scusa eh, ma se come dici - ognuno intende ciò che vuole - vuol dire che quei testi non si prestano ad esprimere un senso, come invece accade, che so, al codice tributario: se non paghi le tasse, arriva della gente che ti porta in tribunale, dove un giudice ti condanna e pure chi ti difende deve convenire che hai mancato di ottemperare al senso, e al precetto;
quindi, lo avresti capito tu, visto che sostieni che ics non avrebbe capito; e allora non è più ciascuno lo intende come vuole, bensì io la so lunga, e gli altri sbagliano;
magari hai pure ragione; ma dovesti argomentare in modo concludente e convincente, forzoso e a partire dal testo, dimostrando secondo prassi convenute di esegesi e linguistica, filologia, storia, che quel testo vada inteso come dici tu, e non come dice ics; e allora l'implicito è che il testo, effettivamente, possa esprimere un senso forte, che si sottrae, almeno in grande misura, all'arbitrio interpretativo; non è più ognuno intende ciò che vuole;
secondo me, un modo corretto di discutere di queste cose dovrebbe partire dalla previa chiarificazione di questo punto;
altrimenti ti stai solo candidando a fijo dell'oca bianca, che è un po' pochino come argomentazione, ma anche molto aggressiva come postura.