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Opinionista

Un momento. Ai poveri dovrebbe pensarci lo Stato?
E la Chiesa a che titolo richiede l'otto per mille? A che titolo giustifica moralmente le altre ingenti entrate? Solo per mantenere un sacco di persone che non lavorano?
Omettiamo di ribadire quanta minima parte delle sue entrate la Chiesa dedichi ai poveri. Questo si sa, si è già detto, e basandosi sui dati CEI, non di detrattori.
Una percentuale (delle entrate, non certo del partimonio) che sarebbe anche apprezzabile se fosse una persona che lavora a devolverle, che ha una forbice limitata tra capacità di risparmio e spesa.
Non certo per la Chiesa, che vive in una ricchezza affatto nascosta e che giustifica queste entrate (fatte da lavoratori), con la necessità di aiutare i poveri.
La Chiesa non è l'onesta persona che dà ai poveri un quinto delle poche sostanze guadagnate lavorando, ma il nullafacente che viene a chiederti mille lire "per aiutare gli altri" ma che appena gira l'angolo se ne tiene 800 e campa con quello nel lusso più totale, per essere precisi.
Riscuotendo anche il plauso di conogelato per il bene fatto.
Se a questo punto voleva minimamente salvare la faccia (minimamente, basta avere gli occhi per stordirsi immaginando quanto potrebbe essere il massimo) avrebbe potuto mettere un po' del suo, invece di prestare denaro. Per di più ottenuto con richieste extra ai fedeli.
Insomma: la Chiesa fa richieste extra ai fedeli, per prestare soldi alle famiglie italiane bisognose. Soldi che torneranno indietro alla Chiesa, non ai fedeli che hanno contribuito. Alla fine ci avrà pure guadagnato
Pregiudizi?
Ultima modifica di Acquerapide; 01-04-2009 alle 12:53
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