Stupendo! Ed anche riguardo alla sofferenza degli animali, Dio provveder�. Non c'� niente di ci� che Egli ha creato, abbandonato a s� stesso.
�La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti � stata sottomessa, e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavit� della corruzione, per entrare nella libert� della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti bene che tutta la creazione (minerali, vegetali, animali) geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non � la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l�adozione a figli, la redenzione del nostro corpo�.
Un po� di spiegazione. San Paolo per riuscire pi� efficace nella sua esposizione attribuisce alla natura inferiore una coscienza di pena e dice: �come noi gemiamo di essere soggetti alla legge della sofferenza cos� tutta la natura geme di essere sottoposta al deperimento. La natura � vittima di una colpa non sua; geme di questa lotta continua degli elementi tra di loro, geme di questi urti vicendevoli delle forze selvagge che tanto male infliggono all�uomo, geme del continuo consumarsi e perire di tante forme di viventi: � �la schiavit� della corruzione��. Per� questa schiavit� � temporanea, perch� un giorno l�intera natura verr� restaurata per prendere parte alla libert� gloriosa che l�uomo riconquister�.
Ora che la Redenzione, gi� in parte avvenuta, ha rimesso l�uomo nella condizione di figlio di Dio, quella speranza si � riaccesa pi� che mai, e la natura, nell�attesa sospirosa della manifestazione anche sensibile della realt� dei figli di Dio, soffre dolori come di partoriente.
Dolori perci� non di morte e di annientamento, ma di rigenerazione a vita pi� piena e pi� lieta. La natura sensibile irrazionale � chiamata ad essere non semplice spettatrice, inutilmente invidiosa, ma partecipe e collaboratrice amorevole della nuova vita dei figli di Dio. http://medjugorje.altervista.org/doc...aspettiamo.php
amate i vostri nemici
"Well, it's a dog eat dog. Eat cat too. The French eat frog and I eat you"
certo !
del resto, io non mi sono affatto offeso per la cacca: Omnia munda mundi
il volgo analfabeta a cui mi riferivo � quello al quale, per tenerlo obbediente e ignorante, vengono date risposte che escludono domande e impongono l'umiliazione della coscienza.
c'� del lardo in Garfagnana
Ho letto tante volte e sentito dire spesso che la coscienza e' la guida pi�' sicura per il nostro buona agire. Io non ne sono troppo convinta. Innanzi tutto perch� una buona coscienza dipende spesso da un cattiva memoria. In secondo luogo perch�' la coscienza �' sicuramente influenzata, oltre che da tanti altri fattori, dalle nostre qualit�' personali, sia positiveche negative. Ne consegue una gamma infinita di comportamenti che creano il guazzabuglio della vita. Infine coscienza �' sinonimo di buona fede e quanti errori (se non addirittura il male) si commettono in buona fede. E allora? Come regolarsi? Quali potrebbero essere i parametri cui riferirsi? Per essere certi di agire secondo coscienza?
il dubbio � giustificato;
ma non � certo annullando la propria coscienza in favore dell'obbedienza ad altri esseri umani che fai la "cosa giusta"; se credi in Dio, non puoi pensare che quella coscienza ti sia stata data perch� la mortificassi in favore di una legge, o anche di una Legge;
non puoi essere certa di nulla e nessuno ti pu� garantire di essere nel giusto; puoi fare del tuo meglio in buona fede, secondo i tuoi valori, e questo certamente non sar� invano.E allora? Come regolarsi? Quali potrebbero essere i parametri cui riferirsi? Per essere certi di agire secondo coscienza?
c'� del lardo in Garfagnana
Per ora non ho mai sentito fare "ohi ohi" ai sassi.Sappiamo infatti bene che tutta la creazione (minerali, vegetali, animali) geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto
Il tasso di stordimento � parecchio alto a quanto vedo.
Se anche tu, invece di spararti solo versetti come eroina in vena, aprissi un poco un libro ogni tanto...
E' accettabile quello che dici ma io azzarderei alcune considerazioni ch valgono, naturalmente , solo per me. Dunque. Come la mamma vieta al bambino di mettere le dita nello spinotto dll luce o di avvicinarsi troppo al fuoco o a un pozzo, cos�' Nostro Signore, per aiutarci a percorrere la strada giusta per non finire in un burrone, ci ha dato i comandamenti e ci esorta a osservarli e a ubbidire alle sue leggi, ai suoi precetti, ai suoi giudizi, ai suoi decreti. E spiega anche perch�' �' bene per l'uomo osservarli e a quali pericoli va incontro chi li disprezza. Genesi 26/5 "poich�' Abramo ha osservato i miei comandi...in lui saranno benedette tutte le nazioni. Giovanni 14/21. "Mi manifester�' a chi osserva i miei comandi "... Tutto il Salmo 119 e ' un inno alla bellezza dell'osservanza della legge del Signore. La coscienza ha la sua validit�' , il suo peso, la sua importanza quando �' in relazione con la legge di Dio. Perch�' le leggi degli uomini sono imperfette. Quelle di Dio, no.
Certamente tu i libri li apri ma quasi sicuramente sono dei libracci
vedi Shangrilla, tu parli della "legge di Dio", ma nella prassi ti rivolgi a quella amministrata sotto l'autorit� del clero;
nella crociata contro gli Albigesi, papa Innocenzo invi� Amaury, che assedi� la cittadina di B�ziers, dove 5mila Catari convivevano pacificamente con 15mila cristiani non eretici; quando il capitano chiese ad Amaury come riconoscere gli eretici, questi rispose: "Uccideteli tutti; Dio riconoscer� i suoi", tutti e 20mila gli abitanti della cittadina furono massacrati, donne e bambini inclusi, in nome di Ges�; e Amaury fu promosso vescovo;
Amaury era convintissimo di seguire la "legge di Dio", perch� riconosceva al papa - anzich� alla propria coscienza - l'autorit� di interpretarla;
quanti massacri e ingiustizie sono state compiute pretendendo di affermare la "legge di Dio" - e non solo di quello cristiano, beninteso - ?
se la legge di Dio quale interpretata dal clero fosse cos� perfetta come dici tu, questo - e migliaia di altri episodi storici e documentati, anche molto pi� recenti - non sarebbero stati possibili;
la coscienza si accieca e tradisce quello che sa essere palesemente il precetto di Ges�, per abbracciare il feticcio dell'approvazione di un papa, che assolve l'obbediente e premia l'obbedienza;
solo la coscienza pu� cercare di distinguere il bene dal male in buona fede, perch� l'obbedienza, invece - molto pi� della cattiva memoria che citavi prima - libera la coscienza dall'onere di valutare e garantisce i vantaggi del servizio al potente.
c'� del lardo in Garfagnana
amate i vostri nemici
Cono, l'obbedienza � sempre consapevole, ma questo non cambia i termini del problema;
forse tu intendi un'obbedienza "incondizionata", come quella che ha portato alla forca i gerarchi nazisti a Norimberga;
il punto � sempre lo stesso e molto semplice: nella tua "obbedienza consapevole" obbedisci e fai prevalere il Cristo secondo Innocenzo, che ti dice di uccidere l'eretico, o il Cristo che parla alla tua coscienza per come tu sai, e sai di sapere ?
c'� del lardo in Garfagnana