Crep, a te non � consentito di porti sullo stesso piano della Chiesa cattolica nel disquisire del senso del Messaggio e della coerenza ad esso;
se ti ci poni da solo, in virt� della tua autonomia di giudizio, sei gi� un riformato;
il dogma c'entra eccome...
invece, il discorso che fa Cono � onestamente cattolico, e frutto dell'obbedienza, con l'accettazione di tutti quelli che agli "eretici" paiono sofismi;
qui, chi � in errore � il fedele che rimuove la questione dell'obbedienza all'autorit� assoluta e dogmatica, che � dirimente;
no, no...
tu continui a farne una questione di merito, quando � una questione di forma, nel senso gerarchico:
quando esprimi questo pensiero, ti poni in una prospettiva in cui ti � consentito interloquire con quell'autorit� da pari, sulla base di valutazioni di coscienza;
ma quello � un papa, non un pastore luterano, con cui potresti discutere in quei termini; non so se mi spiego...
se un cattolico, diciamo "poco informato" sul senso dottrinario della funzione papale, pensasse come te - cosa che in effetti avviene nella quasi totalit� dei casi - realizzerebbe la sua personale Riforma, 5 secoli dopo Lutero;
senza l'intangibilit� dell'autorit� papale, nei suoi diversi gradi di intensit�, dall'Ex-Cathedra al semplice magistero autorevole, il cattolicesimo non � pi� tale; o meglio, non si distinguerebbe nella sostanza da una delle tante correnti riformate;
il principio di autorit� � tutto, perch� � ci� su cui tutto l'impianto specificamente ed esclusivamente cattolico si regge; tutto il resto, che esorbita da quella nozione di autorit� �, in potenza o in atto, comune al resto della Cristianit� e perci� non comporta necessariamente l'appartenenza a quella specifica chiesa.