Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
Quello che non capisci è che quando uno ha "capito" (maturato una nuova consapevolezza) non ha alcun bisogno di un papa o di un guru che gli dica quale sia il comportamento corretto e non ha bisogno di sforzarsi di essere capace di tradurre nella realtà un comportamento corretto. Semplicemente gli viene naturale. E quindi non ha bisogno di alcun precetto e di nessun papa o guru.


Questo mi ricorda il concetto taoista di "wu-wei" (tradotto in italiano con azione-non azione"), e allora scusate la citazione: "Il wu wei è un importante fondamento del Taoismo che può essere tradotto come “azione senza sforzo” o “azione senza azione” ed è considerato la Via per mantenere il perfetto equilibrio con la natura, con l’evoluzione intrinseca delle cose.

A differenza di quanto si possa pensare, non si tratta di un’esortazione alla passività, bensì di un invito ad adottare un approccio alla vita che suoni in accordo con il fluire armonioso del cosmo e dell’energia che pervade l’intero Universo, materiale e non: una sorta di “movimento consapevole” che assecondi l’avvenire spontaneo degli eventi.

Secondo l’antica dottrina cinese, per riuscire a raggiungere questo stato, bisognerebbe abbandonare ogni pregiudizio e preconcetto, rimanere aperti e ricettivi a ciò che accade attorno a noi ed accogliere la realtà in tutte le sue diverse manifestazioni". https://www.apiediperilmondo.com/la-via-del-wu-wei/

Per quanto ho capito (in questo caso SENZA virgolette) si tratta di andare al di là del pensiero, degli io, del concetto di "scelta". In questo caso l'azione fluisce spontanea ed è quella giusta, perché in accordo ed armonia col fluire stesso della natura. Tu DIVENTI la Natura delle cose, unito all'Assoluto.
In effetti è proprio quello.
Il punto è che nessuna fede, nessuna sottomissione a qualunque religione, nessuno sforzo di seguire qualunque precetto ci può portare a quello.
Ammesso e non concesso che a qualcuno interessi arrivarci.
L'unico modo per arrivare a quello è....abbandonare Itaca e affrontare l'ignoto. Abbandonare ogni certezza, ogni fede, ogni precetto e affrontare l'ignoto della ricerca personale. Solo con la ricerca personale può avvenire una "maturazione".

Ecco perchè l'ateismo è una condizione necessaria per intraprendere il viaggio della "ricerca spirituale". Occorre abbandonare ogni "fede", ogni visione pre-confezionata da altri e che non sia il risultato di una nostra intima maturazione, e aprirsi alla "ricerca individuale". Cioè affrontare l'ignoto.
Esattamente come l'adolescente deve abbandonare la certezza del rifugio della propria famiglia per maturare e diventare adulto.

Il problema è che coloro che snocciolano intere paginate di catechismo (di qualunque catechismo) non lo hanno ancora "capito".
E la cosa drammatica è che finchè rimangono attaccati al catechismo come il bimbo rimane attaccato ai propri genitori non lo "capiranno" mai.