Alto, moro (un po' castano) e occhi azzurri, beh na' robina così, non sarebbe male come prete, che dici?
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"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
Beh, però devo confessare che l'esortazione di Cono a procreare si insinua in una feritina apertina: il mio legame col passato familiare, con l'alberello genealogico bel tenuto dal 1700, ecc. ecc. mi spinge a considerare con un certo rammarico la ventilata decisione di mia figlia di non aver figli. Vabbè, ha solo 22 anni e tutta la vita da vivere, ma - per tornare a bomba - ha già un figlio cane, anche se non si chiama Fuffi. Muà, che sono pure attaccata alla Roba, penso pure "A chi andrà l'avita magione pericolante ed il frutto dei miei acquisti oculati anzi che dissoluti ? Al cane ?". Insomma, fare meno figli sì, ma zero figli pone tutta una serie di problemi genetici ed ereditari.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Mia nonna alla mia età aveva già 5 nipoti
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
beh, consolati, ché a me una buona quota di 'ste "chimiche" m'ha proprio sputato; non tutte, eh... un po' è che ci sapevo fare poco e magari ero pure stronzetto, oltre a non essere mai stato particolarmente bello;
però è comunque notevole se ti accorgi in tempo reale della cosa, perché magari la tipa o il tipo non risponde affatto all'ideale estetico astratto, ma senti qualcosa che ti muove e magari è quella natura misteriosa che ti aggancia.
c'� del lardo in Garfagnana
Beh, difficile non accorgesene in tempo reale. Voglio dire, la chimica reciproca è una cosa potente, quasi tangibile, è ben difficile non rendersene conto. O almeno, io l'ho sempre percepita come qualcosa di molto concreto, quasi come un'elettricità statica presente nell'atmosfera.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
il punto è che in effetti il meccanismo funzionerebbe anche a una certa distanza, e con gente che è proprio fuori dal radar, tipo il cameriere della panineria in cui vai in pausa pranzo; poi, magari dipende dalla carica ormonale assoluta di ognuno, e da molto altro che invece scherma tutto.
c'� del lardo in Garfagnana