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Discussione: "Difetti"? Sono commestibili?

  1. #16
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio

    "un'accezione comunemente condivisa da una maggioranza", non é un "riferimento"?
    certamente;
    ora, però, il punto sarebbe che eccepire invocando un contesto diverso può offrire una capacità mistificatoria;

    un menù "da ospedale" sarà generalmente ritenuto difettoso per un gruppo che ha mediamente un certo gusto, e sebbene non sia tale nel caso del degente, citarla come obiezione alla regola di ciò che è gustoso sarebbe mistificatorio;
    il fatto che in discorsi non specialistici il riferimento sia sottinteso non è che infici troppo la validità del paradigma;

    altrimenti al bar tutti col prologo delle premesse sul metodo quando si schiamazza sull'avvenenza di questa o quello
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #17
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    altrimenti al bar tutti col prologo delle premesse sul metodo quando si schiamazza sull'avvenenza di questa o quello
    E' proprio al bar che , nello schiamazzo becerestetico, la voxpopulireferenziale, anche se non stampata sul bancone a caratteri gotici, é indispensabile: quella vigente all' Amazonclub non é la stessa del Bartestacciocurvasud o del Machostring

  3. #18
    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    Credo che il livello della discussione sia di altro grado.


  4. #19
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Mi fate sentire come il portinaio di De Crescenzo: "ma comm'fa ?"
    Come diceva il buon Roth (Philip), ognuno di noi ha il mito della propria bontà: ci sentiamo tutti perfetti, i difettosi sono gli altri. Quei poveracci che hanno qualche consapevolezza delle proprie manchevolezze sono additati come insicuri o depressi. In realtà siamo tutti egoisti, anche gli altruista. Io non vedo difetti, ma particolarità caratteriali, che possono piacere o meno, a meno che non portino alla violazione del codice penale, nel qual caso sono reati.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  5. #20
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Mah, in realtà anche i difetti sono un fattore culturale.
    Io la mia panza la considero un difetto, mentre nell'antica Grecia era sintomo di bellezza. Per dire.
    Se fossi un comandante dell'esercito, la mia determinazione potrebbe essere un grande pregio, nella maggior parte degli altri contesti la chiamano testardaggine ed è considerata un difetto.
    Si potrebbe continuare all'infinito. E' tutto molto soggettivo.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  6. #21
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Infatti, difetto rispetto a chi, che cosa?
    Per me non esistono difetti, esistono peculiarita’ caratteriali, modi di essere delle persone
    Nelle cose, per me essi sono delle particolarita’
    Fino a che la gente, che mi gravita intorno, si tiene stretta le proprie peculiarita’, senza inficiare o entrare in conflitto con le mie, siamo in una botte di ferro
    Quando c’e’ lo sconfinamento non andiamo piu’ d’accordo
    -Healthy body, clear mind, peaceful spirit-

    -Where there’s will there’s a way-

    -Work hard have fun & be nice-



  7. #22
    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    Infatti, difetto rispetto a chi, che cosa?



  8. #23
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio


    Ci sono arrivata pure io
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  9. #24
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Mi fate sentire come il portinaio di De Crescenzo: "ma comm'fa ?"
    Come diceva il buon Roth (Philip), ognuno di noi ha il mito della propria bontà: ci sentiamo tutti perfetti, i difettosi sono gli altri. Quei poveracci che hanno qualche consapevolezza delle proprie manchevolezze sono additati come insicuri o depressi. In realtà siamo tutti egoisti, anche gli altruista. Io non vedo difetti, ma particolarità caratteriali, che possono piacere o meno, a meno che non portino alla violazione del codice penale, nel qual caso sono reati.
    la psicopippa servita sul piatto d'argento, eh...

    il nosto immaginario è fondamentalmente conoetico cioè
    a) l'attributo della personalità si colloca su un gradiente di buono/cattivo; e cioè in ragione di un adempimento ad un pattuito/finalità;

    col che, l'inadempiente lo è per difetto morale e quindi nel sistema di coppia si trova in debito, cioè in soggezione in termini di potere contrattuale; da qui, coerentemente, la risoluzione dei problemi implica il perdonarsi, quale che fosse il contenuto del pattuito;
    ma potremmo anche immaginare la personalità come

    b) un sistema psico-energetico, più o meno compatibile col nostro e con quelle peculiarità che dicevi, anche patologiche a volta, ma non per deficit etico, come sanno bene le persone depresse investite da espliciti o impliciti rimproveri;

    un esempio:
    io entro in relazione con Lella - notare l'inopinata innovazione onomastica
    mi piacciono diverse cose ma queste mi inducono a soprassedere su alcuni tratti caratteriali di Lella, come una propensione a quella che io individuo come pigrizia conservatrice
    andiamo in vacanza ad Amsterdam; io sono uno che tiene l'arteteca e vuole spostarsi di continuo; Lella vuol fare colazione tutti i giorni nello stesso bar; a questo punto, il bivio:

    i) mi incazzo e mi sento deprivato di una cosa essenziale, ma perdono; Lella si sente sbagliata e in colpa, in debito; l'ho perdonata, ma nella successiva occasione di contrasto lei si sentirà ricattata a cedere, perché è stata "cattiva", in un loop senza fine;

    ii) se io invece in origine ho scelto Lella perché ho capito i suoi "difetti" e l'ho accettata, lei magari avrà la fiducia per spiegarmi:
    sai, capisco il vedere sempre posti nuovi, ma io ricevo di più da una vacanza se prendo un'abitudine come un indigeno, acquisto un'intimità col luogo che lo fa diventare una seconda casa; a quel punto, io potrei fermarmi e intuire una cosa bella che può piacere anche a me e che non avrei concepito da solo;
    non ho perso nulla, mi sono solo arricchito;

    pensare l'altro come un sistema energetico aiuta anche a capire il proprio sistema e temere meno, avere meno paura; perché si sgrava il tutto del giudizio conoetico, anche se c'è il rischio di scoprire che quella relazione ha un grado di disfunzionalità difficile da gestire, e che la cosa è sballata in origine, anche se pareva funzionare;

    l'analista che fa, in effetti ? ti fa rivivere le stesse emozioni in termini energetici anziché in quelli conoetici, che creano blocchi e sensi di colpa; allora davvero, si vada avanti oppure no, si è in grado di perdonare l'altro, ma pure se stessi, e si sta meglio, perché il fallimento o il torto subito non sono più il risultato di una cattiveria subita o inferta, ma di un limite assolutamente umano, che spesso non intacca le tante buone qualità di quella persona e pure le proprie;

    io guidavo bene, mi sentivo a posto, ma non mi ero accorto che avevo il serbatoio bucato e ho costretto Lella ad inseguirmi con la pompa di benzina per anni; purtroppo Lella non è figlia di un emiro saudita, quindi ad un certo punto non ce l'ha fatta più e mi ha lasciato; non è cattiva Lella, e nemmeno io ero cattivo, ma ci siamo fatti del male;

    ma è anche per questo che spesso la spiegazione per cui le persone cambiano mi torna poco, e invece penso che la crisi sia solo il frutto del raggiungimento di un limite di capacità di soffrire - combattere - per qualcosa di disfunzionale da subito che è stato rimosso, magari perché in quella fase tornava utile farlo, per tanti altri motivi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #25
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Ma stare in coppia, anche in una coppia felice, è sempre un aggiustamento, un adattarsi, un trovare la forma. Nei primi tempi neanche ce ne accorgiamo. Io, per esempio, quando mi innamoro sono mimetica, ci avevo anche scritto una poesia, sono un camaleonte, e assorbo assorbo assorbo. Sono una pianta carnivora, però buona Il contrario della tizia che ti vuole cambiare, perché cambio io E la mia personalità attuale forse è un ecosistema complesso frutto di queste inseminazioni aliene. Per questo è bello innamorarsi, è come esplorare l'universo. Il casanova non è un libertino, è un esploratore. Anche tu, quando scrivi, trasmetti tanto questa cosa.
    Secondo me questo diventa un processo doloroso, addirittura sfinente, solo quando l'amore finisce. Sono d'accordo con te, dovremmo essere educati al fatto che non è colpa di nessuno. Però la rabbia che si prova nei confronti dell'altro è la reazione ad un fallimento del progetto di vita. Ci provi a metabolizzarla, se sei evoluto, ma è comunque difficile.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  11. #26
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Ma stare in coppia, anche in una coppia felice, è sempre un aggiustamento, un adattarsi, un trovare la forma. Nei primi tempi neanche ce ne accorgiamo. Io, per esempio, quando mi innamoro sono mimetica, ci avevo anche scritto una poesia, sono un camaleonte, e assorbo assorbo assorbo. Sono una pianta carnivora, però buona Il contrario della tizia che ti vuole cambiare, perché cambio io E la mia personalità attuale forse è un ecosistema complesso frutto di queste inseminazioni aliene. Per questo è bello innamorarsi, è come esplorare l'universo. Il casanova non è un libertino, è un esploratore. Anche tu, quando scrivi, trasmetti tanto questa cosa.
    Secondo me questo diventa un processo doloroso, addirittura sfinente, solo quando l'amore finisce. Sono d'accordo con te, dovremmo essere educati al fatto che non è colpa di nessuno. Però la rabbia che si prova nei confronti dell'altro è la reazione ad un fallimento del progetto di vita. Ci provi a metabolizzarla, se sei evoluto, ma è comunque difficile.
    Sempre detto che sei una donna saggia!
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  12. #27
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Sono d'accordo con te, dovremmo essere educati al fatto che non è colpa di nessuno. Però la rabbia che si prova nei confronti dell'altro è la reazione ad un fallimento del progetto di vita. Ci provi a metabolizzarla, se sei evoluto, ma è comunque difficile.
    il problema è che in effetti quella rabbia cova anche contro se stessi per aver rimosso in vista del progetto, e se non ci si sforza di staccarsi dalla conoetica quella stessa rabbia ci consuma allo sfinimento: eh, quanto è perfida Lella... si, vabbè, e poi ?

    a suo tempo, io ho fatto un grave errore, che è il frutto di una mia fragilità, relativa; avevo un relazione partita molto bene, con una persona assistita da analista per un problema serio; solo che bastava poco, e il bisogno di attenzioni di lei mi ha trovato disponibile, ma inavvertito; da amanti felici e pieni di stima reciproca, ci siamo trasformati in padre rompicoglioni di figlia petulante, senza accorgercene; e dopo 5 anni è finita;

    se io non fossi riuscito ad oggettivare - con diverse attenuanti per entrambi - sarei ancora in un umore residuo di rancore e con quella sensazione di fallimento, che non è stato; era solo una cosa al di là delle capacità di entrambi; non è che il ruolo discutibile, per usare un eufemismo di quello psic mi solleva dall'essere diventato il papà rompicoglioni e ansioso; questo lo so comunque, ma rimuovendo la dinamica non me lo perdonerei mai, solo per il vantaggio di dire che lei è stata stronza, che non è assolutamente vero, anzi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #28
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Mah, io però sta cosa di voler a tutti i costi giustificare tutti non la capisco.
    O meglio, anche io sono stata così, col mio ex, giustificare il fatto che certe sue mancanze dipendevano dalle sue problematiche. Ma sticazzi, quello è proprio il primo errore. Se una persona si comporta in modo non corretto o non rispettoso, non è che compete a noi andare a ricercarne e analizzarne le cause. Gli si dice "tanti saluti". Perché già ci sono i nostri di problemi, da gestire, ci manca pure di doversi prendere l'onere di gestire o capire quelli altrui.
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  14. #29
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Mah, io però sta cosa di voler a tutti i costi giustificare tutti non la capisco.
    ho scritto forse questo ? "giustificare" e "a tutti i costi " ?

    io parlo di spiegare un determinato comportamento, capire che è successo; anche perché questo, oltre a far comprendere il comportamento dell'altro, spiega anche il proprio, nel momento in cui ci siamo puppati quella situazione;

    Se una persona si comporta in modo non corretto o non rispettoso, non è che compete a noi andare a ricercarne e analizzarne le cause.
    come credi; poi devi fare i conti col tuo problema del perché ti sei ficcata in quella situazione, con tutti i rodimenti che lavorano in background e ti fanno star male, e tutte le energie per tenerli sepolti;
    Gli si dice "tanti saluti". Perché già ci sono i nostri di problemi, da gestire
    e chi ha mai detto il contrario ?

    io parto pragmaticamente dalla condizione generale - non tua, della Pepa o della Susanna, sia chiaro - che osservo:

    persona incazzata con l'ex, responsabile di nefandezze e lungamente tollerato;
    la ggente dentro di sé pensa: se ci sei stata, quello ti meritavi, ti faceva comodo, ecc... altrimenti gli davi un calcio in culo molto prima; chissà come stanno davvero le cose, poi... perché questo pensano le persone, di solito;

    e questo al fondo pensa pure l'interessato, solo che non se lo dice, ma ci soffre lo stesso; se si lascia la cosa nello sgabuzzino di quella è una stronza, sul momento si ha un sollievo, con gli amici a fare il coro; però nello sgabuzzino resta a marcire pure il se stesso fragile e tener nascosta alla propria coscienza quella roba ha un costo enorme in termini di energie;
    di solito, quando una persona va in depressione è proprio dovuto ad un sovraccarico di rimozioni di questo tipo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #30
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ho scritto forse questo ? "giustificare" e "a tutti i costi " ?

    io parlo di spiegare un determinato comportamento, capire che è successo; anche perché questo, oltre a far comprendere il comportamento dell'altro, spiega anche il proprio, nel momento in cui ci siamo puppati quella situazione;


    come credi; poi devi fare i conti col tuo problema del perché ti sei ficcata in quella situazione, con tutti i rodimenti che lavorano in background e ti fanno star male, e tutte le energie per tenerli sepolti;

    e chi ha mai detto il contrario ?

    io parto pragmaticamente dalla condizione generale - non tua, della Pepa o della Susanna, sia chiaro - che osservo:

    persona incazzata con l'ex, responsabile di nefandezze e lungamente tollerato;
    la ggente dentro di sé pensa: se ci sei stata, quello ti meritavi, ti faceva comodo, ecc... altrimenti gli davi un calcio in culo molto prima; chissà come stanno davvero le cose, poi... perché questo pensano le persone, di solito;

    e questo al fondo pensa pure l'interessato, solo che non se lo dice, ma ci soffre lo stesso; se si lascia la cosa nello sgabuzzino di quella è una stronza, sul momento si ha un sollievo, con gli amici a fare il coro; però nello sgabuzzino resta a marcire pure il se stesso fragile e tener nascosta alla propria coscienza quella roba ha un costo enorme in termini di energie;
    di solito, quando una persona va in depressione è proprio dovuto ad un sovraccarico di rimozioni di questo tipo.
    Mah, in realtà il costo enorme lo hai quando quelle cose le devi gestire.
    Quando te ne liberi, hai solo un senso di liberazione, come di un peso che se ne va dalle spalle.
    I problemi che dici tu li può avere forse chi vive sempre con un piede nel passato. Perché mai uno deve pensare: "Questo ti meritavi?".
    A prescindere dal fatto che i difetti li abbiamo tutti, gli errori li facciamo tutti, e saperci perdonare (sia noi stessi che gli altri) è il regalo migliore che ci possiamo fare, stare a scavare nelle motivazioni altrui, anche no.
    L'importante è la consapevolezza di se stessi, del proprio valore, anche dei propri difetti, perché no, ma sempre in un'ottica di spunto per migliorarsi.
    Anche analizzare cosa non ha funzionato in una relazione ha poco senso. Ne ha analizzare per quale motivo uno ha scelto determinate situazioni, quello si. Ma solo per evitare di commettere ancora lo stesso errore.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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