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Non intendevo che cambiando il ruolo cambiasse pure la forma mentis, cosa che per altro pure avviene perchè nel reale il vestito influenza molto chi quel vestito porta, per cui il militare, tendenzialmente preparato a gestire una caserma e una guerra, trovandosi a dirigere una nazione lo fa con metodi da caserma e con una gestione di guerra, salvo poi vedere quanto metodi calibrati per uno scopo ottengano risultati validi in un contesto del tutto diverso.
Intendevo che che il militare "perfetto" proprio evita di uscire dal ruolo in cui il suo essere militare lo pone e, anzi, nelle caratteristiche formative che sono proprie e nella selezione a cui è soggetto va proprio a contrastare evenienze del genere.
Da cui ad esempio il problema di assegnare all'esercito compiti di polizia che una natura diversa dal problema istituzionale proprio pongono.
Da cui anche l'evoluzione che ha trasformato il contesto militare da potere sovrano che poteva essere secoli fa a servizio istituzionale, ruolo che nell'attuale svolgono le forze armate senza nemmeno proporsi quale ipotetico quarto potere che già sarebbe un passo nella direzione che auspichi, tendenza che sarebbe indicatore di un desiderio/volontà di quella entità di ricoprire una posizione determinante nella gestione istituzionale, anzichè quella subordinata di servizio che effettivamente ricopre.
In linea teorica nulla impedirebbe infatti di gestire il tutto con i tre poteri classici e il quarto potere costituito da quello militare che, quale potere massimo fra quattro, già comincerebbe a realizzare una sua vocazione, se ci fosse.
Poi ciò che tu nel tuo vuoi e ritieni è secondario, come lo è il voluto di chi metterebbe la religione quale guida perfetta, chi l'ideologia, chi quello che gli pare personalizzato dai "grandi sacerdoti" di quella situazione perchè a pesare è un voluto diffuso e la presenza di situazioni che lo rendano vero.
Nell'individuale c'è pure chi aspetta lo sbarco degli alieni a che siano loro a determinare la variazione "rivoluzionaria" salvifica che non intravedono in altro.
Da cui il tuo è quello che ci racconti e non cambia, le motivazioni da te stimate che rendono il tuo vero e valido non cambiano, ma poi tutto ciò quanto è possibile che possa avvenire con un certa probabilità? perchè al dunque questo sarebbe quello che pesa.
In difetto resta un desiderio e una valutazione fra milioni di altri desideri e valutazioni fra loro diversi e contrastanti che comunque lasciano ciò che c'è come è relegando il resto a tema di discussione ampia, ma accademica.
Ultima modifica di Il gatto; 05-08-2010 alle 11:11
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