L’inquinamento atmosferico non si fermerà nemmeno con le politiche ristrette a singole regioni del pianeta. Il clima cambierà in maniera drammatica con conseguenze inimmaginabili come carestie, migrazioni di massa, inevitabili guerre per le materie prime e la cruda sopravvivenza. Fra i più deboli ( anziani, bambini, popolazioni povere, soggetti con gravi patologie..) l’indice di mortalità crescerà in maniera esponenziale, crollerà il welfare alimentando così una spirale inarrestabile. La popolazione mondiale sarà ridotta a tal punto, l’industria paralizzata, i combustibili a prezzi esorbitanti e introvabili da invertire il processo. Con forse meno della popolazione attuale, riprenderà la vita, ma non credo che la lezione servirà a rendere l’uomo più saggio.
Vebbeh, preparo il mio prossimo romanzo di fantascienza.