Originariamente Scritto da
axeUgene
mi pare difficile; nel 2008 in tutto il sud la casa delle libertà aveva il pieno, e ora votano tutti 5S; alle provinciali FI fece il cappotto, 61 collegi a 0; ora tutto 5S;
il PD ha sempre preso tra il 25 (Bersani) e il 33 (Veltroni), raccogliendo o perdendo qualcosa a sinistra; ora si sono frammentati coi radicali e qualcosina avevano perso già per i 5S, ma non troppo; il 41% di Renzi alle europee era integrato da voti di centro, soprattutto al nord;
è un elettorato di sinistra moderata, europeista, che vorrebbe agganciarsi a quel treno e teme avventure;
in prospettiva, facile che vadano a pescare ancora al centro, perché con quella collocazione i voti pesano sempre molto di più;
non credo Renzi voglia fare un partito suo; sa benissimo che quell'elettorato che ancora lo ha votato lo ha fatto per una sorta di disciplina unitaria del "baluardo", e viene da una regione in cui questo sentimento è molto radicato; del resto, da come si mettono le cose lì, se non è lui, è uno che gli regge la stessa posizione, come Calenda, che può tranquillamente mandare avanti, restando l'ispiratore della linea;
non è che il PD di ora, fuoriusciti quelli di LeU sia una cosa anti-renziana; pure i dirigenti dell'opposizione interna sanno bene che non conterebbero nulla se cercassero di spaccare il capello in quattro; la scissione è stata illuminante.