Sei talmente presuntuoso che non ti accorgi di dire sciocchezze. Un gay per "logica di cose" non può essere definito omofobo :
L'omofobia può essere definita come una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di gay , lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo[1]. Con il termine "omofobia" quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all'omosessualità o alle persone omosessuali.
Dico ti rendi conto che una persona non può avere una paura e un'avversione irrazionale nei confronti di se stesso, vero?
Il fatto è che tu abusi di questo termine. Chi non la pensa come te, in fatto di matrimonio gay, semplicemente la pensa in maniera diversa e ciò non detemina automaticamente essere omofobi.
La mia non è una provocazione, ma un dato di fatto, perchè da come ti esprimi si evince il tuo modo di ragionare : "se non è zuppa, è pan bagnato". E' dove è scritto che una condizione ne determina in automatico un'altra?
Il fatto stesso poi che ritieni di avere una visione del mondo infinitamente meno limitata della mia, dimostra quanto questa tua presunzione sia palese.
Insomma ti sei portato uno sgabello da casa dove collocarti ogni qual volta intendi interloquire con chi non la pensa come te e ti basta pronunciare la parolina magica (razionale) per ergerti automaticamente ad essere infinitamente superiore. Contento tu. Questo però non vuol dire nulla.