Quello che sognamo
Quello che sognamo
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
all'inizio di febbraio ho subito un intervento chirurgico che riguardava una parte altamente simbolica del mio corpo. per quanto consciamente io mi sentissi tranquilla e - assorbita la botta iniziale - anche serena, i miei sogni rivelavano un inconscio che non la pensava affatto allo stesso modo. uno scollamento che stupiva me per prima.
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terra
Mi capita spesso, non sto qua a raccontarli perchè è lunedì mattina e non vorrei assistere a un suicidio di massa.
Un classico del periodo di esami è sognare che non ho ancora sostenuto l'esame di maturità oppure che mi ritrovo ancora in prima superiore (a 23 anni) in una classe di pischelle. Che orrore.
Questa mattina ho sognato che picchiavo Babu al raduno..
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Per quanto mi riguarda sono in fase di grandi cambiamenti. All'apparenza mi sento tranquilla e serena. Anzi, direi entusiasta e galvanizzata. Eppure alcuni incubi che sto facendo di recente mi fanno pensare che inconsciamente io abbia molte paure in merito alla situazione, ma che non riesca ad esprimerle neppure con me stessa.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
[QUOTE=LaZia;1148412]Un classico del periodo di esami
I'm laying down, eating snow
My fur is hot, my tongue is cold
On a bed of spider web
I think of how to change myself
A lot of hope in a one man tent
There's no room for innocence
So take me home before the storm
Velvet mites will keep us warm.
[QUOTE=LaZia;1148412]
Un classico del periodo di esami
Moderatore Arte e letteratura
terra
[QUOTE=LaZia;1148412]Un classico del periodo di esami
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Porto addosso le ferite di tutte le battaglie che ho evitato.
(F. Pessoa)
Anch'io sogno spesso la scuola, in particolare il liceo, molto pi
Tu la faccia da bambina,
io la faccia da rapina,
insieme come adrenalina e dopamina..
Meno male, pensavo di essere insano.
Spesso, troppo spesso mi capita di sognare:
-di non essermi ancora laureato e di dover affrontare la stesura della tesi.
-di dover rifare da capo il servizio militare.
In entrambi i casi c'
Inconscio non subconscio.
Comunque i sogni più importanti sono quelli che non vi ricordate.
[QUOTE=LaZia;1148412] Un classico del periodo di esami
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
ah beh, altro incubo ricorrente: essere inseguita da un non ben identificato essere immondo ed avere gambe e corde vocali paralizzate.
Oppure cadere nel vuoto, tipo la tromba dell'ascensore.
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Porto addosso le ferite di tutte le battaglie che ho evitato.
(F. Pessoa)
Dark, capita anche a me. Incubi terribili.
Di recente ho sognato di stare a letto e di non sentirmi bene, quindi dopo aver capito che ho bisogno di aiuto penso che devo cercare qualcuno ma non riesco a muovermi. Grido, ma non mi esce la voce, cerco di alzarmi ma non mi si muove il corpo... poi inizia a storcersi la bocca e io sono in preda al panico.
Cerco di razionalizzare quello che mi sta succedendo, piango e rimango immobile pensando che qualcuno mi verrà a cercare ed aiutare, dopo un po' ricerco di muovermi e si ripete tutto come prima.
Anche a me capita, li sento muoversi e alcuni cadono e sento una grande sensazione di disagio misto a sorpresa e sconforto nel sogno.
Non lo sogno, però mi capita di svegliarmi durante la notte perchè ho la sensazione di cadere.
I solemnly swear that i am up to no good...
Stanotte ho sognato che ero ospite in casa d'altri, una casa sporchissima, con molto disordine, e pulivo, pulivo, pulivo... Pulivo cucine incrostate d'unto, piatti lasciati nel lavabo da mesi, pavimenti anneriti. Pulivo, pulivo, pulivo...Poi mi svegliavo, mi riaddormentavo e pulivo di nuovo. Ho continuato tutta la notte. Alla fine del sogno pulivo un frigorifero pieno di magneti, adesivi, e disegni fatti col pennarello, e per sbaglio con lo sgrassatore cancellavo il disegno di un fiore. Oddio: sensi di colpa! Accanto al frigo c'era un fascio di fogli a quadretti azzurri, pieni di schizzi e disegni, e capisco che quel fiore non era uno scarabocchio, ma un'opera d'arte, conservata per ricordo: ed io l'ho sgrassata via! Mi sento in colpa, per favore assolvetemi.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)