Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
"l'insoddisfazione di quasi tutti non è il risultato del distacco della politica, ma delle pressioni incrociate di tutti gli interessi di settore e delle varie corporazioni per non cedere privilegi, soldi, posizioni di rendita"

Il punto è proprio questo. Io la vedo al contrario: il popolo chiede di smantellare questo circolo vizioso praticamente dal 1992 e viene continuamente deluso dalle grandi promesse. Perchè secondo te vincono i vari rottamatori e grillini di turno?
Il resto lo leggo con calma, se fossi un po' pigro con la scrittura come dici di essere nella vita...
ho riportato un articolo del Sole 24h

in questo articolo si mostra una parte dei motivi per cui in effetti il "popolo" - che non esiste come entità uniforme; tu magari sei dipendente e ti trattengono le tasse alla fonte; il tuo vicino, popolo pure lui, evade - non vuole smantellare il circolo vizioso, e non perché sia "cattivo" o disonesto, ma perché in effetti siamo tutti individui con esigenze immediate di conservazione del reddito, anche se inserito in una filiera "corrotta"; il povero edile in sub-appalto è onesto, ma capisce o intuisce che se si tagliano i fondi per i lavori pubblici, viene meno anche il suo lavoro, oltre alle mazzette e ai contratti di imprese più grandi, studi professionali, ecc...

la domanda generale è quella di tornare al bengodi pre-1992, cioè fare debito sovrano ad libitum; ma non si può, e non per colpa dell'UE che pone i vincoli, ma proprio perché se sei fuori da quel quadro i soldi non te li presta più nessuno e finisci in miseria vera, peggio della Grecia; e spacchi anche l'Italia, perché, almeno da Firenze o Bologna in su, col caxxo che si sognano di pagare più tasse per incasinarsi l'economia come i britannici, che ancora non sono fuori, ma già parecchio pentiti;

l'ultima chitarra che ho comprato, l'ho presa da un simpaticissimo insegnante palermitano trasferito a Treviso; è dura, ma lavora, lui e la moglie, insegnante anche lei; se le cose si radicalizzano come ora, finirà che in Veneto otterranno le quote, e il professore palermitano più alto in graduatoria sarà disoccupato a Palermo, mentre in quella scuola insegnerà un veneto, con punteggio più basso; e in quella scuola faranno più lavori di manutenzione coi soldi che eviteranno di trasferire alle regioni più povere;
qui stiamo andando contro l'iceberg, ma c'è chi sta già sulla scialuppa e la maggioranza non vuol vedere e ascolta l'orchestrina dei venditori di sogni e dei moralisti da quattro soldi che fanno credere che la colpa sia dei "politici".