premessa: sono una criminale perch� da quasi vent'anni ho la colf in nero con reciproca soddisfazione.
la signora ha la pensione minima, un altro lavoro in regola in una cooperativa e poi questo che per lei � il migliore. ambiente familiare, affetto reciproco, impegno leggero.
d'estate mi guarda gatti e piante, insomma, un idillio.
� vero che da qualche anno siamo molto acciaccate entrambe e la casa ne risente ma, insomma, finch� la barca va...
appunto. perch� la barca non va pi� in quanto la poveretta un mese fa fa ha avuto un'ischemia che le ha compromesso la parola e il movimento della mano destra.
spavento generale, etc etc. e tutta la sua famiglia (o meglio la sorella che � l'unica sensata) a dirle 'ora basta, devi badare a te , pensa alal salute'.
nel coro mi son messa anch'io, e intanto ho cominciato ad accantonare per darle una liquidazione dignitosa e onesta e a cercare un'altra.
la quale si trov� grazie al solito passaparola ed � persona in ordine - e ha subito capito che in casa mia si sta bene

ora, problema: la signora sta meglio (menomale) e il medico le ha raccomandato di non fare sforzi.
per cui mi ha telefonato tutta felice dicendosi disposta a riprendere il lavoro. le dico: 'ma il dottore?' e lei 'eh, gli ho spiegato che devo lavorare allora ha sospirato e mi ha detto di non sforzarmi' 'ma la mano?' 'eh, va meglio, adesso riesco anche a stirare'.
ora, la domanda �: come faccio a dirle che non posso pi� tenerla perch�:
a) non fare sforzi dopo un'ischemia significa non fare sforzi. in una casa, per quanto non siamo bufali, se ne devono fare

b) io lavoro e non posso stare in casa con lei. se le piglia un altro coccolone mentre � qui? a parte il problema pratico del chi la paga, ho soprattutto lo scrupolo di coscienza.
(e una tremenda esperienza di incidente in cui fu coinvolto un lavoratore domestico di famiglia)

insomma: come gliela devo mettere gi�?
(e in pratica: quanto le dovrei corrispondere di buonuscita?)

sto sragionando, credo. help.