-
Sono una specie di "Uomo" in via di estinzione?
A volte me lo chiedo davvero. Non con autocommiserazione, sia chiaro: non sono il tipo.
Ma con una curiosità da entomologo. Mi osservo dal di fuori, come un esemplare raro in via di sparizione, e mi domando: ha ancora senso il mio modo di essere "Uomo"?
Io sono cresciuto con un’idea ben precisa in testa: devo essere capace perché l’autostima si costruisce facendo, non raccontando.
Non bello, non famoso, non virile come un gladiatore in braghette e sandali: capace: devo essere capace di risolvere problemi, aggiustare rubinetti, capire i silenzi, leggere i segnali (anche quelli emotivi, comunque espressi).
E ragionare. Se possibile, "logicamente".
Sono stato educato e cresciuto in un mondo che mi ha ripetuto, giorno dopo giorno, che occorre saper fare, saper agire, saper risolvere. Che il mio posto si conquista con la competenza, quella vera: misurabile, operativa, trasformabile in valore, lavoro, reddito, e infine dignità.
Non mi hanno educato all’espressione di sé, ma alla funzionalità. Se c’è un problema, si risolve. Se c’è un ostacolo, si passa dall'altra parte, superandolo o aggirandolo. Ma "si oltrepassa". Se c’è un’emozione, si gestisce (dove “gestire” non significa “mettere da parte”).
Se una cosa non funziona, cercare la causa, non l’alibi.
Così ho sviluppato un culto della competenza. Per me è sacra. È il metro con cui valuto il mondo, il linguaggio con cui mi sento a casa. Chi sa fare, ha valore. Chi sa solo parlare, lo ascolto, con cortesia perché sono beneducato, ma "criticamente (in senso kantiano)".
Domandavo se avesse ancora senso, oggi.
Forse sì. O forse, io ed i miei simili, ammesso ne esistano ancora, siamo solo diventati silenziosi: come i panda, ci aggiriamo tra le relazioni con movimenti lenti, mangiamo solo certe foglie, e la voglia di accoppiarci si abbina a una certa cautela strategica.
Questa mia inclinazione alla competenza, oggi, sembra fuori moda. Mi trovo a disagio in certe dinamiche sentimentali dove il dialogo è diventato uno show personale : lei entra in scena con una narrazione fortissima ; “Sono indipendente, risolta, intransigente, multitasking e anche vegana occasionale” ed io che non ho nemmeno un trauma interessante da esibire, mi sento (e sono) nullo o invisibile.
Ecco perché, nelle relazioni, entro in punta di piedi, ma con lo schema mentale ben rodato. Non temo la Donna forte, né quella brillante o indipendente. Sono guardingo verso le relazioni disfunzionali, che definisco "diseconomiche". Quelle in cui ogni gesto ha un prezzo emotivo, ogni parola viene monitorata, ogni divergenza si trasforma in campo minato, dove tutto è un match di scambi passivo-aggressivi, e ogni tentativo di armonia è bollato come “noioso”.
Io non voglio combattere. E' faticoso e non sono stato addestrato per vivere in una trincea affettiva. Ho studiato per essere utile. Affidabile. Uno che legge le istruzioni prima di montare la libreria, che nota quando qualcuno/a tace troppo a lungo, e che capisce, almeno ogni tanto, che serve ascoltare.
Anche e soprattutto il silenzio.
Cerco una relazione dove la competenza non venga vista come freddezza, e la razionalità non sia scambiata per scarsa passione. Dove il saper fare abbia ancora valore. Dove la casa sia un punto fermo, non un'arena.
E sì, anche dove un uomo che sappia usare una lavatrice e i congiuntivi non venga trattato come una creatura mitologica.
La relazione di coppia ha senso se è costruita su:
-stabilità emotiva (non confusa con staticità),
-reciprocità senza contabilità dei meriti,
-accoglienza senza annullamento,
-presenza senza controllo.
Insomma, condivisione di soluzioni piuttosto che ricerca/creazione di problemi, silenzi più che slogan, crescita più che affermazione.
Conclusione: a farla breve, sono un individuo che misura le relazioni non attraverso simbolismi di potere, ma in base alla sostenibilità emotiva, alla chiarezza dei ruoli e alla qualità dello scambio umano.
Sono una specie in via di estinzione? Forse. Ma continuo a pensare che avere una mappa mentale del mondo, una pinza multiuso in tasca, ed un'autonomia intellettuale valga ancora la pena.
Magari, é pure sexy.
Ultima modifica di restodelcarlino; Ieri alle 17:05
Permessi di Scrittura
- Tu non puoi inviare nuove discussioni
- Tu non puoi inviare risposte
- Tu non puoi inviare allegati
- Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
-
Regole del Forum