per scopi civili, non é per domani.
    Per concludere, le reazioni nucleari non sono temporalmente infinite: basta vedere la morte delle stelle (che sono "centrali termonucleari")
    io sapevo che ad esempio la "francia" o la "germania" ma anche la russia, utilizzano o comunque dispongono di armi a "testata nucleare", ma anche centrali nucleari atte a produrre semplicemente "energia utilizzabile". noi in italia, a quanto mi risulta, non abbiamo centrali di questo tipo perché ai primi anni '90 ci fu un referendum in proposito, da cui risultò che in italia la gran parte della popolazione non voleva più centrali.

  9. #9
    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    quello che cercavo di dire è che forse si potrebbe ridurre il calore di scarto e utilizzarne una parte via via sempre più piccola per continuare a produrre energia utilizzabile. un po' come succede nel calcolo infinitesimale, cioè con quantità sempre più piccole ma tendenti all'infinito.

    L'energia del calore é usabile se il processo si svolge tra due livelli di temperatura. A bassa temperatura, l'energia disponibile é inutile, in quanto inutilizzabile. Salvo apporto di energia etc...termodinamicamente demenziale, se non ci sono altri motivi che lo giustifichino.



    a me pare che le centrali idroelettriche vengano costruite solo in prossimità di interventi umani, cioè solo se esiste una "diga" o comunque un qualche frangente che contenga una grande massa d'acqua alla quale applicare delle turbine che producono movimenti nel plesso acqueo e così "lavorando" fabbricare "elettricità".

    Verissimo. Le centrali idroelettiche a serbatoio (le dighe), nelle ore "vuote" (di notte o con eccesso di produzione fotovoltaica o eolica), vengono riempite pompando acqua. Questo é termodinamicamente svantaggioso, ma economicamente utilissimo in quanto permette di avere energia modulabile nelle ore di punta di consumo


    ma il calore prodotto non potrebbe essere riciclato per produrre energia ulteriore? (vedi sopra).

    Il livello termico é ancora più basso, quindi...

    eternamente no, ma se ti riferisci ai tempi "dell'universo" che in confronto a quelli umani sono "esponenziali", allora hai un "sole" il quale ha circa 4.000.000.000 di anni, il che mi pare una età che se non è infinita ci manca poco. tutto ciò obliterando per ipotesi nuove scoperte che consentirebbero di allungare "i tempi".

    La durata della reazione a catena dipende dalla quantità di materia che reagisce. E quando é finita, stop.
    Il sole ne ha tanta...una centrale termonucleare, molto di meno. Finita la carica, si spegne.


    stai parlando di utilizzo "militare" della tecnologia nucleare, ma a me pare che un uso pacifico, cioè per produrre energia tout court cioè a fini di consumo sia un'altra cosa. comunque il termine esatto è "fissione nucleare".

    ....ma io (e l'ho scritto) parlo tèra-tèra: ho usato "scissione" come contrario di "fusione" e l'esempio del fungo atomico per sottolineare la differenza dei due fenomeni, uno dei quali (la fissione) é distruttivo, con la produzione di elementi radioattivi etc .



    è la differenza che passa tra "stelle", come il sole, e pianeti come la terra o marte. proprio nel sole come dici, si verificano reazioni nucleari per ogni frazione di secondo. se quello delle radiazioni solari non è uun moto "perpetuo", direi che ci siamo molto vicini.
    Sono due concetti ben diversi. Una cosa é un processo di lunghissima durata, legata (per esempio) alla quantità di idrogeno presente. L'altro, il "moto perpetuo" ne é indipendente. Non é la stessa cosa.


    quello che ti proponevo era di innescare la reazione di fusione sulla base di una temperatura non eccessivamente "calda" ma eccessivamente "fredda", caso quest'ultimo in cui la fusione non darebbe luogo ad alcun tipo di "rifiuto" o "scoria" inutilizzabile e dannoso. poi, una volta che la reazione è innescata, dato che è una "reazione a catena", non ci sarebbe che da aspettare e utilizzare tutto il potenziale energetico che per quanto detto "non è infinito, ma quasi".
    Non sono un fisico teorico e le mie modeste conoscenze dilettantesche non mi consentono di comprendere cosa tu voglia dire.



    io sapevo che ad esempio la "francia" o la "germania" ma anche la russia, utilizzano o comunque dispongono di armi a "testata nucleare", ma anche centrali nucleari atte a produrre semplicemente "energia utilizzabile". noi in italia, a quanto mi risulta, non abbiamo centrali di questo tipo perché ai primi anni '90 ci fu un referendum in proposito, da cui risultò che in italia la gran parte della popolazione non voleva più centrali.

    L'abbandono del nucleare per motivi ideologici é stato IMHO un errore storico del quale ci pentiremo. L'energia nucleare é la sola risposta possibile alla necessità della transizione energetica.

    non so come rispondere punto per punto
    Ultima modifica di restodelcarlino; 07-06-2024 alle 16:07

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    L'energia del calore é usabile se il processo si svolge tra due livelli di temperatura. A bassa temperatura, l'energia disponibile é inutile, in quanto inutilizzabile. Salvo apporto di energia etc...termodinamicamente demenziale, se non ci sono altri motivi che lo giustifichino.
    si. il problema che volevo porti sarebbe: non ora ma in futuro, potrebbe essere possibile utilizzare il calore di scarto per produrre energia in maniera indefinita? cioè: quando è che si può dire che il calore di scarto non è più utilizzabile, a quali livelli e a quali quantità di temperatura?

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Verissimo. Le centrali idroelettiche a serbatoio (le dighe), nelle ore "vuote" (di notte o con eccesso di produzione fotovoltaica o eolica), vengono riempite pompando acqua. Questo é termodinamicamente svantaggioso, ma economicamente utilissimo in quanto permette di avere energia modulabile nelle ore di punta di consumo
    ecco. ad esempio l'acqua rappresenta una risorsa "quasi inesauribile", e quindi non vedo perché tu dica che occorre modulare la quantità di acqua immobilizzata introducendo nuove quantità. insomma quando è che il potenziale energetico dell'acqua di una diga si esaurisce con la conseguenza che l'acqua contenuta nella diga diviene inutilizzabile per produrre "energia"?

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Il livello termico é ancora più basso, quindi...
    si. ma quale è il "livello critico", al di sotto del quale il calore residuo diventa "non utilizzabile"?

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    La durata della reazione a catena dipende dalla quantità di materia che reagisce. E quando é finita, stop.
    Il sole ne ha tanta...una centrale termonucleare, molto di meno. Finita la carica, si spegne.
    la "carica", come dici, da quali sostanze è costituita?

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    ....ma io (e l'ho scritto) parlo tèra-tèra: ho usato "scissione" come contrario di "fusione" e l'esempio del fungo atomico per sottolineare la differenza dei due fenomeni, uno dei quali (la fissione) é distruttivo, con la produzione di elementi radioattivi etc .
    ma a questo punto ti direi che anche la "fusione", essa fusione libera una quantità di energia "negativa e dannosa" come il calore immenso di una carica atomica per uso militare, che come dici sprigiona il proverbiale "fungo".

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Sono due concetti ben diversi. Una cosa é un processo di lunghissima durata, legata (per esempio) alla quantità di idrogeno presente. L'altro, il "moto perpetuo" ne é indipendente. Non é la stessa cosa.
    io penso che le "dimensioni" contino fino a un certo punto. la massa solare in continua attività potrebbe essere ridotta, nel proprio "funzionamento", a modello per riprodurre su scala minore quello che succede all'interno, sempre del sole. so che il moto perpetuo non esiste ma so come nasce una stella. all'inizio c'è la classica nebulosa, cioè una quantità di minerali e gas scarsamente dotati di massa gravitazionale. quando il processo di formazione di una stella si verifica è perché i gas e tutto il resto raggiungono una tale massa e una tale densità che all'interno sempre della nebulosa si formano delle reazioni "chimiche" le quali, se sono abbastanza diffuse, provocano un collasso del materiale presente il quale precipita su sé stesso e da luogo a una o più reazioni a catena che pian piano forniscono il "carburante" di cui la stella appena partorita necessita per vivere, cioè per continuare a produrre energia. ora, hai presente giove? ecco, giove è una stella "mancata" perché i gas di cui il pianeta in questone è formato, non sono stati sottoposti ad una pressione tale da innescare quelle reazioni a catena che sono invece presenti nel corpo solare. anche la terra è una stella non nata, in quanto priva di reazioni a catena, ma ricca di quegli stessi componenti che si trovano in giove, o in saturno, che "pare" si trovino verso l'interno del nostro pianeta e non sulla sua superficie, che infatti è "abitabile".

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Non sono un fisico teorico e le mie modeste conoscenze dilettantesche non mi consentono di comprendere cosa tu voglia dire.
    sono a disposizione per dei chiarimenti, sempre che siano alla mia portata...
    Ultima modifica di sandor; 07-06-2024 alle 19:11

  11. #11
    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    si. il problema che volevo porti sarebbe: non ora ma in futuro, potrebbe essere possibile utilizzare il calore di scarto per produrre energia in maniera indefinita? cioè: quando è che si può dire che il calore di scarto non è più utilizzabile, a quali livelli e a quali quantità di temperatura?
    La certezza é che a -273,15 °K la materia é al suo stato quantico di energia minima.
    Per il resto, non sono competente per rispondere esaurientemente e tanto meno per fare previsioni

    ecco. ad esempio l'acqua rappresenta una risorsa "quasi inesauribile", e quindi non vedo perché tu dica che occorre modulare la quantità di acqua immobilizzata introducendo nuove quantità. insomma quando è che il potenziale energetico dell'acqua di una diga si esaurisce con la conseguenza che l'acqua contenuta nella diga diviene inutilizzabile per produrre "energia"?
    L'acqua nel mondo/universo é tanta, ma nella diga, no. E la potenza disponibile dipende anche dal "battente idraulico" (l'altezza dell'acqua nel bacino), oltre che dal "salto" (il dislivello) e la portata. I sistemi di pompaggio esistono in centrali con bacini idroelettrici poco alimentati e con grande "salto", nei quali la potenza é data principalmente dall'altezza, più che dalla portata. Non certo nella centrale di Itaipù
    L'acqua contenuta in un bacino é inutilizzabile se il livello é tale da poter rendere la condotta di presa, "atmosferica". In parole povere, se c'é poca acqua.
    Inutile chiedermi quale sia il valore: "poco"

    si. ma quale è il "livello critico", al di sotto del quale il calore residuo diventa "non utilizzabile"?
    vedi sopra

    la "carica", come dici, da quali sostanze è costituita?
    Per le centrali, ossidi di uranio (più o meno arricchito), per quanto ne so. Nel Sole (e stelle affini), idrogeno.
    ....penso che guglando trovi di tutto e di più, sull'argomento.

    ma a questo punto ti direi che anche la "fusione", essa fusione libera una quantità di energia "negativa e dannosa" come il calore immenso di una carica atomica per uso militare, che come dici sprigiona il proverbiale "fungo".
    L'energia, in ogni caso e di qualunque tipo, puo' essere nefasta. A cominciare dalla prima forma usata: il fuocherello del pitecantropo.
    La fissione nucleare produce una pletora di prodotti radioattiv; la fusione, elio. Che é un gas nobile, stabile.



    io penso che le "dimensioni" contino fino a un certo punto. la massa solare in continua attività potrebbe essere ridotta, nel proprio "funzionamento", a modello per riprodurre su scala minore quello che succede all'interno, sempre del sole. so che il moto perpetuo non esiste ma so come nasce una stella. all'inizio c'è la classica nebulosa, cioè una quantità di minerali e gas scarsamente dotati di massa gravitazionale. quando il processo di formazione di una stella si verifica è perché i gas e tutto il resto raggiungono una tale massa e una tale densità che all'interno sempre della nebulosa si formano delle reazioni "chimiche" le quali, se sono abbastanza diffuse, provocano un collasso del materiale presente il quale precipita su sé stesso e da luogo a una o più reazioni a catena che pian piano forniscono il "carburante" di cui la stella appena partorita necessita per vivere, cioè per continuare a produrre energia. ora, hai presente giove? ecco, giove è una stella "mancata" perché i gas di cui il pianeta in questone è formato, non sono stati sottoposti ad una pressione tale da innescare quelle reazioni a catena che sono invece presenti nel corpo solare. anche la terra è una stella non nata, in quanto priva di reazioni a catena, ma ricca di quegli stessi componenti che si trovano in giove, o in saturno, che "pare" si trovino verso l'interno del nostro pianeta e non sulla sua superficie, che infatti è "abitabile".
    Giove non é una "stella mancata". Per esserlo, dovrebbe avere una massa almeno 15 volte maggiore (e sarebbe una "nana bruna"). E 80 volte per essere un (picccolo) sole. I fenomeni non sono chimici, ma nucleari e sono innescati dalla pressione gravitazionale della massa... etc...etc. Non é questo il thread per parlare di cosmogenesi. Né io sono competente in materia. Ti consiglio il divulgativo "Origini" di Jim Baggot (Adelphi)



    sono a disposizione per dei chiarimenti, sempre che siano alla mia portata...
    No, grazie: l'argomento attualmente non é di mio interesse
    Ultima modifica di restodelcarlino; 08-06-2024 alle 13:54

  12. #12
    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    ... Cioé: una famiglia che consuma 24000 kwh di gas per scaldarsi, avrà bisogno di "solo" 4000 kwh. L'Italia é mediterranea, e gli inverni sono meno rigidi. Le case saranno meglio isolate e ci metteremo un maglioncino. Diciamo 3000 kwh per famiglia.
    Per quanto riguarda il portamonete privato, ricordo che il kwh da gas costa molto di meno del kwh elettrico. In Belgio, costa 1/3, circa.
    L'interesse economico dell'installazione (in domicilio esistente) é moooooolto relativo.
    Lo scopo del thread non é demolitorio per la pompa di calore: é per sottolineare che "le idee" devono essere basate sui studi tecnici seri.
    Le chiacchiere non producono energia: la consumano. E producono biossido di carbonio.

  13. #13
    Ho un grafico interessante

    persistence-co2-milliers-annees.jpg

    Mostra l'evoluzione "eccesso CO2" dal momento in cui le emissioni cessassero.
    In parole povere, "hic manebimus optime": la situazione non ritornerà "quella di prima" in tempi brevi. Diciamo, mai.
    Avremo alluvioni, cicloni, uragani, siccità etc ogni anno. Sempre peggio, probabilmente.
    Sulla necessità di intervenire non c'é né dubbio né discussione.
    La "verdurizzazione dei marciapiedi" e iniziative affini sono prioritarie rispetto a studi/progetti/impianti di regolazione idrogeologica, a investimenti in mezzi e tecniche per la difesa dal fuoco....insomma, a quella che chiamo "grande ingegneria"?
    Vassapé.

  14. #14
    Opinionista L'avatar di Vega
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    15,929
    Su, su, non ti crucciare, che tanto camperemo meno di 10000 anni!
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  15. #15
    Ed invece, mi cruccio: alluvioni, siccità, prezzi stratosferici per cattivi raccolti...me li becchero' tutti.
    E vedo i miei sudati soldini, pagati in (giuste) tasse, sperperati in minchionerie assurde, se non deleterie.

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