a me sembra che queste culture di cui stiamo parlando soffrano di una sfortunata sovrapposizione tra razzismo vero e proprio, ovvero convinzione che tale cultura sia inferiore e con essa i suoi esponenti, e xenofobia (o nazionalismo estremo?) che � quella che fa sentire l'autoctono una vittima, derubato del lavoro, del posto negli asili e dell'ossigeno che respira. questo perch� sono culture di emigranti.

credo che la seconda situazione possa avvenire anche nei riguardi di culture e nazionalit� che sono al contrario invidiate o guardate con ammirazione, ovvero se domani arrivassero orde di scandinavi e si prendessero in blocco i posti di lavoro vacanti lasciando per strada gli italiani io penso che il sentimento di espropriazione si avvertirebbe ugualmente. � razzismo? io non credo, � odio nato a fronte di una condizione incidentale, non � pregiudizio sistemico. ovviamente � un esempio cretino, gli scandinavi non hanno mezzo motivo di emigrare in italia ovvero gli scandinavi non hanno bisogno di noi, pertanto non possiamo sentirci superiori a loro. i rumeni/marocchini/albanesi/cingalesi s� perci� la sensazione di superiorit� porta alla costruzione di sentimenti razzisti.


con questo non nego che molte delle persone che si arrabbiano perch� vedono gli stranieri lavorare siano razziste, alcuni lo saranno anche e lo saranno da decenni, ma quello della topic starter che si scopre di punto in bianco mal tollerante nei confronti degli stranieri non � razzismo. e non dico cos'� altrimenti mi bannano.