Io l' ho trovata una lettera coinvolgente di primo acchitto ma dopo una prima lettura ho pensato che sarebbe stata pi� bella se scritta a prospettive rovesciate, dal figlio al padre, perch� la riconoscenza � una cosa meravigliosa quando � spontanea mentre nel caso in topic viene richiamata o sollecitata e, a volere esagerare, si intravede nello scritto anche qualcosa di ricattatorio, � come se instillasse un senso di colpa...

Mi sembrava per questo un buon argomento di discussione, c'� il paragone tra la nascita e la vecchiaia e la consapevolezza che accudire un anziano infermo ed un bambino non � la stessa cosa, riporta a galla il vecchio detto che un padre sfama dieci figli mentre dieci figli non sfamano un padre. E anche piacevolmente controcorrente rispetto alla cultura prevalente che tende a scaricarci il pi� possibile dalle responsabilit� (che per� in questo caso hanno una profonda ragion d'essere), secondo me.

Non so se l' abbia scritta un padre o un figlio, forse l' ha scritta uno che vive entrambe le condizioni. La vita per alcuni � pi� dura che per altri, dobbiamo aiutarci a viverla e la lettera mi piace molto per questo.