Il capitone non mi piace... in genere i pesci d'acqua dolce non mi piacciono... a parte la trota.
Comunque... alla fine mi sforzai di capire cosa fosse questo benedetto trascendentalismo.... boh... mi parse una stronzata. Però per gli americani fu importante. Specie per coloro che cercarono un contatto intimo con la natura come Thoreau.
Bambol utente of the decade
No veramente.... i discorsi di Emerson tutti epici ma astratti a mio avviso. Cosa ti fa transcendere a tal punto da avere un contatto diretto con Dio? Probabilmente per la società di allora, un paese giovane e alla ricerca della propria identità.... ma per navigati come noi, qui in magna grecia... boh.
Io non sono mai trasceso.... a parte con le donne!!
Bambol utente of the decade
Te lo dico nel mio dialetto: A me tu mi piaci!!! E parecchio
Il grande male dal quale sono ferite tante Coppie di oggi, è perlappunto l'incomunicabilità. Non ci si comprende più, dall'oggi al domani si diventa estranei, tutti presi a rincorrere non si sa bene che cosa.
amate i vostri nemici
Io solitamente sono ottimista, ma oggi come oggi, penso che il creato, sia frutto della sfiga.
Bambol utente of the decade
Questa è l'ennesima "conata" e pisciata fuori dal vaso. E quelli non credenti che fanno gli stessi mestieri?
E' abbastanza labile come prova questa, no? Se ti affidi alle fisime, alle credenze ed alla sensibilità personale per qualcosa che poi non può essere nemmeno dimostrata, vai poco lontano.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Grazie Cono, però ti vorrei avvisare che sono fortemente allergica ai complimenti.
La tua risposta è molto evasiva, per nulla soggettiva e molto teorica.
Da un forum io m'aspetto considerazioni di vissuto personale, non deduzioni sociologiche o psicanalitiche.
La mia reply non era distruttiva, voleva essere ricognitiva e partecipata in prima persona.
Ti faccio un esempio (ovvero inizio io):
- il mio ex coniuge era "distratto" dal mondo esterno, sia umano che sensibil-materiale e non aveva molto interesse a condividere pensieri, parole, opere, sentimenti con me (e questo nonostante avessimo il lavoro che ci accomunava);
- mio Marito (con il quale, condivido in parte il lavoro, e con cui non sempre possiamo essere assieme continuativamente) è presentissimo, condividiamo tutto senza riserve, non viviamo competizioni malsane, non pretendiamo, ci sappiamo prendere in giro, e non stiamo a guardare chi fa cosa o quanto.
Il senso di progettualità sta anche nell'andare a dormire assieme, nel magiare assieme, nel fare cose assieme (cose materiali, frutto della progettualità condivisa), anche cose di poco conto ma con un senso (a me vedere coppie che al sabato lei stira e lui ripulisce il garage e poi lui va a fare corsetta e lei va a fare spesa mette tristezza). Ma non è che se li obblighi a stare assieme cambia qualcosa: "rieducare" alla coppia non si può. Farli stare assieme per forza men che meno.
Amore è lasciare le persone libere di essere se stesse e di amare come e chi vogliono.
Tenere assieme due che non si amano più è un delitto (e di delitti materiali ce ne sono stati diversi negli ultimi giorni).
Si può scegliere di stare assieme comunque, come vecchi amici. Ma a quale fine? Coabitare per poi uno andare al bar la sera o stare davanti alla tv fino alle 2 di notte e l'altra avere una vita parallela con abitudini e ritmi diversi e slegati? Oppure avere ciascuno una sua vita relazionale parallela, celata a favor di facciata?
Stare assieme per i figli? Peccato che i figli non sono scemi e spesso sono proprio loro a chiedere di smettere la recita...
L'amore è libertà di sentimento, non un sigillo di ceralacca o un lucchetto del quale s'è buttata la chiave.
Cono, la teoria e la vita sono cose molto diverse.
Puoi obbligare a stare assieme... ma è giusto? A cosa porta la costrizione? A non sopportarsi più in ancor meno tempo. Come due carcerati in una gabbia troppo stretta.
Se l'amore non si rinnova muore. Esattamente come le persone.
E soprattutto le persone cambiano e con esse la loro percezione di sè, dei sentimenti e del mondo.
Tutte cose che bisogna aver vissuto in prima persona per poterne anche solo parlare, figuriamoci mettersi a dare lezione sull'argomento.