Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
Chiediti come mai ne stiamo parlando (riempiendo pagine e pagine) in Spiritualità e non in Scienze.
in scienze, infatti, non ci sarebbe spazio per le fantasticherie; chi volesse argomentare si sentirebbe in qualche modo vincolato ad un minimo di organicità, come citare il mainstream, le nozioni consolidate; poca vela per divertirsi...

Come mai all'Uomo non basta sapere COME è fatto? Perchè ha un bisogno disperato di ALTRO?
questo è un altro discorso;
il bisogno umano è indipendente dalla realtà, non la condiziona; ma, in effetti, spiega il perché ci si costruiscano realtà fittizie;

se io ho una carie, ma sento il bisogno di evitare il dentista, perché ho paura, persino dell'ago dell'anestesia - sembra una stupidaggine, ma quanta gente perde i denti o si riduce all'ultimo istante pur di rimandare... - rimuoverò il problema, falsificando la realtà del dente che perderò;
ma non è che il mio bisogno di evitare il dentista cambia la realtà della degenerazione batterica di smalto, dentina e poi polpa, con l'ascesso, il flusso di sangue, il nervo che avvertirà il dolore, e l'inevitabile caduta spontanea, o per intervento del dentista, possibile solo una volta terminato l'ascesso, perché l'anestesia non prende in ambiente eccessivamente acido;

l'ambito dei bisogni umani è certamente nobile e meritevole di spazio e attenzione prioritarie, e si impone senz'altro su tutto; i valori sono autoritativi: se io dico: nasciamo uguali, è un mio arbitrio, che non ho nessuna difficoltà a rivendicare come tale; perché la realtà materiale, osservabile, è che nasciamo tutti diversi;
è il mio bisogna di relazione umana e sociale a farmi affermare il valore dell'uguaglianza;

e così, mi posso comportare da essere speciale, morale, ecc... affrontando collettivamente i conflitto con collettività diverse dalla mia, che perseguono altri valori, altrettanto arbitrari;
ma, se per sostenere i miei, devo truccare le carte, affermare che sarebbe la realtà oggettiva a sostanziare i miei valori, faccio una cosa assai stupida:
perché presento un conto che non torna volendo fondare su quella la mia ragione e, invece di rafforzarla nel suo ambito di elezione - quello arbitrario della morale - la espongo alla smentita che tocca al furbo, al disonesto;
mi spiace, ma per la scienza - noi siamo il frutto evolutivo di una specie scimmiesca, la cui capacità di astrazione per ora è spiegata col cumulo graduale e selettivo di prerogative e abilità che sinergicamente hanno consentito una elevatissima capacità di astrarre; questo è ciò che risulta dai dati disponibili in tutte le discipline coinvolte, bioogia, genetica, antropologia, ecc...

niente di oggettivo - che si impone per logica anche a chi propenderebbe per altre spiegazioni - dimostra o avvalora l'idea di una specialità umana che rappresenti una genesi umana diversa, esclusiva e sottratta a quei meccanismi evolutivi, cioè qualcosa che anche solo in via mediata possa in qualche modo alludere al creazionismo, persino nelle parole stesse di chi formuli ipotesi "speciali"; che tali restano, mere ipotesi;

per ora, abbiamo un albero di scimmie, reperti di specie che si sono differenziate nel tempo, tutte parenti strette tra loro, con rami vicini e lontani, ma tutte dallo stesso tronco.