Prendere coscienza di questo (tutto sommato, già noto, per non dire "banale") in una vita di coppia (o trio...o altra combinazione, quale possa essere il genere dei componenti ), presente o in prospettiva che sia, potrebbe evitare disillusioni, conflitti e tutte le altre piacevolezze che rendono piccante l'esistenza.
O no?
No
Vivere per sottrazione va bene, è un continuo esercizio, una chimera per certi versi, ma se per sottrarre la sofferenza, le incomprensioni, le disillusioni, bisogna muovere particelle spostandole da una parte all'altra ( o lasciare che si spostino da sé senza confliggere un po'), come pensiamo di poterci abituare, accontentare, riappacificarci con la nostra immagine nell'altro?

Mi riferisco ovviamente a situazioni in cui il confliggere sia leggero e non foriero di rompimenti di palle.